Piccolo sclero che mi è venuto in mente (o forse ho sognato) nel letto domenica mattina. Versione NON corretta (quella senza errori è su efp XD) perchè i miei beta reader mi hanno fatto direttamente la pagina html ^w^'' quindi scusate per eventuali mistakes (so che ci sono >O< scusate)
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Dagli spalti del Grifondoro si sentivano ancora le grida di gioia dei tifosi che lentamente si spegnevano.
La partita era finita e la squadra di quidditch del grifondoro aveva vinto grazie ad Harry Potter, che aveva afferrato il boccino.
Draco Malfoy era stato mandato dal capitano della squadra di quidditch del Serpeverde a riporre pluffe e bolidi usati dai serpeverde nella partita, nel ripostiglio che si trovava di fronte al campo, in basso, tra gli spalti.
Draco sbuffava e si trascinava dietro il pesante sacco contente il materiale. In fondo non era colpa sua! Il boccino era sicuramente truccato, perchè volava sempre vicino ai grifondoro, specie vicino a Potter e Weasley.
Era truccato, e l'avrebbe dimostrato.
Ronald era stanchissimo e ancora col fiato grosso, mentre riponeva dei bolidi nella grande cesta quadrata dello stanzino buio.
Era un ripostiglio rettangolare, consumato dal tempo. Qui venivano conservati i bolidi, le pluffe, vecchie protezioni di cambio, alcune Comet 260 e altra roba conservata in scatoloni sigillati su scaffali di legno marcio.
A Ron mancava l'aria. C'era troppa polvere là dentro, che continuava a impedirgli di riprendere fiato.
Chiuse la cesta, si girò e vi si appoggiò sopra, piantando i gomiti sul coperchio. Alzò la testa in certa di un'esistente boccata d'aria non polverosa, era troppo stanco per uscire all'aria aperta.
Ripensò alla partita. Era stata proprio una bella vittoria, se non fosse che il grifondoro stesse perdendo 50 a 130 prima che Harry Potter afferrasse il boccino d'oro, aggiudicando così la vittoria alla sua casa.
Non era stata colpa sua però! Era il boccino che continuava a svolazzargli intorno, impedendogli la concentrazione! Ecco perchè per punizione era stato mandato a portare i bolidi al loro posto.
Però avevano vinto contro gli odiati serpeverde. Tutto merito di Harry. Avevano sconfitto i Serpeverde per l'ennesima volta, e su Ronald si allargò un'espressione soddisfatta.
In quel momento Malfoy entrò da una delle ante in legno massiccio trascinandosi il sacco con le pluffe e i bolidi.
Quello che pensava di trovare c'era: uno stanzino polveroso con roba accatastata a cavolo, un odore quasi nauseante di vecchio e scatoloni.
Quello che non pensava di trovare era Weasley in preda ad... un orgasmo?
Draco spalancò gli occhi. Sì, Weasley stava proprio ansimando con un sorrisetto idiota stampato in faccia.
Era disgustato, arricciò il naso. "Weasley, che schifo" disse chiudendo la porta con un tonfo e trascinando il sacco.
Ron abbassò il fiso, finalmente accortosi della rpesenza del serpeverde. "Cosa? Ma che vuoi, Malfoy?"
"Se vedi masturbarti..." gli rispose il biondo "Evita di farlo nella stessa stanza dove ci sono anche io"
"Mastrubarmi? Quel bolide che hai ricevuto in testa prima deve averti sconvolto le regioni del cervello."
"Purtroppo ci vedo benissimo. Potter, vero? E' così eccitante con quei suoi capelli che non si lava da... diciamo... una vita? E quei suoi bellissimo occhi spenti... oh... Malcontenta li ha più guizzanti di vita"
"Stop, Malfoy. Io stavo riprendendo fiato dalla partita, nessuna sega, come puoi vedere" disse Ron allargando le braccia.
Draco lo osservò e ghignò. "Ma bene, Weasley, come sei bravo a simulare orgasmi! Chissà quante belle pulzelle hai fatto vibrare così"
Ron sbuffò. "Ma che simulare orgasmi..."
Draco continuò a raffica. "E chissà dove mai avrai imparato..."
Ronald si stizzì e cominciò a stare al gioco. "Oh, Malfoy, non preoccuparti. Ho fatto tanto sesso. Chiedi in giro, se vuoi"
Draco fu sorpreso da quella risposta e gli lanciò un sorrisetto di sfida "sono curioso, proprio curioso di vedere chi ti sei fatto, Weasley. Non è che mi hai scelto delle racchie? Perchè visto il soggetto..."
"Stai tranquillo. So scegliere bene, io" rispose Ron incrociando le braccia.
"Considerando i tuoi amici a me pare il contrario"
"Lasciali stare, Malfoy" esclamò il rosso alzando la schiena dal cesto dei bolidi.
Draco lanciò l'inizio di una risata e si piedl a prendere il suo sacco. "E dimmi, Weasley..." iniziò Draco.
Ron alzò un sopracciglio "Sì?"
Draco fece un ghignetto. "Tu...sei il fior fiore dell'eterosessualità... o hai anche altre tendenze?"
"No... non vedo come porebbe interessarti!" esclamò Ron.
"Non urlare, Weasley..." rise il biondo avvicinandosi con il sacco ".... voglio solo vedere se quello che hai detto è vero..."
"Cosa ho detto?"
"Che sai fare sesso" concluse Draco frapponendosi tra Ron e il cesto.
"Se... se so farlo o meno... a te cosa interessa?" cominciò Ron agitato.
"Sesso... nominalo e nomini anche Draco Malfoy." sorrise il serpeverde "Ho il dovere di provare che sai farlo"
"Vallo a chiedere a qualcuno, ma io sesso con te non lo faccio!"
Draco allora si premunì di chiudere la porta a chiave con un'incantesimo. "Mi sa che ora devi..." gli disse con una finta faccia preoccupata e dispaciuta.
"No, no. Assolutamente no!" esclamò Ron agitandosi.
"Dimmi le ragazze che ti sei fatto, allora... così vado da loro"
Il grifondoro arrossì leggermente. "Ma..."
"Deciditi, Weasley. Hai due alternative..." -Forse...- si disse tra sè il serpeverde.
"Oh beh... ragazze di Tassorosso...."
"Quali?" chiese il biondo mentre con una mano cominciava ad alzare la maglia della divisa di Ron.
"Fermo!" gridò Ron scostandogliela. "Beh... Abbot... Rowz... Nathaniel..."
"Bene... accetabili... Chi altro?" intimò Draco che ormai, coinvolto dal momento, faceva di tutto per imbarazzare il rosso, per esempio strusciandoglisi contro, oppure spingerlo sempre di più verso il soperchio di legno della cesta.
"Oh... Luna..." continuò Ron cercando di ignorarlo.
"Lunatica Lovegood?" rise Draco "E' contagiosa, quella! Sei diventato lunatico... dai Weasley, sbaglio o stai arrosendo sempre più ogni volta che mi avvicino?"
"No, assolutamente! E comunque anche se fossi bisessuale non verrei di certo da te per il sesso!"
"Oh no, certo! Hai compari più dotati... Potter..." rise "Finnigan..." rise ancora di più "Paciock..." morì dal ridere.
"Smettila, Malfoy! Non è il fatto che ce l'hai grosso o no!"
"Ma no, infatti! conta saperlo simulare, l'orgasmo, così anche Potter, con quella sua bestia si sente appagato"
"finiscila! Sappi che io MAI me lo sono fatto mettere!"
"Allora oggi è la tua giornata (s)fortunata. C'è sempre una prima volta."
"Ah no, non c'è e non ci sarà mai! Lasciami andare!"
"Certo, Weasley... tu sei il domatore... il tuo coso e il mio mignolo andrebbero d'accordissimo. Sai, tra simili ci si intende..."
"Cosa ti fa pensare che io ce l'abbia piccolo?"
"Il fatto che non vuoi spogliarti, Weasley" ghignò Draco "E che resisti"
"No, aspetta, stop. Io non mi spoglio perchè non voglio farlo con te, non perchè ce l'ho piccolo!"
"Allora fammi vedere la bestia, Weasley. Avanti"
"Ma figurati! Se tu fossi una bella ragazza, forse..."
"Sono un bel ragazzo, cosa cambia?" rise il biondino.
"appunto. Che sei ragazzo, sul bello stendo un velo pietoso. E io sotto non ci sto mai e poi mai. Figurati tu, quindi non si può fare. Mi spiace." concluse Ron. "Ora fammi passare che me ne vado"
Draco lo bloccò ancora "Weasley, Weasley... tu stai parlando con...?"
"Con un furetto, il che sottolinea la bassezza culturale della discussione"
Draco si stizzì. "No, Weasley. Tu stai parlando con il Dio del Sesso della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts"
"Poveri noi, allora" sbuffò Ron incrociando le braccia.
Draco, incavolato, gli tirò un pizzico sulla coscia. "il prossimo potrebbe essere da tutt'altra parte, Weasley." Minacciò facendo salire la mano verso il bacino di Ron.
"Ho afferrato, ferma la mano. Cosa vuoi di preciso da me?"
Draco fece finta di pensare "Il tuo cervello non ci arriverebbe..." concluse.
"Idiota" disse Weasley. "Ti ho già detto che io con te non lo voglio fare"
Draco alzò un sopracciglio "E chi ha parlato di volere o no? Tu devi"
"Ma vaffanculo, Malfoy! Non esiste, ok? Dammi dei buoni motivi perchè dovrei fare sesso con te"
"Perchè sono bravo..."
"Oh, certo, questo è tutto da vedere"
"... anzi bravissimo"
"Pffr..."
"Perchè riesco ad eccitare..."
"Anche io so fare eccitare" gli sorrise il grifondoro "So di essere bello ed eccitante" concluse sarcasticamente
Draco alzò un sopracciglio e continuò "Perchè nella scala sociale sono più in alto di te..."
"Peccato non sia così anche nella scala mentale..."
Draco fece finta di non sentire "Perchè ti ammazzo se non lo fai..."
Ron si mise le mani nei capelli "E ora che farò? Come ne uscirò? Ho paura..." disse fissandolo scocciato e poi sbuffando.
"Meno chiacchiere, Weasley. O accetti o ti violento, scegli"
"Uhm... nessuno dei due?"
Draco uscì la bacchetta. "chissà se con un petrificus totalus lo senti lo stesso..."
"Ok, ok, stop, ferma la bacchetta! Non ho nessuna intenzione di essere violentato" rispose Ron con le mani avanti "Ci sto."
"molto bene. Con te si ragiona, Weasley. Dipende tutto da te... quindi calmo..." rispose Draco mentre la sua mano saliva ad afferrare il cavallo di Ron che aggrottò le sopracciglia in una smorfia contraria.
Draco fece una risatina "Vediamo la bestia, che ne dici, Weasley?"
Ron sbuffò "Una domanda... Malfoy"
"Dimmi pure" rispose calmo Draco completamente preso a slacciare i pantaloni del grifondoro.
"Per quanto hai intenzione di stare qua? Perchè a lungo andare verranno a cercarci..."
Draco alzò le sopracciglia "Bravo Weasley. Grazie di avrmi avvisato" uscì la bacchetta e la volteggiò finchè un incantesimo invase tutta la stanza
"Che hai fatto?" chiese Ron
"Ho incantato la stanza in modo che se qualcuno entra, non ci vede. Non vede nessuna persona sia realmente presente nella stanza"
"Oh... perfetto" disse Ron sconfitto.
La mano di Draco cominciò ad infiltrarsi nei boxer del ragazzo andando a tastare la bestia.
"Vediamo se è come dici tu..." disse, cominciandolo ad esaminare con la mano. "Bene bene, Weasley. A quanto pare non mentivi..."
Ron si stava mordendo le labbra, intenzionato a non darla vinta al biondino.
"Dunque... tre dita di larghezza, complimenti" rise "E... un dito e mezzo di lunghezza, pare... bravo lenticchia"
"Tutta salute..." rispose Ron che in quel momento si sentiva abbastanza soddisfatto, ma il pensiero che fosse Draco Malfoy quello che stava misurando il suo pisello contrastava nettamente con quel senso di soddisfazione.
"Vediamo di dargli vita" concluse Draco facendo calare pantaloni e boxer di Ron sulle ginocchia.
Ron strinse i pugni e si preparò. Cosa stava facendo... sentiva che le mani del serpeverde erano tutt'altro che principianti, e lui era abbastanza sensibile. Era vicino al cedere e cominciare ad eccitarsi.
Le mani di Malfoy cominciarono ad accarezzargli i testicoli e quello strato di pelle che li separava dall'ano, poi con una mano torno alla lunghezza di Ron, mentre il rosso cominciava a dare i primi segni di cedimento.
"Avanti, Weasley... rilassati... così ti fai solo del male..."
In effetti Malfoy aveva ragione, ma non voleva abbandonarsi così.
Purtroppo le sue parti basse non dovevano essere del suo stesso parere, e il suo membro cominciò ad indurirsi tra le mani di Malfoy.
"Bravo..." gli ghignò il serpeverde "Forse le mani non ti piacciono tanto, eh, Weasley? Vediamo cosa ne pensa la tua bestia della mia lingua..."
Si inginocchiò e allargò le gambe di Weasley , infiltrandosi tra loro.
Ron si maledì, perchè non avrebbe resistito. Sapeva che i pompini erano il suo punto debole. Ma si sarebbe morso le labbra fino al sangue, pur di non incitarlo in nessun modo, come, purtroppo, prevedeva sarebbe successo.
Malfoy appoggiò la lingua sulla punta del membro semi eccitato di Weasley e cominciò a leccare minuziosamente ogni sua parte.
Sentiva che il ragazzo continuava ad eccitarsi, ma non udiva altro che il suo respiro accellerato. Niente gemiti, niente implorazioni, niente di niente. Si vedeva che Weasley stava resistendo. E se voleva resistere peggio per lui.
"Allora, Weasley... adesso facciamo un gioco" uscì la bacchetta e la puntò sul pene di Ron, lanciando un incantesimo che lo avvolse.
"Che... che cazzo fai?"
"Oh... niente, è solo che non potrai venire"
"Cosa?!"
"Finchè non mi implorerai di farti venire, tu non potrai... grazie a questo incantesimo"
"Malfoy, non scherzare troppo..."
"E chi scherza, Weasley?" concluse tornando a leccare il membro del grifondoro.
Ron era quasi alle lacrime. In che guaio si era cacciato! Lui era sensibilissimo alla lingua, si stava eccitando all'inverosimile e... e non poteva venire! Ma non avrebbe implorato Malfoy, per null...ah! I suoi pensieri vennero interrotti dal liquido pre-eiaculatorio che stava uscendo dalla punta del suo membro.
"Dai, Weasley.... tra un pò non ce la farai più. Sono solo cinque semplici parole... 'Ti prego, Malfoy, fammi venire'..."
"Mai!" stentò Ron con le mani e le gambe che gli tremavano.
"Oh beh... contento tu" concluse Draco prendendo tutto il membro di Ron in bocca e cominciando a muovere la bocca su e giù.
"Stronzo, stronzo, stronzo, stronzo" cominciò a dirgli Ron, sul serio al limite, con le lacrime agli occhi. Sentiva che stava per venire, ma qualcosa lo bloccava e tutto tornava indietro.
Che cavolo! Non ce la faceva più!
Ron crollò sulla spalla di Malfoy e la strinse, quasi per fargliela pagare.
Draco si staccò un attimo. "Allora...?"
"Stronzo..." ansimò Ron
"No... io non credo" ghignò Draco torturando la punta del pene di Ron con un dito.
"Ah!.. ah... e dai... t...ti prego..." cominciò. Si stava arrendendo, ma non ce la faceva più "... fammi venire, ti prego!"
Draco ridacchiò e lo liberò dall'incantesimo, al che Ron venne subito con un gemito forte, sporcando la mano e il viso di Malfoy.
Il serpeverde si alzò all'altezza di Ron, che cercava di riprendere aria, leccandosi un dito. "Proprio bravo, Weasley"
Il rosso girò la testa dall'altra parte.
"Forza, lenticchia..." disse alludendo al viso. "Infondo è roba tua. Pulisci"
Ron lo fissò male "devo proprio?
"Se non vuoi altri incantesimi..."
Ron sbuffò e si avvicinò al viso del biondo, leccandogli via lo sperma rimasto, cingendogli le braccia al collo.
"Questa era una prova... ora vedremo cosa fare..."
"Ti prego... non farmi più incantesimi del genere..." pregò Ronald.
"Dipende da te, Weasley... o fai tutto ciò che ti dico oppure..."
"Afferrato..."
"Per prima cosa togliti la casacca, dà fastidio."
Ronald eseguì e si levò la casacca rosso-oro della divisa.
"Ora alzati la maglia... no, non togliertela. Bravo, così... e levati i pantaloni e i boxer. Del tutto"
Ronald se li tolse e li adagiò accanto a lui, senza fare una parole, e guardando storto Malfoy.
"Ok... ora sali sul coperchio del cesto"
"Perchè?" chiese Ron per niente tranquillizzato
"Fallo e basta Weasley." il rosso si sedette sul bordo della cesta. "Ok. Ora mettiti a gattoni."
Ron alzò le sopracciglia "Ho capito dove vuoi arrivare..."
Draco gli lanciò un ghigno. "E ora girati"
Ron eseguì, e Draco si levò la casacca. "Se è la tua prima esperienza vedrò di essere cauto..."
"Vaffanculo, Malfoy. Se devi farlo muoviti, ho già voglia di farmi una doccia, quindi fai veloce"
"Va bene, va bene... calmo..." Draco salì sul coperchio in legno della cesta, raggiungendo Ron.
"Avanti, Weasley... lecca. Sai a cosa dovrebbe servire, vero? Quindi fallo per bene se non vuoi farti male" Draco gli prese il viso tra le mani e infilò due dita nella sua bocca. Ronald eseguì, Malfoy aveva ragione, ma gli faceva schifo dover leccare quell'individuo!
"Molto bene, basta così. Preparati..." Malfoy portò il braccio all'indietro e introdusse le due dita lubrificate in Ron, che cacciò un urlo.
"Ahia!! Mi uccidi! Più delicato, deficente!"
"Oh, ma come sei sensibile... sei proprio sensibile, Weasley... l'ho capito da prima..."
"Cazzo, mi fai male! Basta!" pregò Ron, senza successo.
"Ora sentirai piacere, tranquillo, e non ti agitare!" gli esclamò Draco che faceva i suoi affondi lenti e calcolati. Sentiva che Ron era stretto, era di sicuro la sua prima volta.
Ma come fare per tranquillizzarlo? Se non si calmava non sarebbe riuscito a godere nemmeno lui.
Gli avvicinò il viso al collo e cominciò a baciarlo. Sentì un brivido provenire da Ron.
"Che... diamine... stai fa.. facendo?"
"Ti rendo più piacevole la cosa..." rispose scocciato Draco, mentre usciva la lingua per leccargli il lobo dell'orecchio. "Come va ora? Senti ancora male?"
"Un pò di meno..." rispose Ron, che si stava davvero calmando.
"Dimmi quando non senti più nessun dolore..." chiese Draco mentre gli succhiava l'incavo tra il collo e la spalla. Ron rispose con un gemito.
Passarono dei secondi finchè Ron decidette di parlare. L'atmosfera gli sembrava quasi ovattata, coperta dai loro respiri, si sentiva accaldato, tipico di quando faceva sesso, ma era un pò diverso, perchè non era lui che stava dominando... era dominato... e forse, forse gli piaceva.
"Ah... Malfoy... forse... cioè..."
"Ho capito, Weasley" lo interruppe Draco, uscendo le dita bagnate, e preparandosi ad introdurre il suo membro. Ron strinse i pugni al primo contatto.
Sentì la stessa sensazione che aveva avuto con l'intrusione delle dita, però cercò in tutti i modi di attenuarla, se doveva fare sesso, che almeno godesse!
E poi Malfoy dall'intrusione sembrava essersi addolcito. Continuava a baciargli e leccargli il collo e le orecchie, e ora gli stava baciando le spalle, mentre gli aveva stretto il torace con le spalle, mentre entrava in lui.
All'improvviso capì di sentirsi abbastanza a suo agio, e si liberò del tutto, non trattenendo per niente i gemiti. Cosa che appagarono abbastanza Malfoy.
"Vedi che comincia a piacerti?" ansimò Draco "non è niente di male..."
"Mh..." rispose solo Ronald, concentrato com'era a non eccitarsi troppo.
Malfoy però sembrava sempre deviare i suoi pensieri, e fare esattamente il contrario di cosa Ron si era prefissato. Infatti portò le mani al pene di Ron, muovendole per farlo venire.
"Ah! Stronz... ahh.. io che non... cazz.. ah!"
Dopo trenta minuti buoni di cambiamenti di posizione e orgasmi raggiunti (la maggior parte di Ron) finalmente Draco decise di concludere la piacevole parentesi. "Ok... credo abbiamo superato la soglia di tempo"
Ron cercò di riprendersi dall'ennesimo orgasmo tenendosi la testa con una mano "Non ho tenuto conto..."
"Avanti, Weasley, vestiti che devo levare l'incantesimo alla stanza."
"Cacchio, non ho la bacchetta! Come mi pulisco?"
"E che ne so, usa la casacca"
"Ma ti pare? Dammi la tua bacchetta"
"Fermo, fermo! Saresti capace di spezzarmela. Faccio io! Abluere!"
I due uscirono di corsa dal ripostiglio. Sul campo da quidditch non c'era nessuno, allora si incamminarono verso il castello, separandosi davanti alla sala grande scambiandosi uno sguardo.
Ronald entrò nel ritratto della signora grassa, facendo ingresso nel corridoio che portava alla sala comune dei Grifondoro.
"Finalmente!" gli fece Hermione "Dov'eri? La squadra sta festeggiando nella sala!"
"Vado subito" gli sorrise il rosso.
"Ehi, amico, Dov'eri?" gli chiese poi Harry.
"Beh... ho avuto un pò di problemi con un cesto di pluffe"
~end °-°;
Posted on 15/12/2006, 22:19
