Un'amore, troppo grande per essere contenuto in due semplici cuori

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view post Posted on 3/11/2007, 11:52

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eeee vabbè...
 
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lucius insegnate??????????? prospetta bene!!!aggiorna in fretta, please... erano davvero dolci quando giocavano a palle di neve... o forse è meglio dire a manciate di neve!!!
 
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view post Posted on 26/11/2007, 13:21

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ecco il terzo chappy!! spero vi piaccia!!! scusate se ci ho messo tanto


Cap. 3: Non lasciarmi...

La mattina dopo erano tutti quanti a Diagon Alley per comprare l’occorrente per la scuola.
“andiamo da Tiri Vispi Weasley?” chiese Ron speranzoso.
“dove?” disse Severus.
“Tiri Vispi Weasley. Il negozio di scherzi di Fred e George!”.
“bhè… dipende,… dov’è?” chiese Laura.
“proprio qui dietro”.
[...]
“Ron! Harry! Hermione! I Malfoy? Il professor Piton? Oh mio Dio…” dissero Fred e George all’unisono.
“ciao ragazzi”.
I gemelli abbracciarono Laura e i loro amici, ma si limitarono ad una stretta di mano con Lucius e Severus, baciarono elegantemente quella di Narcissa e mandarono occhiate di disprezzo a Draco ( non che non ne avessimo anche per gli altri!. NdFred&George).
“come procede il negozio?” chiese Hermione guardando una vetrina.
“alla grande… Fred, fagli fare un giro, io torno al banco, c’è troppa gente e Fergus, da solo, non c’è la fa…”.
“chi è Fergus?”.
“è il nostro elfo domestico, folletto,… non lo sappiamo esattamente, ma comunque lavora per noi…” disse Fred.
“un elfo domestico!? C’è un elfo domestico?” disse Hermione girandosi di colpo.
“ti prego Hermione. Non iniziare di nuovo con il crepa…”.
“non si chiama crepa! Si chiama C.R.E.P.A., cioè Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti”.
“ si Granger, abbiamo capito” disse Severus.
“non trattarla cosi! Chiaro?” urlò Laura.
“tesoro, ma che dici?”.
“non chiamarmi tesoro, chiaro Severus?! Non toccarmi, non guardarmi, vattene!” e detto questo diede uno schiaffo a Severus il quale si portò la mano destra sulla guancia dolorante e rossa.
“cosa credi!? Guarda che ti ho visto un paio di giorni fa di notte nei sotterranei!”.
Severus sbiancò di colpo e guardò Lucius che si era aggrappato al figlio sedicenne per non cadere.
“come…- sussurrò Severus con un filo di voce -Laura, mi dispiace…”.
“No! No! NO! Abbiamo rotto Severus! DIVORZIO!!!” urlò Laura con le lacrime agli occhi.
“Laura…”.
“addio” prese la borsa, il mantello e se ne andò correndo.
Severus si mise in ginocchio con la faccia tra le mani e le lacrime agli occhi “Laura…Laura” continuava a dire; Lucius si inginocchiò affianco a lui “Severus…” disse mettendo una mano sulla schiena del suo amato; Severus alzò lentamente la testa e Lucius notò che aveva gli occhi rossissimi dal pianto e le guance tutte bagnate.
“sfogati…” sussurrò, e lui lo fece; si gettò tra le braccia del biondo piangendo a dirotto.
Gli studenti si guardarono tra di loro con aria triste e osservarono il professore in lacrime quasi con pena; Draco anche lui si inginocchiò affianco a Severus e gli passò una mano nei lunghi, lisci capelli neri ma Narcissa lo fece rialzare e gli sussurrò “lascialo con Lucius per un po’...”.
Lord Malfoy fece alzare Severus ancora singhiozzante e lo condusse al Paiolo Magico dove lo fece sedere ad un tavolo lontano dal fumo e dal rumore.
Tom, il proprietario, si avvicinò “un bottiglia di vino elfico per tre… e tu Draco, cosa prendi?” disse Lucius.
“una burrobirra”.
“subito” tom si allontanò
“hey… dove sono Potter e la sua gang?” chiese Draco.
“già… li abbiamo mollati…”.
“ no… sono là, alla porta con i gemelli Weasley”.
“Draco, và a chiamarli”.
“ma Padre…”
“ho detto VAI!”.
Draco si alzò di colpo e quasi di corsa raggiunse i Griffindor.
“dai, venite. Tranne voi due” disse indicando i gemelli che se ne andarono per tornare al negozio.
Si avviarono al tavolo; si stavano per sedere ma Narcissa gli fece segno di mettersi in un altro tavolo insieme a lei.
“Miss Granger….cos’ha?” chiese Narcissa.
“è tutta colpa mia… se non avessi nominato il C.R.E.P.A, magari tutto questo non sarebbe successo” rispose tremando, sbirciando da dietro le mani il professore di pozioni che piangeva ancora ed era sempre più pallido.
“non è colpa tua Granger… ma mi chiedo cosa sia successo nei sotterranei…” sussurrò Draco.
“non lo so…. Ma credo che centri anche Lucius, avete visto come è diventato pallido anche lui e si è aggrappato a te, tesoro?”.
“già… avete ragione Madre”.
”forse…oh!… Harry devo andare in bagno, mi accompagni?” disse Ron diventando più rosso dei suoi capelli.
“ok”.
“Ma cos’hai?” chiese Harry una volta arrivato in bagno.
“Harry, applica la testa… se ci arrivo io! Avanti…notte, corridoi, Piton e Malfoy da soli…”.
“stanno preparando un piano!” disse Harry illuminandosi.
“NO! Stavano facendo cose… erano appartati…. Mi capisci?”.
“ehm…No.”
“per tutti i Gargoyle,… Harry, sono omosessuali!!” disse spazientito Ron.
“COSA??!?! Che schifo! Bleah!!” ribatté Harry disgustato facendo finta di vomitare.
“lo so… ora torniamo o penseranno che ci sono caduto dentro…”.
Severus si era calmato un po’, anche se tremava ancora e Lucius gli stava accarezzando una guancia ancora arrossata dallo sforzo.
*così però non sembrano omosessuali…* pensò Harry.
“ragazzi siete tutti rossi, di cosa stavate parlando?” chiese Hermione.
“Hermione, forse abbiamo capito il perché del loro divorzio” disse Harry ad un orecchio della ragazza.
“l’avete capito?” chiese Draco sporgendosi per prendere la burrobirra che Tom gli stava porgendo insieme ad un bicchiere.
“bhè… molto probabilmente si… ma non credo sia il caso di dirlo” disse Ron.
“voglio sapere la vostra teoria,…avanti”.
“Ma signora Malfoy non penso sia… adatto il momento per dirlo, e neanche le persone…”
“come sarebbe a dire? Io e mia madre abbiamo tutto il diritto di sapere il perché del loro divorzio! Cazzo Weasley, è il mio padrino!” Draco batté le mani sul tavolo e si alzò.
“Draco, non usare questo linguaggio! Siediti per favore.” Sbraitò la Lady.
“scusatemi Madre. Allora Weasley, qual è la tua teoria?” chiese Draco calmandosi e sedendosi.
“credo che tuo padre e Piton siano…” ma non finì la frase che subito Narcissa e Draco gli diedero due schiaffi sonori sulle guance lentigginose.
“ahia!!” strillò Ron portandosi le mani sulle guance.
Hermione era scioccata, non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere dalla signora Malfoy, tanto meno in pubblico.
“cosa succede qui?” chiese Lucius girandosi con la mano che stringeva ancora quella di Severus.
“niente…tesoro. Tutto apposto” disse Narcissa facendo un piccolo sorriso forzato; le veniva difficile sorridere in quella circostanza.
“uhm” Lucius si rigirò da Severus che stava bevendo un buon bicchiere di vino elfico anche se tremava ancora un po’; una goccia di vino scivolò fino al mento e prima che lui la potesse asciugare con un piccolo fazzoletto, Lucius si protese e la catturò con le labbra gustando il sapore del vino e quello della pelle di Severus che rabbrividì. Lucius rendendosi conto di quello che aveva appena fatto si girò verso il tavolo dove c’era sua moglie che era decisamente più pallida del solito, avrebbe quasi fatto concorrenza al Signore Oscuro e il suo pallore.
I ragazzi erano sconvolti e a Draco stava scendendo una lacrima. Una. Una lacrima per aver perso suo padre.
“ehm…posso spiegarvi…Cissy…non è come credi….” Cercò di giustificarsi Lucius, ma invano.
Lui si aspettava che Narcissa si arrabbiasse e lo piantasse lì come aveva fatto Laura; ma si sbagliava.
Con sua immensa sorpresa lei sorrise e disse:
“se così sei felice, a me sta bene, puoi…andare”.
“sul serio? Dici la verità Narcissa?”.
“Si. A me sta bene.”
“grazie” sussurrò e si protese per abbracciare la sua, ormai, ex moglie che ricambiò l’abbraccio anche se piangendo silenziosamente.

***

Laura era tornata a casa usando la metropolvere e si stava togliendo la cenere dai vestiti.
“Chealsey!” chiamò.
Una piccola elfa domestica con un vestitino un po’ sporco, arrivò di corsa.
“si padrona, mi dica” squittì.
“prepara le mie valigie con tutto ciò che mi appartiene, me ne vado…” disse Laura con tono noncurante.
“ perché padrona? Dove và? Se non oso troppo nel dire…”
“non ti riguarda!!” strillò lei diventando rossa mentre si rimetteva a piangere.
“mi scusi padrona, vado subito” e la piccola elfa corse verso la camera di Laura.
La babbana si sedette in salotto e si mise a scrivere un lettera alla cugina italiana che però abitava anch’essa in Inghilterra.
<< cara Simona
sono Laura, la tua adorata cuginetta, ti dispiace se vengo a casa tua per alcuni giorni? Sai ho avuto dei problemi...
baci
Laura >>

Affidò la lettera al gufo più veloce che avevano sperando che facesse in fretta a consegnarla.
Poche ore più tardi tornò con una nuova busta contenente la risposta.

<<ciao bellissima!!
Per me và bene, potresti benissimo venire anche adesso… ma che diavolo è successo????
Ti aspetto
T.V.TR.B.
Simona

P.S. per caso mi devo aspettare una apparizione nel camino del salotto??! >>

Laura sorrise e si alzò; almeno per gli ultimi giorni di vacanza aveva un tetto…
Pochi minuti dopo tornò Chealsey aiutata da altri elfi domestici con una piccola valigetta.
“ma mi state prendendo in giro?? Dov’è tutta l’altra roba?” chiese Laura.
“Padrona, è tutta qui dentro grazie ad un incantesimo” grugnì un elfo.
“sicuro che ci sia tutto Tobey?”.
“ si Padrona. C’è tutto quanto” rispose prontamente il piccolo elfo.
“bene. Dite a Severus di non cercarmi e di andare al diavolo!!” disse la ragazza.
“oh… Padrona, avete litigato?.... mi scusi, mi ignori….”
“si Chealsey, abbiamo litigato e non tornerò più… vi voglio bene” si inginocchiò e li abbracciò uno per uno.
Si allontanò, buttò una manciata di polvere volante nel camino ed entrò.
Sentì come se l’avessero infilata in una lavatrice babbana, la testa le girava e sentiva la cenere sul naso; stava per starnutire quando i suoi piedi toccarono terra “etciù!”.
“accidenti, neanche mi saluti e subito a starnutire!” esclamò una voce.
“oh, Simona, ciao!” disse Laura rialzando la testa sorridendo.
“ciao tesoro; sono passati cinque anni ma sei sempre bellissima…a parte la cenere…” Simona si avvicinò alla cugina, l’aiutò a togliersi la cenere dai vestiti e l’abbracciò con affetto.
Laura rispose a quell’ abbraccio caloroso ridendo.
“come stai cuginetta?”.
“oh, bene…tu? Ma cosa è successo con Severus esattamente? Mi vuoi spiegare?”.
“d’accordo, ma è una storia un po’ lunga..” disse Laura.
“non fa niente… togliti la giacca, siediti e racconta”.
[…]
Laura impiegò diversi minuti per raccontare a Simona tutto quello che era successo negli ultimi anni, di come aveva scoperto la magia, come aveva conosciuto Severus andando a insegnare babbanologia a Hogwarts, come era nato l’amore tra loro, della sua prima volta…
“ma ti ha fatto male?” chiese Simona curiosa.
“bhè, un po’.,…è normale, ma lui mi aveva detto: se ti faccio male, dimmelo e smettiamo subito…è stato così dolce…” rispose Laura ricordandosi i bei momenti passati con Severus.
“ma cos’è successo? Se eravate in così buoni rapporti, perché vi siete lasciati?”.
“perché un paio di giorni fa l’ho visto che si baciava con Luc… con un’altra persona…” sussurrò la professoressa.
“COSA?! Stai scherzando!? Non siete sposati neanche due anni e lui già ti tradisce con un’altra?”.
“No. Non un’altra… ma un altro…”
“un… un altro? Vuoi dire che è g…?” chiese timorosa.
“devi proprio mettere il dito nella piaga? Sì, è gay… ma non è questo che mi scombussola più di tanto, ho sempre saputo che provava qualcosa che semplice amicizia per Lucius, bensì il fatto che non mi abbia detto niente… noi ci dicevamo sempre tutto… mi ha raccontato addirittura della sua prima volta con Narcissa, la moglie di Lucius,… chissà se lei l’ha capito che suo marito l’ha tradita con Severus…”
Laura abbassò lo sguardo e prese a fissarsi i piedi come una bambina…
Simona le mise un braccio dietro le spalle e la tirò a sé in un abbraccio di conforto che riuscì a consolarla un po’.
“ma quando parli di Lucius, intendi Lucius Malfoy?” chiese Simona.
“si…”
“dopo che dirò questa frase potrai odiarmi, ma Severus ha buon gusto, sia in fatto di donne, sia di uomini… Malfoy è troppo sexy…”.
Laura si mise a ridere mentre Simona arrossiva vistosamente.
“scusa,…dai, andiamo a pranzare” disse Simona dirigendosi verso la cucina.
“ma hai cambiato tutto!” esclamò Laura entrando.
“vero? Papà, mamma e i miei amici mi hanno aiutato con le spese ed ecco il risultato!”.
la cucina era un po’ piccola visto che Simona viveva da sola, ma molto graziosa e ben arredata.
“hai sempre avuto uno stile tutto tuo” sentenziò.
“carina, vero?” chiese Simona mettendo l’acqua per la pasta sul fuoco.
Pochi minuti più tardi stava versando ad Laura un bel piatto di spaghetti alla carbonara.
“uhm… che profumino”.
“non credere… avrò anche ventisei anni, ma sto ancora imparando a regolarmi con il sale per la pasta…” ammise Simona.
“buon appetito”.
Alla prima forchettata diventarono viola…
“ma quanto sale hai messo!?” riuscì finalmente a dire Laura dopo il terzo bicchiere d’acqua.
“un po’… che schifo!! Ascolta, preparo due pizze, almeno con quelle sono brava…”
“se vuoi faccio io…”
“NO! Non ti credere sai! Guarda che so cucinare anch’io!” Simona tirò fuori la pasta dal frigo.
“ok…”
La pizza venne squisita.
“visto che sono brava!!” esultò Simona e Laura sorrise…


Edited by Beatrix Malfoy Piton - 5/12/2007, 13:14
 
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view post Posted on 26/11/2007, 17:36

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che dolcini!!!! per fortuna che Cissy la prende un pochetto meglio!!
 
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flaflysnape
view post Posted on 26/11/2007, 17:42




Wow!! my god!! nn avrei mai pensato a una ff del genere!! ma bè devo anke dire ke.. m piace!! è stupenda qsta vicenda! complimenti davvero!! poi davvero strana cm situazione,i malfoy piton e i grifondoro tuti insieme...strano.. ma molto bello! *O*
 
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*Selvy*
view post Posted on 26/11/2007, 17:49




povera Cissa :uheee: cmq è davvero un bel capitolo
 
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view post Posted on 26/11/2007, 18:06

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graccie graccie... mi commuovo x così tanto interesse... buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaauaaaaaaaaaaa :uheee: :uheee: :uheee: :uheee: :uheee: :uheee: :uheee: :uheee: :uheee:
 
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*Selvy*
view post Posted on 30/11/2007, 18:54




non vedo l'ora che aggiorni! :lovelove: me innamorata di questa fanfic!
OT Bea ho guardato tutti i tuoi video su You Tube ma non mi lascia commentare quindi approfitto per dirti che sono tutti fantastici OT
 
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view post Posted on 2/12/2007, 19:00

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tranquilla, tra poco posto il seguito...
OT graccie 'mora... hai visto anke quelli di Ai no Kusabi? Cmq strano k nn ti faccia commentare...OT
 
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view post Posted on 3/12/2007, 05:33

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Aggiorna prestissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che me piace un casotto !
 
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flaflysnape
view post Posted on 5/12/2007, 16:09




bello il continuo! aggiorna presto! brava bea!
 
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view post Posted on 5/12/2007, 16:44

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grazie Flafly!!!
 
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*Selvy*
view post Posted on 5/12/2007, 17:07




bellissimo capitolo! ^-^ adoro questa fic!
OTsi! quelli su Ai No Kusabi sono bellissimiiiiiiiii!!!!!OT
 
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view post Posted on 6/12/2007, 12:08

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grazie Selvy!
 
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view post Posted on 17/12/2007, 10:11

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scusate se ci ho impiegato tanto ma la tastiera del mio pc è rotta... quindi devo scrivere necessariamente da quello dei miei.... immaginate il problema x non farmi scoprire.... vabbè...eccolo!

Cap. 4: Il negozio Elfico


“Lucius, io accompagno i ragazzi a prendere l’occorrente per la scuola, ok?”.
il signor Malfoy si voltò verso Narcissa.
“d’accordo; voi tre avete i vostri soldi o devo pagare io?” chiese.
“i miei sono alla Gringott” rispose prontamente Harry.
“anche i miei” aggiunse Hermione.
“i tuoi Weasley?”.
Ron diventò paonazzo, sentiva gli occhi grigi di Malfoy perforargli la testa.
“ehm… io non ne ho…” sussurrò.
“ok… Narcissa, ecco il portaf…”
“aspetta Lucius. Pago io per Weasley” disse Severus infilando una mano nella tasca dei pantaloni.
diede alcune banconote a Narcissa.
“se poi non bastano, li potresti anticipare tu Potter? Poi te li rendo…”
“ma certo professore, non c’è problema” rispose Harry.
“ci vediamo qui tra due ore” e detto questo la Lady e i ragazzi si allontanarono.
Lucius si rigirò da Severus.
“ma tu Laura la ami ancora?” chiese.
“oh Lucius… certo che la amo, solo che amo anche te e ora…non so più cosa pensare…”
“lo so… ti capisco, siamo nella stessa situazione, anch’io amo Narcissa, ma amo anche te…- il mago biondo si fece improvvisamente serio e disse – però Severus non puoi negare davanti all’evidenza: ora che ci hanno in pratica scaricati, siamo soli, possiamo amarci e stare insieme per sempre!”.
Severus sgranò gli occhi, non aveva pensato a quella possibilità, che in effetti era molto allettante.
“avanti, anche a scuola staremo insieme!” continuò Lucius.
Severus sussultò: *la scuola, li rincontrerò Laura, visto che insegna babbanologia, non potrò fare a meno di stare con lei ma per motivi di lavoro… chissà se faremo mai pace…*
“ehi… torna sulla terra, bello”.
“cosa?” Severus smise di pensare e si ricordò di essere ancora con Lucius.
“scusami, stavo pensando ad altro…”.
“stavi pensando che la rincontrerai a scuola, vero?” chiese Lucius.
“già…” disse Severus con un soffio.
“dai, non pensarci più,… andiamo a farci un giro, ti va?”.
Severus rifletté un momento (ma rifletti sempre tu?Ndio) (sei tu che mi fai fare sempre la parte di quello che pensa!! Io non ho colpa!NdSeverus)
“ok”.
Camminarono per diversi minuti nelle affollate strade di Diagon Alley fino a fermarsi davanti ad un negozio di dolciumi, dove c’era un grande cartello con su disegnata la faccia di un’ape che gridava a destra e a manca “solo per oggi bzzzzzzzzzzz… offertissima bzzzzzzz… gelato bzzzzzzzz…”
“ne prendiamo due?” chiese Severus.
“naaa. Dai, cosa potrebbero pensare gli altri vedendo Lucius Malfoy mangiare un gelato?”.
“penserebbero che sei un comune mortale come loro” rispose il mago.
Lucius lo guardò con aria di sfida e poi disse “se incontro qualcuno che conosco mi potrebbe venire un infarto, e nel caso mi curi tu… ma con il nostro metodo..”
Il moro arrossì violentemente… in effetti loro non l’avevano ancora fatto, si erano solo baciati…
*Allora farò tutto il possibile per farti incontrare qualcuno, Lucius* pensò Severus con un ghigno.
Severus si avvicinò al bancone.
“due coni a due gusti”.
“quattro falci e due zellini”.
Severus diede i soldi al commesso e si avvicinò ulteriormente per dire i gusti ma Lucius gli mise una mano sul braccio fermandolo.
“quanto ti devo?”.
“ma scherzi?? Per un gelato? Ma dai!” Severus gli diede le spalle raggiungendo il ragazzo.
“che gusti?” chiese prendendo un cono.
“Lucius?”.
“ehm… crema e stracciatella”.
“ok,... e lei signore?”.
“cioccolato e pesca”.
Poco dopo entrambi stavano uscendo dal negozio con due grossi gelati.
“tesoro, guarda che se incontriamo Arthur Weasley e il resto della sua famiglia ti uccido” sussurrò Lucius all’orecchio del suo amante con fare minaccioso.
“ehm, Lucius… Arthur Weasley a ore dodici!”.
Malfoy alzò lo sguardo e notò che tutta la famiglia Weasley che avanzava verso di loro (tranne Ron si intende…Ndio)( e chiaro che io non ci sia, mi hai lasciato chissà dove!!NdRon) (e tappati quella bocca un buona volta Lentiggine!Ndio) (Ron se ne và afflitto… mentre Draco gli grida da dietro “Lentiggine! Lentiggine!” come un bambino di cinque anni, intanto io continuo a leggere questa storia demenziale che nessuno ascolta… nemmeno Severus o Lucius che sono piuttosto indaffarati sul divano di casa mia… vabbè lasciamo perdere… continuo….Ndio).
“professor Piton! Che piacere rivederla!” disse la signora Weasley.
Severus e Lucius cercarono di nascondere i gelati ma invano perché Ginny, Bill e Charlie li avevano già visti e ghignavano.
“oh Molly, salve…” rispose imbarazzato.
“professore, ma Harry, Ron ed Hemione dove sono? Volevo salutarli…” chiese Bill.
“sono con Narcissa, la… moglie di Lucius, e… Lucius? Torna qui!!”.
Infatti il mago biondo se la stava svinando diretto a Nocturn Alley.
“ah…Lucius! Che…ehm… piacere rincontrarla!” disse il signor Weasley con una certa riluttanza.
“Arthur” Lucius lo salutò con un breve cenno del capo.
“Professor Piton, Laura dov’è?” Chiese Ginny.
Severus si rabbuiò ma riuscì a rispondere “è a casa con alcune sue amiche…” mentì.
“ah… peccato” Ginny incrociò la braccia e si mise a guardare una vetrina di scope da corsa.
Charlie sussurrò ad un orecchio di Bill “ da quando Piton e Malfoy mangiano il gelato?”.
“bho… ma io non mi fido a lasciare i ragazzi con la moglie di Malfoy…”.
Ginny si unì al loro discorso “inoltre se c’è anche quello stronzo di Draco saranno proprio nei guai!”.
“GINNY!!!” dissero Bill e Charlie all’unisono.
“fatevi gli affari vostri! E non provate a dirmi ce alla mia età non parlavate così!” sentenziò.
I fratelli arrossirono.
“bhe… noi andiamo. Ginny, Bill, Charlie!” al signora Weasley chiamò a gran voce i figli, salutò il professore e il signor Malfoy e continuò per la sua strada.
“oddio!! Questa è tutta colpa tua!!” strillò Lucius.
“mia? E perché mai, di grazia?” disse Severus leccando il gelato con fare provocante.
Lucius alzò gli occhi: *santo cielo, doveva proprio muovere la lingua in quel modo?!*
Severus intuendo i pensieri che attraversavano la mente di Lucius si mise a ridere, mentre l’altro mago si sedeva su una panchina.
Severus lo imitò, accavallò le gambe e mise un braccio intorno alle spalle del biondo che disse.
“sei impazzito?! Lo capiscono!”.
“cosa capiscono?”.
“che ci amiamo!”.
“e allora? Chissenefrega!”.
“ma se passa di nuovo Arthur Weasley, quell' impiastro è capacissimo di farmi perdere il lavoro al ministero, così la voce si espanderà fino ad arrivare alle orecchie di Rita Skeeter che lo farà sapere a tutto il mondo magico, smontando la mia reputazione e rovinandomi la vita!!!! E ricordati che ho un figlio, vuoi farlo diventare un reietto della società?!”.
“tutto questo per un braccio dietro le spalle?”.
“già…”.
“wow”.
Severus tolse il braccio da dietro le spalle di Lucius che sospirò di sollievo.
“ma ti faccio sempre questo effetto?”.
“davanti agli altri,…si” rispose Lucius e Severus rise.

***

“Draco, serve altro?”.
“bhe, mi manca la nuova divisa per la scuola e quella per il Quidditch e poi abbiamo finito, madre” rispose il ragazzo.
La Lady si diresse verso il negozio di Madama McClan.
“Signora Malfoy? Black? Come la devo chiamare?” chiese Ron a Narcissa.
“signora può bastare, cosa devi dirmi Ronald?” disse la Lady.
Ron arrossì: sentirsi chiamare per nome da una donna così bella era decisamente imbarazzante.
“volevo riferirle che per me la divisa và benissimo anche di seconda mano…”
“No. I soldi bastano, e te la prendo nuova come quella di Harry ed Hermione.”.
Appena entrati nel negozio una donna sulla quarantina si avvicinò.
“Signora Malfoy! Che piacere, c’è anche il Signorino Malfoy, lietissima”.
“basta con le smancerie Alexandra, abbiamo fretta…Draco, Harry, Ronald, Hermione, avvicinatevi!”.
I quattro salirono su degli sgabelli per essere all’altezza giusta, tranne Ron che superava Madama McClan di dieci centimetri.
La donna iniziò a prendere le misure dei ragazzi; poco dopo chiese:
“signorino Malfoy, con quel maglione non riesco a prendere la misure; potrebbe toglierlo?”.
Draco si sfilò il maglione e lo passò alla madre.
I Griffindor sgranarono gli occhi ed Hemione aveva la lingua a pochi centimetri da terra: Draco era… perfetto!
I pettorali ben definiti erano seguiti dagli addominali non molto evidenti ma lasciavano capire che quello era il fisico di uno che si tiene in continuo allenamento…i muscoli evidenziavano le forti spalle e appena sopra il bacino aveva un tatuaggio tribale che gli dava quasi un’aria da ribelle…
Madama McClan finì di prendere le misure e andò subito a prendere la stoffa.
“Draco Tesoro, da quanto tempo hai quel tatuaggio?” chiese Narcissa al figlio.
“ah… non lo sapevate madre? Mi ha dato il permesso mio padre, mi hanno accompagnato lui il professor Piton”.
“ma davvero?! Appena torniamo li massacro quei due! Soprattutto Severus… scommetto che è stato lui a consigliarti quel tatuaggio...”.
“si…ma…”
“solo perché lui ha dei tatuaggi non significa che li debba fare pure tu…” disse Narcissa.
“Piton ha dei tatuaggi oltre al marchio nero?!?” chiese Harry.
“si… ma non sono affari vostri… ah ecco Alexandra”.
La donna iniziò a provare la stoffa sui ragazzi.
“ahi! Attenta a dove metti quello spillo donna!” imprecò Draco.
“mi scusi signorino”.
“la prossima volta non sarò così clemente…” sibilò.
“oh, Dracuzzo Pucci Pucci si è fatto la bua!” disse Ron con voce falsamente preoccupata.
“Weasley, ancora una parola e ti ficco la tua bacchetta su per il...!”.
“Draco Lucius Malfoy!! Non usare quel linguaggio!!” strillò Narcissa.
“chiedo perdono madre”.
“finito!! Signora Malfoy, le divise di Hogwarts di quali case le occorrono?"
"mio figlio Serpeverde e loro tre Grifondoro"
"stà bene; serve altro?"
"le divise di Qudditch per mio figlio e il Signor Potter"
“bene… signora Malfoy potrebbe tornare tra circa cinque ore? o glieli spedisco al castello?”.
“li spedisca al castello di Severus Piton”.
"si signora... se mi dice il nome per intero de signor Piton...".
"Severus Thomas Maryon Piton... Piton Manor, nei pressi di Nottingham.".
"bene. Ve li spedirò appena saranno pronti!".
"Grazie... arrivederci Alexandra".
Narcissa e i ragazzi, dopo aver pagato, uscirono dal negozio silenziosamente.
“adesso dove andiamo?” chiese la Lady.
“scelga lei signora…”.
“ scegliamo insieme…Draco, cosa proponi?”.
“non so… da poco hanno aperto un nuovo negozio riguardo al modo degli Elfi Silvani e le altre razze…”
“oh… voi che ne dite?".
I tre annuirono e così si avviarono verso il negozio.
"ascoltate, prima entriamo alla Gringott, così se volete comprare qualcosa avrete i soldi necessari..." disse la donna.
"sta bene" rispose Harry.
Dopo alcuni minuti stavano uscendo con le tasche tintinnanti dalla banca.
"Malfoy, dov'è il negozio?" chiese Ron, ma il ragazzo non rispose; era intento a fissare con occhi bocca spalancati qualcosa...
"Draco tesoro, cosa osservi?" chiese Narcissa avvicinandosi.
"m-madre, guardate...!".
La porta del negozio era incorniciata da due bianche colonne di marmo sulle quali delle piante, molto simili all'edera, sia arrampicavano in lenti movimenti seguendo la musica che arrivava dall'interno dell'edificio.
A fianco delle colonne, signore vestite di splendidi abiti incitavano i passanti ad entrare; all'entrata vi era un piedistallo che sorreggeva quella che pareva essere una grande foglia di una pianta a loro sconosciuta, essa era ripiena di una sostanza che si agitava e variava colore a proprio piacimento. Sulla apparente foglia c'era scritto a caratteri d'oro:
"mae govannen...
Benvenuti nel
mondo degli
Elfi!

1° piano: antichi manoscritti
2° piano: i gioielli elfici
3° piano: gli abiti elfici
4° piano: i canti e i balli
5° piano : la famiglia reale".
La musica che aveva inizialmente colpito le loro orecchie si rivelò essere un coro di ragazzi che riproducevano le magnifiche musiche di quel modo meraviglioso.
Tutta la struttura era in legno di squisita fattura; diversi affreschi rappresentanti la storia elfica, occupavano lo spazio lasciato libero dagli scaffali coperti da complicati arabeschi.
Appena entrati, la cassiera sorrise loro e li salutò" mae govannen...".
"salve" sussurrò Narcissa.
Draco mentre guardava le teche che custodivano gelosamente gli antichi libri, non si accorse di due ragazze che correvano nella sua direzione; caddero tutti e tre rovinosamente, Draco si rialzò con un balzo e gentilmente aiutò le ragazze ad alzarsi: la prima era decisamente carina, e anche molto(!), vestita con un completino celeste molto grazioso che metteva in risalto le sue forme già provocanti...
"avrà circa la mia età..." pensò.
Draco con un sorriso si chinò per far rialzare anche l'altra ragazza ma si bloccò: mai nella sua vita aveva visto una creatura di tale bellezza, i capelli biondi leggermente mossi scendevano disordinati sul pavimento creando un lago dorato, le labbra rosee erano dischiuse in un lamento muto di dolore, ma la cosa che colpì di più il ragazzo furono gli occhi della fanciulla: sembravano pezzi di ghiaccio pronti a sciogliersi al sole, ma profondi come il mare in cui Draco vedeva rispecchiata tutta l'ammirazione per quella ragazza. Lui inizialmente pensò che fosse un elfo (dopotutto il luogo era quello...) ma dovette ricredersi notando che le orecchie non erano a punta... aveva visto numerosi libri di suo padre sugli elfi; erano creature perfette e meravigliose, dai lineamenti aggraziati, e quella ragazza sembrava possedere tutte quelle qualità...
"scusami. Avanti, dammi la mano, che ti aiuto" disse.
"non osare toccarmi, sudicio mezzosangue!!".
Draco si ritrasse di colpo spaventato... gli occhi di lei avevano lampeggiato!!
"mezzosangue? come ti permetti?! ma sai chi sono io?!" gridò con aria di superiorità.
"mi dai del tu? ma come osi?!".
L'altra ragazza sia avvicinò all'amica "dai, lascia perdere,...andiamo" sussurrò.
"ok Gabrielle..." rispose l'altra.
Le due si allontanarono lasciando Draco solo con la sua rabbia.
Raggiunse la madre al terzo piano che stava osservando i pregiati vestiti elfici.
"madre..".
"Draco, cosa ti è successo? sei tutto spettinato e disordinato!".
"madre, credo di aver visto l'ottava meraviglia del mondo!" disse sedendosi su uno sgabello e facendo comparire uno specchio per sistemarsi i capelli.
"e cosa sarebbe?".
"una ragazza... madre le giuro che non ho mai visto una ragazza più bella di quella!! E' un po’ scorbutica ma ha un viso talmente bello che sembra che l'abbiano scolpito gli angeli!".
"fammela vedere." disse Narcissa improvvisamente seria.
"come? perché mai?" chiese il ragazzo incuriosito.
"perché ho detto così!".
Draco attraversò il negozio seguito dalla madre e dai tre Griffindor.
*e se fosse davvero lei? no, è impossibile, Lui non la lascerebbe mai senza una scorta... ma se Draco dice che è così bella, magari potrebbe essere...*
nella testa di Narcissa scorrevano tante idee le quali però non sapeva rispondere...
Una volta fuori Draco cercò da tutte le parti quella ragazza cercò da tutte le parti quella ragazza, ma non la trovò e rassegnato disse alla madre che l'aveva perduta.
[...]
Si incamminarono tutti e cinque nuovamente verso il negozio di Madama McClan ma durante il tragitto trovarono seduti su una panchina Severus e Lucius intenti a finir un gelato.
"Hey, non ci dovevate aspettare al Paiolo Magico?" chiese Narcissa avvicinandosi.
"Ciao, dove siete andati?" chiese Lucius addentando l'ultimo pezzo del cono.
"da Madama McClan, Quidditch, al Ghirigoro, da Ollivander e anche in un nuovo negozio degli Elfi, a proposito sapete cosa vuol dire 'mae govannen' ?" rispose prontamente Draco.
"non ne ho la minima idea... Sevvy?".
"vuol dire benvenuto o ben trovato." disse Severus sdraiandosi e poggiando la testa sulle gambe di Lucius il quale iniziò ad accarezzargli i capelli lisci.
"e da quando conosci l'elfico? te l'ha forse insegnato qualche bell'elfa?" chiese Lucius con voce gelosa.
"oh Lucius, dovresti saperlo; amin naa 'ere lle!" rispose il moro carezzandogli una guancia.
"eh? traduci... che hai detto?".
"scusa... comunque dovresti saperlo che io sono solo tuo!" il professore sorrise e passò un dito sulle labbra sottili del biondo.
"Draco, cosa diavolo ti è successo?".
"Padre, ho visto la ragazza più bella dell'universo!!!" disse il ragazzo risistemandosi gli abiti disordinati.
"Draco, non dire altro!! Lucy, hai notato che è un dongiovanni esattamente come lo eri tu?".
"tu fatti gli affari tuoi! Pensa al tuo di passato, chiaro Sevvy?" sbraitò il Lord.
"io ci ho pensato e ammetto che ero un putt... un ragazzo molto corteggiato..." disse Severus sorridendo.
"già... ma se io non ti avessi notato per le tue capacità intellettive nessuno avrebbe mai saputo che esistevi!".
(cosa di cui Lucius manca...Ndio) (mi stai dando dell'idiota? NdLucius) (perché? no lo sei?Ndio) (no!!!! secondo te come ho fatto allora a passare gli esami a Hogwarts?NdLucius) (Perché Severus aveva preso la pozione polisucco, si era trasformato in te e aveva sostenuto gli esami al posto tuo! Ndio) (ma leggi nella mente?Nd Lucius-si-allontana-afflitto).
"hey datti una calmata! Ma ti stai infogando?!!”
"umhp!!" Lucius incrociò le braccia e girò la testa dall'altra parte
"eddai Ciccio!! non arrabbiarti, sorridi, un po’ di felicità! Eddai, eddai, sorridi, sorridi!!"
"sai che a volte ti comporti in modo davvero infantile?"
"non lo faccio a posta..." rispose Severus abbassando lo sguardo
"non ti stavo incolpand...aaaaaaaaaah!" Lucius gridò afferrandosi convulsamente l'avambraccio sinistro; subito dopo anche Severus urlò tenendosi il braccio dove stava la causa del loro dolore.
"tesoro, che succede?" disse Narcissa inginocchiandosi a fianco del mago biondo
"i-il marchio... brucia" sussurrò con voce roca.
Diverse persone si erano fermate a guardare preoccupate i due uomini doloranti inginocchiati sul viale di ghiaia
"è meglio se andiamo..." disse Severus rialzandosi
"si... abbiamo già attirato troppo l'attenzione" continuò il biondo imitandolo.
Si allontanarono seguiti dai tre Grifondoro e dal Serpeverde assai preoccupati.
Tornarono al Paiolo Magico dove Narcissa chiamò Tom il quale si avvicinò sorridendo
"come posso esservi nuovamente d'aiuto Signori?"
Ma Severus lo ignorò e si rivolse a Harry e Ron
"sapete usare la polvere volante?" chiese
"si..."
"si signore, ma Hermione non credo la sappia usare..."
"la Signorina Granger non ne avrà bisogno... io, Lucius e Narcissa ci smaterializzeremo; io con la Granger e Lucius con Draco..."
"ah... d'accordo" rispose Ron.
"Tom potresti provvedere a portarci la Polvere Volante?"
"ma certamente Signor Piton" rispose Tom andando a prendere un sacchetto da dietro il bancone
"ci vediamo al castello... dite Severus Piton Manor, intesi? Se dite altro potreste capitare a casa di mio fratello..."
"va bene"
"a dopo" Severus fece cenno a Hemione di avvicinarsi e lei con passo un po’ incerto si affiancò la professore; lui le mise un braccio intorno alla vita e pronunciò alcune parole, poi sparì. Poco dopo Narcissa, Lucius e Draco sparirono anche loro lasciando Harry e Ron soli insieme a Tom.
"andiamo" disse Harry
Presero la polvere che Tom gli stava porgendo ed entrarono nel camino
"Severus Piton Manor!"



Edited by Beatrix Malfoy Piton - 2/1/2008, 18:44
 
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