L'amore di un angelo, la mia prima ficcy ^^

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh sono appena arrivata e cosa vedo!!?? un tuo aggiornamento!!!! *______________* (Elle è molto felice!!) *__*


il capitolo è bellissimo, mi piace moltissimo!!!^^ ehehehehehe quando Draco schiaffeggia Harry, la mia faccia era così.... -----> O.O ora sono super curiosa di sapere come andrà avanti, cosa succederà!!!

Elle io ti amo!
Ma come fai a leggere le mie cazz***
Allora ecco il nono chappy come promesso, forse lo troverai un pò noioso ma tra un pò ci saranno i primi cap. con i due protagonisti della storia in amore ^^ mi raccomando recensite anche voi!
Vi amo Bax bax Manu

nono capitolo:

“Una bella chiacchierata”



Il tempo trascorreva lungo e inesorabile.

Le giornate calde ed afose della bella Estate avevano lasciato al posto all’Inverno piovoso e rigido delle giornate brevi.

Dal vetro della finestra si potevano vedere le goccioline della pioggia che scendevano lente e disegnavano tante forme che se osservate bene lasciavano lo spazio a innumerevoli fantasie.

La camera era buia e silenziosa, solo un respiro affannato tagliava quell’innaturale silenzio.

Erano quattro giorni che non usciva dalla sua stanza.

Aveva degli atroci crampi allo stomaco per la fame che veniva però repressa dai singhiozzi e dalle lacrime che solcavano il dolce viso.

Non era mai stato così male per nessuno, nemmeno per il suo padrone.

Stava male, non per tristezza o malinconia, ma stava male per amore.

Era la prima volta che gli capitava di stare così male per qualcuno, nemmeno per la Chang quando si erano lasciati, aveva pianto così tanto (puramente inventato -__-).

Lo amava…su questo non c’erano dubbi….

Solo con lui provava delle forti emozioni malgrado si conoscessero da poco, ma infondo in tutti quegli anni passati a massacrarsi erano come se si conoscessero da tanti anni come amici per la pelle!

Solo con lui le farfalle volavano nello stomaco che al solo sentir il suo odore faceva mille capriole e si contorceva in quella piacevole morsa che si ha solo quando si è innamorati! (^^)

Solo quando gli era vicino o il suo sguardo si specchiava in quegli occhi di ghiaccio il cuore iniziava a battere così forte da sembrare che ad un certo punto stia per scoppiare o uscire fuori dal petto e mostrare a tutti come batte per amore di quella persona.

Ma quegli stessi occhi avevano perso tutto il calore, che solo lui riusciva ad intravedere e percepire attraverso quelle iridi fredde e taglienti, dopo quelle brutta litigata!

Non voleva nemmeno pensarci perché il solo sfiorare quel ricordo doloroso faceva male a quello stupido muscolo nella parte sinistra del torace.

In quei giorni, molte volte la signora Weasley era andato a chiamarlo cercando di farlo scendere anche solo per una boccata di aria fresca, ma non era mai entrato nella camera come del resto avevano fatto i suoi “migliori” amici.

Aveva appena smesso di piangere quando uno fruscio familiare lo riportò alla realtà.

Una figura adulta e stanca si avvicinò silenziosamente e si sedette piano sul fianco del letto a baldacchino.

Harry gli dava le spalle e non poteva vederlo ma sapeva bene di chi si trattava quando sentì il gentile e leggero tocco di una mano accarezzargli dolcemente i capelli e il capo.

Remus era entrato nella camera del figlioccio.

Era molto preoccupato visto che il suo ragazzo non usciva dalla camera da ben quattro giorni!

Era entrato silenziosamente scivolando come un fantasma fino al letto dove si era seduto adagio e aveva preso ad accarezzare quei capelli in perenne disordine ma soffici come la seta.

Dopo un po’, con tono dolce il licantropo gli chiese:

«Ti va di parlarne?»

Silenzio…

Rem sospirò pesantemente raccogliendo fino all’ultima briciola di pazienza che aveva e disse:

«Capisco, è difficile accettare dopo cinque anni di litigate e azzuffate che il tuo nemico sia passato dalla parte del bene e non pensare come al solito che sia una spia ma che è stato costretto dalle sue condizioni precarie…tu prova a fidarti di lui e tu a dargli la tua…»

«Io gli ho dato tutta la mia fiducia» rispose Potter dando sempre le spalle al padrino.

«Lo so! Infatti quando vi ho visti nel roseto mi sono detto: oddio sono diventati amici! Ma allora perché avete litigato?»

«Perché quello stronzo ha frainteso tutto!» disse con foga ma questa volta mettendosi seduto e rivolgendo lo sguardo al padrino.

Rem rimase scioccato: Harry aveva gli occhi gonfi e incavati di chi aveva pianto tanto e dormito poco!

«Io non lo capisco proprio prima seppelliamo l’ascia di guerra e manco ventiquattro ore dopo ci scanniamo come non mai!»

«In cosa non lo riesci a capire?»

«Non riesco a capire il suo carattere o meglio chiamalo carattere, ha degli sbalzi d’umore che fanno paura: prima si comporta da stronzo di merda, poi mi è amico e poi fa di nuovo il cazzone solo perché non avevo risposto alla tua domanda!» disse esasperato il moro che si portò le ginocchia al petto e le mani nei capelli.

«Quale domanda?» chiese confuso il lupo dimentico dell’episodio.

«Quello in cui ci chiedevi se eravamo diventati amici» rispose sconsolato Potter.

«Va bè ma tu non hai risposto perché eri arrabbiato con me!»

«Vai a dirglielo tu a quel deficiente!»

«Forse è meglio che glielo vada a dire tu»

«Io già l’ho fatto ma lui niente, nada, nicht non ha voluto ascoltarmi, fa tutto lui, non mi lascia parlare, trae conclusioni affrettate e poi mi schiaffeggia! E che cos’è!»

«Forse lui ha mesoni dubbio la tua fiducia e aspettava una tua risposta come conferma della vostra amicizia»

«Forse…» disse Harry che per sfuggire allo sguardo severo di Lupin decise di guardare le unghie delle mani che in quel momento erano molto più interessanti.

Il licantropo notando quel cambiamento guardò il figlio attentamente e con sospetto.

Aveva già notato dal loro primo incontro, ma anche dalle lettere che si spedivano durante l’Estate, un radicale cambiamento da parte di quel ragazzo che fino a poco tempo prima era solo un piccolo moccioso che chiedeva ancora perché quando vedeva delle cose nuove.

Un cambiamento non solo estetico e spirituale ma anche a livello sessuale che Rem aveva notato sopra ogni cosa. Aveva un certo imbarazzo nel chiederglielo… era come dire qualcosa di imbarazzante ad un ragazzo inesperto…ma Harry non era più un ragazzo – pensò Rem – Harry era un uomo ormai, l’anno prossimo avrebbe compiuto diciassette anni e sarebbe diventato adulto e Rem sapeva bene che arrivati a quell’età è più difficile chiedere delle cose che non ti diranno dette per la proprio privacy!

Non poteva rischiare che quel ragazzo a cui voleva un bene dell’anima un giorno avrebbe preso la strada sbagliata! Doveva chiederlo assolutamente… ma non poteva chiederlo sputandogli quella domanda in faccia come fosse niente, sapeva che Harry non l’avrebbe risposto…doveva arrivarci per una via secondaria….

«Harry…non è che mi nascondi qualcosa?»

«Io! Non sia mai!» disse con fare angelico Potter.

«Si come il fatto del tatuaggio! Avanti dimmelo!»

«No!»

«Dimmelo o te lo estorcerò con la forza!» disse estraendo la bacchetta e puntandola contro il figlioccio.

«Non avresti il coraggio di usarla contro di me» disse impassibile il moro.

«Tu credi? Guarda che questa vecchia bacchetta ha lanciato mille e più fatture contro i Serpeverde e anche contro i miei amici!»

«Ma davvero?»

«Cosa credi?! Io sono bello e caro fino ad un certo punto, se mi fai arrabbiare meglio che ti scavi la fossa prima del tempo previsto!» disse con fare minaccioso il licantropo che stava solo bluffando per avere l’attenzione di Potter.

«Wow! ho scoperto una nuova sfaccettatura del tuo carattere! Mi sorprendi sempre di più Rem!» disse il moro fintamente spaventato che dopo tanto tempo sfoderò il suo primo vero sorriso genuino che scaldò il cuore del padrino.

Remus sorrise e tornando serio disse:

«Seriamente… adesso… mi sono accorto da un po’ di tempo che sei cambiato radicalmente quest’Estate, non solo fisicamente e spiritualmente ma anche….», qui il lupo si fermò, era troppo imbarazzante! ^///////^

«Ma anche…» lo incoraggiò Harry.

«Ecco…ma anche sessualmente!» disse Rem.

Harry era rimasto stupito, forse il suo padrino aveva scoperto il suo segreto…ma non ne era sicuro e così chiese:

«In che senso sessualmente?»

«Uff… è così difficile…»

«Guarda che non ti mangio mica!»

«Lo so! Era solo per non metterti in imbarazzo!» disse risoluto il lupo.

«Bè allora chiedimi quello che vuoi!» disse calmo il moro anche se sapeva che con quella affermazione aveva azzardato troppo!

Rem sospirò profondamente e decise di seguire la sua strategia e allora con calma chiese:

«Sei innamorato?»

Harry non rispose per l’imbarazzo ma timidamente dalle sue labbra fuoriuscì un flebile: «Si…».

“Lo sapevo” pensò Rem che non perse tempo e chiese:«Chi è lei?»

Ma Potter a quella domanda si rabbuiò: “Possibile che uno si debba innamorare per forza delle ragazze e mai di un ragazzo!?”.

Quell’oscuramento degli occhi del ragazzo non passò inosservato al padrino che preoccupato chiese:

«Ho detto qualcosa di sbagliato», appoggiando delicatamente la mano sulla spalla del moro scuotendolo leggermente.

Harry, non ce la faceva più! Doveva pur dirlo a qualcuno e quale persone meglio di Remus?!

Racimolando tutto il coraggio da tipico grifondoro che aveva, fissò il licantropo in quelle iridi ambrate e gli disse:

«Deve essere per forza una lei Rem?»

Il licantropo sgranò gli occhi…pensava di tutto, che Harry avesse una ragazza di serpeverde figlia di mangiamorte, che avesse una cotta per Hermione o addirittura che avesse messo incinta una delle sue numerose fan….ma mai che Harry fosse..

«Harry…mi stai dicendo…che sei gay?», il licantropo lo guardò con sguardo stupito, sguardo che fu frainteso per uno di disapprovazione da Potter che irato disse:

«Bè hai qualche problema?»

«Harry, come puoi pensare che possa avere un problema! E’una tua decisione che rispetto profondamente e per informazione: io non sono contro le coppie gay!» disse furioso Lupin.

«Scusami…è solo che…ho…paura…» disse il moretto mentre una lacrima gli solcava la guancia destra, che venne prontamente asciugata dalla mano di Rem che attirò il ragazzo a se in un abbraccio forte e caloroso.

«Schh…è tutto ok..»

«Ho paura..Rem…paura di quello che la gente possa dire di me…paura di quello che mi può succedere, paura che Voldemort o i suoi seguaci possa fare male alla persona che amo….»

«Non succederà mai piccolo…ci saremo noi a difenderti, a difendere te e la persona che ami»

«Grazie…»

«E di cosa?» chiese l’ex professore sciogliendo l’abbraccio.

«Di essermi sempre accanto, di difendermi, di sopportarmi anche quando faccio mille capricci, e grazie di essere il padre che non ho mai avuto!»

«Non hai da chiederle queste cose!» disse sfoderando un’enorme sorriso, sorriso che contagiò anche il moro.

«A proposito… chi è?»

«Chi?» chiese stupidamente Harry.

«Non provarci a prendermi in giro Potter….intendevo chi è il fortunato che ti ha rubato il cuore?»

«Indovina?»

«Allora…vediamo…Mio Dio! Non dirmi che è Ron! No, perché altrimenti fatti la fossa amico perché Hermione ti scanna!» disse con voce preoccupata e con una faccia buffissima a detta del grifondoro che rise sonoramente all’uscita dell’ex professore.

«Che hai da ridere?»

«Ma…Ah-ah…ma come ti salta in mente…io e Ron…per favore!»

«Eh già hai ragione! Allora vediamo è di Grifondoro?»

«Acqua!»

«Tassorosso?»

«Acquazzone!»

«Ehi calma! Allora vediamo un po’… Corvonero?»

«Per favore..una storia ho avuto con una Corvonero che faceva acqua da tutte le parti!»

«Mmm…allora chi è?»

«Guarda che non hai ancora finito la lista delle case!»

«Oddio Harry! Non dirmi che è di Serpeverde! Harry…sono tutti figli di Mangiamorte!»

«Dai Rem non farne una tragedia! E poi Draco è stato rinnegat… Cazzo!»si era portato le mani alla bocca per impedire che altri segreti fossero svelati. Cazzo! L’aveva detto, si era tradito da solo, ma che c’aveva in quel cervello la zucca!?

«Ah…adesso è tutto chiaro!» disse Rem mettendo su un ghigno che ad Harry non piacque tanto.

«Non glielo dirai vero Rem? Mi ucciderebbe!» disse preoccupato il moro.

«Io non gli dirò proprio niente…sarete voi a chiarirvi…» disse vago il licantropo che dopo aver sfiorato la guancia del figlioccio si era catapultato fuori dalla stanza senza però chiudere la porta per sentire quello che il figlio aveva da dirgli.

«Aspetta che hai intenzione di dire…Rem…non fuggire!»

«Mi dispiace ma è una questione che dovete risolvere tu e Malfoy, mi dispiace ma non posso dirti niente! Ho giurato… e vedi di venire a cena!»

«Aspetta…che intendi dire…Accidenti!» disse il moro ma ormai il licantropo era già andato via lasciandolo solo con i suoi pensieri confusi!



*

Remus era appena uscito dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Era stata una giornata davvero faticosa!

Aveva avuto un sacco di sorprese!

Ma dopotutto era felice come non mai per quei due ragazzi che involontariamente si amavano a vicenda ma non sapevano nulla dell’amore che provavano l’uno per l’altro.

Di certo lui non si sarebbe messo in mezzo! Quei due facevano scintilli da soli, figurarsi insieme!

E sorridendo si diresse in cucina per dare una mano a Molly per preparare la cena.

Edited by Isilya - 16/11/2005, 17:36

WAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH


VOGLIO LA CONTINUAAAAAAAA

CONTINUA CONTINUA CONTINUA CONTINUA
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CONTINUA CONTINUA CONTINUA CONTINUA !!!!!!

ma nuuuu!!! ç__ç non sono cazzate!!!


no, non è noioso!!! è molto, ma molto bello!!! *__* Adoro Remus in questo capitolo!! *_* Harry che si frega da solo è davvero divertente, potrebbe scrivere un libro "1000 e più modi per fregarsi da soli" XD aspetto il prossimo!!^^

Elle non mi viene in mente niente per scrivere il nuovo capitolo sto uscendo pazza aiutooooooooooooooooooooooo

°°°°°>.<°°°°° nuuuuuu

amuore... nun mi lasciare così ç.ç
vedrai che ti torna subito l'ispirazione....
faccio sempre il tifo per te!!!!

ç_____________________________________ç nooooooo!!! ti prego no!!! ç__ç c'è qualche cosa che posso fare? ç__ç



si,si, vedrai che torna presto!!! io incrocio le dita!!!
anche io faccio il tifo per te!!!

uffa sto da ieri che non mi viene in mente niente anche se ho una mezza idea che però è da bocciare letteralmente! T___T

ç.ç perchè?!!!

su su... dì... sicuramente non è così orribile....

vedrai che torna... sarà andata a farsi un caffè!!! (sfaticata la classa lavoratrice al giorno d'oggi!! queste ispirazioni poi.... fanno impazzire!!!) cmq consolati, siamo tutti con te!!

Grazie herio ma a quanto pare il mio cervello è andato a farsi benedire!

nuuuuuu ç.ç

non abbatterti... vedrai che dopo la bendizione torna...

nuuuuuuuu, daiiii, che cos'avevi i mente scriviiiii!!! ç__ç ti pregooooooo!!!!

Fianalmente dopo una grande dose di depressione perchè non mi veniva in mente nessuna idea per continuare la fan fiction, ho deciso di mettere giù questo piccolo capitolo di transizione per il prossimo che sarà più importante.
Lo so non è bello come gli altri però ditemi cosa ne pensate

decimo capitolo:

“ In viaggio per Hogwarts “





Era sceso dalla camera dopo essersi sciacquato il viso e cambiatosi d'abito.

Aveva una fame da lupi e non sarebbe stato di certo un biondino molto bello ed intrigante a fermarlo e a fargli chiudere lo stomaco!

Scese le scale e si avviò nel soggiorno:

C'era una calma apparente....il fuoco scoppiettava nel camino che dava un piacevole tepore alla casa. Sulla poltrona di lato, sulla sinistra, c'era il padrino, Remus, che scriveva qualcosa su di un [U piccolo libricino sgualcito che sembrava avere molti anni.]

Il suo amico Ronald stava steso, o meglio, stravaccato sul divano con un plaid addosso che gli copriva le gambe, e aveva gli occhi chiusi.

Invece Hermione era seduta sul tappeto, con le spalle appoggiate al divano e sulle gambe incrociate aveva appoggiato un tomo intitolato:" Aritmanzia e la sua storia dal XV secolo ad oggi ".

Calma apparente....perché malgrado si fosse andato a creare quel grazioso quadro di calma e serenità, i loro volti esprimevano tristezza e amarezza.

Sapeva di essere lui la causa di tale sentimento ma di certo non si poteva sempre incolpare di qualcosa!

ma il solo pensiero di quelle persone che erano in pensiero per lui, lo fece star male…

Decise di fare un passo avanti per farsi illuminare dalla luce della fiamme del camino….

Indossava dei jeans a vita bassa, un po’ sgualciti che però mettevano in risalto le gambe e il bel sedere che si ritrovava.

Portava una camicia bianca con le maniche arrotolate fino al gomito e i primi tre bottoni erano sbottonati in modo da mettere in risalto il petto tonico e abbronzato. I capelli, sempre scombinato erano stati giusto un po’ modellati dal gel, che avevano aguzzato le punte.

Si era messo le lentine perché gli occhiali iniziavano a dargli fastidio dopo tutto quel tempo che li aveva tenuti.

Con timidezza e imbarazzo si fece avanti e disse:

«…Buonasera…»

Quella piccola parola, anche se giusto sussurrata, ebbe l’effetto quasi di un urlo!

tutti i presenti si volsero verso l’intruso, ognuno con le proprie espressioni che rispecchiavano i sentimenti che provavano in quel momento nel vederlo:

Remus gli rivolse un sorriso genuino di felicità, malgrado fosse ancora arrabbiato con il figlio, era contento che finalmente fosse sceso da quella sottospecie di gabbia che si era creato!

Ron, invece, gli rivolse un’occhiataccia di disapprovazione e prima che Harry potesse dire o fare qualcosa, si alzò e grugnendo se ne andò via verso la cucina.

Harry era rimasto sconcertato da quell’atteggiamento che non era tipico del suo migliore amico….

Ma la sua attenzione venne attirata alla vista della sua migliore amica…..aveva un’espressione neutra….come persa nel vuoto….ma prima che potesse chiamarla, vide gli occhi della bella moretta diventare lucidi, fino a riempirsi di lacrime e una folta chioma di capelli ricci saltargli al collo:

«Hermione…» disse mentre l’amica lo stava letteralmente stritolando.

«Stupido, stupido! Perché ci hai fatto preoccupare così tanto…potevi dircelo…noi siamo i tuoi amici!»disse tra i singhiozzi l’amica.

Harry ferito e mortificato da quelle parole strinse a se la moretta e prese ad accarezzarle la chioma con gesti lenti e dolci.

«Perdonami…Herm…ti prometto che non accadrà più…» disse dolcemente.

«E sarà meglio per te! Perché altrimenti subirai la mia ira!» disse scherzosa la piccola caposcuola che e provocò le risate al moro che ben presto contagiò anche l’amica.

Una volta che le risate furono scemate, Harry le chiese:

«Sai che diavolo gli è preso al tuo ragazzo?»

«E’ arrabbiato, o meglio infuriato con te…»

«Questo l’avevo capito, fino a prova contraria! Ma perché?»

«Bè lui…meglio che ne parliate a quattr’occhi tutti e due»

«Si…forse è meglio. Sai dove è andato?»

«Se conosco Ron quanto te direi che si trovi nel roseto dei Black!»

«D’accordo ci vediamo tra un po’ a cena.» e così dicendo si avviò verso la sua prossima meta.



Era strano ritornarci per la seconda volta in quel posto…e una sorte di dejavou lo colse quando vide sul dondolo del roseto un ragazzo, che questa volta però non aveva non aveva i capelli biondi come l’oro e due occhi grigi come la tempesta, ma aveva folti capelli rossi e due occhi azzurri come il cielo.

Aveva l’aria crucciata ma allo stesso tempo triste e pensierosa.

Il moretto si avvicinò con lentezza estrema fino a che non fu vicino all’amico e sussurrò:

«Ron…»

Ma l’amico fece come niente fosse e si alzò dando le spalle a Potter. Decise di avvicinarsi di più ma le parole del rosso lo fermarono:

«Che vuoi?»

«Voglio sapere che ti è preso!» esclamò Potter.

«A me, che mi è preso, a me che mi è preso Harry!» disse Ron incazzoso.

«Perché fai cosi? Che ti ho fatto?»

«E ma lo chiedi pure? Ti chiudi per quattro, dico quattro giorni nella tua stanza e non ci degni di una parola, nemmeno della tua presenza! Non vuoi che ti stiamo vicini, non ci permetti di ascoltarti, né di aiutarti….NON CI PERMETTI DI ESSERE TUOI AMICI!» disse furibondo il penultimo di casa Weasley che aveva deciso di vuotare il sacco di frustrazione che da troppo gli pesava sulle spalle.

«Mi dispiace…io…non pensavo che…» cercò di difendersi Harry che però venne interrotto:

«già, tu non pensi mai! Sei così egoista che pensi solo a te stesso e mai agli altri che stanno male solo perché tengono a te e sanno che stai male!»

«Sai che non è vero! Io penso non solo al mio bene ma anche a quello degli altri principalmente!

Te ne sei dimenticato o ti ricordi ancora che al secondo anno ho quasi rischiato la pelle per salvare tua sorella! Eh! O hai dimenticato anche quando ho salvato te ed Hermione dai dissennatori! Io rischio sempre la mia vita per quella degli altri e non penso mai alla mia di vita! E’ questa la verità Ron!»

E quest’ultimo questa volta non controbatté, ma rimase in silenzio mantenendo lo sguardo fisso su di una rosa blu.

Un lieve avvicinarsi di passi ruppe quel silenzio e una voce dura e superba annunciò l’ingresso del visitatore:

«Tsk! Weasley non sa nemmeno cosa sia la gratitudine, Potter!» disse Draco Malfoy.

«Sta zitto furetto!» esclamò il rosso che fu come risvegliato da quello stato di trance in cui era caduto.

«Uh-uh! A quanto vedo la donnola ha trovato il coraggio per fronteggiarmi.»

«A differenza di te Malfoy, io non sono un vigliacco mangiamorte!»

«Fino a prova contraria, io non sono un mangiamorte, straccione!»

«..la volete smettere…» cercò di dire Potter che in quel momento aveva il capo abbassato e le mani chiuse in una stretta morsa.

«Sta zitto “capelli alla leccata di vacca”!»

«Ho cambiato pettinatura tre anni fa, idiota!»

«…la finite?..»

«Brutta serpe!»

«Stronzo di un Grifondoro!»

«LA VOLETE FINIRE!» urlò con tutto il fiato che aveva in corpo il giovane Grifondoro.

«Ma Harry…» cercò di dire Ron.

«Sta zitto Ron!»

«Già Potter dì di stare zitto»

«Lo stesso vale per te Malfoy! Sono stanco dei vostri eterni litigi! Quando imparerete a collaborare seppellendo il rancore di anni addietro solo perché siete di case diverse!» esclamò Harry.

«Ma Harry…» tornò a dire Weasley.

«Ma Harry un corno Ron! D’ora in avanti non vi parlerò più finché non vi chiederete scusa a vicenda!» e dicendo questo si avviò verso la cucina…

Sapeva di chiedere la luna ma se il suo amico gli voleva bene e a quell’altro non era tanto indifferente, come sosteneva Lupin, di sicuro non avrebbero fatto mai amicizia ma almeno si sarebbero detti scusa!



I giorni che seguirono volarono tanto che il fatidico 1° Settembre arrivò in un battibaleno.

Come al solito arrivarono giusto per il rotto della cuffia al binario 9 e ¾ . Harry salutò molto in fretta la signora Weasley e abbracciò Remus che prima di lasciarlo partire gli sussurrò all’orecchio: “ Scrivimi…e fai pace con quel biondino che a quanto pare ci sta molto male per quello che ha fatto!”.

Il viaggio cominciò molto bene, con serenità e calma che però ogni tanto veniva disturbata dalle occhiate di un rosso e di un biondo al moro.

Quei due cercavano in tutti i modo di parlargli ma Harry non e aveva proprio voglia di una nuova litigata e così girò la testa verso il finestrino e si perse nel guardare il triste paesaggio scozzese che piano scompariva all’orizzonte.

Non si era accorto di essersi addormentato durante il viaggio ma fu svegliato dalla dolce carezza di Hermione che lo avvertì che di lì a poche minuti sarebbero arrivati a scuola.

Si vestì velocemente, indossando la divisa di Grifondoro, scesero dal treno e tutti e quattro insieme presero una carrozza per arrivare a scuola.

Ci misere poco tempo per arrivare e quando Harry scese dal mezzo che li aveva portati a destinazione, con un felice sorriso guardò il castello che lo sovrastava e4 prima di entrarvi esclamò sorridendo: «Sono a casa!».

spero vi piaccia baci Manu

XQ_______ oh my goooooooood!!!!!!!
:sbav: :sorpreso: :throb.gif: :hth: :htehbtd:

HARRY SEI UN MITO!!!!!!!!!!!

-.- CHE ROMPISCATOLE RON!!! :wall: :whip.gif: :yucky.gif: :yrsz:

NON VEDO L'ORA DI LEGGERE IL PROX CAP, TESORO!!!