| Me è il capo!!!! Mi piace... Posto!
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Capitolo secondo
Finalmente arrivarono le dieci del giorno dopo. L’eccitazione di tutti era palpabile, eccetto che per Serpeverde e qualche Tassorosso e Corvonero strettamente convinto della totale differenza tra maghi e Babbani. Le classi del 6^ e del 7^ anno salivano sull’espresso per Hogwarts muniti dei loro bagagli. I quattro Malandrini occuparono subito una scompartimento, isolandosi, per modo di dire, dal resto del mondo. “Ehi, Moony, hai guardato il calendario? Silente ha fatto in modo che la gita fosse proprio prima della luna piena. Quando torneremo a scuola avrai un giorno, poi ci divertiremo come al solito!” esclamò james allegro. Remus sorrise, poi cominciò a guardare fuori dal finestrino, ma senza vedere niente, perchè la sua mente era altrove. Quella notte aveva dormito con Sirius. Abbracciato a Sirius. Certo, era strano che due amici dormissero insieme, ma tra loro c’era sempre stato un legame particolare... erano più che amici...come fratelli... o meglio, un’unica persona... insomma, era strano che due semplici amici dormissero insieme e per di più abbracciati, no? Ma loro lo facevano... Sirius giocherellava con la bacchetta. Anche lui pensava a Remus e a quanto fosse stato bello sentire la sua testa appoggiata al suo petto... o il calore delle sue braccia avvolgerlo... Arrossì leggermente, scuotendo la testa, ma fortunatamente gli altri non se ne accorsero. Che cosa gli stava succedendo? Perchè pensare a Moony lo metteva così in agitazione? Peter mangiava gelatine Tuttigusti+1 mentre giocava a Sparaschiocco con James. L’atmosfera (a parte le piccole esplosioni del gioco) era rilassata e tranquilla, assai ben diversa da quell’aura scherzosa che di solito avvolgeva il gruppo. Per arrivare a Londra ci avrebbero impiegato l’intera giornata e sarebbero arrivati nel tardo pomeriggio. Ad un certo punto la porta dello scompartimento si aprì. Sulla soglia c’era un ragazzo non molto alto, con capelli neri, lunghi fino alle spalle, leggermente curve. Aveva un naso aquilino e un fisico molto sottile. I lineamenti del volto erano sottili, fini e affilati. Teneva in mano una pergamena. Si guardò appena intorno, poi fece per andarsene, ma un ghigno perfido si dipinse sul bel volto di James. “Aspetta, Snivellus... perchè sei entrato qui?” chiese beffardo. “Ho sbagliato scomparto” rispose indifferente Severus Piton senza voltarsi. “Poverino... già, è vero, hai perso gli amichetti... ma forse anche loro ti stanno lontani... Forse se ti lavassi i capelli anche i poveri Elfi domestici non dovrebbero lavorare il triplo del tempo per lavare la Sala Comune dei Serpeverde...” aggiunse Sirius smettendo di giocherellare con la bacchetta e tenendola in mano ferma. Piton strinse i pugni, accartocciando la pergamena. Peter restava in silenzio, Remus aveva lo sguardo puntato sul pavimento, ai piedi di piton. Ad un certo punto la porta dello scompartimento si aprì e una ragazza comparve sulla soglia. Era alta e magra, aveva lunghi capelli neri e boccolosi, due occhi neri spenti e un sorrisetto stampato sulle labbra truccate. “Severus, lascia perdere mio cugino e quegli idioti dei suoi amici... vieni, lì ti stiamo aspettando...” disse lanciando uno sguardo orribile a Sirius, che la gurardò ad occhi socchiusi. “Ciao, comunque!” disse a bassa voce e a denti stretti. “Salve, cugino... E’ strano vederti, sai? Nell’albero di famiglia il tuo nome è stato bruciato... Immagino che Regulus te l’abbia detto, no? pensa che in teoria non dovrei nemmeno parlarti...” rispose Bellatrix Black, squadrando Sirius. “In effetti Regulus mi ha accennato qualcosa... ma sai... non è questo, quello che m’interessa...!” esclamò Sirius buttando fuori sia la cugina che l’altro e poi tornandosi a sedere. “Bruciato?” chiese remus confuso. “Hai presente l’arazzo che c’è nel salotto della mia vecchia casa? Beh, quando mia cugina Andromeda ha sposato Ted Tonks, mia madre è andata lì e ha bruciato il suo nome con la bacchetta. E’ come un rito di famiglia... ogni volta che qualcuno infrange le regole della pura, nobile, magnifica, santissima e infinitamente schifosa dinastia dei Black viene subito allontanato, diseredato, ucciso, se ci reiscono. Questo è successo a me. in teoria io non sarei un Black. però lo resto comunque, quindi se i miei genitori moriranno dopo mio fratello regulus, io erediterò tutti i loro favolosi, magnifici, vomitevoli averi... Pensa che nemmeno Molly, l’assistente della McGranitt, c’è nell’albero genealogico. Siamo cugini di secondo o terzo grado, mi pare, ma da quando si è fidanzata con quell’Arthur Weasley... beh, è una ‘traditrice del suo sangue’...” spiegò Sirius amaramente guardando remus negli occhi. Resmus sostenne il suo sguardo interessato finche il moro parlò, ma quando tacque, non riuscì a trattenere il suo sguardo per più di qualche secondo, per poi arrossire lievemente e voltarsi in fretta verso james. “Quella che entrata prima... Bellatrix Black... è per caso sorella di Narcissa Black?” chiese il ragazzo. “Sì... le mie due ‘cugine perfette’... si danno tante arie... beh, mi sembra anche logico, ma Bellatrix... Bella si vanta oltre ogni limite, è odiosa! Si crete la più meravigliosa del mondo! Cissy è sempre stata molto vanitosa e sinceramente ha ragione ad esserlo. E’ la bambolina di famiglia... è stata promessa a Lucius Malfoy...” “Mi sembrava! Ieri sera lui era fin troppo interessato a lei, ma Narcissa non sembrava molto ben disposta, nei suoi confronti... dalle occhiate che gli lanciava sembrava che volesse lanciargli un’incantesimo di ingozzamento...” disse Remus ridacchiando. “Già, lei non vuole sposarsi...” disse Sirius ad occhi chiusi. Remus spalancò i suoi. “Come mai?” chiese. “Perchè odia i matrimoni combinati... ha detto che sposerà Malfoy solo se si innamorerà di lui... la vedo dura... lo sposerà comunque...” rispose il Grifondoro con un sorriso triste. Remus guardò intensamente l’amico. Com’era possibile parlare così tranquillamente di matrimoni combinati e persone rinnegate? Sirius era sempre stato per tutti un gran mistero. Credevano di conoscerlo bene, ma in realtà non era così. Sirius celava il suo vero volto dietro la maschera di persona allegra e burlona, e quella parte misteriosa spuntava fuori quando meno te l’aspettavi. Nemmeno James sarebbe riusdcito a prevedere quando l’amico avrebbe tirato fuori quel suo lato nascosto. La porta della scompartimento si aprì di nuovo. “Ciao James! Come va?” chiese allegra una voce femminile. Non riuscirono a capire chi fosse, finchè non si ritrovarono James mezzo soffocato da un abbraccio fin troppo amichevole e lunghi capelli biondi che mulinavano da tutte le parti, mentre la ragazza abbracciava James. “Ciao Cleo...” disse debole la voce del moro da una parte indefinita di fianco a Sirius, che rideva con Peter e Remus. “Cleo, non sapevo che conoscessi James...” disse Remus rivolto al Prefetto di Corvonero, che si girò raggiante, andando a salutare anche lui. “Beh, è mio cugino!” disse stampandigli un bacio sulla guancia. “Tuo cugino?” chiese incredulo Remus. “Da quest’estate! Mia madre ha sposato il fratello del padre di James, quindi siamo cugini acquisiti!” spiegò lei allegra, insinuandosi tra Remus e Peter. “Non lo sapevo! Ehi, scemo, perchè non mi hai detto che avevi una cugina così carina?!” esclamò Sirius tirando un pugno in testa a James per scherzo. Cleopatra arrossì, poi rise guardando la scenetta che si stava svolgendo tra James e Sirius (Uno lo istigava e l’altro lo picchiava -___- nd Minu). Tra una risata e l’altra e tra una visita e l’altra, arrivò il momento di cambiarsi. Si tolsero le divise di Hogwarts e si vestirono con jeans e larghe felpe o maglioni, il tutto completato, almeno da James, con un bel berretto a visiera. Scesero quindi a King’s Cross e si prepararono ad inoltrarsi nel mondo Babbano. Remus, una volta sceso, individuò subito Lily, con la quale aveva il compito di dirigere i Grifondoro. Liy indossava una gonnellina alla marinara bluma una camicia bianca e una cravatta nera, i capelli erani sciolti sulle spalle, tranne per due mollette che le fermavano due ciocche ribelli sulla sinustra. Al collo un piccolo foulard azzurro. “Beh? Come sto?” chiese in fretta non appena ebbe visto Remus. “Stai una favola...” rispose James al posto di remus, cominciando a sbavare guardando quell’angelo dai capelli rossi. “AQnche tu stai bene, Remus! Solo... un secondo...!” disse lei ignorando completamente il moro sbavante e rubandogli invece il cappelli di testa, calcandolo poi su remus. “Ecco! Così stai da Dio!!!” “Veramente...” protestò debolmente James. “Signor Lupin! Via quel coso dalla testa! Non siamo ad una festa in maschera! E lei, signorina Evans, non faccia troppo la smorfiosa con il suo collega, o sarò costretta a punirvi e a farvi ‘regredire’ di grado!” esclamò la professoressa McGranitt comparendo da chissà dove. “Sì, professoressa, scusi...” risposero all’unisono Rmus e Lily, arrossendo. James, arrabbiato si riprese il cappello, ficcandolo poi nello zaino e avviandosi con Sirius verso l’uscita. Remus, un po’ sconvolto, raggiunse i due con Lily e Peter. “Bene. I Prefetti e i Capiscuola radunino i ragazzi delle loro case e anni, poi penseremo al resto” cominciò Slughorn. Lily e Remus, elenco alla mano, fecero il giro della stazione quattro volte, per trovare tutti, per nulla aiutati da James, che aveva dimenticato la faccenda del cappello e non si scollava da Lily, Sirius, che invece non la smetteva di rompere le palle a Remus, e Peter, che in realtà non dava fastidio a nessuno, perchè trotterellava loro dietro, ma che, per essere chiamato Malòandrino, doveva per forza essere un disgraziato rompipalle. Una volta riuniti tutti, il professore di Pozioni annunciò che (guardacaso nd Minu) Serpeverde e Grifondoro avrebbero trascorso la giornata insieme, accompagnati da lui, mentre la professoressa McGranitt accompagnava le altre case.
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lè un po' lungin... oddio, sto parlando in dialetto e non so nemmeno che l'ho scritto giusto...
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