| Cap.4: Potter innamorato ti si appiccica addosso come la mosca alla carta moschicida. (E Draco perdonerà il paragone. N.d.A.)
Harry aveva avuto una mattinata davvero pesante. Le prime ore di Trasfigurazione l'avevano sfiancato ed erano state niente in confronto alle due ore di Pozioni con Snape. In più, avevano condiviso la lezione con gli Slytherin del settimo anno (pochissimi) tra i quali c'era ovviamente Malfoy.
Snape non aveva perso neanche un'occasione di insultarlo e di lodare Draco. Però Harry aveva scoperto di non essere più tanto dispiaciuto che Draco avesse un alleato così parziale.
Come se non fosse bastata la mattinata, si era ritrovato poi pieno zeppo di compiti e così, nel pomeriggio, aveva deciso di trascorrere un bel po' di tempo in biblioteca per poterli fare.
Stava lì seduto, con gli occhi fissi su un libro, quando sentì un rumore che gli fece alzare subito la testa.
Non era più solo.
"Malfoy," mormorò Harry irrigidendosi sulla sedia e appoggiando il libro sul tavolo.
Draco lasciò scivolare dalla spalla la sua borsa con i libri e si sedette di fronte ad Harry che lo guardò un po' stupito.
"Potter! Stai studiando? Ma va?" esclamò Draco divertito.
"Taci Malfoy o Madam Pince ci sbatte fuori," ribattè Harry.
"Ne dubito, qui è un deserto… Pensa che rovina per la biblioteca se nemmeno più quella saccente della Granger ci viene a studiare," continuò Draco.
"Smettila…e poi chi ti dice che non sia qui…ti sei girato tutta la biblioteca?" chiese Harry.
"Più o meno…" dicendo così tirò fuori un tomo enorme e lo aprì.
"Cosa fai?" domandò Harry.
Draco guardò Potter, poi il libro, poi di nuovo Potter. "Secondo te?" gli chiese poi alzando un sopracciglio. "Probabilmente non è una pratica che tu conosca bene, ma si chiama leggere," concluse Draco sarcastico.
"Lo devi fare qui?" domandò ancora Harry. Lo innervosiva avere Malfoy vicino e, di conseguenza, non sarebbe riuscito a finire il tema che stava facendo.
Malfoy si guardò intorno.
"Ma sei scemo? É una biblioteca, dove dovrei farlo?" rispose Draco.
"Lo so anch'io! Ma c'è un sacco di spazio in altri tavoli!" disse esasperato Harry cercando di mantenere basso il tono di voce nonostante Draco gli facesse venir voglia di urlare.
"Mi sta bene qui. Mi metto dove mi pare e poi mi piace crearti difficoltà," ammise Malfoy.
Harry non aveva intenzione di spostarsi, decise di concentrarsi su quello che stava facendo e di ignorare Draco.
Sì…facile a dirsi.
Tanto per cominciare faceva cose tipo leccarsi le labbra e passarsi la mano tra i capelli mentre leggeva, (Basterebbe non guardarlo, Harry. Mi rendo conto della difficoltà… N.d.A.) poi, probabilmente annoiato dall'inattività, cominciò a commentare la lettura. (Oh, mi ricorda qualcuno! N.d.A.)
"Bello quest'incantesimo!" esclamò. "Se avessi la bacchetta lo proverei su di te!"
"Ecco perché non ce l'hai," rispose atono Harry.
Draco alzò gli occhi dal libro.
"Io penso che riuscirei a farmi ridare la bacchetta, sai Potter?" disse malizioso Draco.
Harry ebbe un brivido lungo la schiena. Non aveva mai pensato all'eventualità che Malfoy potesse estorcergli la sua bacchetta in modi piacevoli. Anche lui pensava che ci sarebbe riuscito, volendo.
Optò per restare zitto e non rispondere. (É la tua solita opzione Harry... N.d.A.)
Malfoy sorrise di gusto.
"Come mai non rispondi da arrogante come tuo solito, Potter?" chiese Draco.
"Già ci sei tu a fare l'arrogante…non vorrei toglierti il privilegio," rispose Harry.
"Beh, non sei per niente gentile. Forse perché sei nervoso. Con il poveraccio non lo sei mai," disse Draco.
Harry ci mise un attimo a capire che Malfoy si riferisse a Ron. Per forza con Ron non era mai nervoso, Ron non gli era mai piaciuto in quel senso, neanche per un secondo.
La faccia di Harry, al pensiero di essere nervoso davanti a Ron, doveva avere incuriosito Malfoy.
"Cos'è quella faccia, Potter? Weasley non è di tuo gradimento?" lo stuzzicò Draco.
"Ron è mio amico, smettila di dire idiozie, non accadrebbe mai," rispose deciso Harry. Si sentiva un po' stupido, perché gli sembrava quasi di voler rassicurare Malfoy sul fatto che non avesse altri amanti.
"Più che altro perché ha il sex appeal di un calderone di seconda mano…" affermò Draco.
Harry espirò contrariato e lo guardò.
"Sei per caso geloso, Malfoy?" gli chiese.
Malfoy soffocò a stento una risata. Poi rise del tutto.
"Potter…fammi il favore…" disse quasi strozzandosi. "Se tra me e il pezzente scegliessi lui ti starebbe solo bene perché saresti un idiota."
Harry sbuffò di nuovo e tornò a guardare il suo libro.
Era sempre più convinto che non avrebbe combinato niente quel pomeriggio se Draco fosse rimasto lì con lui.
Come se gli avesse letto nel pensiero Draco esclamò, "Potter! Hai problemi con le parole? Sei su quella pagina da un quarto d'ora! Del resto se hai un cervello grosso quanto il Golden Snitch non è neanche tutta colpa tua…"
"Malfoy, perché non fai quello che devi fare tenendo chiusa la boccaccia?" reagì Harry.
"Non potrei mai. É così soddisfacente darti fastidio… Ti sto dando fastidio, vero?" chiese Draco.
Harry si limitò a guardarlo di sottecchi senza mascherare l'irritazione.
"Bene, bene… Povero piccolo Potter, non solo non riesci a concentrarti perché continui a guardarmi, ma adesso ti faccio anche arrabbiare…" lo schernì Draco.
"Basta Malfoy," Harry chiuse di scatto il libro e si massaggiò la fronte con la punta delle dita.
"Ecco, bravo Potter, tanto i libri non ti sono amici," esclamò divertito Malfoy.
Potter si alzò e fece per andarsene.
Draco stava già ridendo per il risultato ottenuto quando si sentì strattonare per la camicia. Harry l'aveva preso per la spalla costringendolo a girarsi.
Lo attirò a sé per baciarlo. Per un po' Draco ricambiò il bacio e lo lasciò fare, poi lo allontanò con la mano.
"Oh, oh, oh, Potter… Che confidenze ci prendiamo?" domandò sorridendo in modo gelido Malfoy, facendo poi salire la mano fino ad appoggiarla alla gola di Harry.
"Perché? Vuoi farmi credere che non ti va?" sussurrò Harry.
Malfoy distese le labbra in un grande sorriso.
"Potter…" disse facendo scorrere la mano dalla gola alla guancia di Harry, "quando mi andrà non ti preoccupare che avrò quello che voglio."
Harry deglutì a vuoto fissandolo impotente.
Non poteva ribattere perché, in cuor suo, pur provando una rabbia sorda per questo, sapeva quanta ragione avesse Draco. Un po' lo rattristava il fatto di non riuscire a fare a Malfoy lo stesso effetto che il biondo faceva a lui.
Draco si accorse dello sguardo furente di Potter. Inarcò un sopracciglio. "Potter…ti ho offeso?" si alzò dalla sedia e stampò un bacio sulla guancia del moro. "Non te la prendere…magari più tardi ti accontento."
Harry era arrabbiato sì, per come si era comportato Draco, ma era soprattutto demoralizzato dal fatto che probabilmente Malfoy si stava già stufando del giochino. Forse Harry non era preparato ad una conclusione così repentina. Sapeva di essersi cacciato in una situazione tragica, ma non credeva di dover cominciare a stare male da subito.
Beh, non voleva…
"Malfoy!" lo chiamò come risvegliandosi da un sonno lungo due mesi.
Si alzò e lo afferrò per una manica. "Malfoy sei un arrogante bastardo! Pensi che io sia qui a farmi rigirare da te come un idiota?"
"É una parte che ti si addice, devi ammetterlo," disse Draco.
"NO!" gridò Harry esasperato.
"Per favore Potter, non ti metterai per caso a piangere, eh? É tardi, devo andare, fai finta che io sia qui a consolarti…" diede un buffetto in testa ad Harry e fece per allontanarsi.
Harry lo attirò a sè ancora una volta.
"Ooooh, Potter... Sei uno strazio," borbottò Draco.
"Tu non vai da nessuna parte, imbecille!" urlò Harry.
"Oh…va bene. Mi obblighi tu a rimanere?" chiese Malfoy.
"Ovvio," disse non troppo convinto Harry.
"D'accordo…perché?" domandò ancora Draco.
Harry tentò di ribattere qualcosa, poi si bloccò, ci pensò su un po'…
Poi si avvicinò di più a Draco e lo baciò.
Voleva convincerlo a rimanere, quindi si impegnò per rendere il bacio più sensuale possibile ma, ai sensi di Draco, ben poco doveva risultare particolarmente sensuale. Chissà cosa si sarebbe dovuto inventare per eccitarlo veramente fino a farlo pregare come riusciva a far fare a lui...
Quando si staccò da Malfoy, Harry aprì gli occhi e per la prima volta si accorse che Draco lo baciava ad occhi aperti.
"Va bene…vediamo di farla finita," disse Draco mettendo giù la borsa e tirando Harry per il retro della camicia. Lo trascinò dietro uno degli scaffali pieno di libri e ce lo appoggiò contro.
"Devi fare qualcosa per le tue crisi d'astinenza, Potter," mormorò Draco al suo orecchio slacciandogli i pantaloni e iniziando ad accarezzarlo. Harry sussultò. "Diventi più fastidioso del solito e il fatto che mi debba incolpare di questo mi disturba ancora di più."
Le carezze si fecero più decise. Draco gli baciò il collo, sentendolo ansimare più velocemente.
"Dubito che tu fossi un esperto prima di farlo con me, vero?" gli chiese in un sussurro trasformando la domanda importuna nella più sensuale delle frasi.
Con la punta della lingua Draco stuzzicò il punto più sensibile sotto l'orecchio di Harry. L'altra mano andò dietro la schiena di Harry per sostenerlo mentre raggiungeva l'orgasmo soffocando il grido sul collo di Draco.
La mano di Draco gli regalò le ultime carezze mentre Harry lo attirò di più a sé per baciarlo ancora scosso dal piacere appena provato.
"Mmmmh…" mormorò Harry.
Draco allontanò le mani. Harry lo fissava ancora imbambolato e col fiato corto.
"Se adesso non sei più frustrato io me ne andrei…" disse Draco voltandosi, ma ancora una volta fu trattenuto.
"Siediti…" mormorò Harry.
"Potter…vuoi finirla?" domandò Draco stavolta con un tono di voce più alto e tenendogli ferme le mani.
"Draco…siediti!" urlò Harry e afferrandolo per la camicia e la vita lo buttò per terra.
(Non ti riuscirà mai più in tutta la tua vita, ammesso che dopo questo Draco non ti uccida. N.d.A.)
Draco si ritrovò seduto sul pavimento e iniziò ad inveire contro Harry.
"Mi sono stufato di far fare tutto a te," disse Harry non ascoltando gli insulti rivoltigli, armeggiando coi pantaloni di Malfoy.
"Non mi sembrava fossi particolarmente dispiaciuto," disse Malfoy incrociando le braccia al petto e fissando ciò che stava facendo Harry. "Che fai?" gli chiese divertito.
"Tu che dici?" domandò a sua volta Harry tirando giù la cerniera.
"Oh, dai che mi diverto. Voglio proprio vedere," esclamò Malfoy.
Malfoy non gli stava rendendo le cose facili, ma Harry sapeva già che prendere l'iniziativa gli sarebbe costato caro.
"Io non voglio farti vedere niente, perché non taci?" mormorò Harry. "E non fissarmi così…"
Draco soffocò una risata. "E cosa devo fare? Guardare per aria?"
Malfoy alzò gli occhi al soffitto ridendo. "Però così sarà un problema capire cosa fai."
Harry si sentì offeso da quella frase, (Offenderti era quello che Draco voleva, Harry. N.d.A.) ciò nonostante proseguì nel suo intento.
Gli accarezzò una gamba mentre pian piano risaliva col viso ad incontrare la bocca del compagno. Baciò Draco toccandogli le labbra con la punta della lingua per poi entrare lentamente a cercare quella del compagno.
Mentre le loro bocche si muovevano in sincronia Harry aprì gli occhi solo per constatare che Draco non li avesse mai chiusi. (Tra l'altro, Draco, che stomaco! Hai idea di quanto faccia schifo Harry da vicino? N.d.A.)
Harry assestò un pugno al fianco di Malfoy.
"Ah! Potter! Sei rincretinito? Non mi provocare perché tra scoparti e picchiarti a sangue non ho ancora deciso cosa mi piaccia di più!" esclamò Draco risentito.
"Perché diavolo tieni gli occhi aperti?" chiese Harry.
"Eh?!?"
"Perché tieni gli occhi aperti quando ci baciamo?" ripetè Harry.
Draco ci pensò su un secondo, poi fece spallucce.
"Per quale motivo dovrei chiuderli?" chiese ad Harry.
"Non…no…non lo so…è che…è più…" balbettò Potter.
"Romantico?" sghignazzò Draco.
Harry lo fissò furente.
Malfoy continuò a sorridere. "Allora? Già finito? Ti sei inventato questa scusa perché non sai come continuare? Non si cominciano le cose…" borbottò Draco lanciando uno sguardo ai suoi pantaloni aperti.
Harry fece un gesto per zittire Draco e poi, un po' goffamente, si avvicinò al compagno e si sedette a cavalcioni sulle sue gambe.
"Pesi, Potter," sussurrò Malfoy.
Harry aveva ormai imparato ad ignorare le battutine e le frasette pungenti di Draco, così passò le braccia intorno al collo del compagno e ricominciò a baciarlo.
Draco decise di vedere fin dove si sarebbe spinto e così lo strinse facendo scivolare poi le mani dalla schiena ai glutei.
Tutto sommato, alla fin fine, poteva anche starci.
Harry si mosse piano nell'abbraccio cercando di far passare le mani davanti per accarezzare Draco. Ci riuscì e le sue dita scivolarono lentamente dal petto al ventre di Malfoy e poi più giù.
Azzardò timidamente qualche carezza per vedere le reazioni del compagno. Senza ombra di dubbio Draco era eccitato, ma non trapelava granchè dal suo viso.
Lo accarezzò ancora, questa volta facendo scendere ancora di più la mano e con meno delicatezza.
Perché, giunti a questo punto, Harry di solito mugolava e invece Draco si limitava a fissarlo negli occhi?
"Potter," iniziò Draco notando lo sguardo un po' frustrato di Harry, "se non ti riesce con le mani, puoi sempre provare con la bocca."
Accidenti.
Perché Malfoy diceva cose del genere senza provare la minima vergogna?
Harry deglutì a vuoto.
"Io…" biascicò.
Draco inclinò la testa da un lato. "Cosa, piccolo Potter? Sei troppo un bravo ragazzo per fare queste cose? Chi l'avrebbe detto? Fai la voce grossa con gli Slytherin, sequestri bacchette, emani leggi e poi non hai il coraggio di fare un pompino."
Alla provocazione, lo sguardo di Harry si fece più deciso. (Harry ci è cascato come una pera cotta. Psicologia spicciola e Draco è bravissimo. N.d.A.) Si alzò dalle gambe di Malfoy e rimase in ginocchio accanto a lui.
Draco attese…finchè Harry non si decise ad agire.
Abbassò la testa e avvicinò le labbra al sesso del compagno, poi senza ulteriori ripensamenti, tirò fuori la lingua e lo leccò.
Si fermò di nuovo.
"Potter…sai, non funziona proprio così, devi…" iniziò Malfoy.
"TACI! STAI ZITTO! Lo so come funziona," urlò Harry.
"D'accordo," acconsentì Draco.
Questa volta Harry lo prese in bocca e lo succhiò.
"Mh," accennò appena Malfoy, ma per Harry fu comunque un buon inizio. Quanto avrebbe dato per farlo gemere un po'!
Succhiò di nuovo.
"Potter, mi sa che hai bisogno di un po' di pratica," mormorò Malfoy.
Appunto quello che stava cercando di fare Harry, se Draco fosse stato un po' zitto.
Inutile dire che per quanto lui si impegnasse, Malfoy non sembrava sul punto né di gridare il suo nome, né di pregarlo di continuare. (Ti sei fissato. Hai un obiettivo che non riuscirai mai a raggiungere nella tua vita, Harry. N.d.A.)
Continuò a muovere la bocca e la lingua intorno al sesso del compagno.
Il massimo della gratificazione che gli fu concesso, fu un suono gutturale da parte di Malfoy e il suo respiro un po' più veloce.
All'improvviso si sentì afferrare la testa e allontanarla.
"Potter…mi vuoi fare un favore?" chiese Draco. "Ti stai impegnando per dimostrare che puoi farmi godere, giusto? Il problema è che ne sai meno di zero. La mia proposta è che ci mettiamo meno così…"
Afferrò Harry e lo distese sul pavimento. Lo liberò in fretta dall'indumento che dava più fastidio, i pantaloni, e con qualche bacio e un po' di carezze nei punti giusti, non ci mise molto a convincerlo che la sua idea fosse ottima.
Quella era la terza volta che faceva l'amore con Draco completamente e in quest'occasione Harry non si preoccupò minimamente di mascherare in qualche modo desiderio e piacere, invocando il nome di Draco un'infinità di volte. Si chiese solo successivamente come avessero fatto a non essere beccati lì in biblioteca con tutto il rumore che avevano fatto.
Passato il momento di piacere Harry si sentì molto stupido. (Che sensazione nuova, eh Harry? N.d.A.)
Draco era sdraiato prono sul pavimento accanto a lui e respirava ancora affannosamente.
"Tu…non c'è niente da fare…non hai rispetto per gli altri," mormorò Harry.
"Perché? Sei venuto no? Mi sembrava di sì…" scherzò Malfoy.
"Mi chiedo perché continui a stare al tuo gioco," disse ancora Harry.
"Eeeeh, lo so io perché…" rispose Malfoy, "Potter, fino ad un mese fa scommetto che non sapevi nemmeno cosa fosse il sesso. Hai scoperto che non è male…"
Ma non era quello. Perché Draco si ostinava a far finta che provassero tutti e due la stessa cosa?
Per Draco era un gioco, per lui no.
"Malfoy sei davvero un idiota," riuscì solo a dire Harry.
"Beh, può darsi, ma tra i due l'imbranato che non sa nemmeno come muoversi non sono certo io," rimbeccò Malfoy.
"Ah, bene…fantastico… Adesso fai l'esperto solo perché io non l'ho mai fatto prima… Arrogante," lo riprese Harry.
"Cosa, Potter?" chiese Malfoy alzando la testa di scatto ed Harry si accorse solo in quel momento di cosa gli fosse appena sfuggito di bocca. Chiuse gli occhi maledicendosi. (Harry non ha filtro…e gli drena tutto. N.d.A.)
"Cos'hai detto? Allora era la tua prima volta quella? Davvero? La prima? Oddio... Non mi sbagliavo!" esclamò infine Malfoy scuotendo la testa.
Harry non avrebbe voluto dirglielo…non avrebbe voluto e dovuto affatto.
Forse era solo un'impressione, ma gli sembrava di sentir ridere Draco e gli faceva male. Velocemente raccolse i suoi indumenti e, letteralmente, scappò.
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