[Sirius/Remus] Il Settimo Anno Di Sirius Black

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__Na†•.¸«
view post Posted on 12/9/2006, 17:11




domanii T-T

Aspetterò TòT
 
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Tezuji
view post Posted on 12/9/2006, 21:43




Suvvia, oggi... mi sento buona...

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Capitolo 7°

La Malattia di Sirius


Dopo la fine della lezione di Antiche Rune, Sirius credeva che la testa gli sarebbe scoppiata da un momento all’altro facendo spiaccicare il suo cervello a terra e questo pensiero fece aumentare vertiginosamente la nausea ormai incombente di Sirius.
Con fatica si ciondolò fino all’aula di Astronomia.
L’unico pensiero confortante era che avrebbe rivisto Remus (anche se c’era un Peter Pettigrew di troppo!).
Quando arrivò alla Torre Ovest per svolgere la lezione, aveva l’aria ancora più malconcia e malaticcia.
Non si stupì quando Remus gli chiese: “Sirius! Stai male?”.
Subito il lupo mannaro accorse l’amico e gli circondò le spalle con le braccia.
Decise di voltarsi per dare segni di vita all’amico e si rispecchiò in due preoccupatissimi occhi d’ambra e l’immagine che vide faceva davvero schifo.
Era pallido, aveva le occhiaie e la bocca era rossa, come quando, appunto, il vomito stava salendo prepotente alla gola.
Fece appena in tempo a spostare Remus che vomitò tutto a terra.
“Sirius!” sentì la voce di Remus ancora più preoccupata.
Ma non se ne stupì.
Lui difficilmente si ammalava e vederlo così era davvero raro.
“Peter! Vai a chiamare Madama Pompfrey!” urlò Remus al piccolo Pettigrew fracassando i timpani di Sirius.
“Remus…” disse Sirius piano.
Sentiva i conati di vomito salirgli alla gola.
“Cosa?” chiese preoccupato l’amico sporgendosi su di lui.
“Non urlare, ti prego… Mi si spaccano i timpani e la testa mi scoppia e ti consiglio di levarti di qui perché sto per vomitare…” e fece appena in tempo a finire la frase e Remus a scansarsi che un’altra ondata di vomito riempì il pavimento.
“Mi sento male…” disse Sirius pulendosi la bocca con la tunica.
“Tra poco arriva Madama Pompfrey. Stai tranquillo, Sirius” disse Remus cercando di rassicurare l’amico.
Sirius notò che l’amico era talmente preoccupato per lui che sembrava non accorgersi del vomito e del suo odore orripilante che ispirava ancora un rigetto del nostro impavido eroe.
“Se hai mandato Peter aspettiamo una vita…” disse Sirius ridacchiando pensando alla lentezza del loro amico.
“Sì, forse hai ragione” disse Remus ridendo.
Anche Sirius sorrise mentre in lontananza si sentivano i passi svelti di Madama Pompfrey correre verso di loro con aria affannata.
Si fermò davanti a Sirius e disse: “Che ti senti?”.
“Ho mal di testa, mi sento fiacco e ho vomitato due volte…” rispose Sirius.
“Influenza intestinale Muggles. Starai male per una settimana, Black!” annunciò Madama Pompfrey.
“Non ha una medicina che me la faccia passare?” chiese Sirius allarmato all’idea di stare male una settimana.
“No. Non posso usare nessuna medicina magica. Hai lo stomaco in subbuglio per aver ingerito qualcosa che ti ha fatto male e mettere una medicina in uno stomaco così non è una mossa molto intelligente, almeno che tu non voglia passare la prossima settimana a vomitare 24 ore su 24 nei water della scuola!” disse seria l’Infermiera.
“Sì, credo che lei abbia ragione” disse Remus “Ora però è il caso di portarlo in Infermeria, non crede?”.
“Sì” rispose la donna annuendo “Aiutami a trasportarcelo e, ti avverto, potrebbe rigettare ancora quindi tieni gli occhi aperti pronto a spostarti!”
“Okay” disse Remus facendosi passare un braccio di Sirius dietro il collo mentre con la bacchetta Madama Pompfrey faceva sparire il vomito da terra.
Sirius sorrise.
Era sempre stato lui il più forte tra loro e adesso era Remus a occuparsi di lui.
Ma in fondo, pensò, Remus si era sempre occupato di lui, in un modo o nell’altro.
E Sirius ne era incredibilmente felice!
Sirius aveva avuto il buon gusto di non vomitare per tutto il tragitto ma appena mise piede in Infermeria, corse in bagno a vomitare anche l’anima.
Quando tornò era pallidissimo e Madama Pompfrey lo fece stendere sul letto.
“Riposati e se hai bisogno chiamami. Quello lì vicino è un secchio magico. Vomitaci dentro e non preoccuparti: il vomito viene risucchiato da un vortice quindi non devi alzarti a versarlo” disse repentina prima di sparire nel suo studio.
Quando Sirius poggiò la testa sul cuscino sentì la testa pulsare meno forte ma quando una mano fredda e magra gli si posò sulla fronte sentì la testa e il cuore pulsare nello stesso, identico e intensissimo battito.
Aprì di scatto gli occhi e si ritrovò davanti gli occhi ambrati e limpidi da ombre di Remus.
“Ti vengo a trovare dopo insieme agli altri. Tu riposati, mi raccomando” disse dolcemente prima di abbassarsi a depositare un bacio nel punto in cui prima scorreva la sua mano.
Poi, sparì oltre la porta.
Il cuore e la testa di Sirius pulsarono violentemente.
 
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__Na†•.¸«
view post Posted on 13/9/2006, 14:32




te am *___* nuu pooro sirius ò.ò che diamine avrà mangiato? X°DD

Vai remus, diventa l'infermierino personale di sirius! XD
 
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Tezuji
view post Posted on 13/9/2006, 14:33




Ahahah!!! xDDD!!! CI manca!!! xDDD!!!

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Capitolo 8°

La Visita

Sirius dormì molto e male.
Come quella mattina, si svegliò con l’orribile sensazione di essere stato masticato da un Trol.
Si alzò sui gomiti e vide Madama Pompfrey indaffarata su un lettino nel quale, ovviamente, era sdraiato un altro malato.
E doveva stare piuttosto male visti i gemiti doloranti che emetteva.
“Che è successo, Madama Pompfrey?” chiese Sirius con voce rantolosa.
Aveva sempre questa voce odiosa, quando si svegliava…
“Questo ragazzo del terzo anno era a lezione di Babbanologia e si è ritrovato la lingua piena di spille. Uno Slytherin, gli ha fatto questo scherzetto… credo che debba fare un male cane…” rispose Madama Pompfrey senza voltarsi.
Sirius non aveva la più pallida idea di cosa potessero essere delle ‘pinzette’, ma sapeva per certo che dovevano fare un gran male, viste tutte le lacrime che il ragazzo stava versando.
E anche lui si sentiva male.
Infatti, prese il secchio e vi vomitò dentro e subito dopo un vortice risucchiò il suo rigetto e il secchio emise un rutto.
A Sirius venne in mente lo scarico del water.
“Comunque vedo che ti sei ripreso. Come ti senti?” chiese Madama Pompfrey dopo che Black aveva appoggiato a terra il secchio.
“Mi sento lo stomaco in subbuglio e le ossa rotte come se lo Whoping Willow mi avesse preso come suo pungibile!” disse Sirius rabbrividendo all’idea.
“Vedo che la tua solita spiritosaggine non ti manca! Ti riprenderai presto, vedrai!” disse Madama Pompfrey voltandosi verso di lui con dei guanti sporchi di sangue che gli galleggiavano davanti insieme a un gruppo spaventoso di spille, come le aveva chiamate lei.
Sirius voltò lo sguardo verso il ragazzo steso sul lettino di fronte a lui.
Era del terzo anno, aveva detto Madama Pompfrey, ed era di Hufflepuff, a giudicare dal colore della cravatta. Aveva la faccia tutta sporca di sangue e la lingua insanguinata tutta di fuori. Gli occhi rossi e gonfi di lacrime e le gote arrossate e bagnate.
Deve aver sofferto molto, pensò Sirius.
“Bene, Signor Carlinster. Ora prenda questo e la sua lingua tornerà a posto e lei potrà tornare a lezione” disse Madama Pompfrey “Ti farà un po’ male ingerirla ma quando lo avrai fatto ti sentirai decisamente rinato”.
Il ragazzino, con fatica, si alzò, fece passare le gambe oltre la sponda del letto, e ingerì la bevanda rossa tossicchiando.
Quando finì di farlo tossì ancora più forte e poi sorrise.
“Grazie, Madama Pompfrey! Ora sto benissimo! Aveva proprio ragione!” disse ridendo allegro il ragazzo che Sirius aveva capito chiamarsi Carlinster.
Madama Pompfrey sorrise e aiutò il ragazzo a uscire dall’Infermeria per farlo andare a lezione.
“Bene. Ora occupiamoci di te” disse Madama Pompfrey rientrando e avvicinandosi al suo letto “E comunque, signor Black, veda di tenere il suo Rughetto lontano da qui!” continuò tirando fuori dalla tasca un ovale di pelo nera con due grandi occhi verdi coperti da un po’ di pieghe nere e quattro zampette piccole e rosa. La coda era corta e rotonda e una lunghissima lingua nera e viscida gli fuoriusciva dalla bocca dondolando da un lato all’altro. Rughetto, però, aveva il pelo tutto rugoso e non liscio. Aveva tutte pieghe che gli coprivano gli occhi e lo facevano apparire come una grande palla di lardo. E a Sirius piaceva tantissimo!
“Hypnos!” disse Sirius prendendo tra le braccia il suo Rughetto che cominciò a leccargli tutta la faccia.
“Hypnos?” chiese Madama Pompfrey con faccia sospettosa e con un sopracciglio alzato “Hypnos?” ripeté “Hai dato il nome Hypnos a un Rughetto?” chiese.
“Ehm, si perché la sua lingua fa quel movimento continuo da una parte all’altra e io mi diverto a guardarla. Così ho pensato che era come quando ti fanno l’ipnosi e allora gli ho dato questo nome… Tutto è nato da quando l’ho trovato. Era grande come una palla da tennis e la cosa più grande del suo corpo era la lingua e si vedeva solo quella, neanche gli occhi… So che è scemo, ma…” rispose Black accarezzando con dolcezza il suo Rughetto.
“Innanzi tutto non dire parolacce, e secondo è un bel nome se è legato a un ricordo!” disse Madama Pompfrey sorridendo “Comunque…” continuò “Di fuori ci sono i tuoi tre amici. Te la senti di vederli?”.
“Certo!” disse Sirius contento che i suoi amici fossero venuti a trovarlo.
Sicuramente le lezioni dovevano essere terminate.
Quindi Madama Pompfrey fece entrare i suoi amici che si diressero veloci dal loro compagno nella gang dei Maradeus.
“Sirius! Accidenti a te! Mi hai fatto preoccupare! Che diavolo ti è preso!!?” chiese James.
“Sirius, come stai?” chiese Peter.
“Come ti senti?” chiese Remus.
“Ehi, ragazzi, uno alla volta…!” sorrise Sirius.
“Okay. Ricominciamo!” disse James “Come stai?” chiese poi.
“Meglio… La Pompfrey ha detto che dovrebbe passare entro breve…” disse.
“Magnifico! Sento la tua mancanza a lezione!” disse James.
“Sì, anche io!” disse Peter.
“Perché non hai nessuno che ti passa i compiti visto che Remus anche se bravissimo, non ti passa niente…” rispose James al posto di Sirius.
Tutti risero e a Sirius venne ancora da rigettare.
Afferrò con scatto fulmineo il secchio e fece appena in tempo a metterci la testa sopra che vomitò.
“Merda che schifo…” disse Sirius dopo aver riposato il secchio.
“Quando puoi tornare al dormitorio?” chiese Remus con gli stessi occhi della mattina prima.
“Non so, chiedi alla Pompfrey” rispose Sirius.
E continuarono a chiacchierare fino a quando, una infastidita Madama Pompfrey, cacciò i tre amici fuori dalla stanza per far riposare Sirius.
James e Peter uscirono subito ma Remus no. Rimase indietro e parlò un attimo in privato a Sirius: “Senti, stamattina ti stavo dicendo una cosa, prima che James ci interrompesse, ricordi?” chiese.
“Sì…” rispose Sirius stendendosi sul letto.
“Ecco, appunto… Io volevo dirti che… Sì, insomma… A me tu…. Tu mi sei sempre stato vicino e…” ma Remus non finì la frase perché Madama Pompfrey lo interruppe dicendo: “Signor Lupin! Ho detto fuori!!” urlò.
“Sì, mi scusi…” rispose Remus prima di uscire.
E Sirius rimase sdraiato sul suo letto con l’amaro in bocca.
 
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zanut
view post Posted on 14/9/2006, 19:23




della serie: ce la farà mai il nostro eroe a dire più di 5 parole prima di venire interrotto? lo scopriremo nella prossima puntata!
 
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Tezuji
view post Posted on 14/9/2006, 21:36




Sì, esattamente!!! xDDD!!!

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Capitolo 9°

La Punizione


Il malanno di Sirius durò assai poco.
Nel giro di tre giorni era perfettamente guarito.
Madama Pompfrey, dopo aver espresso la sua sorpresa per la rapida guarigione dello studente, gli diede una sostanza verde per rimettere a posto completamente lo stomaco.
Quando tornò in classe era perfettamente in forma. Nemmeno un segno di essere stato male. Il suo colorito vivace era tornato e il sorriso sfrontato faceva bella mostra di se sul viso allegro del ragazzo.
Durante quei tre giorni era rimasto sempre nella calda Infermeria (l’unica parte calda di Hogwarts, si disse) e in quei tre giorni, un po’ a rotazione, erano venuti tutti.
Remus era andato tutti i giorni mattina, ora di pranzo e cena.
Sirius non poteva esserne più felice!
“Ma guarda! Sirius Black è tornato in forma, purtroppo!” la voce strascicata di Lucius Malfoy e le risatine dei suoi amici Slytherin riempirono il corridoio vuoto.
“Sì, ma vedere voi mi fa stare di nuovo male!” disse Sirius voltandosi verso di loro con faccia annoiata.
“Al massimo potrebbe farti star male vedere gli stracci che indossa quel pezzente di Lupin!” disse Snape.
A Sirius per poco non caddero i libri di mano!
Come diavolo si permetteva quel cretino di Snape di insultare il SUO Remus!!!?
E quando diceva SUO era DAVVERO SUO!!
“Tieni a freno quella lingua da serpente che ti ritrovi, Snape, o potresti farti molto male!!” disse Sirius mentre gli iniziavano a prudere le mani in maniera preoccupante.
“O, avanti, Black! Non dirmi che non è vero! Porta abiti di seconda mano ed è trasandato e…” ma il pungo di Sirius lo colpì in pieno viso.
“Ora avrai l’occasione di rifarti quell’orribile proboscide che ti ritrovi al posto del naso!” ringhiò Sirius.
“Brutto stronzo!” disse Lucius.
E subito si avventarono tutti su Black.
Cominciarono a picchiarlo selvaggiamente e Sirius tentava in ogni modo di difendersi.
Era bravo a fare a botte e non lo avrebbero di certo spaventato Malfoy, Snape e Rosiel!
“CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO QUI!” l’urlo della Professoressa McGonagall fece fermare di botto i ragazzi.
Sirius si ripulì il taglio sul labbro mentre Malfoy & Company tossivano e sputacchiavano sangue.
“ALLORA? ESIGO UNA RISPOSTA!!” la McGonagall continuava ad urlare sempre più arrabbiata.
“Ha cominciato Black!” disse subito Rosiel.
“E’ vero, Black?” chiese la McGonagall voltandosi verso di lui.
“Sì. Ma loro avevano offeso Remus” si difese Sirius.
“E’ vero, signori?” chiese la McGongall con un tono che non aveva bisogno di risposte.
Se Sirius aveva imparato a conoscere un po’ la McGonagall era certo di sapere che la donna credeva a lui e non a quei stupidi Slytherin!
“No, Professoressa!” dissero in coro i tre.
“I soliti vigliacchi!” ringhiò Black.
“Tutti e quattro nel mio uffici. ADESSO!” disse la donna cominciando a camminare spedita verso il suo studio.
I quattro la seguirono e quando entrarono nell’ufficio della Professoressa McGonagall, la trovarono già seduta, perfettamente dritta, sulla sua poltrona rossa e oro.
“Allora, da quello che ho capito, uno di voi” e dicendo questo guardò Snape, Malfoy e Rosiel “Ha insultato il Signor Lupin, indubbiamente uno dei migliori amici di Black (Magari fosse solo un amico, pensò Black dopo le parole della Professoressa) e allora il signor Black ha reagito e avete cominciato a picchiarvi, giusto?” chiese.
“Giusto!” disse Sirius.
“Ti sei scordato un particolare, Black…!” ringhiò Rosiel.
“E quale, di grazia!” disse il diretto interessato.
“Hai offeso Severus dicendogli che doveva rifarsi il naso!” riprese Rosiel.
“O, avanti! Non dirmi che non è vero che ha un naso enorme!!” disse Sirius spazientito allargando le braccia in segno di disperazione e rassegnazione.
“Io ti…” provò Lucius.
“Tu non farai niente, signor Malfoy, perché alla vostra punizione ci penserò io!” disse repentina la McGonagall “I tre studenti di Slytherin verranno puniti con una settimana di lezioni supplementari della mia materia” e dopo questa affermazione i ringhi e le affermazioni di diniego furono molteplici “E per il signor Black avrà una settimana di lezioni supplementari per la materia di Storia della Magia”
“COOSAAAA!????” urlò Sirius “Con Binnis?? No, Professoressa! Tutto ma non questo!” disse il ragazzo disperato dall’idea.
“Hai capito benissimo, Sirius. E comunque rimarrete solo due ore in più” concluse la McGonagall “Ora fuori!” e velocemente tutti uscirono.
Erano usciti tutti tranne Sirius che si intrattenne.
Quando furono fuori i tre Slytherin, Sirius si avvicinò alla cattedra della Professoressa.
La donna alzò gli occhi da dietro gli occhiali ad osservare sorpresa il suo studente.
“Che c’è, Black? Hai bisogno di dirmi qualcosa?” chiese la donna.
“Sa che non è stata colpa mia, Professoressa…” disse Padfoot.
“Sì. Ma esattamente come devo punire loro devo punire te, questo lo capisci, vero?” chiese la donna.
“Sì, Professoressa, però…”
“Balck, io so che tu sei un bravo ragazzo… lo hai dimostrato molte volte nonostante la tua propensione a infrangere tutte le regole della Scuola; ma so anche che tieni molto ai tuoi amici e che ti arrabbi se qualcuno prova ad offenderli. Soprattutto se si parla di Lupin. Non so per quale motivo, o magari posso solo immaginarlo, ma so che per te Lupin è un amico un po’ speciale… Molto più di Potter o di Pettigrew”.
“Io so che ha bisogno di essere difeso. James non ha questo bisogno… E’ forte di per se, ma Remus no. Non sa rispondere alle provocazioni degli altri…” disse Sirius.
“Sì, lo so… Ma tu non lo difendi solo per questo, vero, Black? Tu hai BISOGNO di difenderlo… Tu hai BISOGNO di sapere che a lui puoi essere utile. Perché vuoi che lui ti ringrazi e sorrida perché è quella la cosa a cui tieni di più… Io non voglio stare qui a farti la predica sui tuoi sentimenti, Black, ma spero solo che tu ti accorga di ciò che senti davvero…”.
“Io so cosa provo per Remus” disse Sirius con faccia seria.
“Meglio così, Balck. E lui lo sa?” chiese la McGonagall.
“No”.
“Perché?”.
“Perché qualche mattina fa è successa una cosa e Remus si è messo a ridere sul fatto che io e lui potessimo stare insieme…”.
“Forse ha riso per imbarazzo…”.
“Ehm, no non credo…”.
“E perché non lo credi?”.
“Non lo so… io…”.
“Ve bene. Fuori di qui. Ti ho fatto la paternale sentimentale e non volevo fartela anche perché non sono affari miei e non mi riconosco con questo atteggiamento. Comunque, Black, diglielo, dammi retta”.
Quando Sirius uscì dall’ufficio della McGonagall si sentiva scombussolato.
Anche la Professoressa aveva capito.
Ma era così evidente?
 
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__Na†•.¸«
view post Posted on 15/9/2006, 14:13




mi sa che è abbastanza evidente!! X°DDDD

Bellissimi questi due capitoli, ma CHISSA' cosa vuole dire remus u.ù capitolo nuovooo >.<
 
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Tezuji
view post Posted on 15/9/2006, 14:27




Già... proprio chissà!!! xDDD!!!
 
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__Na†•.¸«
view post Posted on 15/9/2006, 15:10




mhh difficile da immaginare X° :shifty:
 
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Tezuji
view post Posted on 16/9/2006, 11:38




Sì, è proprio impensabile...

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Capitolo 10°

Il Primo Giorno di Punizione


Quando Sirius entrò in classe, quella mattina, venne accolto dai mormorii dei compagni e dagli abbracci degli amici.
Certo, l’idea di fare due ore in più con il noioso, svolazzante e strascicato Professor Binnis non lo attirava per niente, ma essere tornato tra i suoi amici era la sensazione più bella di tutta la sua vita.
Insomma, si sentiva felice e amareggiato allo stesso tempo.
E Sirius odiava essere confuso.
Padfoot si sedette vicino a Moony, come era suo solito fare, e si voltò verso il suo sorridente compagno che lo aspettava impaziente.
“Sono contento di riaverti qui, Paddy” disse Moony con un sorriso.
“Grazie Moony, anche io sono felice di essere qui” rispose Sirius con un gran sorriso.
“Ma cos’è quel livido sul labbro?” chiese James apparendo alle loro spalle di soppiatto mentre con fatica si sporgeva dal banco retrostante per parlare infilando la testa tra i corpi dei due ragazzi seduti davanti a lui.
“Ho fatto a botte con Malfoy & Company e mi sono preso una punizione” rispose semplicemente Sirius con una scrollata di spalle.
“Cosa? Una punizione?” chiese Peter arrivando al lato di Moony.
“Sì. Dovrò fare due ore supplementari con il Professor Binnis alla fine di tutte le lezioni della settimana. Una noia mortale, insomma!” disse Sirius con uno sbuffo.
“Che sfiga! Con quel rompi palle!!” disse James annuendo col capo.
“Che ci vuoi fare?” chiese Sirius con uno scrollata di spalle.
“Ma perché ci hai litigato?” la domanda di Remus colpì Sirius come una secchiata d’acqua.
Che cavolo doveva dirgli?
Non poteva di certo dirgli che la causa era lui!
Doveva inventarsi una scusa al più presto…
Ma quale?
“Allora?” chiese James.
“Ehm… Questioni in sospeso” rispose in fretta.
Sapeva che era una scusa schifosa ma non gli veniva in mente niente. E poi, cosa era potuto succedere in neanche una settimana di Scuola?
“Ah” rispose Remus.
“Silenzio in aula, per favore” disse il Professor Oscar Victribul, l’Insegnate di Cura delle Creature Magiche, entrando in aula.
“Buon giorno Professor Victribul” dissero tutti in coro.
Sirius odiava quel coretto schifoso che emetteva tutta la classe quando un Professore o una Professoressa entrava. Gli sembravano tutte marionette che eseguivano alla lettera un ordine. Marionette senza anima né corpo, senza cuore né cervello, marionette costruite appositamente. Marionette come quella che era nella vetrina che permetteva l’accesso all’Ospedale per Maghi, il San Mungo.
Comunque, la lezione ebbe inizio e come gli fu ordinato dal Professore, tutti presero i loro libri e cominciarono a leggere.
Quando finalmente la lezione terminò tutti si diressero a svolgere le nuove lezioni.
Arrivati a fine lezioni del pomeriggio, i suoi amici si diressero alla Sala Comune di Gryffindor mentre Sirius andò nell’aula di Storia della Magia per svolgere la sua prima giornata di punizione.
Due ore, solo due ore, si ripeteva Sirius cercando di farsi forza.
Arrivato davanti alla classe bussò alla porta e con un sospiro entrò.
Davanti a lui il Professor Binnis fluttuava per l’aula alla ricerca di qualcosa.
“Couf, couf!” tossì Sirius per attirare l’attenzione “Buon pomeriggio, Professor Binnis”
“Buon pomeriggio, signor Black” rispose il fantasma senza voltarsi.
“Prego, si sieda…” disse poi il Professore mentre continuava a svolazzare davanti alla biblioteca che aveva nello studio e, ricolma di libri, tanto che sembravano traboccare, si estendeva per tutta la parete frontale alla porta.
“Sì, grazie…” disse Sirius prendendo posto sull’unica sedia libera da libri.
Dalla sua posizione centrale della stanza, Sirius riusciva a vedere tutta l’aula.
Era grande e doveva essere stata molto spaziosa, un tempo, quando, sicuramente, non c’erano tutti questi libri; e anche molto confusionaria.
Come detto, c’erano libri sparsi ovunque e da dietro il corpo opalescente del Professore fantasma, Sirius poteva chiaramente vedere un’altra altissima pila di libri che il Professore stava controllando.
Al centro c’era una scrivania con una piccola candela e un sacco di fogli di pergamena con un calamaio vicino e una piuma appoggiata distrattamente su uno dei fogli.
La sedia verde e oro era disordinata e gettata da un lato della scrivania.
Il tappeto degli stessi colori della sedia era ripiegato su uno dei lati e un po’ appallottolato ovunque.
Insomma, il caos totale.
Di certo Sirius non si stupì di vedere il Professore tanto indaffarato a trovare una cosa a lui totalmente ignota.
“Vieni, qui, Black. Vienimi ad aiutare…” disse il Professore ad un tratto muovendo una mano per farlo andare avanti.
“Sì, certo, Professore… cosa stiamo cercando?” chiese Sirius.
“Un libro dalla copertina rovinata… viola molto scuro… non so… non so davvero dove l’ho messo…” disse il Professore di Storia della Magia.
“Uhm, d’accordo” rispose Sirius.
Si misero a cercare il libro e lo cercarono per entrambe le ore senza successo.
“Va bene, Black… puoi andare… continueremo domani sera… Vai. Buona notte” disse il Professor Binnis rimettendosi sulla sua sedia e ricominciando a correggere i compiti.
Quindi Sirius tornò nella Sala Comune di Gryffindor ma non si mise a fare i compiti.
Se ne andò a letto aspettando l’ora della cena quando avrebbe rivisto i suoi amici.
 
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__Na†•.¸«
view post Posted on 16/9/2006, 13:24




un libro con la copertina viola rovinata? '_'
 
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Tezuji
view post Posted on 16/9/2006, 13:43




Sì, cosa c'è che non va??? xDDD!!!
 
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__Na†•.¸«
view post Posted on 17/9/2006, 19:10




niente era una scusa per non ripetere sempre "posta il nuovo cap" à_à

Ma visto che ci siamo... posta il nuovo cap!
 
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Tezuji
view post Posted on 17/9/2006, 21:45




Ahahah!!! xDDD!!! Eccolo, eccolo!!! xDDD!!!

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Capitolo 11°

La Confessione di James


A cena, Sirius ci arrivò per la rotta di collo.
Aveva dormito per almeno tre ore ed era abbastanza rintontito. Si sentiva confuso e la testa gli girava per la troppa velocità con cui si era alzato.
Quando arrivò davanti alla Sala Grande aprì la porta con uno schianto ed entrò barcollando.
Tutti gli occhi erano fissi su di lui.
“Sirius! Finalmente!” disse James alzandosi in piedi e correndo davanti all’amico per poi bisbigliare, in modo tale che sentisse solo Sirius “Ma dove cavolo sei stato? Remus era preoccupatissimo per te! E tu SAI quanto è ansioso quando si tratta di TE!!” disse con aria maliziosa.
“Non dire stronzate! Remus è ansioso nei confronti di TUTTI NOI!” rispose Sirius seccato anche se la frase di James gli aveva fatto davvero tanto piacere.
“Sbagli, vecchio mio!” disse James.
“No, non sbaglio. Sbaglierei se dicessi di aver visto la Evans guardarti!” disse Sirius maligno.
Adorava prendersi gioco del cuore (fintamente) infranto del suo migliore amico.
E poi, scusate, ma se James si burlava di lui quando si trattava di Remus, perché lui non poteva burlarlo con la storia di Lily? Era un suo Sacrosanto diritto, no?!
“Questa era cattiva!” disse James fintamente offeso.
“Anche la tua!” rispose Sirius con tono aspro e un po’ canzonatorio.
“Va beh, ricordami che dopo devo dirti una cosa…” disse James cominciando a camminare verso il tavolo dei Gryffindor per poi prendere due posti liberi.
“Okay…” disse Sirius seguendolo.
Si sedettero e mangiarono e risero per tutta la sera mentre Sirius si accorse che un paio di volte Remus lo aveva fissato piuttosto intensamente e, sentendosi in imbarazzo, Padfoot aveva sempre sorriso.
E Moony aveva ricambiato un po’ sorpreso.
Insomma, Sirius non ci stava capendo più niente.
Perché Remus gli sorrideva a quel modo? Perché lo fissava in quel modo? Perché si comportava in quel modo? Perché sentiva tutta quella confusione in testa? Perché tutte queste cose?
“Tutto okay?” chiese James ad un tratto battendogli una mano sulla spalla.
“Sì, sì… te lo dico dopo…” disse Sirius con tranquillità.
Una finta tranquillità.
Perché non si sentiva affatto tranquillo nei suoi sentimenti.
Quando salirono in camera subito Sirius e James si allontanarono con la scusa di farsi un bagno quando invece si diressero alla Torre Nord e cominciarono a parlare.
“Ma non potevi scegliere un posto più caldo?” chiese Sirius stringendosi nel mantello e appoggiando a terra l’asciugamano che si era dovuto portare per forza per rendere la scusa credibile.
“Era l’unico posto dove potessimo parlare… comunque, oggi ho sentito Remus parlare con una ragazza che gli stava dolcemente confidando il proprio amore…” iniziò James ma venne interrotto da un urlatissimo: “CHECCOOOSAAAAAAAAAAAA????????????????” di Sirius.
Fece finta di non averlo sentito e continuò “… e Remus l’ha rifiutata dicendo che era già innamorato di un altro” concluse.
“CHECCOSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA????????????” urlò di nuovo Sirius “REMUS E’ INNAMORATO??? E’ LA FINE!! LA MIA VITA E’ FINITAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlò con tutto il suo fiato mentre si disperava.
“Sirius, sei cretino?” chiese James.
“Perché?” chiese Sirius tornando a un tono di voce normale.
“Remus ha detto che è già innamorato di UN ALTRO, non UN’ALTRA!! Ha usato il maschile, caro mio!” spiegò James.
Sirius rimase attonito: “E’ vero…”.
“Sì. Hai un’occasione. Gli unici maschi con cui parla DAVVERO siamo io, te e Peter. Io non credo di piacergli anche perché non approva il mio modo di fare e non credo che Peter possa piacergli…” considerò James.
“E perché no? Peter gli sta sempre appiccicato e Remus lo ha sempre trattato bene…” disse Sirius poco convinto.
“Sì, ma a te ti tratta con i guanti di velluto, amico! Innanzi tutto, quando facciamo qualche casino all’inizio ci litiga ma poi a te chiede scusa e tutto torna come prima. Con me e Peter non lo fa. Oppure prendi quando sei stato male: ti è venuto a trovare tutti i giorni mattina, pomeriggio e sera; e quando ci ha detto di essere un lupo mannaro? Tu sei stato il primo in assoluto a saperlo! E alla stazione? Noi lo abbiamo abbracciato ma non ci si è cagato di pezza mentre a te sembrava voler rimanere incollato! Vuoi che continuo?” chiese poi James.
“No…” disse Sirius “Davvero credi che dovrei provarci?”.
Sirius sapeva che dopotutto il ragionamento di James aveva un senso.
Innanzi tutto, le obbiezioni che gli aveva portato erano tutte fondate e poi… beh, Remus aveva usato il maschile quindi era gay. Ma allora perché la mattina del primo giorno aveva detto quella cosa? Perché aveva reagito in quel modo alla frase di James?
Per imbarazzo, forse… come aveva detto la McGonagall; ma che imbarazzo doveva esserci?
“Allora? Che farai?” chiese James interrompendo il flusso di pensieri di Sirius.
“Devo pensarci…” rispose Sirius.
“No, tu DEVI dirglielo!” disse James con decisione.
“Ma…”.
“Niente ma, Sirius! Devi farlo e basta! Al massimo ti dirà di no!”.
“E ti sembra poco?”.
“Non ti ucciderà e rimarrete amici. Ti vuole bene, non ti tratterà mai male…”.
“Forse hai ragione tu…”.
“Io ho SEMPRE ragione!”.
“Tsk!”.
 
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__Na†•.¸«
view post Posted on 18/9/2006, 14:17




ohhh james secondo me lo spiava remus!! XDDD
 
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255 replies since 1/7/2006, 13:09   3241 views
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