Capitolo 135, ...tempo..tempo per amare..

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kyu black
view post Posted on 7/9/2006, 03:48




Capitolo 135 – ...tempo...tempo per amare...




Si erano seduti a tavola ormai, Draco guardò un momento il viso della madre, seduta alla sinistra di Lucius, e non seppe se leggervi apprensione o semplice inquietudine…
Fu soltanto un attimo però, perché quando Narcisa rialzò gli occhi dall’intenso color blu, in essi vi lesse solamente una composta e rigida freddezza.
Sentendosi osservato il biondino girò il volto per ricambiare l’occhiata penetrante che gli stava regalando quel certo Tom di cui non aveva ancora appreso il cognome.
Il ragazzo rispose educatamente ad una domanda di Severus, accomodatoglisi affianco, e Malfoy potè studiarlo meglio…
Non v’era dubbio che fosse un mezzosangue, se lo fosse stato suo padre non l’avrebbe nemmeno fatto entrare dal cancello; i suoi tratti erano fini, ben delineati e non si poteva negare che fosse estremamente bello..ma la serpe non era tipo da farsi abbindolare solo per quello..
Qualcosa infatti stonava nella sua figura e Draco non riuscì a capire se si trattasse dei modi eleganti ma inespressivi, oppure della sensazione di oscurità che aleggiava attorno alla sua persona.
Piton era un uomo che conosceva fin da quando era bambino perciò poteva dire che a certi, strani tipi c’era abituato.. o forse era proprio per questa sua intima conoscenza con l’insegnante che non si era mai accorto di nulla? Era per caso questo il sinistro effetto che faceva Severus agli altri alunni?
Mentre cenava, conversando un po’ con tutti gli ospiti, scambiando non più che qualche battuta, alzò diverse volte lo sguardo incontrando quello dell’individuo misterioso. Si rese conto, nel corso della serata, che il suo atteggiamento era alquanto studiato…improvvisamente lo colpì l’idea che quel ragazzo non avesse molta esperienza in fatto di ambienti aristocratici.
Forse era uno di quei purosangue che hanno perso nel tempo il loro antico prestigio…
Era corretto e per nulla maleducato, ma lo era come poteva esserlo qualsiasi mezzosangue che voleva fare buona impressione.
Non aveva niente in comune, ad esempio, con le uscite di testa di sua zia, con il concitato discutere della moglie del signor Abram Jescob, erede di una delle migliori famiglie d’Irlanda, o con gli infervorati dibattiti politici che si accendevano quando alla stessa tavola sedevano i coniugi Carrington.
Gli mancava quella che suo padre definiva la ‘scintilla del purosangue’, ciò che di particolare e caratteristico c'è in chiunque sia di 'nobili origini'..una definizione un po’ sciocca che aveva coniato quando Draco era ancora piccolo, per spiegargli cosa esattamente li distingueva dagli altri maghi.
“Ecco spiegata questa strana sensazione” pensò fissandolo con un leggero ghigno diabolico “Ti senti fuori posto eh?”
Quel Tom concentrava su di sè l’attenzione di tutti quanti non appena apriva bocca e Malfoy, a causa delle sua manie di protagonismo, aveva covato un’insana voglia di prendersi una rivincita su di lui per tutta la sera!
Si accorse troppo tardi che stava insistentemente fissando il soggetto dei suoi cattivi pensieri, e che questi lo ricambiava ora con espressione profondamente diretta
Di fianco a lui Piton osservava il biondino con aria molto arrabbiata…
Draco si ricompose, schiarendosi la voce e domandando, come se niente fosse – Posso chiederti che scuola frequenti?-
Anche sua madre aveva notato l’espressione poco gentile che suo figlio aveva rivolto al coetaneo.
Lei sapeva che Draco era un ragazzo desideroso di avere il controllo su tutti, specialmente in casa propria, era addirittura peggio di suo padre a volte! Temeva che potesse cercare di ostentarsi superiore al Signore Oscuro, sfidandolo apertamente, o privatamente…in ogni caso sarebbe stata una mossa troppo azzardata per tutti loro, unita alle azioni individualiste perpetrate dalla famiglia Malfoy, da quando essa serviva Lord Voldemort…
Anche Lucius stava un po’ sulle spine per il comportamento del giovane erede…gli aveva insegnato lui che i Malfoy erano la Casata di maghi migliore di tutto il mondo magico e ora suo figlio l’avrebbe di certo fatto notare al loro Signore.
Comunque il mago era più ottimista della moglie, anche lui si era dimostrato sfacciato nei confronti dell’uomo, e questo non lo aveva penalizzato affatto.
Inoltre avvertiva con orgoglio un certo interesse del suo padrone verso Draco; spostò gli occhi su Severus, che lo guardava, e gongolò.
Lui non aveva figli da mettere in mostra!
Malfoy 1 Piton 0

A cena terminata gli uomini andarono a sedersi sui comodi divani del salone, Narcissa e un’altra strega si attardarono a tavola, chiacchierando, mentre Bellatrix raggiungeva gli altri mangiamorte facendosi versare del liquore dal cognato.
Voldemort stava per seguirla quando vide il ragazzo uscire in giardino…era strano che non si unisse ai maghi…ma dopotutto anche Bella s'intrometteva tra gli uomini quando sarebbe stato sconsigliato farlo…
Quella famiglia era fatta di eccezioni, più che di regole…
Gli arrivò alle spalle, Draco era seduto e non nascose di essersi acceso una sigaretta –Si?- sorrise beffardo, voltandosi nella sua direzione.
-Fumare non è un’abitudine babbana?- sussurrò il mago in tono tagliente. Non si spettava che proprio un Malfoy facesse certe cose!
-E’ un’abitudine prettamente babbana- precisò l’altro –Ma non esclusivamente, anche tra noi si usa fumare…perché?- domandò mentre Tom gli girava attorno circospetto –Un purosangue non può fare ciò che vuole? – gli soffiò piano il fumo in faccia, come se non l’avesse fatto apposta –A chi dovrebbe rendere conto?-
Riddle si era irrigidito, lo fissò furente e nelle sue iridi si accese un’ombra rossa…gli occhi indugiarono sul sorrisetto sfrontato della serpe prima di affogare nel colore metallico del suo sguardo.
Draco Malfoy era perfettamente all’altezza del fascino del padre…ancora immaturo, e più carico di quell’aspetto irritante degli adolescenti, piuttosto che sofisticato ed elegante come il genitore.
-E’ tutta la sera che mi osservi..- disse il biondino spezzando quell’attimo di silenzio –Cosa vuoi?-
-Capire chi e come sei- rispose Voldemort, girandogli nuovamente attorno…aveva intenzione di tentare comunque il suo piano, voleva irretirlo così come aveva fatto con tutti i suoi mangiamorte, bramava di entrargli così a fondo che non si sarebbe liberato del pensiero del loro incontro per giorni.
Purtroppo non si trattava ne’ di Piton, con il quale aveva usato la stessa identica tecnica, ne’ tanto meno di Lucius… quello con cui aveva a che fare era Draco…un Draco più ribelle di quanto si sarebbe aspettato..
-Ooh..e c’è un motivo dietro questo interesse?- lo interrogò maliziosamente il giovane, lasciando scivolare dense spirali di fumo dalle labbra
-Non c’è un motivo preciso- rispose Tom, catturato da quello strano e sensuale giochino..
Il biondo sogghignò, sibilando –Bugiardo-
L’oscuro signore non potè trattenere un’espressione irritata, neanche ai tempi della scuola gli si erano rivolti a quel modo!
I ricordi degli orrendi anni in cui era rimasto prigioniero di quello squallido orfanotrofio babbano riaffiorarono prepotentemente…
Il timbro chiaramente ostile con cui in seguito gli rispose compiacque il suo interlocutore.
Draco aveva imparato che per mettere in difficoltà una persona bastava mostrare un’aria altezzosa e un ghigno da chi sa esattamente quanto fastidio è in grado di provocare negli altri…
Lucius era maestro in questo e, nonostante la spiccata cattiveria dell'uomo, Malfoy non poteva non essere orgoglioso del cipiglio nobile del padre.
Mise subito in atto la sua strategia soffiando mellifluo –Piuttosto…tu sai bene chi sono io..ma io non so nulla di te! Potrai anche avere dei bei modi ma non m’incanti- gli lanciò un’occhiatina di sottecchi –In te c’è qualcosa che non va…e non ci metterò molto a scoprire esattamente cos’è-
Credeva di averla vinta ma Voldemort si chinò sulla sua spalla sibilandogli in un orecchio –Ti vanti della tua perspicacia..ma non hai idea di ciò che non va in me…-
Il suono delle sue parole era strano e aveva provocato nel serpeverde una strana ed eccitante inquietudine.
Non aveva intenzione però di darglielo a vedere e reclinando il capo gli rispose, a pochi millimetri dal viso -Credi che non riuscirò a scoprire cosa nascondi?..so essere molto persuasivo..-
Il vento mosse appena le foglie degli alberi, qualche morbida ciocca bionda accarezzò la guancia pallida del Signore Oscuro e questi non si mosse, colpito da una sensazione del tutto particolare che aveva fatto aumentare il ritmo del suo respiro…
-Sembra quasi che tu sia venuto qui per me..- Malfoy si mosse, le loro labbra non fecero in tempo a sfiorarsi perché Tom si spostò indietro, accigliato.
Non ci stava a farsi prendere in giro da un ragazzino! Oltretutto spocchioso e viziato, senza morale e privo di rispetto per la Sua autorità!
Doveva rivalutarlo! Si era dimostrato abbastanza ignorante da non cadere preda del suo fascino! Borioso, arrogante ed egocentrico!!
Sorrideva credendo di averlo messo in imbarazzo? Niente affatto! La sua era completa e totale indignazione!
Ruotando su sé stesso, carico d’ira, rientrò annunciando ai mangiamorte che la serata si era appena conclusa!

Draco riuscì solamente a teminare la propria sigaretta prima che la madre si precipitasse al suo fianco.
-Cosa?- si finse annoiato, ignorandone lo sguardo penetrante
L’espressione di lei era indecifrabile; gli sedette accanto e con molta serietà domandò –Hai offeso il nostro ospite?-
Facendo spallucce il figlio rispose –Se si è offeso per qualcosa madre, ti assicuro che non è stato perché gliene ho dato motivo-
Narcissa dubitava che il Signore Oscuro avesse revocato l’ordine di non informare il ragazzo..
Riflettè e poi parlò di nuovo, trattare con Draco non era mai stata una cosa semplice, specie se non si usavano le buone.
-E’ stato lui ad offendere te?-
-Mmh no, direi di no. Perché?-
Una mano della strega si posò sulla sua spalla e prese a lisciare alcune ciocche chiare, osservandone i riflessi.
-Come sta andando l’altra cosa?..a scuola..- la sua voce gentile accompagnò quella carezza materna facendo provare al ragazzo un segreto desiderio di accoccolarsi contro di lei…cosa che naturalmente non gli era permessa al momento.
-Procede come al solito…ti preoccupa?- domandò guardando la donna e piegando leggermente il volto per assecondare i suoi movimenti.
-Si, mi preoccupa..ma non più di quanto hai fatto sta sera..- commentò improvvisamente fredda, alzanosi e lasciandolo solo, con un dubbio insolito che gli saliva dallo stomaco.
Una strana idea gli ronzò in testa…era come accorgersi troppo tardi di essere caduti in trappola…
Cosa c’era di peggio per lui che avere una relazione con il salvatore del mondo magico?

.

Dopo aver passato tutta la domenica mattina a volare sulla scopa assieme ai suoi amici, Harry chiese di vedere il preside, permesso che non gli venne accordato; desiderava fargli un po’ di compagnia e approfittarne per sapere come stava.
Purtroppo la Mc Granitt non gli permise di tirare a caso tutti i nomi dei dolci conosciuti per poter avere accesso al suo studio.
L’aveva infatti sorpreso nell’impresa e, stizzita, gli aveva fatto notare che era maleducazione presentarsi così senza averlo prima avvisato di persona. Era un uomo malato dopotutto e abbisognava di tranquillità, almeno per un po’.
Nel tornare indietro incontrò Chris, carico di libri e pergamene tenute in precario equilibrio tra le braccia, diretto in biblioteca.
-Ma studi di continuo?- sogghignò il grifondoro, aiutandolo e liberandolo di quell’ingombrante mole di carta.
-Non devo studiare.. è che non ho finito i compiti..lo sai che non sono molto bravo- sussurrò imbronciato, occupando un tavolo vuoto vicino alla finestra.
Per la verità erano quasi tutti liberi quei posti; anche se agli studenti era stata somministrata una grossa quantità di esercizi, essi preferivano di gran lunga godersi le splendide giornate primaverili come quella!
-Ti ammiro, hai più volontà di me- ammise il moro
-Beh io la scambierei volentieri con un po’ della tua bravura in Difesa- replicò l’amico
Harry rise –Sei fissato con Difesa!-
-Mi piace! E poi il professor Piton mi ha dato trenta centimetri di pergamena in più per punizione..mi ha sorpreso a distrarmi in classe…- disse guardando altrove, come se si vergognasse della cosa.
-Ma se ti piace la materia come mai eri distratto? Piton spiega così male?-
-Al contrario..ma..ecco..è..è colpa sua!- dichiarò il tassorosso mordicchiandosi le labbra
-In che senso?- insistette Harry, notando incuriosito che le guance del ragazzo si erano leggermente arrossate.
Accigliato Chris lo fissò dritto negli occhi, quasi fosse una sfida –Il professor Piton!!- cominciò teso –Mentre spiegava…non stava fermo con le mani! E mi sono distratto!- ringhiò
Il grifondoro si sedette di fronte a lui –Non mi pare uno che gesticola, anche se a dire il vero non lo guardo mai- disse indifferente, sopportava talmente poco quell’uomo che preferiva concentrarsi sui granelli di polvere che galleggiavano nell’aria, piuttosto che seguire le sue lezioni.
Lo sguardo ambrato dell’altro s’indurì -Non gesticolava infatti- soffiò tra i denti –Lui giocherellava con le mani, è diverso!..con tutto quello che toccava….la scrivania, il bordo della sedia, le copertine dei libri, il profilo delle piume! Tutto. Anche io lo ascoltavo come al solito, inizialmente non ci avevo fatto caso, ma poi mi sono accorto di quello che faceva e non sono riuscito a non fissarlo! Ok? E mi ha scoperto mettendomi in punizione. Poi..prima che uscissi..- abbassò la voce incrociando le braccia al petto, in un gesto inconscio di protezione -..mi ha detto che se mi pescherà di nuovo ad osservarlo in quel modo lo riferirà ai miei genitori-
In netta contrapposizione con il broncio del tassorosso, Harry esibiva un sorriso incredulo e un paio d’occhi talmente divertiti che fecero deprimere ulteriormente l’amico.
Chris si prese la testa tra le mani mormorando –Non l’ho fatto apposta..-
Passarono insieme tutto il pomeriggio; più volte Harry chiese cosa avesse fatto esattamente l’insegnate, cavandogli fuori ben poco…
Non capiva perché, ma cominciava ad essere ossessionato dall’idea della lezione di Difesa Contro le Arti Oscure che avrebbero avuto alla prima ora del lunedì…

Quei viaggi con le carrozze trainate dai Thestral erano molto noiose, come mai il Ministero non poteva concedergli il lusso di apparire in un camino del castello? Sarebbe stato più semplice. Cosa ci lavorava a fare suo padre se a lui toccava sorbirsi un’ora di insignificante percorso tra le nuvole?
Quando scese si accorse di avere la schiena un po’ indolenzita e un fastidioso principio di mal di testa. Soffiando scocciato camminò veloce per raggiungere i sotterranei; per sua fortuna aveva incontrato solo poche persone, erano tutti all’aperto e non si era dovuto fermare per fare un inutile resoconto della serata ai suoi amici.
Passò rapido davanti alla biblioteca, le cui porte di vetro lasciavano intravedere l’ambiente occupato da enormi scaffalature ombrose.
…rallentò smettendo di sbottonare la lunga giacca scura che indossava quando aveva lasciato casa sua
…tornò indietro con calma e sbirciò oltre le lastre trasparenti, aggrottando la fronte…
Rimase silenzioso, con espressione cupa, a guardare.. una spiacevole e irritante sensazione gli afferrava le viscere…
Anche se Potter approfittava di ogni sua assenza per farsi corteggiare da quel tipo, non voleva dire che stesse facendo, o avesse fatto, qualcosa di male…no?
Si voltò distogliendo lo sguardo, le dita viaggiarono rigidamente alle asole..allontanò completamente qualsiasi pensiero e marciò concentrato verso la sua meta, provocando il tipico suono di una ritmica e sostenuta camminata, il cui eco s’infrangeva contro le pareti del castello.

L’aveva visto…con la coda dell’occhio.
Disse a Chris di aspettarlo, che sarebbe andato un momento in bagno…
Cercò di raggiungere il serpeverde, lo conosceva troppo bene per ignorare quell’espressione che gli aveva visto in faccia quando si era voltato.
-Malfoy?- lo chiamò sottovoce, ma abbastanza forte perché sentisse
-Non ho tempo Potter. Non ho nemmeno voglia di litigare, lasciami in pace!- lo seccò con un tono apparentemente inespressivo
-Ma..aspetta, devo..- s’interruppe da solo, Draco era sparito dietro un angolo.
La sua mente gli suggeriva che non aveva fatto niente di cui dovesse giustificarsi e che probabilmente quel suo atteggiamento avrebbe convinto il biondino che durante la sua assenza fosse successo qualcosa di rilevante..
L’istinto però gli consigliava di andare da lui, per lo meno per non ritrovarsi a litigare come al solito a causa di semplici stupidate.
Ma in effetti c’era dell’altro, la sensazione che aveva cercato di ignorare, quella che gli suggeriva già da un pò che Draco avesse dei problemi di cui non gli parlava, tornò a spifferare maligna nella sua mente…
Frenò, tornò velocemente da Chris e trovò una scusa più convincente dell’urgenza al bagno, gli disse che si sarebbero rivisti a cena e accettò un semplice sorriso come risposta, prima di schizzare via di nuovo e gettarsi imprudentemente all’inseguimento di Malfoy.
-Sparisci!- soffiò il ragazzo sentendosi tirare per una manica; non si sarebbe fermato, al momento non desiderava nemmeno vederlo… più passavano i secondi e ripensava a ciò che stava succedendo, più cresceva l’intenzione di voltarsi e lanciargli una bella maledizione!
Con uno scatto Harry gli si parò di fronte, fissandolo determinato –C’è qualche problema?-
Quel suo modo sornione di rivolgergli la parola non lo accettava proprio!
-No, TU hai dei problemi Sfregiato! E ora togliti, ho mal di testa e voglio andare in camera mia- lo scansò ottenendo solamente che l’altro lo bloccasse nuovamente, intralciandogli il cammino
Se ne stava li a guardarlo come ad aspettare chissà quale confessione! Perché non si faceva gli affari suoi? Che gl’importava se era di cattivo umore?
L’espressione del moro cambiò facendosi seccata, come se fosse lui ad averne il diritto!
-Non vuoi dirmi niente?-
-Che diavolo vuoi che ti dica Potter?- replicò Malfoy scontroso Harry inarcò le sopracciglia sibilando –Forse si tratta di Chris? Non dirmi che sei geloso..furetto-
Non doveva proprio permettersi di chiamarlo così! La reazione del serpeverde fu quella di alzare la voce, oltre che avvicinarglisi con aria minacciosa –Penso che saresti contento se lo fossi! Ma hai sbagliato i tuoi calcoli Potter! E mi spiace doverti comunicare che l’unica cosa che mi infastidisce qui sei tu!-
Probabilmente aveva esagerato perché lo sguardo dell’amante si era oscurato per un momento, non aveva esplicitamente dimostrato di aver accusato il colpo ma era chiaro che quell’affermazione non l’aveva lasciato indifferente..
Il silenzio era teso, Draco avrebbe voluto aggiungere qualcosa per lenire l’effetto delle sue parole, ma il grifondoro lo precedette compiendo un passo per avvicinarsi al biondino –Ti sei arrabbiato perché ero con Chris?- chiese nuovamente, bisbigliando come se quello fosse un segreto.
La serpe riprese ad allontanarsi, la sua insistenza era insopportabile! E in più lui aveva una schifosissima emicrania! -Draco..- la sua voce odiosamente supplichevole gli fece serrare gli occhi, le gambe aumentarono la velocità di quella stranissima fuga.
-Voglio stare con te!- gli aveva detto Potter, tra l’altro ad alta voce, fermandosi mentre lui si ostinava ad ignorarlo.
Se ciò fosse stato vero non l’avrebbe trovato per l’ennesima volta in compagnia di quel piccolo stronzetto mezzosangue.
Tempo prima l’avrebbe di certo preso come un affronto personale e avrebbe cercato quantomeno di riprendersi il grifondoro per poi rinfacciargli, magari, il fatto di essere tornato da lui…ora tutto ciò lo considerava inutile, non voleva vicino qualcuno che preferiva trovarsi da qualche altra parte!
-Dra..-
-Basta!- soffiò all’improvviso –Non si può fare, quindi smettila!-
Harry aggrottò la fronte mentre gli andava dietro per non lasciarselo sfuggire..che significava che non si poteva fare? Cosa non era possibile fare?
-Di che stai parlando?...a cosa ti riferisci?- continuò cocciuto, Malfoy non poteva cavarsela tutte le volte baciandolo o sparendo! Loro dovevano discutere!
-Se non mi dici che vuoi dire non lo indovino mica!- brontolò imbronciato, trovandoselo a pochi centimetri dal naso.
Lo sguardo dell’altro era pungente e particolarmente freddo -Dimenticavo che anche volendo non ci arrivi Potter! Perciò perché non torni a fare tutto ciò che vuoi con quelli del tuo livello? Nessuno ti dirà niente se ti vede fare l’idiota assieme a Chris- calcò con disprezzo.
-Già! Perché dovrebbero dirmi qualcosa dato che non facciamo niente!! Non è poi tanto strano che io stia…aspetta…- il suo cervello cominciava a macchinare qualcosa…
Era perfettamente normale che Harry passasse del tempo con i suoi amici, quindi perché Draco se la prendeva tanto? Non sopportava il tassorosso..ma come mai aveva sottolineato il fatto che nessuno avrebbe detto niente vedendoli assieme? Che c’entrava questo?
Notò che il serpeverde si stava guardando attorno con un po’ d’apprensione, erano nei corridoi e quella litigata sarebbe stata sospetta se li avessero ascoltati…non sarebbe stato divertente..
“Già! Divertente…era divertente questo all’inizio! Nascondersi, sfidare tutti quanti a scoprire qualcosa…fare tutto sotto il loro naso…” pensò il moretto facendo un piccolo sospiro
-..è perché noi non possiamo fare niente e invece io e Chris si?- domandò pianissimo, temendo la sua reazione.
Sobbalzò quando l’altro si mise a sbraitare –Tu e lo scemo! Tu e Weasley! Tu e la stracciona, e non credere che non vi abbia visti!!- Harry sorrise colpevole –Tu e Finnigan! Si! Io non posso fare niente invece!!-
-Tu cerchi di toccarmi durante erbologia- rispose offeso il grifondoro, scoccandogli un’occhiata stizzita; come bambini incrociarono le braccia, osservandosi con aria di sfida.
Dopo diversi secondi Malfoy si decise a parlare, mostrandosi superiore, con una nota di arroganza –Visto? Non posso fare niente!-
-Se non vuoi farci scoprire…- commentò il compagno aggirandolo e posando una mano sul suo braccio, sfiorando il tessuto del vestito -..è questo il problema?-
Il biondo alzò gli occhi al cielo, perché diavolo si era fatto trascinare in quella discussione?
-Ok! Mi da fastidio che fai lo stupido…si, lo stupido..con chiunque, quando io devo starti per forza lontano tre metri! E non ridere, non c’è niente da ridere!...Potter se non la smetti ti ammazzo!- soffiò sottraendosi frettolosamente ad un beffardo bacio che il grifondoro stava abilmente per rifilargli.
Harry sogghignò facendo un passo indietro –Va bene..vai pure adesso..ma quando vieni a cena passa di qui…- sussurrò soltanto, prima di andarsene e lasciare il serpeverde a fissare il muro mentre tormentava il bordo rifinito di una tasca con un leggero nervosismo…
Quell’estate avrebbe dovuto schiantarlo! Altro che scoparselo!
-Sono addirittura più idiota di lui!- sbottò incazzato, allontanandosi.

Più tardi…
-Cosa?..no!Non farò un passo se non mi dici cosa vuoi combinare!- Draco lo bloccò per un braccio, dalla sua espressione si capiva che era molto irrequieto.
L’atteggiamento di Harry lo allarmava; tutto ad un tratto gli aveva cacciato in testa il mantello dell’invisibilità, ripreso da Silente, tirandolo con sé…adesso stavano camminando rapidamente verso la Sala Grande dov’era cominciata la cena..il tutto senza lo straccio di una spiegazione!
-Devi fidarti!- soffiò il grifondoro riprendendolo per mano e proseguendo nel suo intento.
Malfoy lo rallentò di nuovo –Piantala ti ho detto!-
-E io ti ripeto che devi fidarti..- bisbigliò il moro accarezzandogli il petto -…fallo e basta- si sporse posandogli le labbra sul mento, dandogli un piccolo morsetto.
Finalmente Draco si decise a seguirlo, anche se continuava a stare sulle sue a causa di tutto quel mistero!
Per la verità aveva pensato che lo baciasse…quel contatto lo desiderava da prima di arrivare al castello…
Quando furono davanti alla porta che li separava dal resto della scuola, Harry disse a bassa voce –Adesso fa silenzio..non ci devono beccare..-
-Se tu mi dicessi che cosa cavolo vuoi f..-
-Sssh..- gli mise una mano sulle labbra stringendosi a lui –Curiamo questa tua invidia. Lo so che quando vuoi qualcosa e non la ottieni fai l’antipatico per mesi..-
-ma che diav..- soffiò l’altro, bloccato per l’ennesima volta; ricominciò più piano, provocandogli un lieve solletico sul palmo con il proprio respiro -Sentiamo..cosa vorrei io? Dato che tu sai tutto su di me-
Il sorrisetto sul viso dell’amante si allargò –Vieni e scoprilo- mormorò portandolo nella sala.
Il mantello li copriva bene, i compagni si stavano sedendo e muovendosi li costringevano a complicate manovre per raggiungere un po’ di spazio tra i tavoli.
Il battito di entrambi aveva drasticamente accelerato, Draco era nervoso, Harry eccitato.
Improvvisamente il moretto si girò sotto il tessuto, provocando un leggero fruscio, lo guardò negli occhi come se fosse contento di avergli fatto una sorpresa.
-Abbassati- sillabò senza emettere un suono
Incerto Malfoy eseguì; benché le intenzioni dell’altro fossero chiare, non possedeva la freddezza necessaria per rendersene perfettamente conto…
Sussultò quando Potter, aggrappatosi alle sue spalle senza troppa difficoltà, dal momento che era cresciuto di qualche centimetro, unì le loro labbra con un paio di piccoli, timidi tocchi..
Intorno a loro un gran vociare, rumori di piatti e sedie, tutto quanto confuso e indistinto mentre le braccia di Draco si avvolgevano piano attorno ai suoi fianchi, stringendolo, e la lingua accarezzava la sua con audace intraprendenza.
Al tavolo degli insegnanti Silente era seduto con aria stanca, ancora dolorante per le ultime ferite, i suoi occhi azzurrini però brillavano soddisfatti…
Il preside guardava sereno verso un punto preciso tra i tavoli di corvonero e serpeverde.. sotto una barriera invisibile distingueva le tracce magiche di due ragazzi, e lui sapeva di chi si trattasse…
Sornione sorrise a Harry, il quale aveva schiuso gli occhi sentendosi osservato, da sopra la spalla di Draco il ragazzo ricambiò per poi portare una mano tra i capelli biondi dell’altro…
Affannati si erano diretti fuori, rifugiandosi nel corridoio prima di perdere il controllo della situazione
-A momenti anf..ci scoprivano…- soffiò Malfoy, per niente contrariato dall’esperienza elettrizzante appena provata
Il moretto sghignazzò, avvicinò una mano al suo torace e questa venne scacciata per dare modo alla serpe di avvicinarsi per primo e toccare il suo collo; Potter si ritirò a sua volta, tentando nel frattempo di afferrarlo come prima…
Labbra scure, pupille dilatate…
Si spinsero leggermente e si trascinarono uno contro l’altro cominciando a baciarsi avidi in ogni punto che riuscivano a raggiungere, assecondati e ostacolati dai rispettivi movimenti….le mani scorrevano ovunque, cercadosi.
La professoressa Mc Granitt, bloccatasi mentre usciva dal suo ufficio, percorse in fretta il corridoio brontolando, chiamandoli…
Si rassegnò con un sospiro quando notò che parevano non sentirla affatto.
Afferrando uno di loro riuscì a spingerli nell’ufficio di Madama Bumb e richiuse la porta; si lisciò l’abito –Merlino, questi ragazzi- sistemò il cappello sulla testa e riacquistò il proprio cipiglio severo, andando a prendere posto accanto a Silente.
In risposta alla sua occhiata interrogativa, rispose –Due fidanzatini bloccavano il passaggio-
Il mago ridacchiò affaticato –Fidanzatini, Minerva?- fece scettico.
Lei arricciò le labbra –D’accordo, allora diciamo ‘una coppia di ragazzi che non è capace di vedere né sentire nulla’..era un pezzo che non mi capitava di trovarmi di fronte a tanta superficialità..è pericoloso Albus- commentò
-Allora faremo noi attenzione a loro..in periodi incerti come questi è raro trovare del tempo per amare…- rispose in un sussurro, facendo scorrere lo sguardo lungo il tavolo serpeverde..una persona se ne stava china sul proprio piatto, fissando il calice dorato…
La strega sospirò –Spero che sia come dici tu, ho il timore che questa storia possa concludersi male…-
Severus, alle loro spalle, assottigliò lo sguardo e si sedette accanto al Preside senza rivolgergli la parola…Draco stava esagerando…



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Edited by kyu black - 21/10/2006, 23:39
 
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