Capitolo 138, In famiglia...

« Older   Newer »
  Share  
kyu black
view post Posted on 22/10/2006, 17:07




Capitolo 138 – In famiglia...



-Io non ho potere sulle decisioni del nuovo Ministro della Magia, Draco. Non credo perciò che tu debba prendertela con le mie cose- spiegò, del tutto calmo, il preside mentre osservava alcuni frammenti di vetro colorato sparsi a terra.
-Ho capito!- ringhiò l'alunno sovrastando con la voce un frenetico bussare alla porta -Ma lei deve lasciarmi andare! Voglio...- -Non puoi- lo interruppe il mago, inflessibile -Non ti è permesso lasciare la scuola in questo momento; primo perchè ho a cuore la tua incolumità, e so che ti metteresti nei guei, secondo perchè mi serve un permesso da parte di uno dei tuoi genitori..e mi sembra che al momento siano entrambi occupati. Inoltre non credo che gradirebbero una tua intromissione- alzò gli occhi sulla soglia, percossa tanto accanitamente, aggiungendo ad alta voce -No Severus, non ho intenzione di farti entrare!-
I colpi inferti ad essa cessarono, Silente si voltò verso un ritratto che stava sibilando al biondino -Se hai qualcosa da dire Phineas, sarebbe buona educazione che lo facessi ad alta voce- lo rimbeccò pacatamente
-Non ho certo bisogno di lezioni a riguardo, specialmente da te!- ribattè acido il dipinto
Gli altri quadri insorsero
-Stai lasciando questo ragazzo in una situazione terribilmente difficile- calcò teatrale l'ex serpeverde -Se è tuo compito tutelare ogni singolo alunno di questa scuola allora dovresti quantomeno occupartene- il suo cipiglio altero e i suoi modi garbatamente antipatici non intaccarono le convinzioni dell'anziano mago.
-Io mi preoccupo di tutelare la sua sicurezza prima di tutto, Phineas- spiegò incrociando le dita sulla scrivania.
L'uomo nella cornice si chinò esageratamente, guardandosi poi attorno con eccessiva concentrazione e stupore -Oh beh Silente, se fuori dal castello la situazione è peggio di così..- alzò le mani fissando il disordine e alcuni oggetti rotti al suolo - A me sembra che questo ufficio sia diventato turbolento negli ultimi anni..complotti, esplosioni, dissennatori, fughe, inquisizioni, ben due ragazzini che giustamente cercano di disfarsi delle tue inutili cianfrusaglie..-
-Ti prego di ricordare..- sospirò il mago massaggiandosi la fronte -..che gli studenti non possono venire a conoscenza di certi fatti..-
Tra i mormorii di assenso degli altri presidi di Hogwarts, Nigellus scandalizzato esclamò -Mi stai dicendo di stare zitto Silente? Vuoi tapparmi la bocca per caso?-
-Mi piacerebbe a volte- sussurrò troppo piano perchè l'altro potesse sentirlo.
Draco restava in piedi coi pugni serrati, al centro della stanza, assistendo a quel battibecco mentre sua madre veniva condotta in una lurida cella di Azkaban!!
Si sentiva dannatamente impotente e voleva fare qualcosa!
Doveva!
Appena saputa la notizia si era comportato in maniera troppo nervosa, ma ora che aveva avuto qualche attimo per riflettere riuscì a mettere insieme un'idea per far cedere il vecchio.
Il suo tono di voce era cambiato quando parlò di nuovo -A Potter vengono concessi un sacco di permessi per qualsiasi cosa, lo so. Io chiedo solo di poter vedere mia madre...non è forte di salute..per quanto riguarda me ho già avuto il dispiacere di visitare quel posto- disse mantenendo gli occhi fissi nei suoi.
L'uomo sembrò pensarci...era chiaro che non voleva accettare la sua domanda, ma si era dimostrato sensibile a certe cose...e questa era una situazione che non poteva ignorare.
Vinto dalla determinazione e dalle valide ragioni del giovane, Silente cedette e s'incaricò di contattare qualcuno che potesse permettergli almeno un breve incontro con la donna...

L'aria era umida, l'ambiente nebbioso come se la primavera si fosse scordata di arrivare su quell'isoletta..
Due uomini parlottavano all'esterno di un grosso cancello di ferro arrugginito, la puzza di sigaro impressa nei vestiti di entrambi.
-Allora è qui?- chiese il più alto, lanciando una bieca occhiata in direzione della carrozza scura che trasportava i prigionieri
-Si, di nuovo...ma non nelle migliori condizioni- gracchiò l'altro, ingobbito, sfregando continuamente tra loro le mani, quasi sentisse un persistente freddo strisciargli addosso...
-Beh falla scendere e vediamo come sistemarla!- ordinò il guardiano del cancello, utilizzando una chiave d'ottone per aprire il passaggio.
L'aria venne tagliata da un forte e stridulo cigolio, la donna a bordo della carrozza assottigliò le palpebre, infastidita da quel suono.
L'anziano magonò che trasportava i criminali ad Azkaban le aprì la porta indietreggiando senza nemmeno offrirle uno scalino con cui scendere.
Narcissa non sopportava di sporcarsi i vestiti ma in questo caso sarebbe stato inevitabile, e piuttosto che sollevare la gonna e mostrare le gambe sarebbe scesa nel fango macchiando l'orlo dell'abito!
Avvertì la terra bagnata sotto le scarpe ma non cambiò espressione e rimase impassibile perfino all'odore di fogna che si respirava all'esterno della prigione. Dentro per lo meno, da quanto ricordava, era un pochino meglio..ciò lasciava solo immaginare che cosa combinassero nel cimitero circostante...
Ignorò impettita l'uomo al cancello, che si profuse in un inchino, vedendola passare.
Si recò dritta dalle due guardie che sorvegliavano l'entrata priva di porta che dava sulle prime celle. Uno la prese per un braccio, noncurante di stringere quello di una donna..
Quelle dita non le avrebbero di certo lasciato i segni ma la volgarità con cui la condusse tra i cunicoli, un tempo infestati dai dissennatori, le fece storcere il naso.
Alle undici e un quarto, nell'ufficio del Ministro, giunse un documento che attestava l'avvenuta incarcerazione della detenuta numero 639-4B, Narcissa Black Malfoy.

.

Fu appena dopo pranzo che Piton si recò a casa dei suoi vecchi amici.
Mise piede fuori dal camino avvertì immediatamente il litigio che il biondo stava avendo con Rodolphus.
Bellatrix non c'era e Severus pensò che fosse meglio così, rifiutava l'idea di doversi sorbire le sue uscite di testa in occasioni del genere.
Quando Lestrange vide Piton andare loro incontro si ritirò, voltando le spalle a Lucius senza degnarlo di una replica; se avessero continuato di quel passo sarebbe stato il suo turno di perdere le staffe con lui!
Sbattendo la porta della sala principale li lasciò soli, alla base della scalinata di pietra che portava al piano superiore.
Lo sguardo d'acciaio di Malfoy era acceso di rabbia, l'insegnante riuscì a trascinarlo in una delle camere per gli ospiti evitando che tutto il maniero li sentisse.
-Ti sei calmato ora?- soffiò Piton che, come una spunga, stava assorbendo tutta l'irritazione dell'altro.
Il mago si lasciò cadere seduto sul divano -Perchè sei venuto qui?- domandò seccato
-Mi pare evidente Lucius, come te voglio che Narcissa esca il prima possibile- rispose rigido
Il compagno fece una faccia strana, inarcando le sopracciglia con indifferenza -Come sai che rivoglio qui mia moglie? Non ho forse tentato più volte di liberarmene?-
-La tua è una questione di principio, non sopporti che ti venga sottratto qualcosa. E poi non penso che tu te ne voglia seriamente separare- sibilò in risposta
Lucius sogghignò -Sembra che ti dia fastidio...- disse insinuante; il mago e Narcissa erano amici ma ciò, alla fine, non faceva diminuire la tacita rivaltà che si veniva inevitabilmente a creare tra il ruolo di moglie e quello di amante...
Fin'ora Malfoy poteva definirsi un uomo fortunato, nessuno dei due si era lamentato del fatto che si divertisse a seguire alla lettera le tradizioni di famiglia...
Accavallò le gambe elegantemente, scostando alcune ciocche bionde scivolategli attorno al viso, e guardò Piton con aria beffarda.
-Che c'entra questo adesso?!- stava sbottando -Sono qui perchè mi preoccupo per tua moglie!-
-Tu che ti preoccupi per qualcuno?- lo interruppe sorpreso il mangiamorte -Narcissa ne sarà onorata..-
-Hai due figlie piccole- replicò l'altro innervosito -So che non le affideresti nè alle cure degli elfi domestici, nè tantomeno a quella squilibrata di Bellatrix!-
Malfoy squadrò Severus in modo lento ed irritante, sussurrando mellifluo -Come loro padrino non avremmo potuto fare una scelta migliore-
Indisposto dal suo sguardo e da quel sorrisetto mal celato, Piton brontolò tra sè, aggiungendo a voce più alta -Non è questo il punto! E mi meraviglio del fatto che Draco, sta volta, ti abbia di gran lunga superato!-
I lineamenti del volto di Malfoy s'indurirono -..come sarebbe?-
-Ha ottenuto il permesso di farle visita- spifferò il mago, calcando il tono come se considerasse il biondo sconfitto.
Lucius non nascose una smorfia poco soddisfatta -Allora qualcosa la sa fare-
Trapelò perfettamente la poca considerazione che aveva per il ragazzo, e l'occhiata raggelante di Severus non servì a nulla..
-Meglio che ci riprovi quindi. Torno al Ministero- annunciò poi l'uomo, alzandosi impettito.
Piton, che stava facendo i suoi ragionamenti, commise l'errore si osservare distratto ogni suo movimento, l'altro se ne accorse e ne approfittò per avvicinarsi felino al suo viso -Hai qualche obiezione in merito alla mia partenza?- sussurrò suadente, respirando sulla pelle pallida dell'insegnante.
Quest'ultimo si ritirò di scatto -No!- rispose scontroso, cercando di respingere un braccio del compagno che gli catturò la vita
-Qualcosa mi dice che ne hai voglia Severus...- ronzò perfido al suo orecchio, attirando il corpo più vicino.
-Secondo me è il contrario! Lasciami subito!- Piton non voleva proprio saperne di assecondare i suoi giochetti e gli soffiò contro visibilmente arrabbiato.
Sogghignando il mago gli sfiorò la guancia con le labbra provando un leggero brivido che lo invase completamente...l'ostruzionismo di Severus era adorabilmente eccitante -...verrò a prenderti..- sospirò ambiguo, cedendo al suo rifiuto e optando per una momentanea ritirata.
Come se nulla fosse, ma con una scintilla maliziosa che continuava ad animargli lo sguardo, Malfoy raggiunse la porta e lo salutò -Ci vediamo Severus-
Il docente, immobile e stizzito, lo maledisse circa una dozzina di volte quando, pochi attimi dopo, scese nel salone per tornare al castello.

-Madre!- esclamò il ragazzo, strappando il braccio alla presa dell'uomo che lo accompagnavache, più che trattenerlo, sembrava gli si fosse attaccato addosso per timore dei sinistri sibili provenienti dalle celle...
Il biondino trovò la donna in piedi, vicina al muro opposto alle sbarre, le braccia incrociate strettamente al petto e un'aria da padrona.
A prima vista non appariva molto felice della sua visita...
-Cosa fai qui Draco?!- domandò secca
Il serpeverde si guardò attorno indignato -Come hanno osato quegli sporchi..-
-Non agitarti. Piuttosto tornatene a scuola!-
Lui rimase interdetto da quelle parole...era dura, fredda, inespressiva...
-Ma..ma io sono..-
-Sciocco, a presentarti qui!- soffiò lei -Se avessi voluto farti venire in un posto del genere ti avrei mandato un invito!-
Era pur sempre suo figlio..ma i genitori non sono persone perfette e Narcissa Malfoy non era nemmeno vicina ad essere infallibile, specialmente con lui...
-Volevo sapere come stavi- insistette il ragazzo, deluso e un pò risentito da quel trattamento
-Come sto? Ci sono i topi Draco!- rispose indispettita la donna, avvicinandosi a lui e allungando, come un artiglio, un braccio oltre le sbarre -Sei in disordine- lo rimbeccò sistemandogli il nodo della cravatta.
Quando le dita di Malfoy le sfiorarono il polso lei non si ritirò ma lo fissò pungente, lasciandosi accarezzare le mani.
-Non starai qui per molto- mormorò il ragazzo
-Oh ci credo!- replicò combattiva la strega, aggiungendo sottovoce -E nemmeno chi ha ordinato questo siederà nella sua poltrona a lungo..-
L'impiegato del Ministero le scoccò un'occhiataccia ma non si permise di proferir parola.
Dopo alcuni minuti dei passi decisi rimbombarono all'interno della prigione, prima ancora di vedere chi fosse entrato si udì una voce chiara e autoritaria -Draco! Fila immediatamente a scuola!!-
Lucius Malfoy lo scacciò lontano dalla moglie in pochi attimi e il serpeverde pestò i piedi accigliato, finchè non ebbe preso la passaporta per Hogwarts....

Erano ormai le cinque passate di pomeriggio...
A Hogsmade, Seamus e Luna stavano cercando di convincere Chris ad entrare assieme a loro nella Stamberga Strillante..
-Non c'è niente di cui preoccuparsi, i Cropicoli non attaccano gli esseri umani- provò a rassicurarlo la biondina.
Il tassorosso tentò di farsi spiegare di che tipo di animali si trattasse ma Hermione scosse la testa, esasperata da quelle continue 'invenzioni'.
Ginny invece era molto divertita dalle storie della corvonero, per quanto assurde fossero...
-Sentite..- cominciò il rosso, che a causa dei brutti ricordi legati all'ambiente non era molto propenso a mettervi piede -E' quasi ora di andare, perderemo le carrozze-
-Non metterti a fare Mione adesso!- lo rimbeccò la sorella, beccandosi un'occhiata offesa dall'amica -Comunque noi andiamo!- affermò poi, prendendo sottobraccio sia la compagna di classe che l'irlandese
I tre si avviarono trotterellando lungo il sentiero, Martins si strinse nelle spalle -Minaccia di piovere oggi...siamo sicuri che poi tornano subito indietro?-
-Non c'è niente la dentro- commentò Harry, che era rimasto appoggiato con le braccia incrociate allo steccato per tutto il tempo, pensieroso come il resto del pomeriggio appena trascorso -Al massimo troveranno qualche Doxie- si sollevò e fece a tutti un sorriso incoraggiante -Perchè non li seguiamo?-
Pochi attimi dopo Ron sbuffava nell'attraversare alcune assi di legno inchiodate alla porta, in cui si era creato un varco -Uffa..è necessario? Prima o poi secondo me ci crolla tutto in testa!- si lamentò, facendo una morbosa attenzione alle numerose ragnatele che li circondavano
-Gli altri saranno di sopra- mormorò la Granger, che non sentiva alcun rumore nè di passi, nè di voci...
Gironzolarono al piano terra per un pò, in cerca degli amici -Se ci fosse stato Neville..- disse ad un certo punto Weasley -Peccato che l'abbiamo perso da Mielandia, chissà dove s'è cacciato-
Alle sue spalle Chris sospirò per essere sfuggito a una caduta, dopo essere inciampato su di un frammento di sedia rotta; Harry al suo fianco non aveva avuto bisogno di trattenerlo anche se era partito per prenderlo.
-Mi sono impigliato..- bisbigliò il tassorosso a mo' di scusa -...Cos'avevi prima? Eri silenzioso- chiese dopo qualche attimo, lanciandogli un fugace sguardo.
-Oh..hem, niente- rispose vago il moro, voltandosi a guardare alcuni segni di vecchi graffi lasciati contro le assi di legno...suo padre, Remus e Sirius dovevano averci passato parecchie notti li...
-Ok, se non me lo vuoi dire..- borbottò il compagno, cercando di raggiungere gli altri nella camera adiacente
-No, è che..a volte mi sento così..ma non sono pazzo!- specificò in modo buffo
Chris rise -Capita anche a me-
Il tassorosso si fermò appena furono di nuovo dietro gli altri e, girandosi verso il grifondoro, aggiunse dolce -Mi sembravi un pò triste..mi dispiace..-
Hermione trascinò Ron su per le scale, gli altri due si ritrovarono di nuovo da soli.
-No, non devi preoccuparti- disse Potter un pò stupito da quella frase; l'espressione di Chris era molto particolare e faceva tenerezza, nessuno dei suoi compagni l'aveva mai guardato a quel modo...
Sorridendo con sincerità il ragazzo sussurrò -Non posso farci niente- i suoi occhi color ambra lo scrutarono divertiti alcuni istanti, prima ch'egli salisse senza aspettarlo.
Harry si riprese..-Hey dove corri?- soffiò
-SSSSSHHHH!!!- fecero all'unisono Ginny, Luna, Seamus, Ron e Hermione, accovacciati dietro la porta socchiusa della stanza in cima alle scale, quella in cui Sirius aveva trascinato Ronald.
Martins salì gli ultimi gradini di soppiatto, dietro di lui il grifondoro fece lo stesso, posandogli le mani sulle spalle per sbirciare la scena che tutti stavano spiando...
Seduta sul davanzale di una finestra, a cui erano state rimosse le imposte, una ragazza dai vivaci capelli blu giocherellava con alcuni braccialetti di metallo che le decoravano i polsi.
-Stai dicendo che ti stanchi a parlare con me?- domandò la familiare voce di Zabini, che passeggiava a poca distanza da lei
-Dico che mi stanco a parlare di lavoro.. io volevo invitarti al prossimo concerto..- disse Tonks, girando il viso verso di lui e mostrando a tutti il suo profilo imbronciato.
Il serpeverde si appoggiò coi palmi al bordo dell'altra finestra, sogghignando -Invitami-
-Si può sapere perchè devo sempre fare io l'uomo?- protestò la giovane auror, in tono giocoso.
Blaise la corresse nello stesso modo, sibilando con malizia -Questa parte non tocca sempre a te..-
Ninfadora scese e lo raggiuse, abbracciandolo da dietro, posò il mento alla base del suo collo e poi guardò in su -Potrei diventare più alta volendo, allora avrei il comando!-
Zabini la guardò con aria di sfida, Tonks si allungò per dargli un bacio.
Quando si separarono la serpe fece qualche battutina sui suoi capelli, divenuti di un tenue color viola, ma l'indesiderato gruppo di spettatori non riuscì a sentire.
-Non ho capito..- brontolò Seamus, prendendosi una leggera gomitata d'avvertimento da Ginny
-Zitto!-
-Io li trovo così carini!!- dichiarò Luna ad alata voce, spaventando Ron e facendolo sbilanciare contro la porta che si spalancò di colpo.
-Che stavate combinando la?!- esclamò l'auror, andando ad aiutarli...erano finiti tutti sopra il rosso, che ora si lamentava..
-Abbiamo sentito delle voci e non sapevamo chi fosse, così prima di entrare ci siamo assicurati che..-
-Non inventare scuse Granger, ci stavate spiando- la interruppe il serpeverde, apparentemente indisturbato dalla loro presenza.
Appena vide Harry però la sua espressione beffardamente cordiale divenne perfida..
-Se ci fosse stato Draco ora saremmo nella situazione opposta..ma lui non c'è, sta avendo dei problemi mentre noi siamo tutti qui a divertirci..- i suoi occhi penetranti passarono da Harry a Chris, che si stava scuotendo la polvere di dosso, e poi tornarono al moro.
Potter gli rispose proprio come se avesse parlato direttamente a lui...perchè era chiaro che era così.
-Come hai detto tu, sono problemi suoi! Se sua madre è stata accusata di qualcosa ci sarà un motivo!-
-L'occasione è buona quindi per spassarsela senza scocciatori alle calcagna..- replicò tagliente
Gli altri si erano zittiti, consapevoli o meno del vero significato di quelle parole.
-Gia!- calcò il grifondoro, irritato da quelle sue inutili e inspiegabili intromissioni.
Ma che volevano da Chris? Era un ragazzo delizioso e lui e Malfoy si comportavano a quel modo!
Oltretutto non stava proprio facendo niente di male perciò le sue insinuazioni erano solo inutili e maligne!
-D'accordo, noi andiamo..vieni Harry!- Hermione afferrò l'amico, tutto proteso verso Zabini come se volesse saltargli addosso da un momento all'altro, e lo portò via...
Scesero le scale, Ginny affermò che solitamente Blaise non era così scontroso...sperava, parlandone, di capire come mai lui ed Harry non andassero d'accordo.
-E' che non mi sopporta!- soffiò Potter
-Come mai?-
-Che ne so. Neanche io sopporto lui!-
La voce di Luna trillò di nuovo, non pareva turbata dal velenoso scambio di battute di poco prima -Sapete che chi disprezza, compra? E che chi litiga si ama?-
-Io NON amo Zabini!!- precisò ostile il ragazzo
-Oooh non ne sarei così sicura..- cinguettò lei, precedendoli all'uscita.

Dopo che se ne furono andati, i ragazzi parlottarono parecchio tornando in città.
Harry e Ron, più di tutti gli altri, non capivano che ci trovasse Tonks in quello strano tipo, ma quando chiesero sostegno alle compagne, questo non arrivò.
Tra le alunne era opinione comune che, per quanto schivo e inquietante fosse, Zabini era un bel ragazzo
-Perchè,a te non piace Harry?- domandò Luna guardandolo con quei suoi grandi occhi azzurri un pò sporgenti.
-Decisamente no. E' cattivo- soffiò il grifondoro
-Anche secondo me lo è- aggiunse una voce al suo fianco, Chris non era mai stato propenso a dar fiducia ai serpeverde.
-Come fai a dirlo?- domandò Hermione
-E' una sensazione..- si giustificò l'amico -Non lo so..secondo me nasconde qualcosa..-
La Granger ci riflettè sopra, a lei invece dava tutt'altra impressione..
-Si che nasconde qualcosa!- Luna si fece avanti parlando con lo stesso tono di chi enfatizza una storia di paura.. nel frattempo le nuvole che portavano la pioggia si erano ammassate nel cielo, rendendolo più buio..
-Nasconde i segni di una maledizione...- sussurrò -Antica e potente..sono scritture di un'estinta setta di maghi oscuri che si facevano chiamare 'Gli Spadieri' e veneravano il..-
-Luna, i libri di storia della magia non dicono niente su queste persone. L'hai letto sulla raccolta 'Temi di fantasia'?-
La corvonero fece una faccia stizzita all'intervento di Hermione
-Veramente il libro si chiam 'Racconti Obliati', di Frank Horoski- replicò
-Mai sentito- ridacchiò l'altra, convinta che la sua immaginazione arrivasse inopportunamente all'inverosimile.
-Perchè tu leggi le cose sbagliate signorina so tutto io- borbottò tra sè la biondina, fingendo di non essere udita.
La Granger s'infiammò e per poco non esplose un dibattito; Chris le distrasse domandando -Che vuol dire che nasconde i segni di una maledizione? Cos'ha?-
-Ha tatuaggi su tutto il busto- spifferò Seamus
-Su tutto il corpo- lo corresse la Lovegood, suscitando l'interesse di Ginny
-E tu come lo sai?-
-Ha tirato ad indovinare!- sbottò Hermione, ancora piccata per prima.
Chiacchierando e battibeccando lungo il tragitto si attardarono, col risultato che dovettero farsela a piedi fino a scuola, correndo nell'ultimo tratto a causa del vento sferzante e della pioggia.
Incontrarono Gazza all'entrata, che fu perfidamente felice di scortarli fino in Sala Grande dove gli insegnanti stavano rifacendo l'appello per la terza volta...
Fecero il loro ingresso praticamente fradici; l'unica a non essere sgridata fu proprio la corvonero che dichiarò -Sono rimasta con loro perchè non incontrassero vampiri! Guardate, ho dell'aglio!!- e ne tirò fuori un mazzetto intero dalla tasca del mantello piazzandolo in faccia a Vitius, che non replicò.
La Mc Granitt invece alzò la voce coi suoi studenti, prendendo di mezzo anche Chris, che guardò speranzoso verso la professoressa Sprite, assai più comprensiva.
Dando una breve occhiata alle spalle della strega, Harry vide che Malfoy era tornato, dall'abbigliamento informale si poteva dedurre che avesse ottenuto il permesso per lasciare il castello, e aveva un'espressione per niente amichevole...
Improvvisamente quegli occhi metallici perforarono i suoi con rabbia, accanto a lui Blaise sogghignava parlandogli all'orecchio..
-Chissà che cavolo starà dicendo- borbottò accigliato
-Quello che intendo dire signor Potter!!- abbaiò la Mc Granitt facendolo sobbalzare -E' che riceverete tutti un castigo! Asciugatevi adesso e firmate l'elenco dei presenti, poi andate nel mio ufficio!-
Chris se la svignò al proprio tavolo, Minerva marciò dal preside, seduto tranquillo al suo posto.
Non seppero come si fosse avvicinato tanto senza essere visto, ma Piton sbucò puntuale dietro di loro sibilando con sadica cattiveria -Beh Potter, a quanto pare l'intento di eguagliare la media di punizioni di quello spaccone di suo padre quest'anno andrà a buon fine!-
-Bene!!- rispose sfrontato il ragazzo, sostenendo il suo sguardo pungente. Ci mancava solo lui..

Più tardi, terminata la cena, Draco incrociò per caso Harry sulle scale, stava parlando con Ron e la serpe non mancò di interromperli regalando una frecciatina acida a ciascuno.
-Hem..Draco, dopo possiamo..- cominciò il moretto
-Per te è 'Malfoy', Potter!- lo fermò il rivale
-Ok Malfoy..- il suo tono cominciava a farsi seccato -Dopo possiamo parlare?-
-Non devi dirmi niente!- sbottò l'altro
-Infatti! Volevo che mi dicessi tu qualcosa..- specificò il grifondoro, sopportando a stento l'acidità delle sue risposte; aveva appena preso un'altra punizione, non gli andava di sorbirsi la scontrosità dell'amante, che peraltro era stato aizzato contro di lui da Zabini.
Il biondino inarcò le sopracciglia assumendo un atteggiamento di scherno -Non devo dirti niente nemmeno io, i fatti miei non ti riguardano e non ti hanno mai riguardato. Ora, se hai finito di farmi perdere tempo, avrei cose molto più importanti da fare che restare qui con due complete nullità come voi!-
-Noi non siamo nullità!- sibilò Ronald, Draco gli sorrise per poi fissare Harry con quel ghignetto che continuava ad arricciargli le labbra -Per me si-

Potter aveva capito che non ci sarebbe stato verso di parlargli per quella sera, così andò a dormire senza tanti problemi mentre il biondo, nervoso più che mai, faceva avanti e indietro nella propria stanza, aspettandosi che comparisse da un momento all'altro...
Oltre al desiderio di sfogare il suo nervosismo, aveva anche voglia di sentire un parere disinteressato su sua madre; tutti i serpeverde gli ripetevano che sarebbe uscita presto, prosciolta da ogni accusa...lui non credeva sarebbe stato così facile.
Passò la mezzanotte e Draco finì con l'addormentarsi vestito, con il capo posato sulle braccia, seduto alla scrivania.

Erano appena le sei di mattina, Harry si sarebbe svegliato comunque per estinguere la propria punizione, fissata alle sette; dato che era in piedi, seppur solo con i pantaloni e la casacca del pigiama, si avviò nei sotterranei, sperava che dopo una buona dormita Draco fosse per lo meno trattabile...
Entrò piano dal passaggio nella parete, lasciò scivolare via il mantello dell'invisibilità, che portava sulla testa, e appoggiandolo a cavallo della poltrona si avvicinò al letto.
Si guardò subito intorno quando non vide nessuno, giratosi poi verso la scrivania scorse il biondino scomodamente addormentato e andò a fargli una carezza dietro la nuca per svegliarlo e dirgli di stendersi e spogliarsi.
Malfoy schiuse gli occhi, sentiva il corpo interamente indolenzito, specialmente la schiena e le gambe.
La prima rezione che ebbe nel vedere Potter fu quella di respingerlo, era ancora mezzo assonnato ma aveva le idee ben chiare!
-Hey che cavolo fai?!- esclamò il grifondoro, preoccupato da quell'improvvisa risposta
-Vattene Potter!!-
-Ma che hai?...Perchè non hai dormito a letto? E' successo qualc..-
-No! Cosa vuoi? Che sei venuto a fare!?- insistette aspro
Il moro, sbuffando, girò i tacchi e cercò l'uscita -Pensavo che saresti stato meno stronzo e che avresti potuto parlarmi senza urlare e senza fare l'isterico!- soffiò
Draco lo bloccò mentre stava per prendere il mantello -Cosa?!- la sua voce fu poco più di un sibilo -Sei venuto qui..- continuò con calcolata lentezza -..per parlare? Adesso?- occhieggiò la finestra da cui entrava la luce -Di mattina?-
Ci fu una pausa, Harry era sicuro che qualsiasi cosa avesse detto la situazione sarebbe peggiorata..
-Non mi serve a niente parlare con te ora- sottolineò tagliente -Puoi andartene-
Il grifondoro lo guardò accigliato prendendo fiato prima di sbottare -Lo fai sempre!!! Quando non ti va bene qualcosa te la prendi con me! Non c'entro niente Malfoy!! Lo vuoi capire?-
-Non ci vuoi c'entrare niente!!- abbaiò il ragazzo spingendolo fuori.
Harry cercò di opporsi e farsi spiegare che diavolo intendesse ma Draco, urgentemente, gli chiuse il passaggio in faccia, sigillandolo.
Confuso il grifondoro si allontanò con quella frase che gli rimbombava nella mente..
Si accorse troppo tardi di trovarsi in territorio nemico, sprovvisto di protezioni e bacchetta e, sentendo sopraggiungere parecchie persone, probabilmente studenti a giudicare dalla voce,frettolosamente tentò di aprire alcune porte, trovando fortunatamente una scappatoia...che poi si rivelò essere una trappola...
Ne ebbe consapevolezza quando, vedendone il retro e notando la maniglia di ferro grezzo, si rese conto che gli erano stranamente familiari.
Piton, ancora avvolto nella propria vestaglia, gli piombò addosso immediatamente, afferrandolo per la casacca sbottonata -Esca di qui!!- ringhiò
Istintivamente il giovane si divincolò sfilando prima un braccio poi l'altro -Pro.professore..io..-
-Esca!!!- disse burbero l'uomo, gettandogli l'indumento tra le mani
-Ma...non posso! Ci sono..-
-NON M'INTERESSA!- gridò con rabbia, cercando di raggiungere la porta per sbatterlo definitivamente fuori
-Io..ma mi vuole ascoltare!?!- urlò l'alunno di rimando, scagliando indietro la casacca del pigiama, che Piton scansò facendola finire sulla scrivania.
-Non ho intenzione di ascoltarla signor Potter- sibilò con voce bassa e minacciosa, a pochi centimetri dal suo viso -E non m'importa niente se la vedono qui fuori quando non dovrebbe trovarcisi... oltretutto..- continuò avanzando verso di lui e costringendolo a rintanarsi contro la parete colma di scaffali e boccette dagli orrendi contenuti -..lei non dovrebbe assolutamente trovarsi nel mio ufficio a quest'ora...- la sua espressione dura lo tenne inchiodato dov'era, il portamento rigido del mago non gli suggerì di muoversi...Harry non sapeva che avrebbe fatto l'attimo seguente..il professore era passato con rapidità da un vero e proprio assalto fisico ad un'intimidazione ferma e malignamente studiata...
Gli occhi verdi del moretto non lessero niente, se non disprezzo, in quelli neri dell'insegnante, le sue labbra erano strette severamente e i tratti autoritati del suo viso ne venivano così sottolineati.
Anche l'abbigliamento era tetro e composto, la cintura pareva addirittura essere stata stretta con rabbia attorno ai suoi fianchi...
Non si scorgeva un lembo di pallida pelle che non appartenesse al viso o alle dita sottili...
Il camino sbuffò, un vassoio coperto da un leggero panno rosso apparve in una vaporosa voluta di fumo smeraldino.
Piton tornò a guardare Potter -La mia colazione- annunciò -E adesso la voglio fuori di qui!- finì seccato, aggrottando la fronte nel notare che il ragazzo era distratto da qualcosa.
Con il movimento precedente l'uomo aveva dato modo alla veste, incrociata sul petto, di allentarsi rivelando l'osso sporgente della clavicola...
-Se ne vada!- sibilò innervosito il docente, scalpitando in direzione della cattedra.
Harry trattenne una risposta poi gli corse dietro sbraitando -Lei! Quello è un segno di lupo mannaro, è stato da Remus!!-
Non aveva notizie dell'amico da un pò e tutta la sua preoccupazione venne inspiegabilmente a galla in quel momento.
Importunato dalla sua sfrontatezza Severus si voltò a fronteggiarlo -Non le permetto di ficcanasare nei miei affari! Nè tanto meno di fare sciocche insinuazioni!!-
-Non ho fatto nessuna insinuazione!- specificò -A meno che non ci sia motivo di farne..- aggiunse punzecchiandolo di proposito.
Il mangiamorte s'infervorò -Come osa?!!-
Ma non ebbe l'occasione di continuare perchè sorprendentemente Harry gli mise le mani addosso...
Aveva visto giusto, c'era una ferita fresca sulla parte superiore del suo torace.
-Lei gli ha fatto qualcosa!! Me lo dica!!-
Si fissarono bellicosi per alcuni istanti...
Di nuovo Piton non riuscì a parlare, la porta si era aperta e Lucius Malfoy si era fermato alla vista di Severus immobile in balia di Potter che, mezzo nudo, pareva avere tutte le intenzioni di spogliarlo...
La sua mano destra, stretta attorno alla testa d'argento del serpente, si contrasse in una morsa quasi dolorosa...





Precedente

Seguente


Edited by kyu black - 27/10/2006, 18:32
 
Top
0 replies since 22/10/2006, 17:07   61 views
  Share