Capitolo 139, Accuse

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kyu black
view post Posted on 27/10/2006, 17:31




Capitolo 139 – Accuse



Era rimasto li a guardare Severus, costretto contro un mobile da un ragazzino, le mani del giovane stringevano il tessuto della sua vestaglia con sfacciata confidenza mentre il busto sottile e tonico, premuto in parte contro quello dell’uomo, faceva bella mostra di sé e delle tracce di una leggera abbronzatura quasi sparita durante l’inverno.
L’espressione di Potter esprimeva pienamente il suo disappunto per quell’interruzione e Lucius, osservandone il viso indispettito, non proferì parola.
Con uno scatto Piton si liberò delle mani del moretto, respingendolo indietro e riallacciando ancor più strettmente l’abito da camera attorno al corpo.
-Altri trenta punti in meno per questa sua aggressione, Potter! E adesso, come ho ripetuto, fuori di qui!-
Quella mattina non facevano altro che cacciarlo…
Scontroso il ragazzo soffiò , indicando la camicia del pigiama –Quella posso prenderla o vuole tenerla lei?-
Severus ruotò lentamente il capo verso di lui…quel piccolo bastardo osava sfidarlo?
La risposta venne però dalla voce tagliente di Malfoy –Puoi portartela via Potter! A meno che tu non ci abbia riservato un altro spettacolino-
Il mangiamorte si spostò dall’entrata senza distogliere lo sguardo da lui.
Harry sentì crescere prepotentemente una senso di ribellione dentro il petto…
Passandogli accanto replicò con sfrontata disinvoltura –Lo spettacolo non è per lei!-
In un attimo la sua spalla destra venne afferrata con violenza e lui si ritrovò ad osservare Lucius da molto più vicino…
-Posso fartele ingoiare a frustate queste tue sciocche battutine!-
-Perché non ci prova?- sussurrò a denti stretti l’altro, il biondo non mollò la presa, le punte dei loro nasi quasi i toccavano..
Li sorprese lo schianto di una porta sbattuta senza riguardo, Piton si era chiuso in camera da letto.
-Ti consiglio di non farti più trovare qui dal sottoscritto Potter, o non lascerò al Signore Oscuro il piacere di ucciderti!-
Il suo tono mellifluo risultò serio e carico di fiele.
Il moretto aveva subito il forte impulso di rispondere ma per un attimo, sul volto dell’uomo, aveva visto l’ombra di una delle espressioni possessive di suo figlio…
Una volta che il grifondoro si fu tolto di mezzo, Malfoy raggiunse Piton fissandolo con astio.
-Che sei venuto a fare a quest’ora?- chiese con ostentata indifferenza l’insegnante.
-No! Qui sono io a dover fare le domande!- sbottò l’altro, permettendo a Severus di ritornare nel suo ufficio –Che stava succedendo tra te e Potter?!!- lo interrogò di nuovo, pretendendo una risposta immediata.
Stizzito da quel tono accusatorio, il mago sibilò a bassa voce –Una lite Lucius, e sei arrivato nel momento meno adatto! Ancora un attimo e, Silente o no, avrei spedito quel moccioso arrogante dove merita!-
-L’avresti spedito sopra o sotto di te?- ribattè sarcastico senza pensare.
Piton s’infiammò –Non dire idiozie! Non era quel genere di situazione!-
Ma nonostante le sue affermazioni il biondo continuò a punzecchiarlo –Non sapevo ti piacessero i ragazzini..- sogghignò cattivo
-Non sapevo ti dispiacessero!- bisbigliò il compagno, voltandosi e attaccando la colazione con rabbia.
Malfoy gli strisciò alle spalle..la voce vellutata sfiorava pericolosamente la sua nuca –Ho interrotto una situazione sconveniente Severus.. tu che permettevi alle sudice mani di Potter di entrare sotto i tuoi vestiti- con un movimento rapido infilò una mano tra le pieghe dell’abito giungendo a contatto col torace –Ti fai sorprendere troppo facilmente..- il respiro gli accarezzò l’orecchio –Devo pensare che tuo faccia apposta?-
Rigido, immobile, Piton replicò polemico –La tua immaginazione sembra correre più del solito questa mattina-
Anche l’altro braccio di Lucius si unì al primo, rinchiudendo l’uomo in una stretta quasi soffocante, seppur non forzata.
Rimasero così alcuni secondi, nessuno disse niente, poi come se nulla fosse Piton si sporse a prendere la propria tazza di the, portandola alle labbra.
Sul viso dell’altro si disegnò un leggero sorrisino…l’amico si stava comportando esattamente come avrebbe voluto; riusciva a capire in fretta, dai suoi gesti, quanto poteva osare con Severus..
La voce del docente si fece sottile, appena udibile –A quanto pare ciò che hai visto ti è piaciuto-
Quelle parole non erano più velenose del solito quindi il compagno stette al gioco –Nh..non mi è piaciuto trovarti con un moccioso addosso..-
-Questi sono problemi tuoi, benché si tratti di affari in cui non dovresti immischiarti-
Ormai preda della voce sensuale dell’altro, Malfoy spinse il viso contro la sua gola afferrando e sollevando con elegante impazienza la lunga veste nera del professore.
Piton si bagnò le dita quando, inavvertitamente, sbattè la tazza sulla scrivania, ed emise uno sbuffo risentito avvertendo un delle sue gambe infilarsi tra le proprie…ciò gli procurò un lungo, contestabile brivido attraverso la schiena…

-Harry che ci fai in pigiama?- domandò Ron sbadigliando mentre si recava da Gazza per farsi dare scope, stracci e guanti.
-Sono venuto giù così…tanto non c’è nessuno in giro e dopo saremo costretti a cambiarci comunque, no?- replicò l’amico, che aveva appena scansato per un pelo l’incontro nei corridoio con la squadra di Quiddich i Serpeverde.
-Beh hai ragione…anche io sono venuto prima per non..hey, ma io sono sceso dopo di te, dove sei stato fin’ora?- l’aria imbronciata e lo sguardo eloquente di Potter gli fecero storcere il naso –Non è andata come speravi giusto?-
-No. Malfoy sembrava impazzito, mi ha urlato contro e mi ha sbattuto fuori. Poi sai cos’è successo? Per caso mi sono ritrovato da Piton e..-
-Dal professor Piton, Harry- lo corresse con un sorrisetto il Preside, anch’egli in camicia da notte e pantofole..i due studenti lo fissarono straniti..dopotutto non era così presto..
-Sto andando da lui proprio in questo momento- disse allegro; una tazza fumante di tisana e una zuccheriera galleggiavano al suo fianco
-Credo sia impegnato…è entrato Lucius Malfoy mentre ero li-
Weasley, al contrario del compagno, non colse la leggera ombra di preoccupazione che attraversò il limpido sguardo del vecchio…
Era facilmente intuibile che Silente non si aspettasse quella visita e che la presenza del mangiamorte avrebbe dovuto essere tenuta sotto controllo.
Albus sapeva che quell’uomo andava e veniva da Hogwarts un po’ come gli pareva ultimamente, ma non era un buon segno che si fosse recato a quell’ora da Severus…
Nonostante vi avessero bussato diverse volte, la porta dell’ufficio di Gazza rimase chiusa.
A Ron, con il preside presente, scappò un brontolio –Mah, forse è finalmente arrivata la sua ora..-
Silente inarcò le sopracciglia ma non riuscì a guardarlo con rimprovero..
-Hem..mi scus..Hermione!- esclamò il rosso
La ragazza stava cercando di non inciampare negli attrezzi che il custode le aveva procurato –Ciao ragazzi, ho preso il necessario..ah , professor Silente, buongiorno!-
Anche lei lo scrutò curiosa..
-Buongiorno signorina Granger, la vedo indaffarata- sorrise
-E’ per la punizione signore..aiutatemi vuoi due!- soffiò, incapace quasi di poggiare qualcosa a terra senza che le cadesse tutto il resto…

Una volta saliti alla guferia Harry ed Hermione si diedero da fare separandosi dagli altri, parlando di Draco sottovoce poterono evitare che Ginny li sentisse.
L’amica ascoltò la sua versione dei fatti e capì le ragioni del compagno, ma comprese che lui al problema non ci sarebbe mai arrivato senza un po’ d’aiuto…
Cominiò dicendo che qualsiasi frase o azione fatta da Malfoy doveva essere considerata dal suo punto di vista; il grifondoro solitamente prendeva di petto le situazioni senza ragionare…
-Insomma…secondo me ha reagito così perché si è sentito ferito, non l'ha fatto per ferire te. Riflettici, è in pensiero per sua madre, è geloso di Chris e in più è venuto a sapere che sei uscito con lui proprio quando..-
-Non sono uscito con lui!- la interruppe ad alta voce, facendo voltare Ginny, irritata da tutti quei segreti che non venivano detti solamente a lei!
-C’eravate anche voi, ricordi?- soffiò il ragazzo accorgendosi dell’interesse della compagna più giovane.
La Granger alzò gli occhi al cielo –A lui non interessa niente di noi. Non facciamo testo, non ci considera, non..-
-Ho capito- mormorò impaziente
-Bene. Riguardo poi all’averti cacciato.. beh quello mi sembra abbastanza ovvio..-
Potter non dimostrò di essere al passo col discorso
-Malfoy è tipo da reazioni avventate? Di solito no. Perciò se ha fatto e detto esattamente ciò che mi hai riferito, probabilmente ti ha rifiutato perché si è sentito sciocco a chiederti di essergli amico-
Con l’aria incredula Harry sussurrò –Quando me l’avrebbe chiesto?-
Perché i maschi non capivano mai niente?
La grifondoro sospirò, gettando dalla finestra un paio di topi mummificati e parte di un nido fatto a pezzi –Dicendo che tu non vuoi c’entrarci niente ti ha eloquentemente rinfacciato il fatto che, secondo lui, non capisci cosa gli succede ad una prima occhiata e che non ti sforzi nemmeno di assecondare si suoi bisogni..e che non ha intenzione di chiederti di ascoltare i suoi problemi, come farebbe un amico, perché lui è il grande Malfoy e non si abbasserebbe mai ad una cosa del genere!- dichiarò.
Un tantino perplesso, Potter chiese –Sicura che ha etto tutto questo in una frase?-
Ron si era pian piano avvicinato, anche se non era riuscito a cogliere che poche parole, mescolate alo svolazzare di alcuni gufi sopra di loro.
-Di che parlate?- sibilò complice
-Di cose su cui tu non dovresti assolutamente dare consigli ad Harry!!- soffiò acida la Granger
-Hey ma..-
-Ti Conosco! E so che voi due in queste occasioni combinate più danni che altro!-
Harry, che si trovava in mezzo ai due, tappò la bocca al rosso, impedendogli di replicare.
-Che dovrei fare adesso?- domandò all’amica
-Quando hai avuto bisogno lui ti ha ascoltato, anche se magari non si rendeva conto di come ti sentissi..quindi...-
Il moretto sogghignò –Sembra quasi che tu ne stia parlando bene..-
-Di quel viziato razzista? Non credo..- rispose lei con cipiglio offeso.
A parte gli scherzi e le punzecchiature; Hermione non era ancora pronta a fidarsi del serpeverde…purtroppo non era una questione di testa, logicamente anzi pensava che Malfoy fosse migliore di come lo aveva fin’ora giudicato, a pelle però era tutta un’altra cosa..e la ragazza si fidava delle proprie sensazioni.
-Beh..io allora vado a..-
-Dopo la punizione Harry!- lo bloccò prima che potesse sfruttare la scusa per svignarsela.
-Non hai forse detto tu che prima la risolvevo e meglio era?- tentò con un sorrisino poco convincente.
-Prima occupati di quel mucchio di guano li sotto- indicò autoritaria la zona che il ragazzo avrebbe dovuto liberare..

Ripulire la guferia era una punizione che per un po’ ti faceva passare la voglia di prenderne altre.
Dopo aver fatto una doccia veloce, Harry e Ron andarono di corsa verso le cucine…avevano bisogno di energie e il grifondoro voleva arrivare bello carico allo scontro con Malfoy.
Purtroppo lo ‘scontro’ ebbe luogo prima del previsto… fiondandosi oltre il quadro alla ricerca di cibo e burrobirra, Potter aveva investito in pieno il biondino facendolo cadere a terra..il succo di zucca che trasportava gli si rovesciò sul petto..
-Idiota!!- ringhiò disteso al suolo, l’espressione disgustata e una pozza di liquido arancione attorno a sé.
-Hem.. non ho fatto apposta- borbottò il colpevole, estraendo la bacchetta e facendo sparire la bevanda con un incantesimo.
-I tuoi modi fini ed eleganti si riconoscono sempre- commentò Zabini sorseggiando del liquido denso e di uno strano color viola da un bicchiere fatto a spirale.
Harry lo ignorò e tese una mano al ragazzo per aiutarlo a rialzarsi, questa venne schiaffeggiata
-Ci riesco da solo!!- sbottò la serpe issandosi sui gomiti.
Memore del discorso appena fattogli da Hermione, secondo la cui teoria Draco rifiutava l’aiuto degli altri per mascherarne il bisogno, Potter si piegò, afferrò l’amante per la vita e lo sollevò con un po’ di sforzo, rimettendolo in piedi –So benissimo che ci riesci da solo!- disse accigliato.
Cominciarono a battibeccare dal niente e andarono avanti parecchi minuti, in cui Blaise e Ron si erano seduti davanti ad un vassoio di crocchette di patate fumanti, assistendo alla scena silenziosi.
-Ti ripeto che non lo sto facendo! Non sono venuto qui per cercare te e comunque non ti avrei cercato neanche dopo! Non voglio sapere i fatti tuoi e figurati se m’interessa qualcosa di tua madre!- soffiò il moro, alzando sempre di più il tono –Me ne frego dei tuoi problemi, e se mi hai buttato fuori dalla tua stanza risparmiandomi di sentire le tue lamentele: meglio!-
-Io non sono mai venuto a lamentarmi con te Potter! Non risolvi nemmeno i tuoi di problemi da solo!!- rispose beffardo Malfoy.
-Io… si invece!- strinse i pugni adirato
-Ooh davvero? Ti ricordo che non ero io a frignare per Bla..-
Una violenta spinta lo interruppe e lo fece indietreggiare pericolosamente.
-Non nominare Sirius!!- sibilò il moretto con il volto in fiamme, respirando rapido mentre lo fissava con odio.
Glielo stava rinfacciando? Gli rinfacciava di aver sofferto per la morte del suo padrino? Gli rinfacciava di aver avuto incubi sul suo assassinio? O sui mangiamorte che avevano tentato di far fuori lui e i suoi amici al Ministero? Gli avrebbe anche rinfacciato di essersi preso qualche coccola quando stava poco bene? O di aver usato il suo bagno e la sua doccia? Di aver indossato il suo pigiama? Di aver fatto colazione assieme? Di aver diviso una sigaretta? O che altro?
-Quel che è fatto è fatto comunque- commentò aspro Draco riacquistando il suo solito cipiglio; dopo quella spinta però non sembrava avesse più tanta voglia di stuzzicarlo –Il punto è che io non sono mai venuto a raccontarti i fatti miei e non ho mai avuto intenzione di farlo-
-Avresti potuto però- sussurrò l’altro
-Come?-
Il grifondoro aveva parlato così piano da non essere udito
-Ho detto che avresti potuto farlo…ieri per esempio, invece di arrabbiar..-
-Cosa??- esclamò Malfoy accigliandosi –Avrei potuto parlartene? E quando? Mentre eri coi tuoi amichetti a gironzolare per Hogsmade? Avrei dovuto interrompere il divertimento della Star per soddisfare la tua preziosa curiosità?!!-
-No! Per sfogarti!- precisò Harry
La serpe incrociò le braccia con un ghigno malevolo ad incurvargli le labbra –Con te mi sfogo in un solo modo, che non comprende le parole!- Il sonoro commento ‘Che stronzo’ pronunciato con fervore da Ron coprì l’uscita di scena del rivale, che andò dritto nella stanza di Malfoy per ribaltarla da cima a fondo…
Quella vendetta gli ricordò qualcosa…

In seguito il grifondoro intercettò Hermione in biblioteca e le riferì sbraitando tutto quanto…l’incantesimo della buona condotta di Piton fece il suo dovere, sottraendogli dieci punti.
Fortunatamente, visti i risultati pressoché nulli delle tecniche rieducative di Severus, la Mc Granitt, per non veder sfumare definitivamente la vittoria della coppa delle case, decise di annullarlo, rendendo così il giovane libero di scatenare i suoi impulsi distruttivi a cui però aveva già dato fondo.
Mentre lui parlava ingenuamente con la professoressa dell’ultima verifica pratica in programma, Malfoy, che aveva scoperto il danno al proprio alloggio, si diresse alla torre svolazzando, determinato a prendersi una bella rivincita su di lui e su tutti i suoi stupidi compagni!
Questa volta era troppo arrabbiato per far caso al grosso serpente che gli soffiava contro.
Trasfigurò una scarpa in un coniglio e glielo fece ingoiare con un colpo di bacchetta, tanto perché avesse le fauci occupate, poi gettò all’aria ogni cosa facendo spalancare la porta della loro camera e svuotando tutto giù dalle scale, in Sala Comune.
Ginny Weasley, seduta sul divanetto a leggere, alzò gli occhi al primo rumore e andando incontro al caos vide Malfoy voltarsi sulla soglia e sparire nella stanza degli amici.
Sfoderò la bacchetta scavalcando la montagna di roba gettata fuori, ma quando entrò non trovò nessuno..l’unica via di fuga era rappresentata da una finestra aperta..
La Mc Granitt ne fu subito informata e partì il primo attacco al biondino, che si difese mostrando in risposta le condizioni della propria camera Piton che, arrabbiato a causa di tutto quel trambusto, si ritrovò a litigare con la collega che sosteneva fermamente la difesa di Potter.
Il caso divenne più che pubblico.. alunni, docenti, elfi domestici e Gazza assistessero allo scontro nei corridoi; da una parte la strega tratteneva Harry per le spalle mentre entrambi accusavano Malfoy; dall’altra Piton e Draco che, fianco a fianco, rispondevano alle dichiarazioni con frecciatine beffarde e testimonianze inventate.
Ron, Neville e Seamus si dichiararono ‘parte lesa’, anche i loro effetti erano schizzati fuori sparpagliandosi per la torre...

.

Al Ministero, quella mattina, si stava svolgendo un altro dibattito.
In seduta straordinaria, nonostante fosse domenica, Narcissa Malfoy aveva chiesto di essere ascoltata da un difensore d’ufficio.
Le avevano assegnato una donna di origini gabbane, di qualche anno più vecchia di lei, zitella e senza figli. Le speranze di far colpo erano assai scarse…
-Le è stato concesso un incontro martedì- l’avvocato si massaggiò le tempie, mai avrebbe pensato di trovarsi di fronte una strega tanto petulante…
-Le mie bambine non possono aspettare fino a martedì!- replicò impettita
-I genitori, le sue figlie, li hanno entrambi signora Malfoy, se ne occuperà il loro padre-
-Mio marito non è adatto a provvedere ai loro bisogni!-
Stanca delle sue continue e taglienti risposte, la donna tirò fuori un foglio dal cassetto della scrivania chiedendo in tono formale –Ha dichiarato che suo marito non è adatto a fare il padre, devo considerarla un’esplicita accusa d’incapacità?-
Narcissa non era stupida, sapeva che tutto ciò, unito alla sua condizione di sospettata mangiamorte, avrebbe potuto significare l’invalidamento della potestà di Lucius e il recupero delle gemelle per essere affidate temporaneamente ad un’altra famiglia.
-Non oh detto questo, ma forse lei si rende conto che mio marito non è in grado di allattare!-
-Dalla sua cartella medica, signora, non mi risulta che lei allatti al seno- ci fu una pausa, le due donne si studiarono, l’ultima delle sorelle Black era estremamente indispettita.
-Da quanto sappiamo..- continuò l’avvocato – La sua famiglia è molto agiata, sono certa che possedete decine di elfi domestici che potrebbero somministrare un biberon a due neonate-
-Non è la stessa cosa!!-
-Per chi, per lei o per loro?-
La bionda stava per esplodere…
-Oh scusatemi…credevo che questo fosse l’ufficio di Percy Weasley- sorrise un mago anziano affacciato alla porta.
La dipendente si alzò subito –Non ha sbagliato signore, questo era l’unico ufficio aperto e disponibile, la domenica non sono molti a lavorare-
Si scambiarono un cordiale saluto, poi la donna scese ad avvisare il ragazzo che Silente lo cercava.
Il preside e Narcissa rimasero soli…
-Ho concesso a suo figlio di venire a farle visita, mi ha detto che non ha una salute forte e sappiamo che la vita ad Azkaban non è delle migliori..come si sente?- domandò sedendosi sul bordo della scrivania, di fronte alla strega che lo osservava astiosa.
-Probabilmente può immaginarselo da solo!- sibilò
-Sta provando a chiedere gli arresti domiciliari ?-
-Non mi tratti come se fossi colpevole, sono estranea alle accuse che mi sono state rivolte! Senza prove pretendo di essere rilasciata!- esclamò composta ma adirata
-Le prove, a quanto ho sentito, esistono..-
-Ah si? Che mi vengano mostrate allora!-
-Mi pare di aver letto che la sua udienza è stata fissata martedì- sorrise lui
-E questo sarebbe una specie di arresto preventivo? Non è legale!-
-Dato l’attuale livello d’allerta del Paese…direi di si. Pergamene intere di articoli e postille a carattere straordinario entrano in vigore proprio nei periodi di pericolo..- spiegò
-Ciò consente d’incarcerare maghi a caso?-
Sornione la guardò al di sopra degli occhialetti a mezzaluna, mormorando amabile –Oh ma questo non è stato un caso.. -
Imbronciata e velenosa lei soffiò –Non sono affatto ciò di cui mi si accusa!- e orgogliosamente sollevò la manica sinistra dell’abito fino al gomito
Il mago inarcò educatamente le sopracciglia senza smettere di sorridere –L’assenza del marchio oscuro non significa granchè..- si chinò verso di lei, bisbigliando -…e tu lo sai Narcissa-

Intanto ad Hogwarts la situazione era degenerata…
Ne avevano fatto uno scontro di Case.
I due coordinatori, invece di placare gli animi, si davano addosso a vicenda accusandosi di non essere in grado di gestire i propri alunni.
La Mc Granit a un certo punto strillò –Non spetta a te controllare Harry costantemente, Severus! Ti sei già preso più volte la libertà di punirlo di persona quando sarebbe toccato a me, non sei suo responsabile!-
L’uomo si accigliò vendicativo, sibilando –L’ho fatto solo perché qui gli si lascia fare ciò che vuole- sogghignò – La celebrità del mondo magico raccoglie fin troppi consensi, non v’è parità tra gli studenti!-
Su tutte le furie per l’illegittima accusa di ‘patriottismo’ verso i grifondoro, la professoressa ribattè –A meno che tu non legga solo cose come ‘Il settimanale delle streghe’ o ‘Maghetta Trendy’ , saprai che il ragazzo non ha alcun motivo di vanto ad essere famoso! E tu dovresti stare più attento nelle tue esternazioni, il Ministero potrebbe trovarle nuovamente interessanti!-
Gli studenti ammutolirono, Piton ribolliva di rabbia..
Minerva si accorse di essersi spinta un po’ oltre e pian piano gli alunni di serpeverde manifestarono la propria indignazione.
Ci pensò il preside a disperdere, anche se abbastanza faticosamente, la folla. Convocò i docenti nel suo ufficio e disse invece ad Harry e Draco di aspettarlo in Sala Insegnanti.
I ragazzi non si parlarono per un po’, limitandosi a scambiarsi occhiatacce poco cordiali, poi Malfoy soffiò –Questo è successo per colpa tua Potter!-
-Non è vero, hai iniziato tu!-
-E la camera allora? Avevo per un attimo scordato quanto fossi infantile..-
-Io!?-
-Si tu! Ti ho ripagato con la stessa moneta!-
-L’hai reso pubblico però! Hai visto in che situazione ci hai cacciati?- lo accusò il moretto
L’altro fece spallucce –Potevi pensarci prima ed evitare di reagire sempre con le solite azioni stupide-
-Guarda che io sono venuto a parlarti, poi tu…-
-Si, ok Potter! Hai la coscienza pulita solo perché hai miseramente tentato, va bene!?- sbottò cercando di chiudere il discorso.
Draco non gliene aveva mai dato vinta una con tanta facilità…
Lo studiò per qualche istante anche se, voltato di spalle, non poteva vedere il suo viso.
-Neiji ti ha..fatto qualcosa?- domandò il grifondoro a mezza voce
Il biondino smise di tracciare i contorni di una sedia con le dita..la domanda che gli aveva rivolto era anomala..al massimo si sarebbe aspettato un ‘Che diavolo hai fatto al mio serpente?!’
-La tua bestiaccia non mi ha fatto niente- rispose stizzito, smettendo di pensarci
Harry fece una leggera smorfia mentre incrociava le braccia, tutto quel casino gli aveva messo addosso la voglia di fargliela pagare…
-Beh alla fine ti sei fatto beccare da Ginny, bella mossa!- lo sbeffeggiò
-Intanto ne ho approfittato per fare un po’ di pulizia in quel porcile!- replicò l’altro ostinandosi a non voltarsi
Il moretto fece un piccolo, perfido sorriso –Pensavo che fosse compito degli elfi domestici..- vide Malfoy irrigidirsi -..sei forse entrato a far parte del C.R.E.P.A. senza dirmelo?-
-Da quando devo dirti le cose?!- abbaiò il compagno girandosi di scatto con espressione rancorosa.
Harry rimase colpito dal suo sguardo, non seppe perché ma c’era qualcosa che non andava come previsto.
Dov’era il Draco maligno e combattivo che conosceva? Perché adesso era così permaloso?
Fece in modo che Malfoy non si accorgesse del suo tentennamento, non gliel’avrebbe perdonato se si fosse impietosito proprio ora..
Serio e composto, Potter rispose altero –Da quando io sono il tuo preferito!-
Fu costretto a sforzarsi di non ridere alla faccia della serpe..era come se Draco non sapesse niente di tutto ciò e gli fosse stata sbattuta in faccia una realtà sconvolgente..
Quella strana carica ribelle accumulata nelle ore precedenti diede ad Harry il coraggio necessario per avvicinarsi malizioso al rivale, sibilando –Mi sei sempre venuto dietro.. dal primo anno, ne abbiamo già parlato e l’hai ammesso..Finalmente ho deciso di assecondarti un po’ e tu..non mi dici niente?-
-Io..- tentò di ribattere, incerto su cosa dire per allontanare una dichiarazione per lui tanto infamante
-Te lo sto chiedendo da sta mattina Malfoy! So che volevi dirmi qualcosa, non c’è nessuno…dimmela-
-No! Te lo sei sognato! Non ti dico niente!- gli diede nuovamente le spalle allontanandosi
Vedere Draco fare i capricci era il massimo…
Forse quel suo atteggiamento scontroso era davvero, come diceva Hermione, una richiesta di attenzioni…
-Come preferisci- disse indifferente Harry
Se c’era una cosa che aveva imparato dalla convivenza con Malfoy era come gettare l’amo e attendere che la preda vi abboccasse da sola…
Si avvicinò a uno scaffale e prese un libro, sfogliandolo distratto..in realtà teneva d’occhio il biondo che imperterrito se ne stava rivolto verso il muro.
-Malfoy, tu che hai fatto artimanzia sai cosa vuol dire questo?- tenne l’indice premuto a lato di una pagina e alzò lo sguardo sul serpeverde
-Cosa te lo spiego a fare?- brontolò il ragazzo –Tanto non ci capiresti niente lo stesso-
-Mh scusa, non pensavo fossi ignorante in materia..- buttò li; nemmeno il tempo di finire la frase che Draco gli aveva già strappato il volume dalle mani, imprecando tra sé –Dove?!- soffiò
Harry si riprese il libro con la sua stessa gentilezza, tenendolo saldamente e mostrandogli il punto esatto.
-Quello non è un simbolo di artimanzia, è una runa!- spiegò acidamente
-E cosa vuol dire?-
-E che ne so! Non posso sapere tutto, non l’ho mai vista!-
-Come fai a dire che è una runa?- lo interrogò scettico il moretto
-Perché so come sono fatte! Ma non tutte le rune appartengono allo stesso tipo, ci sono dei linguaggi che a scuola non si studiano!-
-..E c’è bisogno di dirlo con quel tono?
-Come vuoi che te lo dica Potter? Con una canzone?-
Harry assottigliò le palpebre -Non ne saresti capace, lascia perdere!-
-Non lo farei nemmeno se lo fossi!!-
-Vigliaccheria- commentò tranquillamente
-Non sono un vigliacco Sfregiato!! E’ solo che si tratta di una stupidaggine!!-
-…vigliaccheria..- cantilenò mentre riponeva il libro
Draco lo afferrò e lo rigirò nervosamente verso di sé, bloccandolo contro lo scaffale –Smettila!- sibilò velenoso, fissandolo con quella sua tipica aria astiosa…Harry sogghignò soddisfatto, aprendo bocca per soffiargli ancora qualcosa di pungente..era malvagiamente divertente farlo arrabbiare così…
-Tu..- cominciò impertinente -..hai n.mpf!!- le labbra del biondino s’imposero sulle sue, Potter si aggrappò alla sua camicia, all’altezza dei fianchi, tirandolo contro di sé senza troppa grazia.
La lingua del serpeverde lo penetrò con furia provocandogli un brivido competitivo lungo tutto il corpo.
Cercò di contrastarlo e ad un tratto Draco si staccò vedendogli in volto un’espressione divertita e provocatoriamente arrogante…
-E’ quello che volevi no?- bisbigliò tagliente
-Si!- rispose sfacciato
-Bene! Ora starai zitto almeno!-
-Forse!!-
Continuarono a fissarsi; i loro corpi, così vicini in quella situazione di rivalità, trasmisero ad entrambi sensazioni che col tempo e l’abitudine si erano dimenticati..
Niente coccole a letto o sotto la doccia, niente grattatine dietro le orecchie distesi sul divano, niente morsetti sul collo come premio di chissà quale azione…
Puro scontro
-Non puoi farlo qui!- gli rinfacciò il grifondoro beffardamente, muovendo appena il bacino per percepire il desiderio incalzante dell’altro
Malfoy si avvicinò tanto che le loro labbra quasi si toccarono di nuovo –Ti piacerebbe che lo facessi?- sibilò rocamente sulla sua bocca in maniera umida e inebriante, che rischiò di farlo sciogliere
-Può anche darsi..- rispose impudente –Ma sei tu che vuoi scoparmi…- sussurrò ondeggiando appena -…lo vuoi..adesso..-
La bocca dell’altro s’increspò e un mormorio sottile e mellifluo s’infranse sulla sua guancia –Solo per farti smettere di parlare..e di guardarmi a quel modo- Harry s’inumidì innocentemente le labbra, consapevole però che la sua attenzione sarebbe stata catalizzata da quel gesto –Bisognerebbe ricordarti come ci si comporta!- aggiunse Malfoy con finta cattiveria
-Perché sei un purosangue? Ti ritieni superiore?-
-Vuoi che m’innervosisca ancora?- ringhiò contro il suo orecchio –Non ne hai abbastanza?- lo minacciò
Harry espose istintivamente il collo, sospirando con un po’ d’affanno dovuto all’eccitazione –Non mi hai..ancora fatto niente..parli tanto ma poi..-
Fu il turno di Draco di sorridere vittorioso; aveva capito il suo gioco e non intendeva farsi scappare un’occasione come quella…
Premette maggiormente il corpo contro il suo sentendolo teso e avvertendo l’accelerazione spontanea del suo respiro.. –Sai una cosa?- bisbigliò sensuale, l’altro si contorse leggermente –Ti lascio con la voglia…-







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Edited by kyu black - 27/10/2006, 18:46
 
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