Capitolo 141, 'Amicizie' 1

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kyu black
view post Posted on 4/11/2006, 15:45




Capitolo 141 – 'Amicizie' 1



Erano tutti in biblioteca, chissà come si erano ritrovati insieme a quel tavolo…
Hermione, Ron, Harry e dall’altro lato Malfoy e la Parkinson.
Il biondino, nascostosi dietro una catasta di volumi, non voleva decidersi a scrivere la risposta ad una lettera che stava rileggendo ormai da mezz’ora; il suo continuo picchiettare con la punta della piuma sulla pergamena non era più ammissibile!
Per non parlare degli sbuffi annoiati di Pansy, insabbiata nel suo tema di Storia della Magia.
Hermione tornò a concentrarsi sui propri appunti e tentò in tutti i modi di ignorare Ron, al suo fianco, fastidiosamente impegnato a mordicchiare le pellicine attorno alle unghie…almeno poco più in la Harry stava fermo!
Alzò brevemente gli occhi color nocciola per assicurarsi che fosse sveglio..si, lo era e stava leggendo con un certo interesse un libro piuttosto grosso, il più spesso che gli avesse visto tra le mani a parte la guida al Quiddich nei secoli; dato che la sua borsa era chiusa la ragazza ne dedusse che probabilmente non aveva niente a che fare con i compiti…fece una smorfia e si allungò furtiva dalla sua parte, avvalendosi dell’ottima vista per sbirciare il contenuto delle pagine spesse e ingrigite.
Lesse qualche parola, poi alcune frasi e infine un paio di titoletti ai paragrafi –Harry?- domandò accigliata –Cosa stai facendo!!?-
Il suo tono richiamò l’attenzione degli altri, il moretto si voltò con la faccia più tranquilla del mondo –Cosa c’è?-
Rimasero a guardarsi, lei non capiva se veramente era serio oppure se la stava sfidando, o prendendo in giro.
-Beh..quel libro, perché lo leggi?-
-Perché è utile- rispose con tutta calma
Malfoy riemerse da dietro la pila di manoscritti –Incantesimi oscuri, Potter?- domandò scettico e curioso
Harry piegò leggermente il capo guardandolo, alcune ciocche corvine gli incorniciarono il viso –Si, perché?-
–E cosa pensi di fartene?- le labbra della serpe si arricciarono in un ghignetto provocatorio, sprezzante.
-Potrebbero servirmi, non si sa mai- come se niente fosse si chinò di nuovo, ignorando tutto il resto.
Pareva molto preso da quella lettura, Difesa era la sua materia preferita ma le Arti Oscure vere e proprie erano tutt’altra faccenda..
-Come pensi di imparare qualcosa senza provarli su qualcuno?- lo punzecchiò il ragazzo, scostando i lunghi capelli biondi dietro le spalle, protendendosi in avanti e assumendo una posizione ‘felina’ ed invitante
Senza alzare lo sguardo il grifondoro sospirò –Chiederò a Piton-
Quella era una frase che non si sarebbero aspettati, perfino la Parkinson sta volta si girò a fissarlo
-..credi che Piton ti aiuterebbe con quelli?- chiese Draco, per niente convinto
-Cosa dovrei fare signor Malfoy?- l’uomo apparve da dietro uno scaffale, teneva un pacco di fogli in mano e con l’altra sorreggeva una lanterna.
Draco, il solito spione, indicò Harry dicendo –Legge un libro di incantesimi oscuri! E vuole anche impararli!-
-Oh, dubito che Potter riuscirebbe anche solo a capirci qualcosa- commentò cattivo l’insegnante, riponendo le sue cose ed avvicinandosi per ficcare il naso.
-Potrebbe darmi altre lezioni private- propose con noncuranza il ragazzo appena lo sentì fermarsi dietro di sé.
Cosa mai gli saltava in mente? La signorina Parkinson non sapeva nulla dei loro incontri nella camera dei Segreti!
Harry ruotò il busto agganciando un braccio allo schienale della sedia, alzò il capo e guardò il mago dritto negli occhi –Con pozioni non è stato un fallimento totale-
Il professore si era quasi dimenticato che l’anno prima tutta la scuola aveva chiacchierato riguardo i suoi studi supplementari..già, l’episodio della violazione dei propri ricordi aveva causato una rimozione quasi totale di quell’esperienza.
Comunque Potter si era salvato da una sgridata, per lo meno era riuscito a sfruttare quella spiacevole esperienza come una scusa!
L’uomo incrociò le braccia al petto -Io invece ritengo che sia stato deleterio, almeno per i miei nervi!- soffiò
-Perché non riproviamo professore?-
Era odiosamente insistente! E con quella sua aria determinata cosa credeva di dimostrare?
Impettito ribadì –Niente da fare!- sfogliò qualche pagina, almeno il mocciosetto si era scelto un testo serio! Chissà perché quel volume non rientrava nella sezione proibita? Forse Madama Pince era troppo occupata a star dietro ai pettegolezzi che giravano sulla Gazzetta del Profeta per occuparsi di rileggere e ricatalogare vecchi volumi.
-Allora, ci sta?-
…’Ci sta’?...’Ci sta’?!! Ma per chi lo aveva preso?! Per un compagno di merende!?! Cos’era quest’improvvisa confidenza?!
-Ho detto no!- sbottò risentito –E visto che lei ha così tanto tempo libero a disposizione, la prossima volta assegnerò il doppio dei compiti!-
Hermione sbattè la testa sul libro, era l’unica li in mezzo a farli..
Nonostante la minaccia, Potter non sembrò turbato..alzò le spalle e replicò –La scuola ormai è quasi finita-
L’uomo si abbassò così velocemente che lo sorprese a pochi centimetri dal viso, il suo naso affilato sfiorò quello del giovane –Allora farò in modo di tenerla impegnata fino all’inizio del prossimo anno!- sussurrò gelido
Ciò voleva dire esercizi per le vacanze triplicati…
-Mi scusi… hem…mi scusi?-
Piton si rialzò guardando disgustato il tassorosso fermo al suo fianco, quel genere di ragazzini lo indisponevano ancor più degli insopportabili arroganti come Potter!
Lo sciocco se ne restava impalato, timoroso, con un foglietto stretto in mano, a balbettare chissà quale fesseria! Era stufo!
Gli strappò di mano il permesso, sentendolo mormorare –La professoressa Sprite me l’ha firmato..-
-Lo vedo anch’io! Ma perché viene da me? La direttrice della biblioteca è ancora assente?- brontolò spazientito mettendolo ancora più in soggezione
-Hem no ma…le..le chiavi le ha lei..- si torse nervosamente le mani finchè l’insegnante non gli riconsegnò bruscamente la pergamena, facendo dietrofront con uno svolazzo, infastidito.
Entrò e attese che quell’inutile studente prendesse ciò che gli serviva.
-Mi ci vorrà un po’…- bisbigliò Chris guardando il docente con rammarico.
Piton sbuffò, quel rompiscatole gli avrebbe fatto perdere l’intera serata!!
Tirò malamente una sedia e prese posto nell’unico tavolo disponibile tra gli scaffali della sezione proibita –Si muova!- ringhiò.

Trascorse oltre un’ora
Severus aveva preso a leggere un importante libro sulla stregoneria antica senza accorgersi del tempo che passava..
Fu solo per caso che alzando gli occhi notò, appoggiato sulle pagine, il giovane addormentato.
Assottigliò le palpebre, l’orologio segnava le undici e un quarto…chiuse il tomo, fece il giro del tavolo ed esclamò –Così lei mi fa restare qui per poter dormire?!!-
Chris sobbalzò mormorando impastato –Mi..mi scusi..mi disp..- i suoi occhi si allargarono e il respiro gli mancò quando vide il professore arrabbiato puntargli contro la bacchetta.
Non udì l’incantesimo, una fiamma azzurrina venne spedita verso il suo volto…
Addormentandosi su ciò che aveva scritto le parole d’inchiostro si erano impresse sulla sua guancia.
L’espressione dura del mangiamorte non si addolcì quando lo vide tentare di assumere un’aria riconoscente –Non s’illuda…non dimenticherò con facilità il fatto che mi abbia costretto a stare qui fino a quest’ora perché lei potesse fare il suo riposino!- abbassò pericolosamente la voce, rendendola melliflua e allo stesso tempo sensuale, e aggiunse –M’inventerò qualcosa appositamente per lei…qualcosa di divertente..così le passerà la voglia di perdere tempo in mia presenza-
Dannato moccioso! Che diavolo aveva da arrossire ora?! Possibile che ci fossero tanti idioti in circolazione?! Aveva frainteso forse? Solo nel suo cervello malato… E c’era bisogno di imbarazzarsi anche?! Lui non si era mai sentito a disagio con i propri docenti! In questi giovani c’era qualcosa che non funzionava!
Gli venne in mente che oltretutto non era la prima volta con Martins! L’aveva già sorpreso a fissarlo in maniera equivoca durante una lezione!
-Se ne vada subito!- soffiò
-Ma..ma non ho finito..- pigolò il ragazzo vedendosi sottrarre il libro
Piton lo chiuse di botto e lo ripose sul suo scaffale –Avrebbe dovuto sfruttare meglio quest’ora invece di dormire!- lo rimproverò inflessibile.
-Questa notte sono stato sveglio a ripassare pozioni e..- i suoi tentativi di giustificarsi erano perfettamente inutili
-Pozioni non è una materia che si studia di notte!! Se non trova il tempo per applicarsi come si deve le consiglio di lasciar perdere! Scommetto che domani farà pena!-
-Ma io..- abbassò lo sguardo, come poteva pretendere che quel pipistrello capisse?
-Ora basta! Mi ha seccato a sufficienza!-
Chris stette un attimo zitto, poi borbottò sommessamente –Non so..come riuscire a prendere un buon voto con lei..- sollevò il viso per guardare l’insegnante che lo fissava austero.
-Ci rinunci! E il prossimo anno non si presenti, così avrò una seccatura in men…-
-Il M.A.G.O. in pozioni mi serve!- esclamò all’improvviso l’alunno, la fronte aggrottata e i pugni serrati.
Severus, nell’attimo in cui lo fissò spiazzato, comprese che la percentuale di ragazzini squilibrati era superiore al previsto…
-Dovrà trovare il sistema allora!- replicò con una punta di soddisfazione, quando gli veniva ricordato tanto generosamente che il coltello dalla parte del manico ce l’aveva lui non poteva non nascergli un leggerissimo ghigno ad arricciare beffardamente la sua bocca velenosa.
In quell’istante decretò con malvagità che Martins non sarebbe mai riuscito a farsi ammettere al corso l’anno successivo!

Lo cacciò dalla biblioteca, a quell’ora erano rimasti solo loro.
L’insegnante chiuse le porte con la magia, qualche bambino del primo anno avrebbe potuto infilarsi li dentro per trafugare qualche cosa..com’era già successo.
Stava ancora brontolando contro la petulante insistenza del giovane quando venne fermato da un tonfo, il rumore lo fece voltare…Chris era a terra, apparentemente svenuto.
Fece un passo verso di lui e lo sollevò con un incantesimo di levitazione.
Ci mancava solo questa!
Tentò di scaricarlo i infermeria, Madama Chips però gli chiese di avvisare la professoressa Sprite dell’accaduto, e l’uomo di ritrovò a svolgere mansioni da elfo domestico! Avrebbe fatto meglio a lasciarlo dov’era!

.

Durante la pausa pranzo del giorno seguente, Harry ed Hermione andarono trovare l’amico, avevano saputo del suo ricovero e avevano abbandonato Ron alla sua vitale partita a scacchi.
-Ciao- disse la ragazza vedendolo seduto a letto, che leggeva un piccolo opuscolo azzurro.
Il ragazzo sollevò gli occhi con evidente sopresa, rispondendo al saluto –Non mi aspettavo che sarebbe venuto qualcuno- confessò posando ciò che teneva tra le mani sulle coperte; era contento della loro visita.
-Abbiamo saputo che sei stato male- continuò la grifondoro accostandosi al letto, Harry fece il giro per sistemarsi dall’altro lato.
-E’ solo un po’ di anemia- spiegò incoraggiante –Madama Chips ha detto che la stanchezza mi ha ‘buttato giù’…non è niente-
-E’ successo anche a me- intervenne Potter –Devi stare a riposo…vai sempre avanti e indietro tra le serre, è ovvio che poi ti stanchi-
L’amico annuì sorridendo, non pensava che avesse fatto tanto caso a lui… -Mi piace- si scusò
-Sei esattamente come Neville- sospirò Hermione
-Lui lo vedo spesso, è molto appassionato della materia. Da sempre da mangiare alle piante carnivore..io non mi ci avvicino mai..ho avuto alcune brutte esperienze…una volta, da piccolo, una Tecularia mi ha spruzzato addosso il suo veleno- La Granger fece una faccia dolorante –Oh, ma brucia!!- gemette
-Eh..si- ammise l’altro
Hermione si sistemò la tracolla in grembo –Quando pensi che ti faranno uscire?-
Chris le indicò il comodino sul quale una fialetta rossa sostava in un bicchiere vuoto –Devo bere l’ultima sta sera, poi posso andare- sorrise -E’ stupido star male gli ultimi giorni di scuola- commentò
-Ma no. Ascolta, visto che ti senti meglio ti va di festeggiare?- propose la ragazza, provava tanta tenerezza quando scorgeva su quel viso così delicata un sorriso dolce.
-Ci troviamo tutti nella stanza delle necessità, domani pomeriggio- gli diede appuntamento e si dileguò –Voi non avete l’esame di antiche rune..a dopo!-
Guardandola uscire il tassorosso sussurrò –E’ davvero molto carina..-
Harry spostò lo sguardo su di lui, incerto su cosa pensare..l’aveva detto in un tale modo..
-Come mai Ron non si fa avanti?- domandò il compagno
Quella semplice domanda lo colse alla sprovvista, sospirò come per richiamare a sé la risposta –Loro stavano assieme ma poi si sono lasciati-
-Si, ma ora?-
-Adesso..beh adesso non saprei, spero che tornino insieme- annuì, non sapeva nemmeno che stava dicendo…- Scusa, sono distratto-
-E cos’è che ti distrae?- domandò l’altro ridacchiando sornione
Il suo viso pulito, semplice, gli occhi e quei capelli mossi color ambra, la camicia bianca, sottile, leggermente aperta e le lenzuola candide creavano un’atmosfera strana..
-Da..non lo so- rispose il grifondoro imbarazzato
-Forse anche tu hai bisogno di riposo- la sua era una punzecchiatura priva di cattiveria, gentile.
Harry si stirò –Allora oggi non mi metterò a studiare!- disse divertito, aggiustandosi sulla sedia –Che facciamo?...ho tutto il pomeriggio libero!-
Dopo aver progettato una serie di cose, finirono per mettersi a discutere di vacanze; entrambi non vedevano l’ora di tornare a casa… naturalmente Harry mirava ad essere ospitato da Ron…
Quando però sentì che Martins abitava a non più di un’ora a piedi da Privet Drive, riconsiderò l’idea di fuggire nuovamente per andare dai Weasley.
-Si, potremmo incontrarci- commentò, forse la sua estate si annunciava finalmente meno noiosa delle precedenti.
Parlottarono tra loro mettendosi d’accordo persino sulle vie da prendere e sui luoghi in cui incontrarsi, quasi dovessero fare tutto il giorno dopo; l’unica cosa che li interruppe fu l’arrivo di un uomo che entrando chiamò il moro in un modo teneramente familiare.
-Remus!!- Harry saltò in piedi e lo abbracciò, lasciandolo di stucco
-Oh, ciao…sei contento di vedermi?- sorrise il mago posandogli una mano sulla schiena in una breve carezza; indirizzò il sorriso anche a Chris, che lo ricambiò titubante
Le voci che fosse un lupo mannaro erano circolate alla fine del terzo anno e il professore aveva dovuto lasciare la scuola, questo non lo tranquillizzava molto.
La poca conoscenza della materia e gli episodi di panico creati da un famoso gruppo di licantropi mettevano nel ragazzo una certa diffidenza.
-Cosa fai a scuola?- domandò Potter
Lupin si sedette sul bordo del letto affianco a quello occupato dall’alunno –Faccio rapporto a Silente e do il cambio ad Alastor, sembra non stare molto bene in questi giorni-
Avendo visto la faccia del suo ex allievo, Remus tirò fuori dalla tasca un pezzo di cioccolato, glielo porse bisbigliando –Con questa uscirai presto di qui-
Chris lo accettò incerto mentre Harry diceva, in tono eccessivamente casuale –E tu? Come sei stato in questi giorni? Tutto bene?-
L’uomo cercò di leggere qualcosa nell’espressione di Harry ma non capì…
-Sono stato relativamente bene. Perché?-
-Chiedevo…- fece spallucce, per nulla convincente.
Col passare dei minuti Chris si sciolse un po’, capì che Lupin non aveva niente di pericoloso…al momento almeno.
Quando Madama Chips tornò spedì fuori i visitatori, non voleva avere troppo caos nella sua infermeria! Tanto più che stava arrivando un’intera classe di ragazzi che presentavano gli stessi sintomi di Martins.
Guardandoli sfilare Remus commentò –Potrebbe essere un fungo- ridacchiò senza trattenersi per un breve momento, poi si ricompose –Il Filiantus cresce tra le radici delle Mandragole, io Sirius e tuo padre l’abbiamo usato più di una volta..-
-Per saltare le lezioni?- domandò interessato
L’uomo fece una piccola smorfia –Noo. Ci divertivamo in classe..- Harry lo guardò scettico -.. anche se non eravamo fissati per lo studio…La usavamo su chi non poteva fare a meno di presentarsi a lezione, sui secchioni..era uno spasso. Inalata provoca svenimenti ma…se la mangi…- continuò sogghignando tra sé
-Si, molto divertente!!- sibilò una voce alle loro spalle.
Per niente sorpreso e con espressione allegra, il mannaro lo salutò –Buongiorno Severus-
Il professore, impettito, lo squadrò con la sua solita aria di disappunto –Gli stai insegnando qualcosa Lupin? Nel caso Potter non sia in grado di cacciarsi abbastanza nei guai per conto proprio?- lo interrogò tagliente.
-Stavo solo rivangando vecchi ricordi, tutto qui- rispose cordiale mettendo una mano sulla spalla del ragazzo –Vieni, ho una sorpresa per te-
Quella novità gli fece brillare lo sguardo e, insieme al mago, Harry si avviò verso la Sala Grande.
Piton era rimasto a fissarli irritato, che l’avessero totalmente ignorato non gli importava molto, ma il fatto che Lupin gli avesse rivolto la parola con tanta semplicità non lo accettava! Non dopo ciò che aveva tentato di fare!
Si sentì uno sciocco quando si mosse , al primo passo la scarpa battè con forza a terra, Severus ruotò su se stesso con l’intenzione di tornare alla sua occupazione preferita..
-Professore?..Professore?- lo chiamò più forte, Martins si sporse facendo scendere un po’ le lenzuola, teso verso di lui con la speranza che si fermasse…
“E va bene!” –Che diavolo vuole?!- gli uscì
Il ragazzo si ritirò alla sua occhiata –Il..il compito..- disse timido
Era per quello che l’aveva chiamato indietro?
-Spiacente!- cominciò sbrigativo – La consegna era entro oggi!- sbottò vedendo il panico manifestarsi sul suo viso
-Mah..non potevo..io l’ho finito, ce l’ho in..- tentò, inutilmente.
-Non è un problema mio se lei perde tanto tempo ad occuparsi di pianticelle e di conseguenza si ammala-
Il tassorosso abbassò lo sguardo per poi rialzarlo con irritante, sincera, speranza –Per favore- mormorò
Credeva che bastasse chiederlo con le buone?!
-Le regole valgono per tutti, i suoi problemi personali non mi riguardano, tanto più che non sono il capo della sua Casa- spiegò quasi divertito dalla sua faccia non ancora del tutto rassegnata
-La prego..ci vado ora, vado a prenderlo- disse scoprendosi e scendendo dal letto; come previsto dovette aggrapparsi al comodino per non cadere a terra.
-Ho detto no!- infierì il professore; stava per aggiungere qualcosa di sgradevole tanto per rincarare la dose quando la sua voce lo stupì e lo indispose al tempo stesso.
-Mi aiuti!- aveva detto, una richiesta di soccorso un po’ particolare dal momento che c’era una punta di comando in quel tono.
Innervosito l’uomo scalpitò verso di lui, lo afferrò per le braccia e lo spinse indietro facendolo sedere sulla branda –Non sono la sua balia!- soffiò aggrottando la fronte nell’accorgersi che le mani del giovane si erano aggrappate ai suoi avambracci.
E si che lui odiava essere toccato! Pensava anche di averlo fatto capire bene a chiunque! Da Silente a Potter, a Lucius, a Remus e persino quell’impiastro di sua zia! Tutti a mettergli le mani addosso!
Lo toccavano sopra, addirittura sotto i vestiti, lo assillavano, lo cercavano, erano amichevoli e gli rompevano le scatole!
Non era abbastanza antipatico da tenerli alla larga? Doveva impegnarsi più di così?
-Per favore…- il flebile sussurro del ragazzino lo riscosse dai suoi acidi pensieri –Le chiedo solo questo…poi basta-
Era una specie di patto il suo? Non gli offriva nulla che potesse volere da lui! Se aveva scelto quella tattica proprio non ci sapeva fare!
Forse gli ultimi giorni di scuola potevano essere ancora divertenti..
-Se glielo permetto..- iniziò con voce bassa e vellutata, quasi volesse spingerlo ad accettare -..lei dovrà dimostrare la sua buona volontà, e non solo a parole. Potrei concederle di sbrigare qualche noioso compito che sono solito svolgere di persona…- come proposta era equa..o almeno lo sembrava.
-Si si- annuì subito..fin troppo facile, a questo punto avrebbe potuto chiedere che gli spennasse un ippogrifo vivo.
Poco male, lui sapeva in cosa occupare il giovane e certe mansioni erano già sufficienti a ripagarlo del disturbo di portarsi in tasca un foglio con la sua relazione.
-Chiami qualcuno e mi faccia portare il suo tema. Quando Madama Chips la dimette venga nel mio ufficio- spiegò in tono duro, voltandosi stizzito a causa del sorriso riconoscente che l’alunno gli aveva rivolto..proprio a lui!

.

In giardino Harry salutò con gioia Arthur e Molly Weasley.
La donna lo stritolò nel proprio abbraccio accarezzandogli i capelli, solo dopo commentò quanto avesse bisogno di tagliarli.
-Li tengo lunghi come Sirius- aveva sorriso, incontrando un’espressione confusa sui loro volti; che potevano dirgli ora? Gongolò soddisfatto
-E quello?- indicò un sacchetto di carta colorata che la strega teneva nella borsa fatta ai ferri
-E’ per te!- cinguettò lei porgendoglielo..era caldo..
-Tutti tuoi, non farteli mangiare da Ron!- gli fece l’occhiolino
La sua aria contenta rallegrò gli adulti –Grazie!- biscotti morbidi..li adorava.
-E..- aggiunse il signor Weasley dondolandosi sui talloni come chi sta per dire qualcosa di sensazionale e muore dalla voglia di farlo.
Gli attimi d’attesa caricarono Harry d’energia, parevano tutti entusiasti di qualcosa, non sapeva perché ma respirava aria di festa…
-Hai ricevuto un ordine di Merlino!- esplose Molly con voce acuta, strizzandolo ancor più di prima.
Gli occhi del ragazzo si erano pietrificati sul papà di Ron, un po’ deluso per non essere stato lui a dare la notizia.
Riuscì a dargli qualche pacca sulle spalle nonostante la moglie detenesse il monopolio del ragazzo –Il dieci luglio te lo consegneranno al Ministero, intanto prendi questa- e gli consegnò una pergamena dall’aria importante, i bordi dorati scintillarono nelle sue mani.
-Per tutto ciò che hai fatto Harry, per l’attacco alla scuola e per il tuo spirito di fedeltà nei confronti della comunità magica… anche se sei giovane e inesperto- rivelò confidenziale, lasciandolo di stucco.
-Già- convenne Arthur –Per la tua fedeltà incondizionata al Ministero-
Leggermente imbarazzato dai loro sguardi e dalle loro chiare aspettative, Molly borbottò –Sono fedele a Silente- prendendosi un’altra scompigliata di capelli della donna.
Il presidente fu la prima persona da cui andò appena rientrato nel castello, corse da lui rischiando di cadere per le scale –Professore!!- esclamò tenendo con una mano i biscotti e agitando la pergamena nell’altra, lei sorrise apertamente –Lo so- disse solo, domandando poi di potersi approfittare di qualche dolcetto.
Una sorta di strana esaltazione lo animò per tutto il giorno. Aveva una gran voglia di fare tutto! Dal giocare agli stupidi giochi di Seamus a studiare con impegno.
L’unica cosa che fece fu però sedersi a gambe incrociate sulle finestre aperta di un corridoio, mangiucchiando il suo premio mentre leggeva il contenuto del documento.
Alcuni serpeverde del settimo anno passarono di li, Blaise stava discutendo con De Noir ma gli fece segno che l’avrebbe raggiunto dopo, si avvicinò al grifondoro e osservò ciò che aveva le mani –Di chi è quello Potter?-
Gli occhi vivaci e incredibilmente verdi dell’altro incrociarono i suoi –Mio- rispose orgoglioso
Dall’alto della sua statura, Zabini guardò in giù –Un ordine di Merlino terza classe?- non poteva crederci
-Si!- affermò l’altro arrotolando la pergamena e agguantando il sacchetto di delizie –E ora vado a dirlo a Ron e a Hermione!-
Un sorrisino enigmatico spuntò sul viso della serpe –Ok..vai-
Harry si accorse che avevano scambiato qualche parola senza litigare…arrossì, si era quasi scordato dell’episodio del giorno prima –Hem..- non sapeva cosa dire a riguardo..e per la verità non sapeva nemmeno se doveva dire qualcosa o no.
-E’ ..è stato…io..-
-Si, lo so. Ti ho dato solo una mano..ma non succederà più- disse, col tono di chi stabilisce la fine di una tregua.
-Ok- annuì Potter, schizzando via senza guardarlo.






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