Capitolo 143, Saluti e promesse

« Older   Newer »
  Share  
kyu black
view post Posted on 11/12/2006, 21:45




Capitolo 143 – Saluti e promesse




L’intera scuola era in fermento dalla sera precedente; quella mattina scie di ragazzi si accalcavano fuori dal castello per salutarsi e scambiarsi gli indirizzi.
Erano tutti pronti, in anticipo e troppo agitati per rimanere all’interno dell’edificio, inoltre quella era proprio una bella giornata di sole ed era piacevole trascorrerla fuori, sapendo che non ci sarebbero più state verifiche e interrogazioni per almeno due mesi!
Non potendo portare con sé Neiji, Harry lo affidò alle cure di Hagrid, che fu ben felice di badare ad un pericoloso serpente di tre metri!
Rientrando il grifondoro s’intrufolò nel bagno delle ragazze al secondo piano dove, appoggiato contro il lavandino, lo stava aspettando Malfoy.
Dovevano scendere nella Camera dei Segreti e recuperare le loro cose, entrambi vi avevano lasciato qualche effetto personale e dei vestiti.
Si trovavano li da pochi minuti e Draco aveva già cominciato a lamentarsi per l’umidità.
-Su smettila Malfoy- disse contrariato il grifondoro
Il biondino si accigliò più di prima, se a causa sua avesse preso il raffreddore gliel’avrebbe fatta pagare!
Non aveva un fisico particolarmente delicato ma quell’aria era malsana, lo sentiva!
Quando scesero nella gola di Salazar rimasero un po’ stupiti, Harry mormorò –Abbiamo lasciato davvero questo disordine?-
Draco se ne chiamò fuori, lui non era solito lasciare una stanza in quello stato!
Certo che ultimamente si era fatto influenzare un po’ troppo dagli atteggiamenti superficiali del gifondoro.
Ci vollero come minimo dieci minuti per rimettere a posto i libri e i cuscini, e spostare il divano nella sua posizione originaria
-Hey Draco, guarda!- il ragazzo raccolse un volume incastratosi sotto la libreria, era di un verde molto scuro e la copertina rivestita di velluto logoro indicava che fosse molto antico.
-Non ho tempo adesso! Prendi le tue cose e andiamo!- rispose l’altro raccattando una cravatta, una cintura, due pergamene di Incantesimi e un maglioncino che Potter gli aveva macchiato con la cioccolata.
Un tonfo lo fece sobbalzare, Harry aveva sbattuto il volume su degli altri libri, accatastati sopra un piccolo tavolino –E’ il terzo!- affermò.
Draco guardò i testi, poi il ragazzo, inarcò le sopracciglia e dichiarò strafottente –Bravo! Sai contare!-
Il moro fece una smorfia poco divertita, sibilando –Ma quanto sei simpatico!- gli voltò le spalle e ignorò la propria scoperta, in fondo a lui cosa gliene importava?
Malfoy piegò distrattamente il maglione poi, gettando qualche occhiata verso il compagno accucciato poco distante, domandò mellifluo –Stai facendo l’offeso adesso?-
Un secco e inviperito ‘No’ lo fece sogghignare.
Potter stava per sgridarlo, era insopportabile e la cosa che reggeva meno era il fatto che Draco si comportasse da stronzetto solo per darsi un tono ora che la scuola era finita e non si sarebbero più visti fino a settembre!
Un rumore però interruppe i suoi propositi, si girò verso il condotto che portava li e vide Ron steso a terra con il volto spiaccicato contro il pavimento..Hermione, su di lui, si stava rialzando in fretta..
-Harry! Hai lasciato tutto aperto di sopra! La porta del bagno, l’ingresso alla Camera! Cosa ti salta in mente!?!-
-Oh scusa- commentò, lanciando un’occhiata di rimprovero verso Malfoy, sceso dietro di lui, che però assunse un’aria indifferente.
Non era capace nemmeno di prendersi le sue responsabilità! E poi quello ‘infantile’ tra i due era lui??!
-Beh..è bello qui, è meno polveroso e…-
Ron arrivò tossendo, distraendo la ragazza, che gli chiese –Come stai?-
Con un brontolio il rosso si allontanò lasciandosi cadere sul divano.
-Il tuo atterraggio qui non è stato piacevole vero?- domandò la serpe in tono perfido –Eh, ti capisco.. la Granger non è leggera come una volta.. ha messo su un sedere..-
Hermione s’indignò sbraitandogli contro –Sei un maleducato!!-
Potter e Weasley nascosero un sorrisetto..in fondo era vero che i fianchi dell’amica si erano allargati..anche se Ginny riteneva che fosse tutta femminilità.
-E’ colpa della tua sedentarietà castoro, stai sempre chiusa in biblioteca..- continuò a punzecchiarla Malfoy
-E con questo?! A te non deve interessare!- sbottò afferrando il primo dei libri sul tavolino, lo aprì e ostentò di non considerarlo.
I tre ragazzi intanto alternarono discussioni a piccoli litigi, scatenati principalmente da Draco e da suo cugino Ron, che non potevano resistere quando si trovavano chiusi nella stessa stanza.
-State zitti un momento- li interruppe poco dopo la grifondoro, che guardava alternativamente tutti e tre i libri aperti sul divano –Draco taci! Ho scoperto una cosa! Guardate..-
Mostrò agli altri come le strane numerazioni delle pagine, che raffiguravano cifre arabe, romane e altri simboli incomprensibili, se venivano sovrapposti davano origine ad alcune rune, che potevano così essere lette.
Ne uscì una frase sconnessa, a causa della mancanza di uno dei quattro libri che, evidentemente, erano stati scritti dai fondatori stessi.
Grazie all’ultimo testo, ritrovato solo pochi minuti prima, riuscirono a capire a cosa si riferissero le parole ’un tocco magico’ , ‘passaggio’, ‘la via dell’amicizia’…esse riguardavano la fontana delle quattro case, all’ingresso est.
-Dovremmo trovare qualcosa laggiù- disse Ron, elettrizzato da quella nuova scoperta; Malfoy lo fissò annoiato, precisando –‘Lassù’ Weasley, siamo sottoterra..hai presente le fogne?-
-Draco non polemizzare adesso!- sbottò Harry mentre i due si guardavano con astio.
Hermione, alzando gli occhi sull’amico e notando la sua espressione, affermò –Oh no Harry! So cos’hai in mente di fare!-
-Perché no?- replicò come un bambino
-Perché…- iniziò lei, con aria saputella –Se l’informazione è stata nascosta in questo modo significa che non doveva essere facile scoprire cosa ci fosse in quella fontana! E sai per quale motivo a dei semplici studenti non era consentito saperlo?-
-Taglia corto Granger!- il biondino già la sopportava poco, in più gli toccava sorbirsi quel tono da maestrina?
-Semplice!- calcò stizzita, ricambiando il suo sguardo seccato –Perché è pericoloso! In più non sappiamo nemmeno di che si tratti!-
-Non lo sapremo certo restando qui- ribattè Harry, deciso più che mai a scoprire cosa nascondesse il castello.
Aveva avuto modo di imparare che vi erano camere sconosciute, come quella in cui si trovavano, specchi dei desideri, scale mobili, passaggi segreti, trappole e strani spostamenti di mattonelle che, a detta di qualche elfo domestico, nel castello si muovevano autonomamente…
Probabilmente in sette anni non sarebbero riusciti a scoprire che una piccola parte di quel mondo.
La sensazione di urgente curiosità si fece più forte –Dobbiamo! Dai Hermione, abbiamo la fortuna di trovare qualcosa che forse nessuno ha mai scoperto e tu dici che rinunciamo perché sarebbe pericoloso! Come se non ne avessimo fatte di cose peri..-
-Harry, non insistere!-
-Ha ragione!- intervenne il rosso, infervorato, schierandosi dalla parte dell’amico. La prospettiva di scoprire un tesoro nascosto aizzò Weasley oltre ogni previsione –Chi meglio di noi?- disse cominciando a snocciolare freneticamente ogni loro impresa -Al primo anno il drago e il troll…il cane a tre teste di Hagrid e il tranello del diavolo, le chiavi assassine, la scacchiera che ci ha fatti a pezzi e le pozioni velenose di Piton, Raptor impazzito e Tu Sai Chi dietro la sua testa! Al secondo anno..-
-Ho capito! Ma una cosa è agire perché non si ha altra scelta, un’altra è andarsela a cercare!-
-Al Ministero allora!? Ci credevamo e siamo andati a..-
-E abbiamo visto com’è andata a finire!!- urlò per zittirlo, pentendosi subito dopo di averlo fatto.
Harry aveva un’espressione cupa, in quell’occasione Sirius era morto…
Ma quel ricordo gli scatenò un’altra reazione…
”Il pericolo sarebbe stato il pepe per James”
Lui non poteva essere da meno di persone che ammirava tanto, coi loro pregi e difetti
-Io vado!- esclamò alzandosi di scatto dal divano.
A quel punto Malfoy intervenne, gli altri ne rimasero stupiti come se si fossero momentaneamente dimenticati che lui era li.
-Una domanda Potter: non credi che se i fondatori hanno fatto in modo di svelare il mistero unendo quatto libri differenti, volessero indicare che ci fosse bisogno di quattro persone per risolvere l’enigma?-
Silenzio
-Che vuoi dire?- chiese Hermione, per la quale la sua logica aveva un senso, l’unico problema era capire come potesse esserne sicuro e dove volesse andare a parare.
-Dico solo che ci siamo passati tutti davanti. E’ una fontana quadrata con quattro statue. Forse, dato che il loro problema era la divisione di opinioni, hanno nascosto qualcosa obbligando gli altri a restare uniti per trovarla.. – dalla sua faccia Weasley non aveva capito un bel niente!
-Sto cercando di dire che servono quattro persone per trovare il passaggio di cui parlano i libri. La via dell’amicizia è la capacità di agire insieme e un tocco magico vorrà dire che bisogna attivare qualcosa con la magia-
-Una magia composta? Un incantesimo eseguito da più persone?- ipotizzò la grifondoro
-Non lo so Granger, ma se volete scoprire di cosa si tratta vi consiglio di farlo in fretta, tra poco si mangia e poi c’è un treno da prendere!- sorrise beffardo, aveva concluso e si alzò per andare via.
Si mosse ma ricadde seduto sul divano.
Si voltò alla sua sinistra scoccando un’occhiataccia gelida al moro, che l’aveva trattenuto, Harry mormorò –Stai cercando di convincerci che sei intelligente come Hermione?- il tono fastidiosamente divertito che aveva usato fece sorridere la compagna, che disse –Beh Malfoy è bravo quando si impegna-
-Smettetela di prendermi in giro!...specialmente tu!-
-Che ho detto?- soffiò Weasley, ancora impegnato a pensare come avesse fatto la serpe a capire tutte quelle cose in breve tempo.
-Tu cosa credi che dovremmo fare insomma?- insistette Harry, rivolgendosi a Draco
-Dovremmo? Primo non ho intenzione di unirmi alle vostre stupide ricerche! Secondo non c’è più tempo per mettersi a fare i piccoli esploratori, rinviate la cosa all’anno prossimo! Non…Potter! Smettila di tirarmi il braccio!- Harry si accigliò –Hey! Volevo solo che ti calmassi! Stai gridando!-
-Esagerato!- soffiò il biondino –Stiamo perdendo tempo e ho un mucchio di cose da fare!-
-Tipo?- lo sfidò l’amante
-Un sacco di cose!!- cercò di nuovo di alzarsi ma il ragazzo agganciato a lui gli strisciò sulle gambe sogghignando; posò le labbra appena sotto le sue e risalì fino ad incontrarle rigide e serrate. -Bleah!- si espresse platealmente Ron, brontolando il proprio disappunto.
-Credi di avere un po’ di tempo adesso?- bisbigliò Harry al biondino appena avvertì la sua bocca cedere e collaborare
Hermione chiuse il libro –Ok, all’anno prossimo..ma voi non restate li fino ad allora- li rimbeccò mentre Draco chiudeva le mani sui fianchi dell’altro, che sembrava intenzionato a riprendere a litigare privatamente con la sua lingua.

.

Dopo aver pranzato e ascoltato i saluti del preside, gli studenti uscirono e raggiunsero Hogsmade per salire sull’Espresso che li avrebbe riportati a Londra.
La giornata che continuava a presentarsi limpida e piena di sole metteva allegria, i problemi e le brutte notizie riportate nelle settimane precedenti dal Profeta sembravano molto lontane e quasi inverosimili a sentirle raccontare, inoltre la presenza di tanti auror a vigilare la stazione non suscitava più un grande interesse.
Hagrid era andato a salutare i suoi amici assicurando ad Harry che il suo serpente sarebbe stato bene e che l’avrebbe rivisto a settembre più grande e più forte di ora!
Ron ed Hermione non poterono non preoccuparsi…
Durane la prima parte del viaggio i ragazzi giocarono, assieme a Ginny e a Luna, ad un gioco inventato dalla corvonero…un gioco che includeva domande e risposte mimate…la Granger perse miseramente il primo turno e si rifiutò di partecipare ad un secondo round.
Si trasferì invece nella cuccetta affianco in cui Neville e Chris discutevano di erbe e radici…loro due avevano qualcosa in comune e finalmente Paciock era in compagnia di qualcuno che condivideva la sua stessa passione.
Quell’anno il suo esame in erbologia aveva ottenuto lo stesso risultato della grifondoro, Martins li aveva staccati di poco.

Quando, verso le due del pomeriggio, Harry e Ron andarono a cercare la signora con il carrello per rifornirsi di panini e dolcetti, assistettero a qualcosa di molto particolare…
Si fermarono poco prima di raggiungere l’altro vagone e si appiattirono contro la parete sbirciando all’interno di una cabina dalle tende non completamente tirate.
Purtroppo tutti gli scomparti del treno erano insonorizzati e loro non poterono che indovinare a grandi linee la conversazione.
All’interno c’erano Pansy e Seamus…
Lei era seduta a braccia incrociate e sbuffava visibilmente, lui accucciato per terra che cercava di farsi ascoltare..pantaloni consumati, tennis parzialmente scollate e dai lacci incredibilmente lunghi e slacciati, una maglietta verde vomito di Harry, appartenuta a Dudley, capelli spettinati e un’espressione terribilmente ridicola.
-Ci servirebbero le orecchie oblunghe- sussurrò sottovoce Ronald; qualcosa gli sfiorò la spalla e sue sorella sorrise sadica, unendosi a loro e dando in mano al fratello delle striscie color carne.
Passarono i filetti sotto la porta e rimasero in ascolto…
-Eddai..ma non posso nemmeno scriverti?- disse lamentoso il grifondoro; erano quindici minuti che stava provando a convincerla ma lei lo snobbava con convinzione!
-Per l’ennesima volta Finnigan: NO!-
Guardando imbronciato il tessuto che ricopriva i sedili, il ragazzo infilò una mano in tasca e tirò fuori un oggetto che nessuno riuscì a vedere bene…
-Dammi le mani- disse
-Cosa?!- soffiò l’altra indignata
-Dammi le mani!- ripetè facendo segno di volerle dare qualcosa.
Sospettosa e diffidente, la Parkinson assottigliò le palpebre posando il dorso della mano sulle ginocchia, schiudendo il palmo.
Si ritrovò un cuoricino di zucchero in mano, incartato con una velina rossa e argentata… ce n’erano molti di quei dolcetti da Madama Piediburro…
Rimase a fissarlo, lui non la guardava e faceva finta di niente.
Sentì la gola chiudersi..era una cosa così stupida!!
Quel gesto gentile l’aveva lasciata perplessa.. dalla sua faccia accigliata parve che stesse per sbraitare qualcosa da un momento all’altro, invece le uscì un rigido e soffocato ‘grazie’
Seamus alzò gli occhi, sottomesso e quasi preoccupato di poter prendere uno schiaffo all’improvviso… si tese e le baciò cautamente una guancia, poi incontrò le sue labbra, teneramente…
Harry e Ginny sorrisero, Ron fece una smorfia disgustata.
Poi, tutto a un tratto, i tre scattarono indietro ritirando le orecchie oblunghe in un attimo; la porta si spalancò, dentro Pansy strillava come un’aquila minacciandolo di morte…
Seamus corse via ridendo e la ragazza, rabbiosa, si riallacciò il reggiseno che lui le aveva sganciato da sopra i vestiti.
-Che scherzo idiota!!- urlò

Alcune ore dopo l’Espresso arrivò alla stazione di Londra, gli alunni erano felici di tornare dalle proprie famiglie e si accalcavano nei corridoi per essere i primi a scendere.
Fu solo per caso che Harry si ritrovò un passo avanti a Cho Chang, che dopo avergli pestato un piede senza volere sorrise e gli chiese scusa.
Era probabile che il suo comportamento fosse influenzato in parte dal sollievo di tornare andare a casa…dalle voci che circolavano a scuola aveva saputo che suo zio era stato ferito dal gruppo di licantropi in libertà.. era stato più o meno nello stesso periodo in cui, per una settimana, non aveva fatto che piangere e saltare le lezioni.
Un gruppo di serpeverde poco disposto a fare la fila scavalcò diversi compagni, tra cui Potter che rimase spiaccicato contro la porta della cuccetta da sui era appena uscito; per non farsi travolgere Ginny finì in braccio a suo fratello.
-Hey sfregiato!- Draco superò prepotentemente alcuni ragazzini spingendo il moro e tutti i suoi bagagli dentro il compartimento
-Smettila Mafoy! E’ pieno di gente!- sibilò nervoso, occhieggiando le persone che passavano senza fare molto caso a loro.
-Pensi di fare il furbo?- lo accusò l’altro –Dove credi di svignartela con tanta fretta?-
-Lui non se la stava svignando! Noi..-
-Sta zitta Weasley! Non è affar tuo!- disse la serpe rivolgendosi nuovamente a Potter –Allora?-
Usando quel tono autoritario non avrebbe ottenuto un bel niente! Harry incrociò saldamente le braccia e sostenne il suo sguardo, accigliato…
Voleva proprio vedere se aveva il coraggio di fare qualcosa di fronte ai suoi amici!
Hermione cercò d’intromettersi ma Draco non glielo permise –Ridammi subito quello che mi hai rubato!- affermò allungando le mani sul ragazzo e costringendolo ad indietreggiare fino a sbattere la schiena al finestrino.
Le sue mani gli frugarono le tasche e Harry cercò di opporvisi –Smettila, non ti ho preso niente!- esclamò
Ron trattenne Ginny, la spedì fuori assieme ad Hermione e a Paciok dichiarando –Non intervenite! Questa è una cosa da maschi!-
Neville fece un'espressione offesa guardandoli dal vetro mentre la porta gli veniva chiusa in faccia…
-Allora Malfoy! Sei impazzito o cosa?!- abbaiò il rosso facendo schioccare le nocche, lo stavano fissando tutti da fuori e voleva fare bella figura!
Ma si fermò, avvilito, quando dalla gola dell’amico provenne un flebile ma inconfondibile mormorio –Eddai!- protestò – Anche qui!!-
Si piazzò davanti a loro in modo da coprirli il più possibile, era da scemi fare certe cose in mezzo alla gente, ma era pur sempre Harry, il suo migliore amico..
I due non si stavano baciando, anzi si guardavano con sprezzante odio; il purosangue aveva infilato, perfido e dispettoso, le mani sotto la sua maglia, stuzzicandogli i capezzoli.
Era chiaro che Draco rivoleva indietro quel bacio con succhiotto che Potter l’aveva costretto a subire nella Camera dei Segreti..anche se non era il momento!
-Te lo ridò quest’estate..co.con gli interessi..- sussurrò, gemendo poi a causa di un pizzico deciso, serrando gli occhi.
Le labbra dell’altro si arricciarono con compiacimento –A quanto pare siamo di nuovo punto e a capo io e te..-
-C.che ci posso fare?- brontolò il moretto cercando di sottrarsi dalla presa delle sue dita, che lo solleticavano tutt’attorno alla zona un po’ arrossata, sfiorandogli il petto con sfacciata discrezione.
-E va bene sfregiato.. potrai saldare il tuo conto..ma ricordati di..-
Qualcosa li fece sobbalzare, Harry si voltò per vedere cos’avesse picchiettato con tanta impazienza contro il finestrino, accanto al suo orecchio.
Lucius Malfoy li fissava torvo e indispettito brandendo il suo bastone con aria imperiosa –Muoviti Draco!- sbottò facendosi udire oltre la fessura lasciata aperta da Hermione
-Si, arrivo- gli rispose il figlio, sfilando le mani dai vestiti di Harry e affrettandosi a raggiungere suo padre.
L’uomo, rimase a scrutare Potter con cattiveria finchè Ron non lo fece allontanare dal vetro.
Le grifondoro rimaste fuori non avevano udito le loro parole e avevano potuto vedere solamente Draco che soffiava addosso ad Harry, Ron davanti a loro a coprire in parte la scena.
Ginny, notando il biondino uscire in tutta fretta commentò –Senza i tuoi amichetti a coprirti le spalle te la dai a gambe eh?!-
Draco non rispose e lei ne fu orgogliosa.
Adesso il ragazzo aveva altro a cui pensare…
Una volta sceso, Lucius chiese in un sibilo sinistro –Che diavolo stavi facendo?!!..Quando arriviamo a casa poi ne riparliamo..!- lo prese per un braccio con la mano guantata, stringendolo più del necessario, e lo spinse davanti a sé per passare tra la folla –E farai meglio a trovare una scusa decente per quello che ho visto Draco!- soffiò sulla sua nuca, adirato.

.

Fine


********************
Debiti finisce qui^^
Prenderò una pausa dalla scrittura in modo da ricominciare carica per l’inizio di Febbraio. Scrivere questa storia è stato molto faticoso, sia fisicamente (all’inizio dormivo poco per postare tutti i giorni) sia emotivamente (me ne ha fatte passare di tutti i colori) …ma alla fine ho raggiunto il traguardo (arrancando un po’^^ ).
Un grazie speciale a chi ha letto e mi ha sostenuto con i suoi commenti (che sono veramente tanti, ma che per l’insicurezza di un autore che pubblica anche per gli altri ciò che scrive non bastano mai^^’)
A chi ha ipotizzato trame, imbrogli e inciuci vari
A chi mi ha minacciata di morte
A chi non capisce mai i miei contorti e a volte insensati intrighi e mi chiesto di spiegare la stessa cosa cento volte (non mi stanco mai^^)
A chi mi ha criticata per i più svariati motivi, facendomi andare nel panico (anche se ho cercato di non darlo a vedere)
A chi ha abbandonato la Fan Fiction perché troppo lunga o perché si è interessato ad altro
E a chi ha tirato avanti fino ad oggi, con pazienza, arrivando a leggersi ben centoquarantatre capitoli di un’unica storia e di un unico argomento… complimenti!

Auguri di Buone Feste e Buon Natale (non ubriacatevi troppo a capodanno :P )
Speriamo di risentirci ancora con un hobby sano, da prendere alla leggera, che non fa male a nessuno e il più delle volte serve ( a chi scrive e a chi legge) a prendersi una pausa dalla scuola o dal lavoro.
Free dreamers
Bye









Precedente

Successivo


Edited by kyu black - 5/2/2007, 22:07
 
Top
0 replies since 11/12/2006, 21:45   40 views
  Share