C'è una cosa che mi chiedo...sono l'unico ad essermi accorto che in
tutti i libri di Stephen King o quasi (perlomeno, in tutti quelli che ho letto io c'era) c'è riferimento all'omosessualità, o all'uso non tradizionale del condotto anale?
Pensateci:
-Nella raccolta "tutto è fatidico" è abbastanza frequente
-Ne "la lunga marcia" ad un certo punto il compagno di corsa del protagonista comincia ad avere un certo interesse verso di lui
-Lasciamo direttamente perdere il racconto "la speranza è l'ultima a morire"...vi basti dire che è ambientato in una prigione
-Ne "l'estate della corruzione" ci sono alcuni riferimenti piuttosto evidenti
-Perfino in "Misery" c'è un leggero riferimento
-in "l'uomo in fuga" (the running man) un personaggio verso la fine è chiaramente descritto come un omosessuale, e l'autore marca molto la cosa
-in Tommyknockers c'è il riferimento alla violenza su un ragazzino, anche alquanto descrittiva come scena
Le uniche opere in cui non ho trovato nulla del genere finora sono state "la metà oscura", "l'occhio del male" e "il gioco di Gerard"
dove in compenso compariva l'abuso di una bambina -.-
La cosa strana è che non sembra nè criticarla nè favorirla...però ci marca sopra in modo quasi ossessivo in ogni storia...fateci caso: un riferimento c'è sempre.
Strano, no? Io lo trovo inquietante come fatto, ma è per lo stile dell'autore.
poi ce ne sonop altri che non ho citato per mancanza di volgia e di tempo