Capitolo 144, Un 'buon' inizio d'estate

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kyu black
view post Posted on 5/2/2007, 22:05




Cap 144 - Un buon inizio d'estate




Ogni volta che la scuola terminava Harry sentiva sempre il tempo dilatarsi, come se dovesse passare un intero anno prima di rivedere la familiare figura del castello di Hogwarts, circondato dalle montagne, attraverso il vetro impolverato dell’Espresso.
Cominciava ad essere stanco ancor prima di mettere piede a Privet Drive.
Tutto era così calmo li, monotono e assolutamente privo di stimoli.. dal momento in cui lasciava la scuola non era più possibile fare magie, non c’erano i suoi amici nei dintorni e gli zii gli avrebbero reso l’estate in quella casa impossibile.
Il verde muffa delle pareti della sua stanza lo sorprese quando entrò...
Si era abituato a vedere quel colore durante l’anno, anche se decisamente più brillante, e d’improvvisò gli venne in mente un’altra cosa: niente Draco.
Accigliato spinse il baule ai piedi del letto “Scommetto che io non gli mancherò affatto!” pensò, rimproverandosi perché invece lui, a poche ore dalla separazione, si stava già deprimendo.
Non si mosse dalla sua camera fino a sera; scese per cena e trovò sua zia spazientita che sbuffava contro i fornelli…tutto come al solito…
-Con un incantesimo potrei sistemarlo- commentò agitando un grissino a mo’ di bacchetta..aveva una voglia malvagia d’infastidire qualcuno!
Petunia scattò indietro strillando, Harry ridacchiò.

La cena era quasi finita, e lui stava per alzarsi da tavola, quando un gufo planò dalla finestra formandosi accanto al microonde.
A Vernon la macedonia andò di traverso.
-Per me!- disse il moro divertito dalla loro reazione, andando a slegare la lettera dalle zampe del rapace
-Verranno a prendermi..- commentò leggendo le poche righe tratteggiate in un lucente inchiostro blu -..credevo passasse il Signor Weasley..-
Fu costretto a raccontare ai Dursley, più di una volta, la storia di come avesse ottenuto dalle autorità magiche un Ordine di Merlino; loro non sembravano voler capire che aveva meritato un ‘premio’, come lo avevano impropriamente definito.
-Riceverai dei soldi ragazzo?- sbottò secco l’uomo, lasciandolo perplesso.
Dovette rispondere con sincerità che non lo sapeva…Vernon sembrò seccato.
In ogni caso, anche se Harry avesse ereditato migliaia di galeoni d’oro, non ne avrebbero visto uno zellino!
Mentre loro borbottavano riguardo a questa novità, lui osservò di nuovo la pergamena che stringeva in mano..no, il nome di Arthur non compariva…
Fu riscosso qualche attimo dopo dagli schiamazzi acuti della zia, che soffiava –Io quei soldi stregati non li voglio!-
Alla parola ‘stregati’ Dudley si rovesciò del gelato di soia sui pantaloni.
Gli adulti continuarono a discutere nell'indifferenza del giovane..quelli erano di gran lunga i babbani più venali e opportunisti che conoscesse!
Uscito in giardino, per non sentire il loro stridente battibecco, scosse la testa…diversi 'dispettosi' pensieri gli avevano attraversato la mente..l’influenza di Draco si faceva proprio sentire!

.

Nel frattempo i due Malfoy erano arrivati a casa; Lucius era furibondo..
-Pensi di essere furbo Draco!?!- abbaiò entrando e sbattendo la porta contro il muro –Non tollererò altre manifestazioni del genere! Non con Potter!- le sue urla rimbombarono nell’ingresso espandendosi attraverso le sale principali.
Si tolse i guanti nervosamente, dirigendosi al proprio studio –Vieni qui! Non ho finito!!- i suoi occhi lampeggiarono e il figlio, che aveva tentato di svignarsela salendo le scale, dovette tornare indietro.
L’aria scocciata e insofferente di Draco, mentre gli passava davanti, accrebbe il malumore del purosangue.
Il giovane si sedette sopra un’elegante poltrona di pelle di un intenso rosso scuro e il padre, con la fronte aggrottata, prese posto dietro la massiccia scrivania.
-Non so..- iniziò sibilando in maniera velenosa –E non voglio nemmeno sapere cosa diavolo t’è passato per la testa in quel momento! Ma ciò non ricapiterà, hai capito?!-
Il biondino annuì pigramente, osservando un gufo planare sulla finestra…ormai il sole se ne stava andando..
-Guardami!!- l’uomo picchiò il bastone sul bracciolo della sedia, adirato –Questi atteggiamenti da bulletto lasciali a Tiger e Goyle! Se vai in giro ad alzare le mani sui compagni, specialmente su quel dannato bambino sopravvissuto, saranno guai! E non solo per te!-
Il figlio lo fissava, si era sentito sollevato quando sulla carrozza il padre aveva cominciato ad inveire credendo che il suo comportamento fosse stato un atto d’aggressione contro Potter.
Ora però rischiava di prendere le sue minacce un po’ troppo alla leggera… doveva almeno fingersi dispiaciuto.
-non lo farò più..ho capito- brontolò sottomesso.
Il fatto che comunque non apprezzasse quella sgridata era dovuto agli insegnamenti che fin’ora gli erano stati impartiti. Prima gli era permesso stuzzicare tutti come e quando voleva, adesso invece non era neanche libero di comportarsi male coi suoi nemici…
-Per lo meno abbi la decenza di non esporti in pubblico- soffiò l’uomo con aria disgustata..quanto lo feriva quando lo guardava così.. –Pensavo ci arrivassi da solo a certe cose Draco, ma continui a dimostrarmi di essere infantile!-
In quel momento Rodolphus strisciò nell’ufficio, dopo aver origliato parte della conversazione.
Il serpeverde, non avendo sentito suo zio entrare, replicò –Non sono affatto infantile padre!- con un tono per niente timoroso e reverenziale.
-Qui però non se n’è accorto nessuno che sei cresciuto Draco! Pretendi di saperne più degli altri, continui a fare i capricci! Di questo passo le tue sorelle diventeranno adulte prima di te!!-
-E cosa dovrei fare scusa?!- esclamò il ragazzo scattando in piedi, aveva le guance paonazze.
Lestrange, fermo dietro di lui, inarcò le sopracciglia..non c’era cosa che irritasse di più Lucius che essere contraddetto in pubblico.
Malfoy piantò le mani sulla scrivania sollevandosi con inquietante autorità, per contro la sua voce risultò bassa e tagliente come una lama –Alza di nuovo il tono con me e ciò che ti resterà da dire sarà soltanto..-
-Lucius!- il cognato s’intromise prima che l’uomo esprimesse qualcosa di davvero sgradevole –E’ arrivata questa- gli porse una missiva, il gufo che aveva tentato di consegnarla era stato costretto a fare il giro della casa per trovare qualcuno che gli aprisse..
Lestrange non abbassò gli occhi allo sguardo omicida dell’altro poi, con una mano stretta sulla spalla del ragazzo, dichiarò –Lascia che ci parli io, hai cose più importanti da fare ora-
Malfoy sembrò d’accordo mentre il serpeverde ne fu assolutamente contrariato. Cos’aveva suo padre di più importante da fare che sgridarlo dopo che gli aveva risposto in quel modo?
Rodolphus portò il nipote nella propria stanza trasmettendogli un senso di pacata apprensione..
Le lunghe gambe dell’uomo si accavallarono quando egli si sedette sul divano; incrociò le braccia e lo guardò con un misto di comprensione e disapprovazione, senza invitarlo a sedersi.
-Cos’è successo?- chiese atono
-Oggi sul treno, mentre stavamo arrivando in stazione, Potter e i suoi amichetti mezzosangue ci hanno intralciato l’uscita e io stavo per dargli una lezione…mio padre mi ha visto e non gli è piaciuto- sbuffò ricambiando il suo sguardo con aria da povera vittima, cercando di impietosire lo zio -..l’ho solo preso per la camicia! E non gli ho detto più che un paio di cattiverie- aggiunse tentando di giustificarsi e far passare quel racconto come la pura verità.
Per un lungo momento continuò a sentirsi studiato da lui..meticolosamente...per fortuna i suoi occhi scuri non erano diabolici quanto quelli del genitore!
-Sarebbe meglio..- cominciò Lestrange con un profondo sospiro, come di chi è quasi rassegnato all’inevitabile -..che tu non manifestassi apertamente le tue ostilità contro Potter, capisci da solo il perché-
-Si- rispose il biondino, decisamente più collaborativo nei suoi confronti dato che per lo meno non gli stava urlando contro.
-Mi rendo conto perfettamente..- riprese il mangiamorte -..di quali possano essere gl’impeti di un giovane, ma so anche che Lucius si aspetta molto da te e ti vorrebbe in grado di occuparti e salvaguardare il nome della famiglia..e tu non lo aiuti con questo comportamento fuori dalle righe. Sai..alla tua età lui era un perfetto gentiluomo, teneva le sue perversioni ben nascoste al pubblico e ciò gli ha fatto conquistare la fiducia di molte persone, la cui amicizia si è rivelata utile negli anni. Noi sapevamo che si lasciava andare ad azioni sconsiderate, e lo faceva spesso, però con intelligenza, senza farsi scoprire. E tuo nonno, lasciatelo dire, era molto più severo di lui a riguardo-
A quest’ultima affermazione Draco inarcò un sopracciglio, irriverente “Si certo, come no!” pensò; osservazione che non passò inosservata a Rodolphus.
-Comunque tutti noi pretendiamo che tu sia preparato al tuo incarico- riprese alzandosi con aria cupa e solenne; gli fece segno che poteva andare, ma si avvicinò enigmatico al ragazzo quando questi era già con un piede fuori dalla porta -Draco?-
Il serpeverde si fermò, guardandolo
-Cerca di limitare le tue nuove curiosità…-
La faccia di Malfoy si fece interrogativa; Lestrange, assottigliando gli occhi neri come poche volte l’aveva visto fare, si chinò sibilando –Per quanto fin’ora tollerato, mettere le mani troppo spesso sui ragazzi è sconveniente!-

Quel sussurro lo perseguitò per il resto del pomeriggio, in cui rimase prudentemente rinchiuso nella sua stanza.
Lo zio non poteva sapere…ma ciò non toglieva che quel ammonimento gli avesse messo i brividi…







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Edited by kyu black - 23/2/2007, 16:02
 
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