Grazie mille, sono contenta che vi sia piaciuta!! ^_________^ sono proprio contenta!
Ecco che però ora rovino tutto. Posto la seconda...
Ma non mi uccidete se fa schifo, vi prego... solo che me la sono riletta mentre ascoltavo Eternal, degli Evanescence, e mi stava venendo da piangere. Quindi ho detto che era il caso di mandarla finché mi provocava le lacrime. Se poi scopro che era solo la canzone a farmi piangere, mi incazzo XD
Serie:
Titolo: …della tua presenza
Autore: Miyu Orwell
Pairing: Draco/Harry
Sommario: Draco torna a casa, ma Harry non c’è.
Perché mi è venuto un infarto e ho pianto come una cretina.I perché di Miyu (Ovvero, come nasce una storia): un po’ di tempo fa, sono tornata a casa da scuola in macchina. Non avendo le chiavi di casa, ho bussato alla veranda più volte, ma non è venuto nessuno ad aprire. Allora ho fatto il giro della casa e ho suonato al citofono, ma ancora nessuno mi ha risposto. E in teoria, in casa dovevano esserci mia mamma e la mia nipotina. Allora, rifaccio il giro e mi accorgo che la finestra della stanza di mia madre è un po’ aperta. Entro da lì. Chiamo, ma nessuno mi risponde. Eppure la televisione è accesa e sui fornelli stava cocendo il cibo. Ho girato tutta la casa, ma non c’era nessuno. Mi sono spaventata a morte. E quando mia mamma è entrata dalla porta principale, dicendo che era andata un attimo dalla vicina, sono scappata in bagno e ho pianto come una cretina. La mia mami però non lo sa, perciò voi non diteglielo.
…della tua presenza
È un bel venerdì assolato e tu stai tornando a casa dopo una riunione di lavoro. Sei stanco, ma hai un sorriso stampato sul volto: sai che lui ti sta aspettando a casa e che, appena varcherai la soglia, lui verrà da te, abbracciandoti e mormorandoti quel suo
Ti amo un attimo prima di baciarti. Ti inumidisci le labbra, pregustando quel momento. E continui a farlo fino a che non giungi davanti alla porta della vostra abitazione.
Bussi un paio di volte. Quella mattina, sapendo che lui non sarebbe andato a lavorare, hai preferito lasciare le chiavi a casa. L’idea del sorriso che gli illuminerà il volto, appena ti avrà aperto la porta, ti fa inspirare di piacere.
Ma non arriva nessuno ad aprire. Fissi per qualche istante confuso lo spesso legno della porta.
Forse non ti ha sentito.
Provi a suonare direttamente il campanello. Così ti sentirà di certo.
Ma passano lunghi istanti e tu non senti nessun passo rivelatore giungere dall’interno.
Con uno sbuffo, arrivi alla soluzione del problema: starà ascoltando quell’assurda musica babbana tramite il suo
coso, quello che serve per ascoltare i cd. Quello che tu definisci
mostro piatto che sfracella i timpani perché Harry tiene la musica a tutto volume. Un po’ lungo come nome, ma profondamente azzeccato, a tuo parere.
A questo punto, decidi di fare il giro della casa e noti che c’è una finestra aperta.
È spalancata e una lieve musica proviene dall’interno. Pensi sia strano che la radio sia accesa, se Harry sta ascoltando la sua musica spacca-timpani, ma ti arrampichi comunque sul davanzale, per poi entrare in casa.
Ciò che noti subito è la quiete che regna ovunque, nonostante la musica della radio. Sembra che tutto sia fermo, immobile. Come se chi fosse all’interno della casa fosse scomparso all’improvviso, lasciando tutto immutato. Ti turba, ma preferisci non farci caso.
Il suo nome gridato dalla tua voce spezza la quiete. Ma solo per un attimo. La calma irreale della casa ti assale di nuovo, troppo densa e spessa perché tu possa farla svanire. Troppo rumorosa perché tu possa farla tacere.
Un senso di ansia ti assale e tu corri in cucina. Sul fuoco, ci sono due pentole segno che Harry stava preparando il pranzo. Ma Harry non c’è. Con il fiato spezzato, ispezioni tutta la casa, guardi in ogni stanza, in ogni angolo…
Dio, guardi anche sotto al letto, sotto ai tavoli, dietro alle porte anche se sai che lì non c’è spazio nemmeno per un granello di polvere!
Lui non è da nessuna parte. Non c’è, dov’è andato a finire? Cosa è successo? Perché non è in casa? Perché sembra tutto così strano per essere vero?
È come se tu fossi chiuso in un incubo da cui non riesci a svegliarti, eppure sai che non stai sognando, fa troppo male per essere un sogno.
Senti il cuore battere all’impazzata, mentre il fiato ti esce a brevi rantoli dalle labbra. Sei paralizzato. Non sai che fare, non sai dove cercare, non sai niente. Il tuo sguardo saetta per tutta la vostra camera da letto, come se non fossi sicuro di aver controllato bene.
Un rumore ti sveglia dal falso incubo. Un rumore proveniente dalla cucina.
Con il cuore in gola, corri fuori dalla stanza, poi giù per le scale, attraversi il salotto rischiando di travolgere un tavolino, spalanchi la porta e arrivi in cucina.
Harry è lì e ti fissa sorpreso. È come se non si fosse mai mosso, come se non avesse mai lasciato la casa.
Tu ansimi con forza, mentre un sollievo quasi doloroso ti investe le membra. Prima che lui possa aprire bocca, tu gli domandi dove si era cacciato, con rabbia celante il tuo terrore.
« La nostra vicina è arrivata qui terrorizzata, poco fa: ha detto che aveva sentito dei rumori in casa e mi ha chiesto se potevo andare a controllare ». Ti risponde con semplicità, ma anche perplesso, percependo la tua rabbia e allo stesso tempo non capendone la causa. « Draco, tutto bene? Che cos’hai? Perché stai tremando? ».
Ti fissi le mani e vedi che tremano forte e incontrollatamente. Non riesci a farle fermare. E poi all’improvviso, ti irrigidisci, sentendo uno strano pizzicore salirti lungo il naso e arrivarti agli occhi. Non riesci a frenare nemmeno quello. Con rabbia, esci dalla cucina e corri al piano di sopra, sbattendo la porta del bagno alle tue spalle.
Non fai nemmeno in tempo a sederti sul bordo della vasca, che già stai piangendo. È talmente assurdo che ti scherniresti da solo. Cerchi di trattenere i singhiozzi, ma più ci provi e più quelli ti scuotono con violenza. Appoggi i gomiti sulle gambe e ti stringi la testa tra le mani, le cui dita si artigliano con forza ai tuoi capelli. Il dolore che ti provochi però non è niente in confronto a quello che ti scuote il petto.
Senti la porta aprirsi debolmente e i passi di Harry avvicinarsi a te. Ti si inginocchia di fronte, con espressione preoccupata, non capendo cosa ti sta facendo piangere così disperatamente. Ti accarezza un braccio per farti capire che lui è lì, vicino a te. E tu ti getti in ginocchio davanti a lui, abbracciandolo di slancio, incapace di trattenere la tua disperazione e il tuo immenso sollievo.
Ti accarezza la schiena, piano, come se avesse paura di romperti se usasse appena un po’ più forza.
Ti sussurra lentamente dolci parole per farti calmare. Ti fissa negli occhi, fronte contro fronte, per incatenarti a lui. Ti bacia languidamente per farti sentire il suo sapore. Ti sommerge i sensi, ti abbraccia con tutto il suo essere, cullandoti nel suo amore.
Ti fa calmare. Le lacrime smettono di scendere, anche se i singhiozzi, sleali, scuotono ancora il tuo corpo.
Ti domanda cosa è successo, cosa ti ha sconvolto tanto. E un singhiozzo più forte degli altri ti fa sussultare.
« Non andartene più » mormori, guardandolo con gli occhi sbarrati. « Non sparire più, ti prego ».
Ti fissa per un momento, quasi sconvolto. Poi un’espressione triste compare sul suo volto. « No. Non andrò via. Resterò con te, Draco. Non vado da nessuna parte ».
La sua voce è strana, sembra quasi si stia per mettere a piangere a sua volta.
Ti prende il volto tra le mani e appoggia la sua fronte alla tua, di nuovo. E mormora. « Scusa. Scusami Draco. Scusa ».
Ti bacia ancora. E capisci. Capisci perché eri così disperato e perché eri così sollevato. E perché non era possibile trattenere quel terrore incontrollato che ti ha invaso e che ti ha fatto piangere tanto follemente.
Capisci che l’unica cosa di cui hai veramente bisogno è lui, sempre e solo lui, con te, per sempre.
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...lo so, fa schifo. Chiedo venia.
Comunque! Sto per mandare anche un'altra storia, una però che non ha una coppia, quindi è in no-pairings.. il fatto è che ci tengo molto, a quella storia, quindi se avete voglia di darle un'occhiata ve ne sarò molto grata. Ma non siete obbligati, perciò non fatevi problemi!
Un bacio
Miyuncina