Capitolo 147, La civetta

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kyu black
view post Posted on 29/3/2007, 14:11




Cap 147 - La civetta




La mattina seguente Harry si svegliò tenendo gli occhi chiusi, si sentiva bene e mugolando rilassato stiracchiò le braccia rotolandosi su un fianco.
Un tonfo sordo destò improvvisamente anche l’altro occupante del letto, che aveva reclamato il proprio spazio in piena notte, arrivando dalla finestra.
-Nnh..ahi..-
Malfoy si sporse oltre il bordo del materasso, i capelli arruffati gli ricaddero davanti agli occhi, ancora appannati, mentre sogghignava assonnato posando il mento sulle coperte –Sei caduto- lo informò guardandolo lamentarsi sul pavimento.
-Mi hai preso tutto lo spazio- lo accusò il compagno, grattandosi pigramente la pancia, lasciata scoperta dalla canottiera.
-Io sono l’ospite Potter, è un mio diritto- replicò la serpe rigirandosi e allargando le braccia. Una piccola imprecazione stretta tra i denti fece ridere il grifondoro, che si sedette.
Draco aveva sbattuto le nocche contro il muro dimenticandosi che quello era un letto singolo addossato alla parete!
-Io ho fame, tu vieni?- chiese tirandosi in piedi e inforcando gli occhiali.
Malfoy non rispose, sembrava voler fare l’offeso rimanendo sotto le lenzuola
Quindici minuti più tardi il purosangue barcollò giù dalla stretta scala della casa, sbadigliando e sbirciando in cucina da dove sentiva provenire rumore di posate.
Un dolce odore di marmellata gli invase le narici appena si avvicinò.
-Cosa fai?- domandò curioso e affamato; dopo quella notte aveva bisogno di zuccheri!
Harry stava masticando e gli rispose agitando il mezzo toast che teneva in mano, Draco storse il naso.
Dimostrandosi all’altezza della situazione il ragazzo prese coltello e barattolo facendo però una piccola smorfia…non aveva intenzione di prepararselo da sé, ma Potter non sembrava disponibile quanto Pansy a sfamarlo, quindi ci avrebbe pensato da solo.
Soffiò stizzito nel sentire lo sguardo divertito del moro che lo osservava con insolente attenzione
-Sono capace!!- affermò altezzoso, spalmando egregiamente una buona quantità di confettura sul pane.
Non ebbe il tempo di assaggiare la propria opera che questa finì dritta in bocca all’amante.
Harry lo lasciò solo uscendo a prendere la posta.
Andò fuori in mutande, guardandosi attorno.. a quell’ora in giro c’erano solamente i gatti della signora Figg, che quell’estate sembravano essersi moltiplicati.
Quando, con calma, rientrò Draco aveva la testa infilata nel frigo.
-Cosa combini?- esclamò spalancando l’anta di botto.
-Cos’è?- replicò la serpe con aria stranita –E’ freddo dentro-
-Serve a conservare il cibo altrimenti va a male.. funziona come una cantina- spiegò
Gli occhi del biondo si assottigliarono diffidenti –E li?- puntò l’indice in basso contro il freezer
-Li è ancora più freddo- sorrise Harry.
Malfoy gli scoccò un’occhiataccia delle sue sibilando –Me ne sono accorto sai? E’ uscita un’aria gelida che mi ha congelato il..-
Potter scoppiò definitivamente a ridere.

Alle nove meno dieci la colazione giaceva abbandonata sul piano della cucina; poco lontano Harry brontolava per essere stato spinto a terra in maniera scorretta!
-Non puoi prenderti quello che vuoi quando ti pare!- provò a liberare i polsi dalla sua stretta; Draco lo teneva disteso sul tappeto del salotto restandogli sopra e impedendogli di andarsene, sulla sua faccia era stampato un ghignetto insopportabile e quegli occhi lo osservavano con sfacciata malizia.
In più quei capelli biondi così chiari che avrebbero dovuto conferirgli un aspetto più angelico servirono solo ad incorniciargli perfidamente il viso nascondendo alcuni tratti della sua espressione predatrice.
Il grifondoro fece scivolare i talloni sulla superficie morbida, poteva agitare le gambe, piegarle per tentare di difendersi, ma purtroppo Malfoy si era già fatto spazio tra loro con ostentata semplicità, rendendo inutili le sue rimostranze.
-Sai Potter..- cominciò la serpe in tono saccente –Non m’impietosisci per nulla. Tu fai finta di non volermi..e lo fai solo per farti desiderare di più…molto scaltro..- terminò accennando un morsetto alle sue labbra.
Draco sembrava convinto di ciò che diceva.
-Sai che non è vero! Lo sai! Io non sopporto che tu f..-
-Ssh..ne abbiamo già parlato.. – lo interruppe, assumendo un broncio contrariato -..ma con te funziona solo questo, sei un testone Sfregiato!- soffiò stizzoso.
Più ci pensava e più s’indispettiva. Harry doveva essere pregato il più delle volte, anche quando era lui a cercarlo!
E poi se ne saltava fuori con la storia che non voleva subire le sue prepotenze eccetera.. però era lui che se le cercava!
Gli occhi del moro si assottigliarono, non gli andava di essere rimbeccato anche da Draco -..tu testone!- brontolò
-Non sono io quello che dice sempre no a priori Potter, o che si lamenta quando..-
-Chiedimelo!- lo sfidò –Chiedimi quello che vuoi una volta tanto- la sua aria determinata non scalfì la diffidenza della serpe.
-Inutile! Sarebbe una perdita di tempo! E anche se fossi d’accordo con me diresti ‘no’ per dispetto!- replicò
-Tu prova!-
Si fissarono accigliati e concentrati, tentando di studiarsi a vicenda.
Passarono alcuni minuti, alla fine Malfoy aveva ceduto.. ora se ne stava li accanto, coricato ma sollevato sui gomiti, con la testa reclinata indietro e lievi gemiti che uscivano dalla sua bocca.
Harry ogni tanto lo guardava e passava le mani sul suo ventre piatto, accarezzandolo, era un gesto irresistibile.. Draco era irresistibile…
Ogni suono, ogni più piccolo sussulto avvolgeva quella figura rendendola sensuale e lasciva.
Potter lo voleva proprio così..
Chiuse le labbra sul suo sesso succhiando avidamente, il piacere nel ragazzo s’intensificò e lui potè percepirlo…attraverso i suoi gesti, attraverso i suoi richiami…
Lo vide stringere le dita sul tessuto sotto di loro e lo guardò contorcersi poco prima di sentirlo venire…
Fu esaltante avvertire il suo caldo liquido invaderlo mentre in basso la sua erezione si liberava prima del previsto, percorsa da un’eccitante scossa…
Sulla sua biancheria si formò un alone umido che lo mise leggermente in imbarazzo.

Un paio di ore più tardi
-Hey Potter, ho fame!- si lamentò Draco soffiando verso di lui il fumo della sigaretta, si stava stufando di guardarlo portare delle stupide aiuole, benché la posizione assunta dal moretto gli permettesse un’eccellente vista del suo fondoschiena, su cui il tessuto dei pantaloni si tendeva.
-Finchè non finisco qui non mi verrà fame! Voglio concludere prima di oggi pomeriggio o non riuscirò mai ad essere libero per la prossima settimana! – ribattè l’altro, chinato sotto gli arbusti con i gomiti sporchi di terra.
-Ma che te ne fai di svolgere questi inutili lavori se quei babbani, appena tornano, te ne danno altri?-
Malfoy lo stava istigando alla ribellione e questo non andava bene! Lui doveva fare ciò che gli era stato detto o i suoi zii non l’avrebbero lasciato in pace per tutta l’estate.
Non gli diede retta e continuò ad armeggiare con le cesoie, ormai le sue ginocchia avevano preso lo stampo dell’erba e anche lui non vedeva l’ora di finire!
Passarono cinque minuti e la voce del biondo si ripresentò di nuovo nello stesso tono petulante delle ultime quattro volte –Potter, ho fame!-
-Malfoy perché non ti degni di darmi una mano allora?- sbottò il ragazzo tirandosi bruscamente a sedere. Si guardarono.
-Neanche morto!- fu la sua risposta –Non toccherò mai quei cosi! E non ti aiuterò ad occuparti del giardino babbano dei tuoi babbani parenti!-
-Ron l’avrebbe fatto!- soffiò orgoglioso
Frecciatina andata a segno.
Draco si accigliò inacidendosi ulteriormente –Per forza! Weasley c’è abituato, e poi farebbe di tutto per non perdere la sfida con la Granger!- sogghignò tra sé
-Che sfida?-
-Quella per stabilire chi dei due sia il migliore leccapiedi dello Sfregiato!- accavallò le gambe soddisfatto e, dopo l’ultima boccata, gettò il mozzicone al di la del recinto, nel giardino dei vicini.
Aveva un’aria sfrontata e perfidamente giocosa che Harry non potè ignorare.
-L’hai tirata di la?- sibilò il grifondoro assottigliando minacciosamente le palpebre
-Si perché? Ti servono lenti nuove quattr’occhi?- lo sbeffeggiò; durante le vacanze il ragazzo aveva ricominciato ad indossarli perché non poteva più rinnovare l’incantesimo per riuscire a fare a meno.
-Ti avevo detto di non farlo- gli ricordò allungando la mano sul secchiello di terriccio e foglie che aveva rastrellato poco prima.
-Si- ammise il serpeverde sporgendosi verso di lui con un sorrisetto –E con questo? Da quando sei tu che dai ordini a me, e non il contrario?-
Harry si mosse nella sua direzione ruotando il busto –Da sempre furetto ossigenato! Perché tu non hai un cervello tutto tuo per pensare!-
-Uuuh.. e questa da dove ti è uscita? O meglio: da chi l’hai copiata? Scommetto che il castoro si è rivolto così a Weasley un sacco di volte! E' semplice capire perché- erano vicini, molto vicini, e si fissavano dispettosi, quando una voce aspra ad un tratto li fece voltare.
-Squilibrato! Dov’è BigD? Dimmelo!-
Uno degli amici di suo cugino…
L’espressione schifata di Malfoy fu impagabile
-Se n’è andato in vacanza con mammina e paparino, non ti ha detto niente?- replicò Potter, certo che avrebbe trovato da discutere in ogni caso.
Quelli come lui sfruttavano tutte le occasioni per tormentarlo!
L’energumeno si fece avanti schioccandosi le nocche, Harry si alzò stringendo il secchiello e le cesoie.
-Quindi è rimasta solo la domestica!!- disse tracotante, riferendosi proprio a lui!
-Levati dai piedi- sibilò il moretto, fronteggiandolo nonostante fosse più alto e largo il doppio di lui.
-Come hai detto nanerottolo?- lo canzonò sbruffone
Malfoy strappò il secchio dalle mani di Harry e glielo svuotò contro all’improvviso mirando volutamente al viso..non contento gli tirò pure il contenitore vuoto –Sei sordo oltre che imbecille?! Porta il tuo muso piagnucolante lontano da qui prima che mi scomodi a cacciarti a pedate fino in strada!-
Il bulletto imprecò e lo maledisse mentre strofinava gli occhi pieni di lacrime e polvere.
Secondo lui il tipo che l’aveva attaccato era saltato fuori dal nulla! Non si era accorto della sua presenza e adesso avrebbe dato qualsiasi cosa per poterlo vedere! Ma il terriccio bruciava e non c’era modo di capire chi fosse.
La sfida era solo rimandata.
-Me la pagherai! E anche tu Potter!- urlò mentre si allontanava camminando un po’ incerto.
Gli occhi chiari di Malfoy, colpiti dal sole, erano ancor più limpidi e la leggera e delicata ombra delle ciglia conferiva alla sua espressione arrabbiata qualcosa di straordinariamente sexy.
-Ma che razza di gente vive qui!- ringhiò, notando poi che il grifondoro lo osservava in maniera inappropriata.
-Che c’è?- sbuffò, il suo sorrisino malcelato era vagamente malizioso e la sua aria compiaciuta non quadrava affatto -mi sono liberato di una seccatura!- aggiunse sentendo il fastidioso dovere di giustificarsi -…adesso possiamo andare a mangiare!?- più Harry lo guardava in quel modo e più lui diventava acido.
-Andiamo!- concordò l’amante afferrandolo per la maglietta e trascinandolo in casa.
Lo sbattè letteralmente contro il muro e prima che si ribellasse affondò la lingua nella sua bocca.
Con una mano cercò a tentoni il telefono, su un tavolino accanto a loro.
-Ordiniamo la pizza!- lo informò affannato, staccandosi e mantenendolo intrappolato tra il suo corpo e la parete –Ci metteranno circa 15 minuti!- nei suoi occhi brillò una scintilla tutt’altro che rassicurante…
Fatto l’ordine Harry portò Draco su, nella propria stanza, schiacciandolo sul letto e tenendogli le mani premute sul torace.
-..anf..ah..Potter!- soffiò la serpe quando sentì le sue dita stringerlo con frettolosa irruenza sopra i boxer –Che p.pensi di..anf..-
-Scoparti- lo sentì sussurrargli morbosamente all’orecchio; gemette e s’inarcò pervaso da brividi elettrici.. averlo addosso in quel modo lo eccitava da morire.
-Che..anf.. che ti prende?- chiese affannoso il biondo, rigirato, sollevato e toccato a piacimento da Potter.
Le labbra morbide del giovane si curvarono.
Poteva vedere solo quelle dal momento che gran parte del viso era celata dai suoi capelli ribelli.
Senza rispondergli esse scivolarono umide giù, lungo la pancia, fermandosi in prossimità dell’ombelico per giocarci..
I tocchi di quella lingua divennero roventi al punto che, quando arrivò a stuzzicargli i testicoli, Draco afferrò le sue braccia con forza allargando le gambe.
Per Harry era un chiaro segnale, ma non gli bastava.
Finse di assecondarlo e stendersi su di lui e invece lo voltò senza tante storie passando con lasciva calma le dita tra le sue natiche.
-So cosa vuoi..- bisbigliò dietro la nuca dell’amante, questi arrossì. Non si era mai visto un grifondoro più impertinente e presuntuoso di quello!
Stizzito in parte dai suoi modi troppo sicuri e in parte perché l’affermazione allusiva era vera, Malfoy brontolò tirandosi avanti, verso il cuscino; era un modo non troppo incisivo di fargli capire che poteva andarsene quando voleva, un avvertimento di moderare il linguaggio!
Stava parlando con un Malfoy!
Quello per Potter era un ottimo segnale che lo voleva.
Di solito, qualsiasi cosa facesse, il serpeverde non si sentiva minacciato, e se adesso si comportava così, imbronciandosi e scivolando via, era perché si accorgeva di essere vulnerabile.
Sentimentalmente Draco era un represso! Pensò.
Si diede da fare quindi per insegnargli qualcosa.
-Da adesso..- cominciò -..dovrai dirmi quello che vuoi, se lo vuoi-
L’altro non ebbe tempo per essere perplesso, un versetto godurioso proruppe dalla sua bocca mentre Harry passava la lingua su di lui ancora una volta, intimamente.
-Ancora?- gli chiese il compagno, indugiando con piccoli soffi vicino alla sua apertura.
Dapprima la serpe si dimostrò tenace ma poi, dopo aver percepito le sue mani allargargli le natiche lasciandolo esposto senza fare altro, si costrinse a rispondergli e ne uscì con un sottile e strozzato ‘Si’
In breve harry imparò da lui cosa preferiva e come lo preferiva e quando, non potendone più, l’aveva penetrato profondamente senza preavviso notò per la prima volta un forte coinvolgimento sia fisico che emotivo da parte sua.
Sembrò non vergognarsi nel mostrare le sue guance arrossate, o un divertito piacere nel farsi rifilare qualche sculacciata durante l’amplesso, né a mugolare chiaramente quanto gli piacesse lui, Potter.
Gli chiese perfino di rallentare per non dover venire subito e ridurre il tempo di quel rapporto.
Quando si sistemarono giù, dopo aver raggiunto l’orgasmo, Malfoy gli fece un sorriso.. piccolo ed esausto, ma contento
-Allora ti piace stare con me- lo punzecchiò Harry facendogli dei leggeri grattini sulla schiena
-Mmh..vai al diavolo!- brontolò l’amante sogghignando e voltandogli le spalle.
-Si!- gongolò Harry facendo altrettanto.
Si appisolarono così finchè, passati due minuti al massimo, sobbalzarono entrambi nel sentire il campanello di casa trillare ripetutamente.
Tutto trafelato e vestito solo a metà il moro scese a pagare, l’uomo delle consegne non gli risparmiò un’occhiata strana prima di andarsene.
Mangiarono la pizza sul letto e Draco divertì Harry mentre scopriva le tossiche meraviglie della Coca-Cola.
Solo verso sera il serpeverde decise di tornare a casa; si lamentò invano del fastidio che il moretto gli provocava con ogni battutina fatta apposta per vederlo stizzirsi..
In fondo Potter aveva ragione.. lui era andato li, perciò fingere di provare sdegno per il ragazzo era una sciocchezza.
Nonostante tutto Malfoy continuò a fare il sostenuto, salvo assecondarlo un po’ più del necessario quando Harry lo forzò a baciarlo..
-Ci vediamo a scuola Potter!- lo salutò sbrigativo raggiungendo la finestra della sua stanza; aveva già posato le mani sul davanzale e si sentì avvolgere da dietro avvertendo il mento del grifondoro premergli sulla spalla
-Hai preso quello che ti ho dato?- gli domandò l’amante
-Si, ce l’ho in tasca- rispose Draco riferendosi ad un sacchetto di carta lilla contenente qualche biscotto secco e friabile per uccelli che Harry gli aveva dato poco prima.
-Li ha fatti la mamma di Ron- lo informò all’ultimo secondo, mentre il ragazzo diventava una bella civetta bianca…
Il volatile arruffò le penne, seccato, ed emise un sibilo becchettando quasi teneramente le sue dita qualche attimo prima di spiccare il volo.
Harry provò un breve, piccolo e piacevole brivido lungo la schiena e dietro la nuca…






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