Free Love, Die/Kaoru Dir en Grey

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†Isult†
view post Posted on 21/4/2007, 20:37




Ecco una fic su i miei amoriiii!!! Dovevo farlaaaa!! ^^
NC17



FREE LOVE



Quella sera le stelle erano particolarmente luminose, non vi erano tracce di nuvole e la luna si ergeva alta nel cielo scuro di Berlino.
Ormai il concerto dei Dir en Grey era iniziato da trequarti d’ora, il suono degli strumenti scuoteva le foglie degli alberi che si trovavano lì vicino, la voce del cantante, Kyo, era roca e ipnotizzante. Le mani di Kaoru, Die e Toshiya si muovevano frenetiche sulle corde delle chitarre, Shinya invece metteva una tale forza nelle braccia per suonare la batteria che sembrava che da un momento all’altro potessero staccarsi. La folla si muoveva selvaggiamente, i fans cantavano e urlavano i nomi dei loro idoli. I ragazzi sul palco non sembravano stanchi, certo stavano sudando però probabilmente erano così elettrizzati ed euforici che non fecero caso alla stanchezza. Per quel concerto Die si era tinto nuovamente i capelli di rosso, ma non un rosso acceso e vivo, un rosso più naturale. Aveva indossato una maglietta bianca con delle scritte sul davanti e dei pantaloni neri, stretti e strappati sulle ginocchia e sulle cosce. Ai piedi calzava degli stivali marroni. Nonostante stesse suonando la chitarra di tanto in tanto non poteva evitare di guardare il suo compagno Kaoru, ormai stavano insieme da tre anni e tra loro le cose andavano alla perfezione, certo, alcune volte avevano avuto le loro discussioni e i loro screzi ma erano sempre riusciti a risolvere tutto. Die guardò orgoglioso il suo Kaoru, era davvero bello, ancora non riusciva a credere che Kaoru avesse scelto proprio lui e dire che quando si erano incontrati per la prima volta il moro gli aveva fatto una certa soggezione con quella sua aria seria e riservata, chi avrebbe mai detto che alla fine si sarebbero messi insieme.
Kaoru sorrise sentendosi osservato, sapeva fin troppo bene di chi era quello sguardo. A differenza di Die, lui si era fatto crescere i capelli, ora gli aveva lunghi fino alle spalle, neri e con un ciuffo biondo. Per il concerto aveva indossato un maglietta scura con la scritta “No Insane” sul davanti e un paio di jeans neri a vita bassa. Le dita si muovevano abilmente sulle corde della chitarra, amava suonare e amava la sua band. Con la coda dell’occhio guardò in direzione del compagno, i loro sguardi si incontrarono per un breve istante poi entrambi tornarono a concentrarsi sul concerto.
La canzone successiva era molto più scatenata di quella precedente, Kyo iniziò a muoversi freneticamente sul palco, Toshiya invece andò verso gli amplificatori e ci salì sopra continuando a suonare il suo basso. I due chitarristi si guardarono, poi il moro saltellando andò verso il compagno, quando si trovò davanti a lui lo guardò ed incontrò il suo solito sorriso aperto.
- Vestito così mi fai venire delle strane e perverse idee – urlò Die sporgendo la testa verso l’orecchio del moro per farsi sentire. Kaoru non potè evitare si sorridere e di scuotere rassegnato la testa.
- Dovrai aspettare- rispose divertito evitando per un soffio le sue labbra. Die gli rivolse uno sguardo di sfida e Kaoru ricambiò con un sorriso malizioso.

Dopo quasi due ore il concerto finì e i cinque ragazzi esausti e spossati si avviarono verso le quinte e poi verso i camerini dove si sarebbero cambiati, lavati e struccati.
Shinya guardò la sua immagine riflessa nello specchio, i capelli gli arrivavano alle spalle ormai, alcuni ciuffi castani gli ricadevano davanti agli occhi, infastidito li scostò. Era abbastanza soddisfatto da come aveva suonato quella sera e anche della performance dei suoi compagni. Ormai stava in quel gruppo da molti anni e nonostante ciò riusciva ancora a divertirsi e a stare bene con gli altri.
Stancamente iniziò a togliersi quel poco trucco che si era messo per il concerto, ormai non usava più il trucco pesante che usava una volta, ora era più sobrio come del resto lo erano anche gli altri. Mentre si passava il cotone sul volto vide la figura slanciata di Toshiya entrare, notò che si era cambiato.
Toshiya vide subito il compagno, i loro sguardi si incontrarono per un breve istante, anche loro come Die e Kaoru stavano insieme e da quasi due anni.
- Gli altri?- domandò Shinya guardando l’altro dallo specchio. Toshiya gli si avvicinò e lo abbracciò da dietro, appoggiando poi il mento sulla testa del castano.
- Kyo sta parlando con i tecnici mentre Die e Kaoru si sono dileguati, probabilmente saranno dentro qualche stanza buia- disse allusivo e leggermente divertito Toshiya. Shinya sorrise e scosse rassegnato la testa. Conosceva fin troppo bene i suoi due compagni, Die aveva di sicuro trascinato il povero Kaoru dentro uno sgabuzzino. Il più giovane alzò leggermente il braccio per accarezzare i capelli del suo ragazzo, erano morbidi al tatto.
- Stai bene con questa pettinatura- disse alzando leggermente il volto per guardarlo. I capelli di Toshiya ora erano più naturali, il ragazzo infatti aveva deciso di farseli ondulati e di lasciarli castani.
- Io sto sempre bene- rispose ironicamente, poi giocosamente gli mordicchiò il naso. L’altro per ripicca gli morse il mento.
- Sei sempre così violento Shin-kun- gli mormorò poi all’orecchio Toshiya.
- Non ti lamenti però quando siamo a casa- rispose allusivo Shinya mentre continuava a struccarsi. L’altro lo guardò leggermente imbarazzato e per nascondere al castano il suo stato d’animo nascose il volto sul suo collo. Shinya non potè evitare di sorridere, Toshiya restava sempre il più kawaii di tutti.
Intanto in un’altra stanza Kaoru stava cercando di evitare gli attacchi insistenti di Die, il rosso infatti lo aveva bloccato al muro e stava disperatamente cercando di baciarlo.
- La vuoi smettere Hentai!- esclamò Kaoru appiattendosi poi al muro per evitare le labbra dell’altro.
- Smettila tu, voglio solo baciarti- rispose deciso Die. Kaoru lo guardò con un sopracciglio alzato.
- Sappiamo entrambi che non sarà solo un semplice bacio- disse allora il moro. Die lo guardò imbronciato, poi tentò un ultimo tentativo, si avvicinò leggermente a lui e sporse comicamente le labbra verso quelle dell’altro. Kaoru non riuscì a trattenere una risata, non cambiava proprio mai.
- Sei proprio un cretino- disse rassegnato. Infine decise però di baciarlo. Die sogghignò nel bacio, lui riusciva sempre a ottenere ciò che voleva, o almeno, quasi sempre. Lentamente si appoggiò maggiormente a Kaoru facendolo così addossare al muro, poi gli mise le mani ai lati del volto per non farlo fuggire. Il moro però non aveva nessuna intenzione di scostarsi dal rosso, almeno, per il momento. I due si baciarono a lungo, le mani di Kaoru si erano inevitabilmente appoggiate sui fianchi dell’altro. Die gli mordicchiò le labbra facendolo sospirare, una mano si era intrufolata sotto la maglietta del compagno facendogli dei grattini sulla schiena. Kaoru si inarcò leggermente verso quella mano, si stava eccitando, Die era molto bravo a baciare, lo faceva in un modo così sensuale ed erotico.
- O-ora basta Die, ci stiamo spingendo troppo oltre- mormorò rocamente il moro non appena riuscì a staccarsi dalle labbra dell’altro. Die appoggiò il suo mento sulla spalla di Kaoru e lo tenne abbracciato per un po’, voleva sentire ancora il calore intossicante del proprio ragazzo.
- E va bene, vorrà dire che mi riprenderò la rivincita in albergo- gli sussurrò maliziosamente all’orecchio, poi inaspettatamente gli mordicchiò e succhiò il collo facendogli così un succhiotto ben visibile. Kaoru lo guardò malamente, lo aveva fatto di nuovo, Die aveva la strana abitudine di fargli succhiotti ovunque.
- Non ti dico più nulla, sarebbero solo parole sprecate- bofonchiò allontanandosi poi dal compagno.
- Ora è meglio andare dagli altri- aggiunse mentre apriva la porta. Die lo seguì divertito, gli piaceva vedere l’espressione di Kaoru tra il rassegnato e lo scocciato, lo divertiva.
Finalmente incontrarono gli altri tre compagni, Shinya non appena li vide scosse rassegnato la testa, Toshiya invece li guardò divertito mentre Kyo si avvicinò a loro con un sopracciglio alzato.
- Spero vi siate almeno lavati le mani- disse con un tono allusivo il cantante.
- Cosa vorresti insinuare?- domandò allora Kaoru con un tono di voce quasi indignato. Il bassista, il cantante e il batterista guardarono allora il collo di Kaoru , poi guardarono Die e infine il moro.
- Ecco cosa voglio insinuare- disse nuovamente Kyo indicando il segno rosso. Poi si avviò verso l’uscita ma prima diede due pacche solidali sulla spalla del loro leader. Toshiya non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere, Shinya sorrise divertito, poi prese il proprio ragazzo per mano e lo trascinò fuori lasciando nuovamente soli Die e Kaoru. Die lentamente si allontanò da Kaoru, non sapeva come avrebbe reagito, era imprevedibile, probabilmente lo avrebbe picchiato. Kaoru si mosse leggermente, Die sussultò preoccupato, poi però vide l’espressione rilassata e serena del compagno.
- Non pensano ad altro- disse soltanto Kaoru, poi prese la sua borsa e si avviò anche lui verso l’uscita.
- Allora? Dai che poi chissà cosa s’ inventano quei tre- aggiunse il moro girandosi verso Die che se ne stava immobile in mezzo al corridoio. Il rosso gli sorrise e ben presto lo raggiunse, fortunatamente non era successo nulla di tragico o di irreparabile.

Dopo mezzora i ragazzi arrivarono finalmente in albergo, Shinya dovette usare tutta la sua buona volontà per svegliare Toshiya che beatamente si era addormentato sui sedili.
- Ma stavo dormendo Shinya- borbottò assonnato il bassista. Il batterista lo guardò di sottecchi e lo sostenne fino alla porta della suite.
- E’ molto meglio dormire a letto- gli sussurrò accondiscendente. Sapeva che quando l’altro era in quello stato catatonico bisognava essere pazienti e delicati, se no Toshiya poteva anche diventare scorbutico e permaloso. I cinque ragazzi arrivarono davanti alla porta della suite, entrarono, erano stanchissimi. In quella mini abitazioni c’erano tre stanze da letto, una per Shinya e Toshiya, l’altra per Die e Kaoru e la terza per Kyo.
Ben presto i ragazzi si separarono augurandosi la buona notte, erano quasi le due del mattino.
Kaoru si avvicinò al letto matrimoniale, esausto si distese allungando e appoggiando le mani sotto al cuscino fresco, la maglietta scoprì la pancia del chitarrista che si inarcò leggermente per stiracchiarsi. Le gambe erano mollemente appoggiate al materasso, socchiuse gli occhi e sospirò. Die ghignò maliziosamente, poi con passo lento e calcolato si avvicinò all’altro, gli appoggiò le mani sul fianco facendolo rabbrividire a causa del tocco freddo delle sue dita. Kaoru lo guardò di sottecchi, sembrava quasi che il rosso cercasse di attirare la sua attenzione, inconsciamente gli appoggiò la mano sulla sua ed iniziò ad accarezzarla. I due ragazzi restarono per qualche momento ad accarezzarsi lentamente, il moro toccò delicatamente il polso dell’altro, sapeva che a Die piaceva, gli aveva sempre detto che quel tocco lo rilassava, infatti vide i suoi occhi socchiudersi, sembrava quasi che stesse facendo le fusa. Il rosso intrufolò furtivamente le mani sotto la maglietta dell’altro fino ad arrivare a toccare i suoi capezzoli che si inturgidirono subito.
- Die, sono stanco- mormorò Kaoru mentre prendeva la mano dell’altro per toglierla dal suo petto.
- Come sei noioso Kao, non sto facendo nulla di male-
Kaoru lo guardò con uno sguardo rassegnato, quando Daisuke voleva una cosa era sua abitudine ottenerla. Così lo baciò, sensualmente iniziò a lambirgli con la lingua le labbra, poi gliele mordicchiò. Giocosamente intrufolò la lingua nella bocca dell’altro, gli accarezzò il palato poi iniziò a giocare con la sua lingua. Daisuke mormorò qualcosa di incomprensibile, la bocca dell’altro lo stava facendo impazzire.
- Se continui così non mi fermo più- gli mormorò il rosso sulle labbra. Kaoru gli mordicchiò il mento.
- Mh, perché pensavi di smettere?- domandò ironicamente. Die sorrise sornione, poi iniziò a muovere i fianchi sentendo chiaramente l’eccitazione dell’altro.
- Chi è che voleva smettere?- rispose altrettanto ironico. Il compagno si mordicchiò le labbra e si inarcò leggermente verso l’altro. I due chitarristi si accarezzarono sensualmente, si toccarono nei punti dove li facevano più eccitare ritrovandosi finalmente nudi.
- Ma non eri stanco?- domandò improvvisamente Die sollevandosi leggermente dal corpo del compagno. Kaoru assottigliò lo sguardo e gli diede un pizzicotto sul fianco.
- Hai voglia di litigare per caso- rispose avvicinandolo nuovamente a sé. Divertito il rosso lo baciò intrufolando lentamente una mano fra i loro corpi per accarezzargli l’erezione ormai evidente. Kaoru sospirò, poi gli morse dispettosamente una spalla lasciandogli tra l’altro un segno rosso. Daisuke iniziò ad accarezzarlo insistentemente facendolo gemere, adorava sentirlo, il moro era sempre così posato e serio, certo nei concerti si scatenava però solo con lui riusciva a lasciarsi andare completamente.
- Anf…allora? T-ti muovi..ah..- mormorò socchiudendo gli occhi Kaoru. Die, che era stronzo di natura, spostò la mano sul suo fianco e con un sorriso divertito appoggiò le labbra sull’incavo del collo del moro. Il compagno lo fulminò con lo sguardo e indispettito capovolse la posizione ritrovandosi seduto sul ventre dell’altro. Iniziò lentamente a muovere i fianchi sorridendo soddisfatto nel sentire la voce roca dell’altro invocare il suo nome. Die gli artigliò i fianchi e gli mordicchiò un capezzolo, Kaoru aveva proprio un buon profumo e una bella voce quando stava tra le sue braccia.
Dopo poco vennero con un lungo gemito, restarono per qualche minuto abbracciati ascoltando il battito furioso dei loro cuori.
- Ti amo Kao- gli mormorò all’orecchio Die mordicchiandoglielo gentilmente. Il moro gli accarezzò i capelli sorridendo leggermente.
- Mh, lo so- disse sornione sapendo bene quale reazione avrebbe scaturito nel compagno. Infatti fu ben presto buttato sul letto a pancia sotto.
- Potresti almeno rispondere con un “anch’io”- rispose il rosso imbronciandosi, poi per ripicca iniziò a leccargli la colonna vertebrale mentre le mani erano impegnate ad accarezzargli le natiche. Kaoru si alzò sui gomiti e girò leggermente il volto per guardarlo, non riuscì a tenere completamente gli occhi aperti. Ben presto gli ansiti si alzarono nella stanza, Daisuke lo stava preparando per l’eventuale penetrazione, leccò sensualmente l’anello di muscoli intrufolandoci dentro la lingua. Kaoru si inarcò verso quella bocca, non riuscì a trattenere un grido.
- B-basta..ah..sono pronto- mormorò. Il rosso però non era della stessa opinione, gli mordicchiò scherzosamente una natica mentre una mano gli stava toccando l’eccitazione di nuovo sveglia poi introdusse un dito dentro il corpo caldo dell’altro movendolo leggermente. Kaoru si spinse verso esso, voleva di più e il compagno lo accontentò introducendo anche un secondo dito. Daisuke si eccitò maggiormente nel sentire i gemiti dell’altro, non ce la faceva più, tolse le dita dall’orifizio del proprio ragazzo e gli allargò le natiche per entrare.
- Sei pronto?- gli domandò all’orecchio trattenendo a stento un ansito. Come risposta Kaoru si spinse verso di lui artigliando con le mani le lenzuola. Die gemette, Kaoru era stretto e caldo, gli baciò il collo, poi la guancia, infine leccò via una sua lacrima. Iniziarono a muoversi, prima lentamente, non volevano che finisse subito, poi però quando il desiderio diventò insopprimibile, Daisuke iniziò ad entrare più velocemente e selvaggiamente dentro il compagno. Gli ansiti diventarono gemiti e i gemiti urla. Dopo poco Kaoru venne liberandosi sul letto e Die dentro di lui, quest’ultimo per nascondere un gemito forse troppo forte gli morse una spalla.
- Anf…dillo che ti piace farmi male..anf..- sussurrò rocamente.
- No, mi piace farti mio- rispose allora il rosso scostandosi dal corpo del moro per distendersi vicino a lui e abbracciarlo. Kaoru non disse nulla, appoggiò stancamente la testa sulla spalla del compagno finchè si addormentò. Daisuke lo guardò, sorrise poi gli baciò le labbra.
- Dormi, dormi che domani sarà una giornataccia- mormorò prima di addormentarsi a sua volta.


















 
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