Post di rabbia adolescenziale, abbasso all'ipocrisia dei propri genitori

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RoseM@rius
view post Posted on 25/4/2007, 01:00




Per chi non conoscesse la mia situazione...
Io sono Bill (Will, Rosamario, ecc) 16 anni, ripetente, con genitori che fino a poco tempo fa credevo di mente aperta, bisessuale (pansessuale in realtà) e...geneticamente nato come femmina.

Non vi sto ad assillare con i dubbi infantili e adolescenziali; comunque è da molto che lo sospettavo. Ho tentato di osare oltre, sono diventato quello che si chiama un Travestito (o una Travestita, nel mio caso?), cerco di sembrare più maschile che posso e...funziona!

Quest'anno, più di una decina di persone è stata convinta che io fossi totalmente maschio. Un paio di volte anche senza appiattire il seno, è bastata una felpa larga.
E la cosa mi ha fatto piacere. Di più, ho adorato quei momenti. Perchè anche solo per dieci minuti magari, per loro ero un maschio, e mi trattavano come tale.

L'altro giorno ho avuto una gita con la scuola, e mi sono travestito completamente. Ho addirittura comprato un paio di boxer per l'occasione (purtroppo di una taglia troppo grandi -.-).
Passavo parecchio bene. Anche perchè a forza di esercitarmi la mia voce si è un po' abbassata.

Passando al punto. Al ritorno, sono passato alla lavanderia di mia madre, e ho incontrato le due ex proprietarie.
Che erano convinte che io fossi il figlio di mia madre.
E lei no, ha dovuto ostentare come suo solito che io fossi sua figlia femmina.

Mentre mi riportava a casa, abbiamo discusso.
Mi ha fatto proprio incazzare!!! Mi ha detto che è una fase, che comunque non ho mai avuto rapporti nè con maschi nè con femmine ancora (cazzo c'entra???Il genere sessuale di una persona non c'èntra un fico secco con il suo orientamento sessuale!!!Ci sono un sacco di Trans MtF (da Maschio a Femmina) che preferiscono le donne!!!), che sono troppo giovane (16 e 18 anni...che differenza c'è? Per due anni?) per saperlo con sicurezza (io sono anche tardivo, di solito lo si sa già dai sei anni o giù di lì quando uno è transessuale), che se lo fossi non leggerei certi fumetti (non mettiamo lo yaoi in mezzo quando non c'entra assolutamente nulla! E poi, se sono attratto anche da uomini gay, è anche perchè non mi ci vedo a fare il passivo), e mille altre ragioni insensate.

Detesto dover aspettare altri due anni. Ma che lo sappia, a 18 anni io vado dalla mia dottoressa e mi faccio prescrivere gli ormoni.
Una volta raggiunti i 2000 € circa mi faccio togliere il seno, e poi inzierò a lavorare per mettere da parte i circa 15000 € per la Maistoplastica (ehm...per le parti basse...).
Che lo sappia. Al mio sedicesimo compleanno (tra due mesi) glielo dico chiaro e tondo. Che le vada bene o no.
 
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Iulie
view post Posted on 25/4/2007, 11:43




Non che io voglia fare la bastian contraria come mio solito, ma... hai mai pensato a come deve sentirsi tua madre?
Probabilmente lei è preoccupata, preoccupata per te, e perchè no, anche per lei, dopotutto le tue scelte si rifletteranno anche sulla vita di chi ti sta intorno.
Non pensare che io stia dalla parte dei tuoi genitori, ognuno deve essere libero di fare ciò che ritiene più giusto per se stesso e che lo rende felice...
Solo non pensare che tua madre lo faccia per ritrettezza mentale o pregiudizi o solo per renderti infelice...
Scommetto che deve essere spaventata di aver sbagliato qualcosa con te, che sia colpa sua, ha paura che magari un giorno tu ti penta delle tue scelte...

....MA DEL RESTO IO NON CONOSCO TUA MADRE! L'UNICO CHE PUò SAPERE TUTTE LE SFUMATURE DELLA SITUAZIONE SEI TU! XD
QUINDI VAI AVANTI CON I TUOI PROPOSITI E FAI LA COSA GIUSTA... ALLA FINE, QUANDO TUA MADRE SI SARà CALMATA, CAPIRà ANCHE LEI...

oh, e... buona fortuna!

Edited by Iulie - 25/4/2007, 15:02
 
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†Isult†
view post Posted on 25/4/2007, 11:56




Bè, io penso che tua madre sia spaventata e un pò turbata... anche perchè sei giovane e probabilmente pensa che tu abbia le idee confuse... comunque io ti rispetto molto per ciò che fai ^^ Tu cerca di spiegarle la situazione con calma... senza perdere la pazienza e pensa che lei potrebbe essere spaventata... dopotutto la nostra società fa un pò schifo >__> forse è spaventata anche da questo.. cioè... se un giorno mia figlia o mio figlio mi dovessero dire: voglio cambiare sesso... io non avrei problemi... ho una mentalità molto aperta... ma sarei spaventata per loro e per la società in cui si ritrovano! Avrei paura che soffrissero per colpa degli altri... però è una scelta loro e la rispetterei...anzi li aiuterei ^^ Tu cerca di rassicurarla... forse ha bisogno di questo... però io non la conosco ^^ Non so ciò che pensa...

Mi raccomando! Tu segui le tue scelte!
 
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*+Ran Nekoi+*
view post Posted on 25/4/2007, 12:19




anch'io concordo con le altre. in fondo è tua madre, non sa quello che provi, ma sa che ti vuole bene e , in quanto madre, vuole proteggerti.

Se è davvero così importante per te, puoi resistere ancora 2 anni percorrendo la tua strada.
 
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=Dolceamara=
view post Posted on 25/4/2007, 12:20




Ascolta... non essere così severo nei confronti dei tuoi genitori.
Ho una mentalità molto aperta anche io, ma se mio figlio venisse da me e mi dicesse che vuole diventare in tutto e per tutto donna e che lo devo presentare agli altri come tale avrei qualche problema anche io, che sono nata una generazione dopo.

Non riesci a capire quanto per lei sia difficile?
Abbi pazienza, sii il più tollerante possibile, lasciale il tempo di assaporare questa nuova realtà senza pretendere tutto subito.

Ti lascerà sempre più libertà nel compiere le tue scelte e anzi, forse ti appoggerà.

Ma devi agire pianino pianino...
 
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Iulie
view post Posted on 25/4/2007, 12:43




"L’iter chirurgico femmina-maschio (FtM) è più complicato e più lungo. Esso consiste in una prima fase di Adenectomia sottocutanea con una riduzione del volume mammario che si avvia già con una buona terapia ormonale. Questa riduzione, tuttavia, nella quasi totalità dei casi, non è sufficiente a conferire al torace un aspetto maschile. Si ricorre allora all’asportazione chirurgica della ghiandola mammaria e della cute eccedente, alla riduzione dell’areola e del volume del capezzolo. Le tecniche chirurgiche che possono essere impiegate sono varie. Generalmente viene effettuata l’incisione periareolare che permette sia di ridurre il diametro dell’areola sia di accedere all’interno della mammella per asportare completamente la ghiandola e ridurre in parte anche la pelle circostante. Residua così una sola cicatrice intorno all’areola pur determinandosi un "arricciamento" della pelle eccedente intorno alla cicatrice periareolare che, in genere, tende spontaneamente, nel giro di tre o quattro mesi, a distendersi.
Spesso è necessario anche un altro intervento per migliorare l’aspetto estetico dell’areola. Questa tecnica ha il vantaggio di non lasciare altre cicatrici all’infuori di quella periareolare. Altri metodi consentono anche di asportare inizialmente maggiori quantità di pelle, ma tali metodi lasciano cicatrici molto evidenti, tipiche delle mammoplastiche riduttive. Per questo motivo spesso si ritiene più conveniente effettuare due o più interventi pur di ottenere alla fine un buon risultato con la sola cicatrice periareolare.
Il primo intervento richiede due o tre giorni di ricovero e non è doloroso. Il secondo è in genere effettuato in anestesia locale e in regime ambulatoriale.
Segue poi l’Istero–annessectomia con un unico intervento chirurgico di asportazione di utero e ovaie. La vagina, in genere, non viene rimossa perché la sua asportazione complica e prolunga la durata dell’intervento, comportando sempre una ingente perdita di sangue con conseguenti necessarie emotrasfusioni. D’altra parte la vagina tende a ridursi spontaneamente e, se richiesto, può essere asportata successivamente.
La Falloplastica è un intervento opzionale che non tutte le persone con Disturbo dell'Identità di Genere vogliono effettuare. Differenti metodi chirurgici permettono di perseguire differenti obiettivi ma comportano anche conseguenze e rischi differenti e non sempre ben valutabili a priori. Per questo motivo è di grande importanza un chiaro confronto tra la persona e il chirurgo scelto.

Più specificatamente è possibile ottenere con la Falloplastica:

- una funzione estetica con la realizzazione di un organo di forma cilindrica simile al pene (autotrapianto in sede pubica di tessuti presi da altra parte del proprio corpo con cui modellare il fallo).
- una funzione urinaria con costruzione di neouretra che permetta la fuoriuscita dell’urina all’apice dell’organo costruito.
- una funzione sessuale con l’inserimento nel fallo di una protesi del tipo di quelle usate per l’impotenza con possibilità di rendere rigido l’organo costruito e idoneo a rapporti sessuali con penetrazione.

I metodi di costruzione del fallo sono molti. Quello che viene utilizzato, in genere con buoni risultati sia sul piano estetico che sul piano funzionale, prevede l’impiego di un lembo tubulato dell’avambraccio che viene trapiantato nella regione inguinale. Questo tipo di falloplastica comporta due diversi momenti operatori.
Il primo consiste nella preparazione del lembo dell’avambraccio, il secondo nel trasferimento del lembo dell’avambraccio con tutti i vasi che lo nutrono ed il trapianto in regione soprapubica con un intervento di microchirurgia che in genere dura dalle 8 alle 12 ore. Le arterie, le vene e i nervi di tale lembo vengono collegati ai vasi e ai nervi della regione inguinale per assicurare nutrimento e una certa sensibilità anche se esclusivamente di tipo tattile (capacità di sentirsi toccare).
La specifica sensibilità erogena, presente nel clitoride, viene mantenuta lasciando questa struttura nella sede originaria, alla base del neofallo costruito.
La Meataoidoplastica permette di valorizzare al massimo le modificazioni ottenute sul clitoride con la terapia ormonale. Questa determina infatti una ipertrofia che lo rende simile ad un piccolo fallo che in certi casi permette di raggiungere la lunghezza di 5-7 centimetri durante l’erezione.
L’intervento consiste nella costruzione di una neouretra tra il meato originario e l’apice del piccolo glande con una tecnica simile a quella usata per la cura dell’ipospadia. L’uretroplastica consente la minzione in stazione eretta. Piccoli allungamenti del neofallo sono possibili mediante liberazione dei corpi cavernosi e rimozione del grasso soprapubico. Questo intervento ha il vantaggio di realizzare un neofallo di forma molto naturale e di sensibilità inalterata ma di dimensioni ridotte e non adeguate alla penetrazione.
Altro metodo è la falloplastica con lembo soprapubico. Questa prevede la costruzione del neofallo mediante un lembo a base inferiore di tessuto cutaneo e sottocutaneo, prelevato dalla regione soprapubica e ripiegato su se stesso a forma di tubo. Le dimensioni del neofallo sono condizionate dalla quantità di tessuto utilizzabile e quindi maggiore nelle persone più obese. Tale tecnica non è realizzabile in presenza di cicatrici addominali preesistenti che possono comprometterne la vitalità e per questo motivo è opportuno una programmazione prima di altri interventi ed in particolare della isterectomia che può essere comunque programmata contemporaneamente alla falloplastica. Quando richiesto può essere effettuata, nello stesso tempo, la costruzione del canale uretrale dalla base fino all’apice del fallo con un lembo di cute prelevato dalla regione sopraclitoridea e dalle piccole labbra. La perdita di sostanza sovrapubica viene riparata facendo scorrere verso il basso la cute dell’addome come per una addominoplastica. La cicatrice residua è trasversale sovrapubica e rimane coperta dagli slip.
Con un secondo intervento si costruisce il tratto intermedio dell’uretra e si realizza la continuità del condotto dall’orifizio originale fino a quello precedentemente costruito alla base del pene. In questa fase il clitoride viene mimetizzato all’interno del canale uretrale in modo da renderlo poco visibile pur mantenendone la caratteristica sensibilità erogena specifica. Anche in questo caso l’inserzione di una protesi per ottenere una rigidità viene rinviata ad un altro intervento e presenta le stesse caratteristiche ed inconvenienti riscontrabili nella già descritta falloplastica con lembo antibrachiale.
I vantaggi di questa metodica consistono nella semplicità di esecuzione, nella minore durata dell’intervento, nella più frequente possibilità di eseguire contemporaneamente isterectomia e falloplastica. Le limitazioni sono dovute ad eventuale scarsità di tessuto sovrapubico, alla presenza di cicatrici che possono compromettere la vitalità del lembo. talora alle dimensioni del fallo più ridotte rispetto a quelle ottenibili con altre tecniche.
Infine c’è la Scrotoplastica, un intervento abbastanza semplice che si realizza con l’introduzione di due protesi testicolari di forma, dimensioni e consistenza simili a quelle di un testicolo, in genere all’interno di cavità ricavate nelle grandi labbra."

...wow... anche io, se fossi tua madre, sarei un pochino preoccupata.. O_o
 
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*+Ran Nekoi+*
view post Posted on 25/4/2007, 12:46




e ci credo XDDD

a me fa paura solo tutto quel malloppone da leggere XD
 
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†Isult†
view post Posted on 25/4/2007, 13:42




Concordo con Yon! XD
 
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Iulie
view post Posted on 25/4/2007, 13:46




maddai! XD
che scansafatiche!

non ne volete sapere di più sull'argomento??? ò_ò
... ZOB! nessuno che condivida la mia sete di sapere!

me tapina ç_ç
 
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*+Ran Nekoi+*
view post Posted on 25/4/2007, 15:10




ma guarda che l'ho letto XD

anche a me interessa à_à
 
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.:*Caline*:.
view post Posted on 25/4/2007, 15:17




io sono d'accordo con voi.
ho una mentalità aperta, quindi se capitasse, come dice Dolceamara, anche a me che mio figlio mi dicesse questo, rispetterei la sua scelta però anche io sarei preoccupate come tua madre, perchè l'intervento di per sè già non è semplice e comunque probabilmente temerei, come dice Isult, magari che potresti aver problemi ad essere accettato nella società.

più che altro devi dare tempo a tua madre, senza accusarla subito
 
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RoseM@rius
view post Posted on 25/4/2007, 15:28




grazie gente...il fatto è che c'ero rimasto molto arrabbiato quel giorno perchè continuava a portarmi ragioni che non c'entrano.
So che è preoccupata, solo che crede che io non possa affrontare un tale cambiamento perchè ho sempre avuto difficoltà ad affrontare la vita, ma mi sembra di esserci riuscito abbastanza bene,

Per riasssumere quel malloppone...che ormai ho letto un casino di votle in mille salse ma che più o meno dice sempre le stesse cose...

1)prima di tutto ci vogliono gli ormoni. PRIMA di ogni altra operazione. E' la parte più importante della transizione perchè il corpo potrebbe reagire male.
Non è difficile da capire:

Corpo->produce ormoni femminili
Vengono introdotti artificialmente-->ormoni maschili

quindi è una battaglia tra ormoni, almeno all'inizio. C'è da starci male in alcuni casi

2) la prima delle operazioni chirurgiche, la rimozione del seno (Masectomia): la più economica, anche se non costa poco. In pratica vengono rimosse le ghiandole mammarie. In seguito viene modificata la forma dei capezzoli.
Poi ci vuole qualche anno di dolori atroci per far cicatrizzare il tutto

3)Il fallo artificiale: si può ottenere con la Falloplastica o con la Maistoplastica, verso la quale propendo di più perchè pur producendo un organo di dimensioni ridotte e difficilmente usabile per la penetrazione, la sua sensibilità è più simile a quella di un vero pene. E avere un pene piccolo (6-7 cm), ma che funziona, è sicuramente meglio di avere un pene di 15 cm che non serve a un cazzo e non ha sensibilità.

4)e le relative balle: la costruzione di testicoli finti, che è puramente estetica.


Questo significa che a...35 anni circa sarò in grado di avere rapporti sessuali completi.
Che palle =.=
 
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Zafirya
view post Posted on 25/4/2007, 15:54




povero...deve essere doloroso!!

però l'importante è che tu ne sia convinto e lo voglia veramente,tutto il resto è scondario!!

per quanto riguarda tua madre sono daccordo anche io con le altre,cerca di capirli in fondo anche per loro non deve essere facilissimo.
 
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martin60
view post Posted on 25/4/2007, 16:40




Non so quanti anni ha tua madre ma poichè ho un figlio sedicenne credo sia più o meno mia coetanea. Anche chi è di aperta mentalità ha problemi ad affontare il desiderio di cambiare sesso in un figlio/a. Come adulto vede la sofferenza per suo figlio e la prima reazione è sicuramente di rifiuto. Dagli tempo! Non scoraggiarti e parla sempre con lei.
Tieni inoltre presente due cose:
1° hai "solo" 16 anni e tutto sommato potresti ancora cambiare idea (nell'adolescenza fasi omosessuali sono possibili). Non arrabbiarti, è già successo!
2° non credere di risolvere i tuoi problemi a 18 anni. E prima di prendere ORMONI o altri farmaci devi consultare um medico: la tua salute viene prima e non devi assolutamente assumere farmaci a base di testosterone senza controllo.
3° un aiuto immediato potesti averlo comunque dal tuo medico di base o nel consultorio della tua ASL: se sei così determinata adulti competenti possono darti sostegno in queste fasi difficili.

Un bacio grosso
 
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RoseM@rius
view post Posted on 25/4/2007, 16:49




rispondo

1)so che è posssibile. Ma mi pare difficile. Non si tratta qui di una fase, ma di una cosa che ha radici anche nella mia infanzia. La transessualità è un difetto di nascita. Accade quando il cervello di un corpo maschile o femminile assorbe ormoni del sesso opposto nell'utero della madre, e "cambia sesso". Si, il cervello ha un sesso.

2&3)Non me li darebbero comunque senza l'autorizzazione di un medico. Ho già parlato alla mia dottoressa, mi ha consigliato di adnare a un Consultorio per giovani prima. L'ho fatto, ho spiegato il mio problema, ho dato il mio numero, e mi hanno detto che mi avrebbero fatto sapere. Sto ancora aspettando.
 
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20 replies since 25/4/2007, 01:00   292 views
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