Un altro delirio di ieri sera, ogni tanto mi stupisco anche da sola delle cose che scrivo Draco Malfoy amava una persona, più importante per lui di chiunque altra.
Amava se stesso.
Spesso, di notte, fantasticava davanti a uno specchio, fissando i propri occhi grigi, sfiorandosi le labbra e trovandole più morbide e sensuali di tutte quelle che aveva baciato.
I suoi occhi grigi guardavano chiunque con disprezzo, ma davanti ad uno specchio si poteva vederli illuminarsi, diventare vivi e brillanti, pieni d'amore.
"Professore, vorrei una pozione capace di sdoppiarmi.." disse a Piton un giorno
"Cosa?"
"Si..è..è per un esperimento.."
"Signor Malfoy, c'è una sola pozione che può fare qualcosa di simile. Può creare un fantoccio, identico a lei nelle sembianze, ma muto e che ha bisogno di ordini per fare qualsiasi cosa..nulla che possa esserle utile per saltare qualche lezione.." rispose il professore "è un articolo Weasley, roba spregevole.."
***
Ora era nella stanza delle necesità, splendidamente solo con sè stesso.
"Vieni verso di me, guardami come io guardo te e baciami.." aveva ordinato
Il suo doppio si era avvicinato a lui, era bellissimo, i suoi occhi lo guardavano intensamente, pieni d'amore e desiderio, e le sue stesse labbra lo stavano mangiando, la sua stessa lingua lo stava accarezzando.
"Spogliati, lentamente.."
Il suo doppio eseguì, e Draco fissò il suo corpo nudo, bianco come marmo, coi piccoli ricci biondo scuro che incorniciavano il suo pube, le sue dita affusolate, le sue labbra sottili.
Prese a baciarsi avidamente, ma, in mancanza di istruzioni, l'altro se stesso non si mosse.
Draco lo baciò, lo toccò, ma quegli occhi erano divenuti vuoti e spenti.
E allora il serpeverde si rese conto, solo in quel momento, che si stava vedendo davvero per la prima volta.
Guardava sè stesso com'èra in realtà:
un bamboccio,
bellissimo,
ma vuoto.
-FINE-
In risposta alla domanda che tutti vi state ponendo: No, non mi sono fatta un crack ieri sera..