Niente è come appare, mia prima ficcy quindi abbiate pietà!

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SurevesLove
icon9  view post Posted on 28/5/2008, 18:30




Ciao a tutte!
prima che iniziate a leggere vorrei informarvi che la mia storia parla principalmente di SEVERUS/LUCIUS però devo avvisarvi che è un po' ambigua, perchè non è proprio Yaoi.... :ups:

io provo a postarla comunque, ma se man mano che va avanti le amministratrici del forum avranno da obbiettare per la sezione in cui ho deciso di inserirla non avrò niente da ridire!

bene adesso vi auguro buona lettura e spero che qualcuno dall'animo caritatevole mi lasci almeno un commentino! (sono molto in ansia :>.<: )



PRIMO CAPITOLO

-Signor Paciock! Potrei sapere che cos'è quella brodaglia nel tuo calderone, che inutilmente cerchi di chiamare pozione?- domando con voce disgustata ed il ragazzo abbassa gli occhi iniziando a tremare visibilmente. Come sono crudele.
Comincia a balbettare cose senza senso ed io con un solo colpo di bacchetta faccio sparire il liquido non ben identificato.
-venti punti da grifondoro! E le assicuro signor Paciock che le darei volentieri una punizione se non fosse che non sopporto la sua inutile presenza- mi correggo, sono molto crudele.
Abbandono la mia vittima preferita per continuare il mio giro tra i banchi.
-ottimo lavoro signor Malfoy, cinque punti a serpeverde- avrei voluto assegnarne dieci, ma creerei favoritismi.
Sento un bisbiglio e con mio grande piacere è uno, anzi una stolta grifondoro che cerca inutilmente di suggerire ai suoi ancor più stolti amici.
-Signorina Granger, noto che nonostante i miei rimproveri continui, lei tenta di aiutare i suoi compagni ancora una volta, molto bene, altri dieci punti da grifondoro!- non mi avvicino a Potter o a Weasley, anche se la tentazione di sottrarre altri punti è forte, e torno alla cattedra sedendomi.

Finita la lezione gli studenti portano i campioni delle loro pozioni e, naturalmente non posso non umiliarli con battute acide e canzonatorie.
Usciti tutti dalla classe mi reco nel mio studio adiacente all'aula. Apro il primo cassetto della scrivania, quello chiuso a chiave, e ne tiro fuori una boccetta con all'interno un liquido trasparente. Con un movimento secco la apro e, lasciando cadere il tappo a terra l'avvicino alle labbra ed ingerisco il suo contenuto.
Immediatamente avverto una sensazione di pienezza e il mal di testa diminuisce notevolmente. Non è paragonabile ad un pasto completo, ma con la Umbridge in giro non mi è più possibile farlo e non suscitare sospetti. Così mi devo accontentare di una pozione calmante.
Con il ritorno di Voldemort poi sono ancora più sorvegliato, non sopporto più questa situazione! Gli scorsi anni era molto più facile farla franca.
Guardo distrattamente l'orologio e mi rendo conto che manca poco all'inizio del pranzo. L'anno passato mi sarei preso la libertà di non presentarmi, ma non voglio che “l'inquisitore supremo” mi riempia di domande. Così afferro il mantello ed esco dalla stanza, assicurandomi che gli incantesimi anti intruso o meglio, ficcanaso siano attivi.

Entrato in sala grande mi reco al tavolo degli insegnanti, quando con mio orrore, noto che l'unico posto libero è rimasto quello alla destra del preside. Accidenti a me ed ai miei ritardi!
Vedo Albus che con un cenno della mano mi indica di sedermi ed io non posso fare altro che ubbidire, sperando in un qualche miracolo che renda Silente muto o in alternativa incapace di fare domande o qualunque tipo di proposta.
-allora Severus come ti senti oggi?- cosa è una battuta?
-mai stato meglio- rispondo sarcasticamente
-guarda che mi sono accorto che in questo periodo sei più stanco e sciupato del solito, è successo qualcosa?-
-niente, va tutto bene sono solo un po' stanco ma...-
-secondo me non mangi abbastanza- questo poco ma sicuro, senza rendersene conto a preso in pieno il problema
-dovresti ingerire più zucchero! Ecco, perchè non assaggi il dolce di oggi, è davvero squisito!- afferma mentre mi porge una porzione.
Perchè a me? Non ho né la forza né la voglia di iniziare un dibattito con Albus, quindi cedo e mangio la torta.
Non ho mai commesso errore più grande! Eccomi qui due ore dopo a rigettare il pranzo nel WC.
Io sono intollerante a qualsiasi tipo di dolciume e la prossima volta che Silente decide di offrirmene uno lo rimpiangerà per tutta la vita!
Mi sciacquo la faccia e quando alzo lo sguardo mi vedo riflesso nello specchio. È incredibile, ma ormai sono abituato a pensare a me con questo aspetto, alla mia parte sbagliata. Tutti gli errori che ho commesso non significano più nulla ormai, eppure sono rimasto attaccato alla mia vita. Preparare pozioni e insegnare sono tutto quello che ho e al momento in cui potevo sparire e ricominciare non sono stato capace di abbandonare tutto. Facendo così mi sono ritrovato a dover mentire a tutti, persino a Silente, l’unico che mi abbia accettato per quello che pensa io sia.

Esco dal bagno e mi siedo sulla poltrona di fronte al camino, è inutile rivangare il passato, ormai quello che è stato fatto è fatto, niente ripensamenti. Anche perché sarebbe inutile.
Volendo potrei andare via, lontano da qui e non farmi più trovare, ma sono troppo legato ad Hogwarts e non avrei mai il cuore di abbandonare Albus e l’ordine proprio ora che hanno bisogno di me. E dopo la guerra avrò comunque tutto il tempo di fare ciò che desidero.

Perché se c’è una certezza è che non morirò.
Ho controllato personalmente in ogni libro che parla di creature oscure e non c’è alcuna informazione su come uccidere un vampiro.



Tutti gli alunni che ho avuto fino ad ora hanno supposto, scherzando che fossi un vampiro, se sapessero la verità rimarrebbero leggermente shockati.
La mia trasformazione è avvenuta durante le vacanze estive tra il mio sesto e settimo anno di istruzione ad Hogwarts.
Non abbiamo partecipato alla scorsa guerra contro Voldemort e non penso che questa volta sarà diverso. I vampiri si ritengono una specie superiore ai conflitti nati tra maghi e specialmente babbani, questi ultimi ci credono addirittura creature fantastiche. Non abbiamo mai creato problemi a nessuno, apparte alle nostre vittime è chiaro, e questo ha fatto dimenticare la nostra pericolosità. Anche se in effetti non siamo rimasti in molti.

I miei pensieri vengono interrotti da una fitta all’avambraccio sinistro. Ci mancava solo questa!
Esco dalle mie stanze e raggiungo l’ufficio del preside.
-vieni entra pure Severus-
-devo andare- gli dico seriamente
-capisco, va e non preoccuparti, con la Umbridge me la sbrigo io- faccio un cenno affermativo ed rientro nel mio studio. Afferro la maschera, il mantello, ed un paio di boccette. Infilandomele nella tasca dei pantaloni mi teletrasporto nel luogo dell’incontro.
Ho usato un potere vampirico si, ma non avevo il tempo di uscire dai confini della scuola per smaterializzarmi.
Giungo in un salotto, che riconosco come quello della casa di Lucius, non siamo molti mangiamorte, io, i Lastrange, Avery, Nott, ed infine i padroni di casa. Al centro della stanza si trova un tavolino e a capo tavola c’è il signore oscuro, il quale ci invita ad accomodarci.
-dimmi Severus, ci sono novità riguardo alle mosse dell’Ordine della Fenice?- mi domanda con una voce troppo calma
-sono spiacente mio signore, ma riceverò altre informazioni alla riunione di Natale tra una settimana- continuo a fissarlo negli occhi, non farlo sarebbe come dirgli “mi dispiace caro Voldie, ma dato che sono dalla parte di Silente non posso rivelarle altro” e sarebbe piuttosto stupido.
Dopo una manciata di secondi di silenzio assoluto, nei quali ha continuato a scrutarmi imperterrito, decide di cambiare argomento e di chiedere a Bellatrix com’è andata la sua missione. Da questo capisco che per stasera niente Cruciatus.
Sposto lo sguardo ed incrocio quello di Lucius
“complimenti”
“grazie”
faccio un sorriso obliquo da sotto la maschera, ma lui sembra notarlo e come risposta mi strizza un occhio.

È mezzanotte passata, la riunione è finita e dato che Albus mi copre le spalle con la Umbridge, potrei approfittarne per fare una cena completa e soddisfacente per una volta. Mi smaterializzo nei sobborghi della Londra babbana e mi dirigo verso i bassifondi riprendendo il mio aspetto reale.
Entro in locale squallido ed inquadro un uomo sulla quarantina completamente ubriaco. Perfetto.
Mi siedo al bancone ordinando un caffè, aspettando che la mia preda esca.



Jonson Mark era un uomo rispettabile, ben visto da tutti e con un’ ottima carriera di avvocato tra le mani. Fino a quella mattina. Gli avevano affidato un incarico piuttosto importante, ma lui si era fatto ingannare accettando delle bustarelle e quando tutto questo è venuto a galla è stato licenziato in tronco. In più gli hanno fatto causa e ha speso tutto il suo denaro per cercare di far cadere le accuse non riuscendoci.
La sera della sua disfatta si è recato in un locale per cercare un po’ di sollievo nell’alcol inconsapevole di ciò che sarebbe successo.
Aveva bevuto per più di tre ore, ormai si è fatto tardi, pensando questo Jonson si alza dal suo posto barcollando e lasciati i soldi sul tavolo si accinge ad uscire.
Fuori lo accoglie un freddo pungente, il Natale è alle porte, e tirandosi su il bavero del cappotto si avvia verso casa. Decide di passare in un vicolo per accorciare la strada. Non c’è nessuno e la vittima ha una strana sensazione di pericolo. Si gira di scatto, ma vedendo che è solo inizia a ridere nervosamente. L’alcol quella sera gli faceva uno strano effetto!
Torna sulla sua strada ma essa è interrotta da un ombra scura. Due occhi color del ghiaccio lo stanno guardando freddamente, ma con desiderio. Vorrebbe scappare a gambe levate quando la sagoma si avvicina e mostra la sua natura, però è come se fosse paralizzato.
È un giovane con la pelle diafana vestito completamente di nero, ha i capelli del medesimo colore che gli arrivano sotto la vita. La cosa che spaventa Jonson, però, non sono gli occhi decisamente inumani, ma i canini mostruosamente lunghi, talmente bianchi da splendere alla mancanza di luce.




Mi avvicino alla mia vittima e noto con piacere che non tenta inutilmente di scappare. Lo afferro per il collo e lui come risvegliatosi di colpo cerca di liberarsi dalla mia presa. Inizia a scalciare freneticamente, ma io evito i suoi colpi e lo alzo da terra, lanciandolo contro il muro.
Emette un gemito di dolore al quale io sorrido sadicamente. Lo vedo arrancare cercando di alzarsi in piedi, allora lo prendo per le braccia ed avvicino la sua faccia alla mia
-è tutto inutile, ti conviene rilassarti- gli sussurro all’orecchio.
Con la mia lingua gli bagno il collo sino ad arrivare alla sua base, lì inserisco lentamente i miei denti nella sua carne. Immediatamente percepisco il suo liquido vitale riempirmi la bocca e una scarica di adrenalina percorrere il mio corpo.
Mi ero scordato quanto è piacevole ed eccitante allo stesso tempo.
Mi separo da lui quando ormai è solo un guscio vuoto.
Mi lecco le labbra gustandomi le sue ultime gocce di sangue e riporto i canini alle loro dimensioni normali.
Lascio lì il cadavere ed abbandono il vicolo smaterializzandomi nei confini di Hogwarts.
 
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view post Posted on 30/5/2008, 15:09

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SurevesLove
view post Posted on 1/6/2008, 11:54




ecco il secondo capitolo e grazie a The Dark Lady per aver commentato quello precedente!!!!^^


SECONDO CAPITOLO


Oggi è il 23 dicembre e questo significa che tra due giorni sarà Natale.
Il giorno dell’anno che odio di più, e vi assicuro che ci sono delle ottime ragioni:
prima di tutto gli alunni nel periodo pre-natalizio sono sovreccitati, ergo più insopportabili del solito, e non è che normalmente siano degli angioletti!
Secondariamente, ci sarà Albus che mi stresserà per tutto il giorno per un qualsiasi motivo gli venga in mente. Avete presente com’è nei giorni normali? Bene ora moltiplicate il suo comportamento per un migliaio di volte e otterrete il risultato che mi tocca sorbire a Natale.
La terza ragione è che non mi potrò allontanare da Hogwarts e il motivo è legato alla quarta motivazione, la quale è la cosa più degradante ed umiliante che mi succede durante l’anno, che inizia il 25 dicembre e prosegue per quindici giorni. Ben due settimane di atroci torture!
Inoltre quest’anno per rincarare la dose c’è la riunione dell’ordine il 26 e temo che dovrò essere presente per forza. Di conseguenza dovrò uscire dal castello.
L’ultima volta che l’ho fatto sono morte cinque persone inutilmente. Senza contare che incontrerò Black……….

OH MIO DIO!

Sarà presente anche Lupin! Perfetto! Mi toccherà bere una quindicina di pozioni calmanti per la fame.
Dovete sapere che il sangue di licantropo è particolarmente nutriente, senza pensare a quanto sia buono, ed aver fatto l’ultimo pasto completo una settimana fa non aiuta il mio autocontrollo, messo già alla prova da tutto quello che succederà in quei giorni.
Devo convincere assolutamente Silente ad esonerarmi dal partecipare all’incontro!
Così pensando mi dirigo a passo spedito nell’ufficio del preside.






Due ore. Per due ore ho cercato di convincerlo, ma non c’è stato niente da fare. Ritiene che io non possa trascorrere tutti i natali della mia vita da solo, che abbia bisogno di un po’ di compagnia.
Non so cosa mi abbia trattenuto dal saltargli alla gola.
Non si è mai domandato il perché di questa mia scelta? Per mia fortuna no, ma mi fa montare una rabbia incredibile!!!
Torno nelle mie stanze, ma una sorpresina mi attende davanti alla porta. La Umbridge.
-posso fare qualcosa per lei?- le chiedo inespressivo
-avrei bisogno di altro veritaserum- ci mancava solo questa! Non ho intenzione di dargliene altro, ne ho sprecato un sacco rendendolo inutile in modo da non permettergli di ingannare gli studenti, ma adesso basta!
-mi dispiace, ma ha finito tutta la mia scorta- mi lancia un’occhiata stizzita
-e allora che cosa aspetta, ne prepari dell’altro!- ha deciso di morire precocemente per caso?
-non sarà pronto tra meno di un mese- le dico calibrando molto bene il mio tono di voce cercando di non essere troppo aggressivo
-molto bene!- detto questo si volta e si allontana producendo un rumore alquanto irritante con i tacchi delle sue schifosissime scarpette rosa shocking.
Un brivido di ribrezzo mi sale lungo la spina dorsale, ma decidendo di ignorarlo entro nella mia camera preparandomi mentalmente al periodo più brutto della mia vita.





I miei occhi si aprono di scatto. Ho il respiro affannato e un mal di testa da primato, senza contare la fame spropositata.
Guardo l’ora 12.35 pm. È ufficialmente iniziato.
Mi alzo in piedi cautamente e le fitte allo stomaco si fanno più persistenti. Bevo più di una pozione calmante, ma sono come acqua fresca. Devo mangiare qualcosa!
Mi vesto velocemente e guardando il mio riflesso nello specchio mi rendo conto che il mio aspetto non è più quello del professore di pozioni, ma di un vampiro con gli occhi iniettati di sangue.
Mi teletrasporto nella foresta proibita, qualche piccolo animale dovrebbe bastare.

Rientro al castello poco prima dell’alba, mi sento decisamente meglio. Spero di resistere almeno fino a domani l’altro. Bevo altre due pozioni per impedire alla mia pelle di liquefarsi al sole e mi accorgo di un pipistrello appeso ad una trave del soffitto.
Allungo un braccio e l'animale decide di cambiare appoggio approfittando del mio arto.
Un messaggio legato alla zampa.
Dovevo aspettarmelo.
Slego il fogliettino ed apro la finestra per rilasciare il pipistrello, ma esso non si muove evidentemente aspettando una risposta al messaggio.
Lo apro e un' espressione sorpresa si stampa sul mio volto.



William mi ha risposto positivamente ed altri si sono uniti a lui e a Clara, sono tutti impazienti di conoscerti.
L'appuntamento è per domani a mezzanotte alla stamberga strillante. So che hai la riunione dell'ordine, ma non è possibile posticipare.

(spero presto) tuo
Lucius



Sono sconvolto dalla stupidità di Lucius. Come si può scrivere cose come “spero presto tuo” alla fine di un messaggio del genere?!
E scommetto che è stato William a scegliere il giorno dell'incontro, “non è possibile posticipare” certo come no. Uno più bastardo di lui lo devo ancora conoscere!
Afferro con rabbia un pezzo di pergamena su cui sono obbligato a scrivere una risposta affermativa e lo lego alla zampa del messaggero, il quale senza indugiare vola via.
Guardo l'ora, le otto.
La colazione sarà già iniziata e dato che oggi è il 25 sarà pieno di dolci e caramelle.
Con uno sforzo immane faccio tornare l'aspetto del professore di pozioni ed esco dalla stanza.
Non sono ancora entrato in sala grande che l'odore disgustosamente stucchevole della colazione del giorno mi fa venire la nausea.
Per mia fortuna sono presenti pochi professori e sono libero di sedermi il più lontano possibile dal preside.
Bevo una tazza di caffè nero, che purtroppo non riesce a farmi passare la fastidiosa sensazione di avere le farfalle nello stomaco. Una delle reazioni che odio di più!
Vedo la Umbridge avvicinarsi al tavolo degli insegnanti e rivolgermi uno sguardo piuttosto strano, ma non ci faccio caso, anzi colgo l'occasione per alzarmi ed andarmene prima di essere trattenuto.

Torno nella mia camera, oggi non voglio incontrare nessuno. Non sono in vena né di essere coinvolto in una conversazione con Albus sulle decorazioni di quest'anno, né di venire ossessionato dalla Umbridge per il veritaserum.




Il giorno dopo più che un vampiro sembro uno zombie.
Ho un'emicrania incredibile e lo stomaco che mi brucia dalla fame, sono le sei di mattina e questo pomeriggio devo trovarmi a Grimmuald Place. Prima di allora devo assolutamente fare un pasto completo, altrimenti non resisterò neanche cinque minuti chiuso in una stanza con un licantropo e almeno dieci persone.
Non ho l'energia per riassumere l'aspetto del professore così decido di teletrasportarmi direttamente nei bassifondi della Londra babbana.
È presto e non c'è nessuno in giro, senza scoraggiarmi inizio a vagare senza meta nella speranza di incontrare anche un solo essere umano.
Purtroppo però percepisco un odore ben noto, ma non molto gradito, almeno in questo particolare momento.
-heilà è da molto che non ci vediamo!- mi volto e un uomo, o meglio, un vampiro comodamente appoggiato al muro mi sta guardando con una luce negli occhi che ho già visto e, nonostante sappia che con lui non corro alcun rischio, mi fa nascere un forte brivido
-che ci fai qui William?- gli domando inespressivo
-niente di che, ho sentito il tuo odore invitante e mi son detto perchè non andarlo a salutare?- mi si avvicina, è poco più alto di me, ha i capelli corti e biondi sparati in tutte le direzioni ed un ghigno sarcastico stampato sul volto.
-non sei cambiato di una virgola- affermo incrociando il suo sguardo
-posso dire lo stesso di te, ma mi chiedo perchè tu continui ad andare in giro conciato in quel modo, facendo finta di invecchiare- mi chiede squadrandomi
-perchè non posso far sapere a tutti della mia natura- rispondo freddamente
-mi sembra logico, come pretendere che gli altri accettino la tua natura se neanche tu ne sei in grado?- il suo sguardo adesso è canzonatorio
-non so di che stai parlando- faccio finta di nulla, ma so benissimo a cosa si sta riferendo
-non fare lo gnorri, se fossi in pace con te stesso non saresti qui a cercare disperatamente di sfamarti, ci sarebbe Lucius, sarebbe lui a soddisfare le tue esigenze- mi lancia un'occhiata eloquente, ma io dopo avergli lanciato uno sguardo di sfida mi teletrasporto di nuovo ad Hogwarts ed affamato ed infuriato mi dirigo a passo spedito verso le mie stanze, preparandomi mentalmente ad una giornata d'inferno.


 
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p.s. non provare a mordere Lucius!!!!!!!!!!
 
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SurevesLove
view post Posted on 9/6/2008, 08:10




TERZO CAPITOLO



Tum, tum,
tum, tum
tum, tum

non riesco a seguire i loro discorsi, i battiti dei loro cuori mi rimbombano nelle orecchie e il fluido vitale che scorre nei loro corpi mi distrae e mi attrae sopra ogni cosa.

Tum, tum
tum, tum
tum, tum

da questa mattina non ho più avuto occasione di mangiare, ma sono andato comunque alla riunione. Col risultato che adesso sto cercando, letteralmente, di non azzannare nessuno.
Questa però non è una fame normale di quelle che se non riesci ad ingerire qualche goccia di sangue potresti morire.

Tum, tum
tum, tum
tum, tum

No è una fame lussuriosa che solo quindici giorni all'anno mi viene a trovare e non mi lascia neppure per un secondo.

Tum, tum
tum, tum
tum, tum

Siamo tutti riuniti nel salotto ed io sono seduto su una poltrona, le mie mani artigliano compulsivamente i braccioli di quest'ultima. Tento di reprimere la sete di sangue che mi pervade, ma è sempre peggio.

Tum, tum
tum, tum
tum, tum

la mia mano destra scivola nella tasca dei pantaloni ed afferra una boccetta con la pozione calmante. Non sono sicuro che funzionerà con una fame così intensa, ma spero allievi un po' i suoni e gli odori, che non aiutano di certo il mio autocontrollo.

Tum, tum
tum, tum
tum, tum

stappo l'ampolla, fortunatamente sono tutti immersi nei loro discorsi e non fanno caso a me, l'avvicino alle labbra e la bevo tutta d'un fiato.
Il martellare cessa e il resto dei suoni si fa più ovattato. Mi rilasso percettibilmente.
Cerco di capire di cosa stanno parlando, ma in quello stesso istante Albus si alza in piedi e ci augura la buonanotte.
Per fortuna non mi hanno interpellato.
Lascio la mia postazione e mi dirigo verso l'uscita
-Severus vuoi cenare con noi?- si, in effetti non mi dispiacerebbe poi tanto cenare con voi, soprattutto con Black
-grazie Molly, ma ho un impegno al quale non posso mancare- così dicendo mi smaterializzo nella foresta proibita.
Sto per dirigermi verso la stamberga strillante, quando, dietro di me percepisco un fruscio di foglie.
Non me ne rendo neanche conto che i miei canini affondano nella carne di quella povera creatura, che ha avuto la cattiva idea di passare di lì in quel momento.
Le mie membra sono scosse da brividi di eccitazione e di appagamento mentre percepisco il sangue scendere lentamente nella mia gola.

Abbandono lì la carcassa e, mentre mi reco al luogo dell'incontro, cerco di darmi un contegno pulendo le tracce rimanenti di sangue.
Entro nella stamberga, ma per ora c'è solo Lucius, sono le undici e trenta, è ancora presto.
-pensavo saresti arrivato tardi, la riunione dell'ordine com'è andata?- mi domanda mentre mi siedo sul divano accanto a lui.
-non ne ho idea- gli rispondo, iniziando a massaggiarmi le tempie
-non ci sei andato?- chiede stupito
-certo che ci sono andato, solo che... diciamo che ero distratto- affermo cercando di chiudere lì il discorso
-capisco- lo osservo con la coda dell'occhio, e noto la sua espressione ferita.
Chiunque lo guardasse in questo momento vedrebbe un uomo con i capelli di un argento splendente e gli occhi di un blu intenso concentrati nell'osservare un bicchiere colmo di vino rosso. Ma io lo conosco, so che cosa sta provando ed il solito senso di colpa mi pervade.
-senti Lucius, io non...- ma vengo interrotto dalla comparsa di due vampiri ben noti.
-buonasera a tutti!!!- esclama William alzando una mano in segno di saluto e con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. La sua compagna, alta con i capelli a caschetto di un rosso fuoco e gli occhi color verde smeraldo, si limita a fare un cenno con la testa verso Lucius e a sedersi sulle mie ginocchia, abbracciandomi.
Il sorriso di William sparisce all'istante e Lucius inizia a sbraitare come al solito.
-ehi tu! Staccati immediatamente da Severus!-
-su, non ti scaldare volevo solo salutarlo- dice la vampira con una strana luce negli occhi
-ceerto ed io sono il conte Dracula!- ribatte infastidito Lucius -digli ciao e basta!-
-uffa come sei fastidioso, ciao Severus- dice con voce suadente stringendosi di più a me
-ciao Clara, ti vedo bene-
-non mi lamento-
-ok adesso basta!- urla irritato William
-andiamo Will, non sarai mica geloso- afferma Clara mentre si alza da me e si appoggia al petto di William
-tsks- “dice” prima di baciarla possessivamente.
Alzo gli occhi al cielo, possibile che debbano sempre comportarsi così?
-se avete finito, che dite di un bel bicchiere di vino rosso, mentre attendiamo gli altri?- propone seccato Lucius
-per il vino sono d'accordo, ma chi stiamo aspettando?- domanda confuso William dopo essersi accomodato su una poltrona, comparsa da poco, con in braccio Clara.
-come chi stiamo aspettando?! TU mi hai scritto che altri si erano uniti a voi!!!- esclama infuriato Lucius
-davvero? Devo essermi confuso...- afferma William incurante dell'ira ceca di Lucius che sta già scrocchiando le dita.
-diamoci una calmata! D'accordo? Bene, adesso dimmi William, come hai potuto “confonderti”?- gli domando cercando di mantenere la calma
-ecco vedi, all'inizio c'erano davvero alcuni che volevano unirsi alla nostra “causa”, ma poi per un motivo o per un altro hanno abbandonato quasi tutti- risponde sconsolato
-quasi tutti hai detto? Allora qualcuno è rimasto- sottolineo
-non qualcuno, uno, anzi una sola. Dovrebbe essere qui a momenti- ed infatti in quel momento una quinta presenza compare nella stanza, ma rimango decisamente sconvolto vedendola.
È una bambina di undici, al massimo dodici anni, ha i capelli completamente bianchi che gli arrivano poco sotto la vita e gli occhi rossi in un'espressione fredda e distaccata. Indossa un vestito anch'esso bianco che sembra una specie di tunica ed è scalza, in più tiene per la mano un orso di peluche marrone con legato al collo un fiocco azzurro.
Il suo sguardo mi fa venire un brivido.
-non fatevi ingannare, è più vecchia di quel che sembra- dice William evidentemente abituato alla presenza inquietante della ragazzina.
La bambina non curante del disagio procurato mi si avvicina e allunga una mano nella mia direzione.
-io sono Elisa, piacere di conoscerti- ha una voce candida, non sembra possibile che sia un vampiro
-il piacere è tutto mio- rispondo stringendogli la mano
-io invece sono Lucius, bello il tuo orsacchiotto!- gli rivolgo uno sguardo sconvolto, ma con mia sorpresa Elisa sorride e abbraccia il peluche.
-bene allora di cosa ci volevi informare?- con mio sollievo William interrompe il silenzio imbarazzante
-delle scoperte su come riuscire ad uccidere Voldemort vi ha già informato Lucius, quindi non c'è molto altro da dire. Per ora abbiamo deciso di rimanere nascosti, l'ordine della Fenice non deve sapere di noi, per il momento sarebbe troppo rischioso. Inoltre mi aspetto da voi la massima discrezione, mangiate solo quando ne avrete estremo bisogno e mai i maghi, in più se per caso incontraste un mangiamorte non lo uccidete, storditelo, addormentatelo, ma non lo dovete eliminare potrebbero esserci utili.-
-ok, nessun problema capo!- esclama William entusiasta
-allora possiamo andare?- chiede Clara
-si andate pure, se ci dovessero essere delle novità ve lo farò sapere- detto questo i due si alzano dalla poltrona, che sparisce così come è comparsa, e si teletrasportano.
Sto per andarmene anch'io quando mi sento tirare il mantello
-dove vai?- mi domanda Elisa con un ingenuità così genuina da spiazzarmi, ma anche intenerirmi.
-devo tornare ad Hogwarts- rispondo cercando di non mostrare la mia debolezza, ma è molto difficile.
-io dove vado?-
-non lo so.... torna a casa- un dubbio si insinua dentro di me
-Will mi ha detto che potevo stare con te- stop! Aspetta un attimo.
-cosa ti ha detto William?!-
-che se non avevo un posto dove stare tu mi avresti aiutato- una rabbia incredibile monta dentro di me, ma tornando a guardare l'espressione “occhi da cucciolo” di Elisa non posso fare a meno di sciogliermi un po'.
Emetto un lungo e provato sospiro , in seguito mi volto verso Lucius in cerca di supporto, ma sta guardando la scena con gli occhi sgranati.
-Lucius, tu non puoi aiutarmi vero?- chiedo depresso
-ho paura di no, se la portassi con me, cosa direi a Narcissa?-
-non ne ho idea, io invece cosa dovrei dire al preside ed alla Umbridge?- domando sarcastico
-che è una tua lontana parente.... magari?- lo guardo come un povero pazzo
-si una lontana parente che non sapevo di avere e che è l'esatto opposto di me. Non ci crederanno mai- mi lascio cadere sul divano
-potresti tingerle i capelli- propone Lucius raggiungendomi
-si, e per gli occhi?-
-una pozione? Sei un genio no? Inventati qualcosa-
-la prossima volta che vedo William sarà anche l'ultima- affermo sadicamente
-non te la rifare con lui, sai che non può occuparsene è impegnato a raccogliere informazioni-
-allora sarà meglio per lui che scopra qualcosa di veramente grosso- mi rialzo in piedi e prendendo per mano la bambina ci teletrasportiamo in camera mia.




per The Dark Lady: Lucius è già un vampiro, quindi dubito che Severus lo morderà! ^^ ovviamente grazie per i commenti!!!! *_*
 
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aaaaargh tutti vampiri!!! yeah! continuala! k sexy Luciussino vapirino.... *ç* sbavvvvvvvvvvvvv
 
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SurevesLove
view post Posted on 10/6/2008, 14:10




QUARTO CAPITOLO



Non so che ore sono, ma sono sicuro che è notte, perchè mi sono svegliato?
Un mugolio e una frase sconnessa mi riscuotono dai miei pensieri. Mi metto a sedere di scatto e mi volto verso la fonte di quei rumori.
-Elisa! Elisa svegliati!- urlo cercando di sovrastare i suoi deliri. Mi accorgo che è un bagno di sudore ed in quel momento inizia a girare velocemente la testa a destra e a sinistra, si agita continuando a farfugliare frasi sconnesse, ma io cerco di tenerla ferma per impedirgli di farsi del male da sola.
All'improvviso si ferma ed apre gli occhi, rossi e spaventati più che mai. Si fionda tra le mie braccia ed io meccanicamente la stringo a me.
-che cosa è successo?- gli domando senza discostarla da me, sta ancora tremando.
Per tutta risposta inizia a singhiozzare rumorosamente, faccio un sospiro e delicatamente mi sdraio sul letto portando la bambina con me.
Dopo una manciata di minuti ha smesso di piangere e il suo respiro si è regolarizzato, continuando, tuttavia, a non dormire. Decido così di riproporre la mia domanda.
-è stato... solo un incubo- dice con voce tremula mentre tenta di allontanarsi da me, però glielo impedisco.
-non mi dai fastidio- alza lo sguardo ed incontra il mio.
-dormi, mi racconterai domani mattina- affermo pacatamente
-grazie... Severus- sussurra accoccolandosi meglio contro il mio petto, prima di cadere tra le braccia di Morfeo.




Una cuscinata in piena faccia mi fa aprire gli occhi di scatto e schizzare a sedere. Così facendo mi ritrovo a fissare Elisa seduta a cavalcioni sulle mie gambe e con il cuscino ancora alzato pronto ad un altro, eventuale attacco.
-che cosa diavolo stai facendo?- gli chiedo con la voce ancora impastata dal sonno
-ti sto svegliando e per pura informazione è da venti minuti che ci provo- risponde inflessibile
-venti minuti? Che ore sono?- le chiedo rilasciandomi cadere di nuovo sul letto
-le otto e un quarto-

COSA?!

-Accidenti!!!- esclamo dirigendomi come una furia nel bagno.
Oggi è il primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale e per colpa di quella ragazzina sono in ritardo! Ma voi vi starete chiedendo come hanno reagito Albus e la Umbridge vedendo Elisa...... semplicemente non l'hanno vista. Lo so è crudele tenerla chiusa nelle mie stanze, ma lei non sembra lamentarsi, anzi come passatempo legge i miei libri e la mattina si diverte a svegliarmi in un modo sempre diverso, ma tutti poco delicati e spesso crudeli, quello di oggi è l'unica eccezione.
Tenerla con me ha comunque dei risvolti positivi ad esempio la sera va a caccia e si occupa anche del mio pasto. Non l'ho mai vista in azione e sinceramente non ci tengo neanche, non penso sia piacevole vedere una bambina completamente bianca, con gli occhi rossi azzannare qualche povero animale. Mi vengono i brividi al solo pensiero.
Il mio aspetto torna quello del temuto professore di pozioni ed esco dal bagno.
-questa forma non ti dona affatto- afferma Elisa vedendomi
-è la centesima volta che me lo fai notare, ho capito, puoi anche smetterla- dico afferrando il mantello e legandolo al collo
-se io avessi la tua capacità, la userei per diventare più bella, non più brutta- afferma con una smorfia di disapprovazione
-che vuoi che ti dica, sarò masochista!- detto questo esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle.
Grazie ad Elisa mangio ogni sera e di conseguenza durante il giorno, non ho più la fame incontrollata di una settimana fa e, senza la sua presenza riesco a stare molto più calmo.
-SIGNOR PACIOCK! Potrei sapere che cosa diavolo sta facendo?!- si fa per dire
-N...niente signore, sto s...solo mescolando la po...pozione- risponde impaurito
-certo che la sta mescolando, il problema è che la sta girando dalla parte sbagliata. Adesso la domanda sorge spontanea, sai o non sai leggere?! Alla lavagna c'è scritto chiaramente “girare per tre volte in senso antiorario”. Antiorario capisce?- annuisce impercettibilmente ed io, come al solito, faccio sparire la sua brodaglia.
-ah! stavo per dimenticare dieci punti da grifondoro!- dei mormorii si alzano dalla classe, ma un mio -SILENZIO! Devo togliere altri punti?!- e il silenzio torna sovrano.
Fortunatamente questa è l'ultima lezione del giorno, mi sento stranamente stanco. Mi sono riseduto alla scrivania intento a guardare gelidamente gli studenti quando sento un odore familiare , il quale, senza che io possa far nulla, scalda il sangue nelle mie vene.
Appena congedati gli studenti mi accomodo nel mio studio privato adiacente all'aula per cercare di rilassarmi un po' leggendo un buon libro, ma vengo interrotto dalla comparsa di Lucius direttamente nella stanza.
Mi alzo e mi avvicino a lui.
-Lucius? Va tutto ben...- la frase però mi muore in gola quando le sue labbra incontrano le mie.
Cerco di allontanarlo, ma essendo nella sua forma vampirica è molto più forte di me. La sua lingua prende possesso della mia bocca e le sue mani corrono sui miei fianchi.
Ha quel contatto dei violenti brividi di eccitazione mi pervadono e percepisco il mio aspetto mutare sino a rispecchiare la mia natura. Indietreggio fino ad appoggiare la schiena contro il muro iniziando a partecipare al bacio con foga. Le mie mani si posano sul suo petto mentre le sue labbra assaggiano la pelle del mio collo leccando e mordendo, non riesco a trattenere un gemito.
“Severus ti amo” il messaggio raggiunge la mia mente, che però non riesce ad afferrarlo, non riesco a pensare lucidamente.
Inizia a sbottonare la mia casacca e le sue labbra ricatturano le mie in un bacio carico di passione, ma quando una sua mano raggiunge il mio ventre lo allontano bruscamente ritornando alla realtà
-Si può sapere che diamine ti è preso?- gli domando, tacendo la vocina fastidiosa che continua a ripetermi di fregarmene e di tornare immediatamente tra le sua braccia.
-non mi sembra che ti sia dispiaciuto- ribatte freddamente
-sai benissimo che in questo periodo sono piuttosto..... vulnerabile in questo genere di cose- affermo a disagio
-mi sono stancato di aspettare!- urla
-ti sei stancato di aspettare?! Non mi importa un accidenti!!! l'ultima volta che mi sono lasciato andare hai visto che è successo?! Non intendo ricommettere lo stesso errore! E non ti azzardare ad avvicinarti!- lo guardo con furia e lui sembra riprendere coscienza di sé stesso
-Severus scusa non so cosa-
-vattene- gli sibilo con odio
-ma..-
-VATTENE!- mi lancia un'occhiata dispiaciuta e sparisce.
Un moto di rabbia improvvisa cresce dentro di me e per sfogarla sbatto un pugno sulla scrivania, la quale si spezza sotto la mia forza come un ramoscello. Sento le schegge di legno penetrare la mia pelle e piccole gocce di sangue cadere a terra, ma non fa male, anzi è quasi una liberazione.




Entro nella mia stanza facendo il più piano possibile, è mezzanotte e non voglio svegliare Elisa, chiudo la porta dietro di me molto lentamente, ma non faccio in tempo a muovermi di un passo che la luci si accendono.
-si può sapere dove sei stato?- mi chiede con le mani sui fianchi tentando un'espressione minacciosa
-non mi sembra di aver richiesto la babysitter, sono adulto e vaccinato non ha bisogno della balia- ribatto togliendomi il mantello
-non lo metto in dubbio-
-e allora perchè...-
-cosa voleva Lucius?- a quella domanda la temperatura della stanza mi sembra decisamente calata
-non ho idea di cosa tu stia parlando- mi dirigo verso il letto iniziando a spogliarmi
-davvero? Strano perchè giusto qualche ora fa mi sembrava di aver sentito il suo odore- alza un sopracciglio in una mia tipica espressione.
Gli ha fatto male trascorrere tutto questo tempo con me.
-doveva chiedermi una cosa riguardo all'Ordine-
-d'accordo, farò finta di crederci- detto questo prende il suo orsacchiotto, gli sistema il fiocco e prendendolo sotto braccio si sdraia sotto le coperte.
La osservo un attimo stupito, non posso credere che abbia rinunciato così in fretta, decido comunque di non sfidare la sorte coricandomi di fianco a lei.
Neanche venti secondi che il suo peluche è spiaccicato contro il mio viso.
Era troppo bello per essere vero.
La discosto con una mossa fulminea da me bloccandole braccia e gambe
-SEI UN GRAN BUGIARDO!!!- urla con la sua voce incredibilmente acuta
-E TU UNA RAGAZZINA PESTIFERA!!!- esclamo iniziando a fargli il solletico
-AHAHAH..no, no ti prego basta!!!- inizia a contorcersi sotto le mie mani tentando di sfuggire alla mia presa.
-non ci penso nemmeno!- continua a ridere ma un bussare insistente alla porta ci pietrifica all'istante
-hai urlato troppo! Sei un idiota!- mi sussurra Elisa
-senti chi parla!- ribatto mantenendo un tono di voce basso
-Severus? Sono Albus, devo parlarti posso entrare?- la voce del preside giunge alle nostre orecchie
-prendi l'orso e chiuditi nel bagno- ordino alla bambina, che obbedisce senza una parola
-Aspetti un attimo preside!- mi alzo e rivesto il più velocemente possibile ed apro la porta invitando Silente ad accomodarsi.
-scusami ragazzo mio, so che è tardi, ma devo darti una spiacevole comunicazione-
-mi dica-
-Dolores Umbridge ha preso completamente il mio posto. È lei la preside adesso.- mi riferisce sconsolato ed io mi sento come se una tonnellata di acqua gelata mi fosse caduta addosso.
-....-
-dovevo aspettarmi che prima o poi sarebbe successo. Quello che mi preoccupa è che lei scopra l'ES. È per questo che sono qui, ha già qualche sospetto, anzi, più di uno, ma ti sarei molto grato se tu aiutassi quei poveri ragazzi- aspetta un secondo, lui mi sta chiedendo di aiutare Potter? La vecchiaia gli fa perdere colpi.
-e come?- domando sarcasticamente
-il fatto che tu non le dia Veritaserum buono è già qualcosa, dovresti deviare la sua attenzione su qualcos'altro- afferma pensieroso
-perchè non lo fa lei?-
-io sono troppo vecchio per queste cose e poi mi tiene sotto stretta sorveglianza. Non crucciarti Severus sono sicuro che troverai una soluzione- senza darmi il tempo di ribattere esce dalla camera.
Perfetto ci mancava solo questa!
-voglio proprio vedere cosa farai... ti sei cacciato in un bel casino- dice Elisa sulla soglia del bagno con un ghigno stampato in faccia
-puoi dirlo forte- rispondo depresso




COMMENTINI?!?!?!?! ^^
 
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view post Posted on 10/6/2008, 16:04

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devo ripetertelo che adoro questa FF???? il pezzo in cui si baciano.... uaaaaaaAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!!!!! *ç*
 
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SurevesLove
view post Posted on 16/6/2008, 09:30




QUINTO CAPITOLO



-ti suggerisco di eliminare il problema alla radice- afferma Elisa mirandosi allo specchio e sistemandosi il nuovo vestitino inviatogli da Clara.
-e cioè? Ucciderla?- le domando intento ad osservare la sua fissazione per il coordinamento dei colori. Quel giorno vestiva completamente di rosso, persino all'orso ha cambiato il fiocco da blu a rosso.
-perchè no? Sta sulle scatole a tutti, faresti un favore all'umanità, senza contare che odia profondamente tutte le specie diverse, ergo anche noi-
-ma pensaci un attimo, se dovessi ucciderla la colpa sarebbe addossata ad Albus o ad uno degli insegnanti- ribatto depresso
-allora segui il suggerimento del nonnino, attira la sua attenzione su qualcos'altro, ad esempio sui vampiri- afferma come se fosse una cosa elementare
-ma certo è così facile! Devo semplicemente trovare un babbano, morderlo e lasciarlo di fronte alla porta del suo ufficio con un cartello indicante i segni sul collo. Peccato che nel tuo piano ci siano un paio di falle, come il fatto che se in futuro vorremmo chiedere aiuto all'ordine della fenice ce lo negherebbero sicuramente-
-se non così, sguinzagliale contro William, lui la spaventerebbe a dovere!- si lascia sfuggire un risolino ed anch'io non riesco a trattenere uno sbuffo divertito al pensiero della Umbridge e William nella stessa stanza.
-allora cos...- ma la mia domanda viene interrotta da una irritante quanto acuta e stucchevole voce proveniente dal camino -Piton! Vieni immediatamente nel mio ufficio! E porta il veritaserum!!!-
-mi sa che ci siamo preoccupati per niente, ormai è troppo tardi...- affermo rilasciando un lungo sospiro mentre mi alzo dalla mia comoda poltrona.
-che intendi dire?- mi chiede Elisa
-dal tono di voce usato dalla nostra “carissima” preside penso che Potter e la sua combriccola siano decisamente nei guai- detto questo esco dalla camera.


La porta si spalanca d'improvviso causandomi un certo spavento. Mi volto e vedo Severus intento a trattenere la rabbia.
-sei già tornato? Hai fatto presto- esclamo osservandolo
-non c'è tempo da perdere! Elisa devi farmi un enorme favore- afferma guardandomi serio
-certo, dimmi pure-
-devi seguire e proteggere Potter, mentre vado ad avvisare l'ordine-
-cosa? ma qualcuno potrebbe vedermi- cerco di ribattere
-non importa, adesso si trova nell'ufficio della Umbridge, ma non credo ci resterà ancora per molto, quindi sbrigati, io vado!-
-ma...- non faccio in tempo a dire nulla che Severus è già scomparso.
Ottimo!
Poso delicatamente Orsy, il mio peluche, sul letto e mi accingo ad abbandonare la stanza.
Non ero mai uscita prima, ma devo ammettere che il sotterraneo è molto tetro, anche se comodo per noi vampiri.
Ho raggiunto l'ufficio seguendo l'odore di Severus a ritroso, evitando così di perdermi e, fortunatamente non ho incontrato nessuno.
Oltre la porta sento delle voci
-quello che Caramell non vede non può ferirlo- è la stessa squilibrata che ha urlato dal camino
-Harry diglielo!- questa invece è del tutto nuova per me
-che cosa?- mai sentita prima, ma capisco che è Harry
-dov'è l'arma segreta di Silente!- grande attrice davvero, peccato che i battiti del suo cuore la smascherino
-arma?! Quale arma?!- sembra piuttosto infuriata
-si trova nella foresta proibita! Adesso però ci lasci andare- l'attrice è troppo ingenua
-neanche per sogno adesso mi ci porterete!- appunto
la porta si apre ed io mi nascondo velocemente dietro ad essa aspettando che escano.
Cautamente li seguo fino all'interno della foresta, ma i battiti cardiaci della ragazza mi indicano che non sa più che pesci prendere.
Ok Elisa, sta calma e fatti venire in mente un'idea geniale, potrei morderla a sangue! Devo ammettere che la cosa mi stuzzica parecchio, ma non vorrei che il suo sangue fosse indigesto. (sicuramente!Ndt)
Un odore giunge a me insieme alla folgorazione.
Con un salto raggiungo uno dei rami più alti, cercando di capire da dove provenga quel fetore, in seguito continuando a saltare da un ramo all'altro, raggiungo la causa.
-cosa vuoi vampira?-
-niente, solo fare un accordo, centauro- è di fronte a me ed è molto grosso
-che genere di accordo?- domanda sospettoso, nel contempo altri l'hanno raggiunto circondandomi completamente.
-il nome Dolores Umbridge vi dice qualcosa?-
-come osi pronunciare il nome di colei che ci ha sottratto territori ritenendoci una razza inferiore?!- afferma minaccioso
-su non ti scaldare, lei in questo momento si trova poco lontano da qui. È tutta vostra a patto che non tocchiate i due ragazzi che si trovano con lei.-
-affare fatto, ma adesso dicci dove si trova!- esclama iroso
-tutto a dritto da quella parte- rispondo indicando con una mano la mia destra e senza dire altro iniziano a galoppare in quella direzione.
Perfetto!



Sono giunto a Gimmuald Place attraverso il camino, ma nel salotto non 'è nessuno. Una discreta dose di panico mi assale
-BLACK! BLACK DANNAZIONE VIENI QUI!- urlo, risvegliando così il quadro pazzo che inizia a sbraitare
-ma che? Severus, che cosa ci fai qua?- Lupin mi viene incontro preoccupato dopo essere riuscito a richiudere le tende del quadro.
-dove diavolo è Black?!- sibilo minaccioso nella sua direzione
-Mocciosus si può sapere che motivo hai per urlare tanto?- domanda Sirius dalla cima delle scale apparentemente senza gravi ferite o in fin di vita
-dovete andare immediatamente all'ufficio misteri al Ministero!- esclamo
-Severus ti dispiacerebbe spiegarci che sta succedendo?- domanda preoccupato Remus
-no! Non c'è tempo, chiamate gli altri e recatevi là, Potter è in pericolo- a quelle ultime due parole i due schizzano alla velocità della luce.
Impressionante.
Sono arrivati Tonks e Malocchio, ma quest'ultimo sembra piuttosto sospettoso. Ci mancava solo un vecchio pazzo paranoico!
-come fai a sapere dove si trovano?- mi chiede sospettoso
-durante le lezioni di Occlumanzia con Potter sono riuscito a scorgere alcuni spezzoni dei suoi sogni che ritraevano la porta dell'ufficio misteri, ma che lui non riusciva a raggiungere. Doveva essere un desiderio dell'oscuro signore superare quella porta e dato che Black non è stato torturato, immagino sia un'esca per attirare Potter là- la mia risposta sembra soddisfarlo, ed in pochi secondi si sono tutti smaterializzati.

-ehi sei stato bravo!- la voce di Elisa alle mie spalle mi fa voltare di scatto. La guardo “leggermente” alterato e lei sembra capire
-non te la prendere con me! Li ho liberati dalla Umbridge senza farmi scoprire, ma poi loro sono letteralmente volati via ed io non ho più potuto seguirli, hanno usato dei thersral-
-ok sei stata bravissima, ma adesso devi andare a chiamare William e Clara. Digli di venire al Ministero della Magia e di sbrigarsi!-
-ma... e Lucius?- chiede sorpresa
-è già là. Adesso muoviti!- in un attimo si teletrasporta e, dopo aver cambiato il mio aspetto, scompaio anch'io alla volta del ministero, pregando che Lucius stia bene.


Appaio nella sala del velo dove l'ordine sta già combattendo contro i mangiamorte.
Malocchio è alle prese con Dolhov e Avery e se la sta cavando piuttosto bene, Tonks con Bellatrix che le sta dando parecchio filo da torcere e Sirius con affianco Potter che lanciano incantesimi contro Lucius.
A quella vista mi si accappona la pelle.
Lucius avvertendo la mia presenza incontra il mio sguardo:
“è andato tutto bene, la profezia è accidentalmente caduta” il messaggio arriva alla mia mente e poco dopo lui viene colpito da uno schiantesimo, tutto quello che avviene dopo è come a rallentatore.
Bellatrix riesce a liberarsi di Tonks con una fattura e accorgendosi di Sirius, nonostante la distanza, gli punta contro la bacchetta dalla quale esce un lampo verde.
Non penso, agisco.
Mi teletrasporto di fianco a Sirius scaraventandolo lontano e una fitta acuta raggiunge il mio cuore.



COMMENTINI?!?!?!?!? grazie a the dark lady per l suo appoggio e spero vivamente che non mi abbandoni :D
 
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view post Posted on 16/6/2008, 11:39

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panicooooooo!!!! continuala!!"cosa è successo? ha colpito Sev? xkè ha salvato Sirius? e Lucius? stà bene? Elisa come reagirà? e William e Clara?????????? devo sapereeeeeeeeeeee e tranquilla, non la mollo questa FF!!!!!!
 
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SurevesLove
view post Posted on 16/6/2008, 12:30




SESTO CAPITOLO

Il colpo è stato piuttosto forte, faccio qualche passo indietro e sbatto un paio di volte le palpebre prima che un messaggio arrivi al mio cervello: sei un vampiro un Avada Kedavra non può ucciderti!
Chiarito questo, incontro lo sguardo di Bellatrix, il quale mi fa riscaldare il sangue nelle vene. Tre cose si possono leggere nei suoi occhi, stupore, confusione e terrore. Un sentimento che noi vampiri fiutiamo da un miglio di distanza.
Ma Bella non è la sola che mi sta guardando, Black e Potter sono intenti a fissarmi imbambolati, stupiti dal fatto che non sono caduto a terra come una pera cotta suppongo.
I miei pensieri vengono interrotti dalla comparsa di altri odori.
Gli altri sono arrivati, ma non solo loro ci sono rinforzi anche dalla parte dei mangiamorte, mi sposto velocemente per evitare un attacco cogliendo l'occasione per dare un'occhiata alla situazione.
William e Clara abbattono con una velocità degna di loro qualunque mangiamorte li capiti a tiro ed Elisa ne sta combattendo un altro.
Con una ginocchiata ben assestata nello stomaco ne faccio svenire uno poi mi avvicino ad Elisa che non si è accorta che Fenrir è a pochi metri da lei e, conoscendolo non ha affatto buone intenzioni.
Intercetto e devio un suo incantesimo e lui per tutta risposta mi salta, letteralmente, addosso cercando di azzannarmi al collo.
Il suo tentativo fallisce, ma nonostante non sia trasformato, è dotato di una incredibile forza a causa della quale non riesco a discostarlo da me. Cadiamo a terra e lui è sopra di me, mi sono decisamente stufato e decido di fare sul serio.
Allungo i miei canini e con uno scatto repentino li affondo nella sua carne, con mio rammarico ha fatto in tempo a proteggersi il collo e i miei denti sono andati ad intaccare le ossa del suo avambraccio destro.
Un urlo disumano nasce dalla sua gola e spargendosi per tutta la stanza fa cessare lo scontro tra le due fazioni. Con uno strattone si separa da me ed io mi rialzo in piedi, lo osservo piegato in due sul braccio a gemere per il dolore e non riesco a reprimere un ghigno sadico.
So di non essere granché presentabile in questo momento e gli sguardi spaventati dei presenti me lo confermano. I miei canini sono ancora lunghi e ben visibili, il sangue di Greyback, che non sono riuscito ad ingoiare per il movimento improvviso, mi sta colando dalla bocca lungo il collo fino ad incontrare le mie vesti, senza contare l'espressione assassina presente sul mio volto.
A parte gli altri vampiri, i presenti sono tutti, più o meno complessivamente, gelati sul posto.

I mangiamorte, rendendosi conto di essere in svantaggio, approfittano del momento di stallo per smaterializzarsi e dopo pochi attimi i camini del ministero iniziano a sfornare auror come biscotti.
-i ringraziamenti li rimanderemo ad un'altra volta!- esclamo in direzione dei membri dell'ordine prima di fare un cenno affermativo ad Elisa e, in seguito, teletrasportarmi nella mia camera ad Hogwarts.


-chi è che diceva che non dovevamo dare nell'occhio?- domanda retoricamente William ridendo come un ossesso
-sta zitto!- affermo mentre una sfumatura purpurea tinge il mio volto
-credo che ti sia rimasto un poco di sangue qui- dice mentre indica la mia guancia ed io non posso fare altro che andare nel bagno a ripulirmi.

-Will, smettila di fare il pagliaccio- lo rimprovera Clara proprio quando esco dal bagno, ma non posso fare a meno di vederlo mentre tenta di riprodurre la mia espressione assatanata di neanche un'ora fa. Lo colpisco con l'asciugamano dritto in faccia e cogliendolo di sorpresa lo faccio cadere a terra.
-ti assicuro che se non la smetti sarò io a decidere le cause della tua morte- gli sibilo minacciosamente e lui, non so come, sembra capire l'antifona.
-Sev... tu come stai?- a sentire il nomignolo pronunciato da Elisa altra rabbia monta in me, repressa però dal suo sguardo preoccupato.
-bene...- le rispondo, ma una strana inquietudine si impossessa di me e non so se è per colpa degli strani sguardi di intesa che si stanno lanciando Clara ed Elisa oppure per l'assenza di Lucius al mio fianco.
Un attimo dopo e capisco che è per il primo motivo.
Entrambe le vampire si sono avventate su di me immobilizzandomi e con una velocità incredibile mi hanno tolto la camicia, rivelando un ematoma corrispondente al cuore.
-Ah ah! credevi di poterci nascondere il tuo stato fisico?- domanda Elisa
-per un attimo mi sono illuso- rispondo depresso
-adesso non vorrei interrompere il vostro momento di felicità nel vedermi a torso nudo, ma non potreste alzarvi da me? Non siete esattamente ciò che definirei un “peso piuma”- il tempo di alzarmi e un pizzicotto corredato ad un pugno si scagliano contro il mio braccio.
-va bene allora tieni questa e spalmala una volta al giorno sul livido fino alla sua scomparsa- detto questo Clara, evidentemente offesa, afferra William per la camicia scomparendo.
Guardo il tubetto che mi ha lanciato e mi rivolgo ad Elisa
-sai che cos'è?-
-forse...- dice guardando dalla parte opposta alla mia
-non dirmi che te la sei presa!- esclamo stupito e lei mette il broncio
-d'accordo fai come ti pare, io devo tornare a Grimmuald Place per vedere le reazioni dell'Ordine, e ho l'impressione che mi divertirò un sacco- mi rivesto e prima di teletrasportarmi riassumo l'aspetto del professore.

-è stato inquietante! È questo l'aggettivo esatto per definirlo- spiega Lupin ai membri assenti durante l'attacco.
-però mi ha salvato la vita- afferma Black
-impossibile metterlo in dubbio, ma è una creatura oscura, malvagia!- esclama Moody scuro in volto
-che è successo?- domando pacatamente rivelando la mia presenza.
-Oh Severus! È incredibile! A quanto pare alcuni vampiri sono comparsi in loro aiuto al ministero- mi risponde Weasley Senior.
-vampiri?-
-si esatto, uno di loro ha protetto Sirius dall'avada kedavra lanciato da Bellatrix- mi conferma Tonks.
L'errore più grande della mia vita, non so cosa mi sia preso. Come ho potuto salvarlo?! Devo essere stato contagiato dalla bontà di Silente.
-vi hanno detto qualcosa?- chiedo rivolgendomi a Remus
-hanno detto che ci rivedremo per i “ringraziamenti”, ma poi sono arrivati gli auror e sono scappati-
-capisco.... avete già informato Silente?-
-si, è andato via poco prima che arrivassi tu-
-d'accordo, allora io torno ad Hogwarts- vado via, ma non torno a scuola, la mia meta è Malfoy manor.


Appaio a pochi metri dalla tenuta e a passo spedito mi dirigo verso il portone. Suono il campanello, il quale provoca un suono spettrale e dopo pochi istanti una cameriera giunge ad aprirmi e a farmi entrare. Tutte le volte che entro nella casa di Lucius non posso fare a meno di rimanere colpito dalla sua magnificenza. L'atrio è enorme, illuminato da un lampadario di cristallo, a destra e a sinistra ci sono due arcate che portano ad altrettante aree della casa. Di fronte invece si trova una scalinata ricoperta da un tappeto rosso che porta al piano di sopra. Ed è proprio da essa che sta arrivando Draco.
-professor Piton!- esclama vedendomi ed il mio cuore non può fare a meno di contrarsi dolorosamente.
-signor Malfoy- lo saluto rimanendo impressionato da quanto è cresciuto durante l'estate
-sta cercando mio padre?- mi domanda avvicinandosi
-si, devo parlargli- rispondo facendo involontariamente un passo indietro
-è nel suo studio, se vuole l'accompagno- propone
-grazie- detto questo mi fa cenno di seguirlo.
Attraversiamo diversi corridoi ed alla fine arriviamo in una zona meno sfarzosa delle precedenti.
-è l'ultima porta in fondo al corridoio, non può sbagliarsi. Io adesso devo andare, ho appuntamento con dei compagni di scuola e sono in ritardo- afferma rivolgendo il suo sguardo, così simile a quello di Lucius, verso di me.
-non ti trattengo oltre allora- e senza dire altro riprendo a camminare.
Perchè deve essere tutto così difficile? Perchè?! Senza volerlo mi stringo di più nel mio mantello, come a cercare un po' di calore.
Busso.
-avanti!- esclama una voce dall'interno ed io entro.
Lucius è seduto sulla poltrona con la testa reclinata all'indietro e i capelli sciolti che gli ricadono sulle spalle. Ha gli occhi chiusi come se volesse rilassarsi, ma non ci riuscisse, nella mano tiene un bicchiere colmo di vino rosso.
-vedo che stai bene- dico mentre lo guardo aprire un occhio e scrutarmi
-benissimo! Se non contiamo varie contusioni su altrettante varie parti del corpo e un'emicrania incredibile. Saremo anche vampiri, ma sconsiglio di essere ripetutamente schiantati- esclama ironico
-oh povero- lo prendo in giro io
-tu piuttosto? Sei stato beccato in pieno dall'anatema mortale. Come ti senti?- mi chiede posando il bicchiere sul tavolino
-solo un livido, niente di che- per tutta risposta alza un sopracciglio come a dire “si certo ed io dovrei crederci?”
-ti assicuro che ho già preso provvedimenti, non ho potuto fare altrimenti Elisa e Clara mi hanno placcato e costretto praticamente con la forza-
-che carina Elisa, si è messa a fare la mogliettina?- dice con la voce in falsetto ed io lo fulmino letteralmente con lo sguardo.
-ok, d'accordo, parliamo di cose serie. L'Ordine che dice?-
-non molto per ora, devo aspettare la prossima riunione ufficiale, poi forse potremo farci avanti. Sono rimasti molto stupiti e la mia mossa di salvare Black non si è rivelata del tutto uno sbaglio. Diciamo che sono inclini a darci una possibilità-
-bene-
-già, bene-

un silenzio teso si alza nella stanza.

-senti io.... mi volevo scusare per come ho reagito l'ultima volta che ci siamo visti...ho esagerato- dico tutto d'un fiato
-non devi scusarti, ho sbagliato ha comportarmi così. Avevi tutte le ragione per essere infuriato, so quanto hai sofferto per Draco ed è giusto che finchè la guerra non sarà finita tu non voglia ripetere l'esperienza- lo guardo con gli occhi che mi bruciano pericolosamente e lui sembra accorgersene perchè mi si avvicina e molto delicatamente passa le braccia attorno alla mia vita stringendomi a sé. Io metto il volto nell'incavo del suo collo e le mie mani si posano sul suo petto. Non riesco a trattenere una lacrima amara che scivola dalla mia guancia fino a raggiungere il suo maglione, mi sento così bene, vorrei che il tempo si fermasse.
Niente Voldemort, Silente, L'ordine, i mangiamorte, niente.
Solo io e Lucius.
Così per sempre.
Mi discosto leggermente per permettere alle nostre labbra di incontrarsi. In un bacio dolce che lentamente si trasforma in passionale, le nostre lingue danzano insieme in un ballo infinito accarezzandosi languidamente.
Sono come neve al sole, mi sto sciogliendo inesorabilmente, continuamente e non posso farci niente. Le sue mani però non si muovono, e neanche le mie, non possiamo.
Con uno sforzo immane riesco a porre fine al bacio, ma sento immediatamente la mancanza delle sue labbra sulle mie.
-è meglio che vada- sussurro cercando di mantenere il controllo
-si, è meglio- conferma socchiudendo gli occhi, poi mi bacia sulla fronte.
-ti aspetterò per tutta l'eternità se necessario. Ti amo Severus-
-anch'io Lucius, non immagini quanto-



SONO STATA ABBASTANZA VELOCE?!?! XD
 
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ice_anna
view post Posted on 16/6/2008, 20:31




troppo bella!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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view post Posted on 17/6/2008, 10:37

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:couple: :lovelove: :devil: <---- rendo bene la mia reazione? ehehe
 
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SurevesLove
view post Posted on 17/6/2008, 17:26




SETTIMO CAPITOLO


Finalmente le due settimane sono passate. Niente più emicranie e attacchi di fame improvvisi, questa mattina mi sono svegliato sereno e leggero come una piuma.... peccato che poi Elisa abbia rovinato tutto con una secchiata d'acqua gelida gettata direttamente su di me.
Ho sinceramente tentato di strangolarla, ma essendo più piccola è anche più veloce di me, così ho dovuto rinunciare. Penso che si diverta nel vedermi infuriato.

Cambiando discorso, la Umbridge è stata ritrovata legata e imbavagliata nella foresta completamente impazzita. E vederla mentre sbraitava e urlava frasi incoerenti mi ha decisamente risollevato l'umore. Ha completare il quadro c'è il ritorno di Silente che è stato accolto in sala grande con fischi e applausi.
Tutto si sta svolgendo per il meglio, anche il nostro piano.
Stasera si svolgerà la prima riunione dell'Ordine della Fenice dopo l'attacco al Ministero della Magia e decideranno se accettare la nostra proposta.

Qualche giorno fa ho inviato una lettera ad Albus da parte di un certo Lestat, non potevo mica dirgli il mio vero nome, a capo di un piccolo gruppo di vampiri desiderosi di aiutare a eliminare definitivamente il “Signore Oscuro”. Gli ho richiesto di poterci incontrare per discuterne e che abbiamo informazioni importanti riguardo i punti deboli di Voldemort. Mi ha riposto, molto educatamente e cautamente che prima di un accordo avrebbe dovuto consultarsi con gli altri.
Albus ha sempre detto così, ma se ha preso una decisione non sarà cambiata, quindi a noi non resta che sperare che la sua decisione sia positiva, altrimenti sarò costretto a rivelare a tutti la mia identità. Sempre che non peggiori la situazione.

Non si sono mai fidati di me e scoprire improvvisamente che sono un vampiro non so se sarà positivo.
Lucius pensa che sia una pazzia dice che aspettano solo una ragione per condannarmi ed in effetti non ha tutti i torti, senza contare che dovrei dire la verità anche su di lui.
Dire la verità o non dire la verità? Questo è il dilemma.

-Seeev? Sevvy? Sevvino mio?- alzo gli occhi al cielo cercando di trattenere la mia ira
-William, quante volte ti ho detto di non chiamarmi con quegli stupidi nomignoli?!-
-non ne ho idea!- esclama sorridente
-io si e per l'esattezza sono 85'743 volte contando anche quest'ultima- dice pacatamente Elisa osservandoci divertita
-Will smettila, non vedi? Sta leggendo- dice Clara accomodandosi su una poltrona
-non è vero! È fermo su quella pagina da quindici minuti pieni e il mio Sevvuccio nello stesso lasso di tempo ne legge minimo una cinquantina, quindi non sta affatto leggendo!- sento un prurito incredibile alle mani.
-Sai Will, non ho mai desiderato picchiare a sangue qualcuno, ma come dice un vecchio detto c'è sempre una prima volta, quindi o stai zitto o farai molto presto una bruttissima fine- gli sibilo allungando parzialmente i canini
-d'accordo la smetto, ma ti prego non guardarmi così, mi metti i rividi- afferma assumendo un'espressione finta terrorizzata.
-ci siamo ritrovati qui per un motivo mi sembra, non perdiamo di vista il fine. Wiliam mi hai inviato un messaggio in cui dicevi di aver trovato altre informazioni, informa anche noi- dico accondiscendente.
-a quanto pare il nostro caro Tom, quando era ancora il piccolo Tom, ha vissuto per diciassette anni nell'orfanotrofio “Dolce Cuore” dove ha creato un bel po' di scompiglio. Non conosco i dettagli, purtroppo la direttrice ha misteriosamente perduto i fascicoli riguardanti il nostro caro Tom-
-William, ti prego, non chiamarlo “il nostro caro Tom” mi da sui nervi. Comunque ottimo lavoro, se l'accordo con l'Ordine andrà a buon fine sarà Albus ad informarci di tutto, sicuramente è a conoscenza delle malefatte di Tom quand'era giovane.- porto una mano alla testa ed inizio a massaggiarmi le tempie.
-stai bene?- mi domanda Elisa
-si, è solo la puzza di muffa che mi fa venire mal di testa-
-hai ragione questo posto è al dir poco disgustoso, perchè non cambiamo luogo di ritrovo?- propone Clara
-no, la stamberga strillante è perfetta, nessuno penserà che un gruppo di vampiri vi si ritrova, allora se non c'è altro io vado a vedere se Lucius sta bene-
-che cos'ha?- chiede William
-spero niente, ma se non è venuto deve essere successo qualcosa-


Mi teletrasporto nel suo studio a casa sua, di lui non c'è traccia, ma percepisco la sua presenza non troppo lontano da lì, proviene dal bosco che circonda la tenuta.
In un attimo mi ritrovo circondato dagli alberi e l'odore di Lucius è più forte, inizio a correre nella direzione in cui è più intenso e dopo poco uno spettacolo raccapricciante si presenta di fronte a me.
Lucius è riverso a terra in una pozza di sangue.
Non riesco a muovermi, sono come paralizzato.
Tutto quello che sento è un dolore straziante al petto.
Mi avvicino a lui e lo volto con la schiena a terra, ma come faccio a capire cos'ha? È un vampiro il suo cuore non batte al naturale.
Devo chiamare Clara, lei saprà cosa fare.




Sono trascorse due ore, due ore di attesa.
Ci troviamo in un castello abbandonato in Russia, recentemente trovato da William e dove lui e Clara si sono stabiliti.
Elisa è seduta di fianco a me inespressiva e William è appoggiato al muro e vi assicuro che è la prima volta che lo vedo seriamente preoccupato.
Clara è oltre la porta di legno pregiato di fronte a noi che si occupa di Lucius. Prima di diventare una vampira era una Medimaga e dopo la metamorfosi ha continuato a studiare per poter guarire anche i vampiri. Se esiste una persona sulla faccia della terra che può salvarlo quella persona è senz'altro Clara.

Questo pensiero dovrebbe rassicurarmi in qualche modo, ma non ci riesce.

Ho una paura terribile.

ho paura di non rivedere più il suo sorriso enigmatico,

di non provare più la bellissima sensazione che mi provocano le sue mani sulla mia pelle,

di non potergli più dire che l'amo,

di dover spiegare a Draco, il nostro Draco, perchè suo padre è morto.

Lucius ti prego, non lasciarmi!

La porta si apre e ne esce Clara col volto più scuro del solito. Io mi alzo di scatto e le vado incontro
-come sta?!-
-non bene, è stato avvelenato- dice cupamente
-cosa?! Avvelenato? Il veleno gli ha causato l'emorragia?- le domando
-non è stata un'emorragia, lui ha.... vomitato sangue. Credo che sia successa più o meno una cosa del genere: durante l'incontro con Voldemort ha ingerito cibo o bevande alterate di cui non si è accorto. Alla fine della riunione ha deciso di farsi uno spuntino, ma... il veleno lo ha reso intollerante al sangue animale e umano- sono immobilizzato e ho la testa che mi gira pericolosamente.
Senza sangue non durerà più di una settimana, al massimo due.
-che cosa gli hai fatto?-
-gli ho semplicemente dato dell'altro sangue-
-in che senso?- domanda Elisa
-qualche tempo fa ho fatto degli esperimenti su del sangue vampirico e mi sono avanzate delle bottiglie, così gliene ho fatto bere un po'-
-quanti litri ti sono rimasti?- chiedo alzando la voce
-sei o sette, ma se farete tutti dei prelievi al giorno riusciremo a rimetterlo in piedi, credo che l'effetto tossico sia temporaneo- afferma pensierosa
-temporaneo?! Com'è possibile?- esclama William
-perchè? Che c'è di strano?- domanda Elisa
-se fosse stato avvelenato da Voldemort sarebbe morto, o qualcun altro a tentato alla sua vita, qualcuno che conosce la sua vera natura, oppure Tom non sapeva di avvelenarlo- rifletto ad alta voce e tutti sembrano essere d'accordo con la mia ultima affermazione.
-se fosse stato il signore Oscuro avrebbe agito per ucciderlo, non per farlo sentir male per qualche giorno- il silenzio scende tra di noi, che viene però interrotto da Clara.
-Sev ma la riunione dell'ordine non è iniziata?- guardo distrattamente l'orologio e mi rendo conto di essere in ritardo di ben quaranta minuti.
-non preoccuparti ci penseremo noi a Lucius, se dovesse succedere qualcosa ti avviseremo immediatamente, ma adesso vai- lancio uno sguardo riconoscente ad Clara e mi teletrasporto a Londra.



Busso alla porta di Grimmuald Place n° 12 e l'unica persona che in questo momento non ho voglia di vedere mi viene ad aprire.
-Mocciosus! Finalmente ci degni della tua presenza! Anche se devo ammettere che ho sperato non venissi più- entro dentro casa senza rispondere alla sua provocazione, non ne ho la forza.
Mi reco in salotto dove ci sono tutti, ma rimango stupito dalla presenza di Potter, il suo servo dai capelli rossi, la sua damigella so-tutto-io e i gemelli Weasley.
Senza chiedere scusa per il ritardo mi siedo su una poltrona nell'angolo della stanza.

-bene, adesso che ci siamo tutti possiamo iniziare- Albus racconta della lettera che gli ho inviato e della risposta datami.
-per me dovremmo provare a fidarci- afferma Black
-ma sei impazzito?!- esclama Moody -i vampiri sono creature oscure! Chi ti dice che non siano dalla parte di Tu-sai-chi e questa sia tutta una trappola?!-
-forse il fatto che mi abbiano salvato la vita e che uno di loro abbia azzannato Fenrir!-
-potrebbe essere tutta una commedia!- continua imperterrito Malocchio, ma in fondo cosa potevo aspettarmi da lui?
-su su, non c'è bisogno di litigare. Voi che ne pensate?- domanda Silente rivolgendosi agli altri presenti nella stanza.
-secondo me Sirius non ha tutti i torti, però dovremo essere molto prudenti, perchè come ha sottolineato Alastor sono creature di natura malvagia- Remus e chi sennò? E tutti gli altri fanno cenni di assenso a parte...
-COSA?! Ma non possiamo fidarci! Loro sono... sono.... sono vampiri!!! potrebbero ucciderci tutti solo per fare uno spuntino!!!- urla terrorizzata Molly stringendo spasmodicamente Ginny al seno.
-ci sono modi molto più semplici per un vampiro di fare uno spuntino- dico tranquillamente e tutti si girano verso di me -avete detto che appena arrivati gli auror sono fuggiti, quindi non sono registrati dal ministero, uccidere un mago per loro sarebbe come segnare la loro fine. Tutti inizierebbero a dargli la caccia, anche i mangiamorte, dubito fortemente che il Signore Oscuro abbia reclutato creature come quelle, lui sa perfettamente quanto siano pericolose e incontrollabili, se fatte arrabbiare.- tutti mi osservano stupiti, forse ho esagerato.
-quindi pensi sia una cattiva idea fidarci di loro- conclude il preside
-mai detto questo. Si sono offerti di loro spontanea volontà di aiutarci e da quanto ci ha detto questa sera sono in possesso di informazioni potenzialmente utili. Il mio parere è quello di incontrarli, dopo decidere se vale la pena rischiare per saperne di più-
-sono d'accordo con Severus, questa sera stessa invierò all'indirizzo indicato dalla lettera, una risposta positiva e decideremo il giorno e il luogo dell'incontro, appena sarà confermato vi informerò. Potete andare-

Senza volerlo un ghigno di vittoria mi si stampa sul volto.
Perfetto!




ecco a voi il settimo capitolo che spero sia di vostro gradimento!!!! ^^
grazie a The Dark Lady ed a ice_anna per i commenti!!^^

un kissone!!!!X3
 
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view post Posted on 19/6/2008, 15:56

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:miiii: :miiii: :miiii: :miiii: LUCIUS TESSSSSORO AMOREEEEEE!!!!!!! povero amore pucciolo!!!! chi è stato allora???? dimmelo!!!!!!! io vado e lo ammazzo!!!!!! come Hannibal Lecter divento, anche peggio!!!!!!!!!!! non toccate il mio angelo biondoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!

bravissima!!
 
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150 replies since 28/5/2008, 18:30   1422 views
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