[Severus/Greg House] I love you, Dr. House

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*Queen of Ice*
view post Posted on 22/9/2008, 21:34




Piccolo avviso: la storia è un po' che mi ronza per la testa, sarà che mi sto appassionando al Dh. House un po' più del dovuto! E allora........ mi è uscito il primo capitolo du un brevissima Fan Fiction!
So che la coppia è assurda, ma........ vi piacerà!
(O almeno spero.... >__>)


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1.

Quel giorno Gregory House stava camminando per le vie di Londra. L’andatura traballante, a causa del bastone, lo rallentava un po’, ma lui non pareva farci caso.
Odiava Londra.
L’ultima volta che ci era stato era stato anni prima, per degli studi. Quel giorno invece era nella City per un consulto in un caso particolarmente difficile. Era stato chiamato da un certo Albus Silente (che nome ridicolo) per curare uno dei suoi preziosi insegnanti.
Non gli erano state fornite molte indicazioni, ma l’aveva comunque convinto a recarsi in Inghilterra. Si cavò dalla tasca un bigliettino sul quale era scritto l’indirizzo del locale dove avrebbe trovato qualcuno che lo avrebbe portato ad Hogwarts. Non sapeva neanche cosa e dove fosse Hogwarts, non gliene fregava niente, ma si era comunque stupito del fatto che non era un ospedale, bensì una scuola. Una delle più grandi dell’Europa, a sentire il vecchio.
Arrivò al luogo prestabilito, guardando prima il bigliettino e poi il nome della taverna e poi viceversa. Quel posto si chiamava sul serio “Testa di Porco”. Wilson non ci avrebbe mai creduto, stava andando in un posto con quel nome!
Un po’ indeciso aprì la porta ed entrò nel locale. Al primo momento non vide niente, tanto era il fumo che c’era in quel posto. Poi iniziò a farsi largo e a riconoscere le sagome di alcuni avventori... vestiti abbastanza stranamente!
-Il Dottor House?- gli chiese un vocione alla sua destra.
House alzò gli occhi in quella direzione e... –Caspita, ragazzo? Sindrome del gigante?-
Hagrid sorrise da sotto la sua enorme barba. –Più o meno, dottore. Mi segua.- ed iniziò a camminare verso l’altro capo del locale.
Il medico lo seguì ed uscirono sul retro, dove un muro di mattoni faceva da vicolo cieco.
-Ehi, ragazzone, ti avverto. Non sono venuto qui per farmi violent...- si zittì appena vide Hagrid puntare un bizzarro ombrello rosa sui mattoni del muro e facendo comparire una porta. –Dopo di lei.- disse il gigante.

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House era assolutamente scioccato. Era nel mondo magico. E la sua mente, razionalmente, non riusciva a trovare una spiegazione logica. Soprattutto in quel momento, dopo essere appena sceso da un Thestral, essere entrato nel più grande castello che avesse mai visto e passare in mezzo ad una moltitudine di studenti armati di bacchetta.
-Beh, io sono armato di bastone...- ironizzò continuando a seguire Hagrid nei corridoi. Inaspettatamente cominciarono a scendere verso il basso, verso quelli che parevano essere sotterranei.
Hagrid si fermò davanti ad una porta estremamente elaborata, a cui bussò con una delicatezza che non centrava niente con la sua mole.
-Avanti...- disse una voce anziana, ma decisa, all’interno.
Il gigante gli fece cenno di entrare. –Prego, dottore, entri pure. Io non posso seguirla, ma dentro sapranno che dirle.- dicendo questo lo spinse all’interno e chiuse la porta alle sue spalle.
Quando Greg fu dentro notò subito la penombra in cui era immersa totalmente la stanza. Poté però notare gli alambicchi e le pozioni fumanti, cianfrusaglie di altri tempi disposte ordinatamente su ogni superficie disponibile.
-Ben arrivato, Dottor House.- davanti a lui la sagoma di Silente gli diede il benvenuto.
-Buona sera vecchio....- rispose con circospezione il medico.
-Oh oh, si nota così tanto la mia età?- scherzò il preside.
-Mah, faccia lei. Con quella barba l’unico altro che mi viene in mente è Babbo Natale...- disse caustico.
-Beh, Nicolai è un po’ più vecchio di me. Ma prego, venga!- con i suoi modi gentili, per nulla intimorito dalla proverbiale arroganza di House, lo invitò a seguirlo attraverso una porta che portava ad una camera attigua a quelle degli alambicchi.
Quando entrò vide disteso su un letto a baldacchino un giovane uomo, di non più di trentanni. Il viso sciupato dalla malattia rivelava comunque che era un bell’uomo, con un naso importante e dei lunghi capelli neri che gli incorniciavano il volto.
Lo guardò sfregandosi la barba ormai vecchia di alcuni giorni, registrando la presenza di macchinari che conosceva decisamente bene. Una macchina gli indicava il battito regolare del cuore di quell’uomo, mentre un’altra dispensava una flebo di chissà che.
-Allora?- gli chiese Silente con tranquillità.
-Allora cosa, vecchio? Non so cosa diavolo può avere, non l’ho ancora visitato!- esclamò irritato il dottore.
-Il povero Severus ha contratto una malattia babbana, cioè tipica del vostro mondo. Lui è quello che da voi si può definire medico, solo che non è in grado di curare le vostre malattie...- rispose con tranquillità il vecchio preside.
-Cos’è, una specie di scherzo?- ringhiò House.
Allora Silente si premurò di spiegargli la differenza tra maghi e babbani, dandogli una esaustiva spiegazione su chi era Piton e che attività svolgeva presso Hogwarts, spiegazione al cui termine House ci capiva meno di prima.
Si trasse dalla tasca la confezione di Vicodin e ne ingollò due.
-Ok, vecchio, credo di aver capito. Ora fuori di qui.- gli fece cenno di sparire dalla sua vista.
-Non credo sia opportuno...- si oppose Silente.
-Lo decido io cosa è opportuno o meno, a meno che tu non voglia essere il prossimo candidato all’uso del bastone...- minacciò il medico.
Silente sorrise e alzò le mani in segno di resa –Va bene, va bene, me ne vado...- ed uscì dallo studio di Piton.
House tornò a guardare il suo paziente, che aveva appena socchiuso le palpebre.
Il medico rimase impressionato dal colore così nero e così magnetico degli occhi del professore di Pozioni.
Altrettanto pensò Piton dei suoi, così chiari da sembrare due pezzeti di ghiaccio.
-E tu... chi diavolo saresti...?- biascicò Severus dal suo letto.
-Gregory House, il tuo medico, bamboccio.- sorrise House.
-Medico? ....Babbano? ...Cristo, gliel’avevo detto... a Silente... che non volevo nessun... babbano, per curarmi...- mormorò il mago, profondamente offeso.
-Beh, carino, sai come si dice, no? A caval donato non si guarda in bocca, quindi...- il dottore si alzò, osservando la flebo e cercando di capirne il contenuto. Poi individuò una scatola con dell’acqua fisiologica e la aprì, prendendo una bottiglia. La sostituì a quella della flebo.
-Ma che fai, idiota?- ringhiò Severus –Era la pozione Curativa!-
House lo guardò malissimo –Curativa, eh? Vedo che non fa molto effetto, caro. Chi l’ha preparata? Tu o un troll?-
Il mago chiuse gli occhi, con una smorfia di disappunto. Effettivamente la pozione non gli stava facendo nessun effetto positivo.






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2.




House aveva pensato parecchio su cosa mettere dentro l’acqua fisiologica... ci avrebbe infilato dentro volentieri due belle pasticche di Vicodin, ma pensò che forse il suo paziente non avrebbe affatto apprezzato tuta quella premura.

-Ehi... dottore...- lo chiamò Severus.
House si voltò, annoiato. –Che vuoi, Mago Merlino? Se devi fare pipì ti avverto che io non ho mai retto il pappagallo a nessuno! Nessuno!-

Piton digrignò i denti –Senti, stupido idiota, volevo dirti che le medicine babbane non fanno effetto su noi maghi!-
Il medico si grattò la barba, tenendosi con una mano appoggiato al bastone. –E io cosa cazzo sono qui a fare, allora?-

-A curarmi da una malattia babbana, ma devi farlo con le nostre medicine... ergo, le mie pozioni.-
-Sta a sentire, Fata Turchina, il tuo amico Santa Claus mi ha detto che le vostre medicine non fanno effetto su di te! Quindi dimmi come cribbio faccio a curarti! Faccio prima ad usarti come concime per le piante!- sbraitò Greg.
Severus arricciò le labbra, colpito sul vivo. –Usa le mie pozioni.-

-E secondo te io posso sapere quale intruglio c’è in ogni bottiglia? Sono un medico, non Gesù Cristo!- House era visibilmente scocciato. Ignorò i cristoni che Severus gli stava tirando dietro, poi si diresse verso la porta che portava allo studio attiguo. Fortunatamente aveva fatto una diagnosi abbastanza rapida, quello di cui sembrava afflitto il mago poteva essere curato con medicine reperibili abbastanza facilmente in un ospedale, peccato che non fossero in un ospedale, ma in un castello magico sperduto nella campagna inglese. Con Babbo Natale che lo comandava. Non c’era mai limite al peggio.
Si avvicinò allo scaffale delle pozioni e cercò qualcosa che potesse fare al caso suo. Meno male che aveva fatto qualche studio di farmacia, quindi riuscì più o meno ad intuire l’effetto che potevano fare le sostanze scritte sulle etichette. Trovò infine una boccetta molto impolverata: la stappò e la annusò, il fetore era decisamente forte. Quello che faceva al caso suo.
Tornò dal suo paziente e gli disse –Capellone, guarda qua. Rabarbaro, Rosmarino, Oro e olio di Lavanda ti dicono niente?-

Piton alzò di scatto la testa dal cuscino –Ma sei matto?? E’ un filtro d’amo..- fu interrotto, poiché House non era stato manco a sentirlo e aveva già versato la pozione nell’acqua della flebo. Poi fece finta di niente e si tolse di tasca una pastiglia di Vicodin. –Addio, mia cara!- e teatralmente la sminuzzò nella flebo.
Subito la miscela parve fare effetto sul mago, che iniziò a sudare copiosamente.
-Imbecille, che hai fatto? Adesso mi innamorerò di te!- gridò disgustato Severus.

House piegò appena la testa di lato, socchiudendo gli occhi maliziosamente –E che c’è di male?- disse mellifluo.
-Come “cosa c’è di male?”- il mago lo guardò con odio –Ma a te, durante la consegna dei cervelli, ti hanno saltato il giro? O ce l’hai ancora incartato nel cellophane?-
-No, sono un usato garantito.- sorrise sarcastico il medico –Torno a ripetermi, cosa che faccio di rado: cosa c’è di male?-
-C’è di male che siamo due uomini. E tu mi fai pure schifo!- dichiarò convinto Piton.
-Ah, ti faccio schifo? Vediamo...- Greg, zoppicando sul bastone, si avvicinò al letto a baldacchino e vi si sedette sopra, vicino a Severus.
-Stammi lontano, Bisturi Assassino!- disse il mago, ma con scarsa convinzione. L’intruglio nella flebo cominciava ad avere i primi effetti. Magicamente gli sembrò che gli occhi di House fossero più luminosi, nella penombra.
Quest’ultimo si sdraiò, appoggiandosi su un gomito e avvicinandosi di più. –Ora vediamo quanto ti faccio schifo, cartomante...-




Pensieri di Piton

Sto sudando. Ho terribilmente caldo.
Vedo il tuo viso avvicinarmi di più al mio.
Da quando mi piace il tuo odore?
Eppure ti detesto, perchè hai messo un potentissimo filtro d’amore nelle mie vene.
E ora... mi piaci. Tantissimo.
Guardo quei tuoi occhi luminosi come fari nella notte. Sono di ghiaccio.
Mentre io mi sento un enorme fuoco addosso.
Lussuria.
E’ anche quella che vedo nei tuoi occhi.
Probabilmente sei stato così cretino da annusare o assaggiare la pozione.
Ben ti sta.
Perlomeno non sarò l’unico folle stasera.
La tua bocca si avvicina sempre di più alla mia, e io non vedo l’ora di baciarti.
Cerco all’ultimo istante di ritrarmi, ma sono troppo stanco, troppo debilitato.
Te ne accorgi, maledetto bastardo infernale.
Con una mano mi afferri il mento e lo attiri verso di te.
Sono in tua mercé.
Non ci sono abituato, di solito sono io il carnefice.
Le tue labbra si posano sulle mie, senza delicatezza. Mi rubi un bacio, insinuando la tua lingua calda nella mia bocca,
Vorrei resistere, ma mi piace terribilmente.
Stiamo così per molto, riesco persino ad alzare un braccio e passarti una mano fra quei capelli ispidi come gli aculei di un porcospino.
Mi passi la tua mano sul petto.
Io sono praticamente nudo, a parte gli slip.
Con quella maledetta mano scendi esattamente dove non vorrei che andassi, mentre continui a baciarmi.
Ti odio per quello che mi stai facendo.
Ma il mio corpo, che sia dannato, reagisce, e anche abbastanza felicemente, a dire il vero.
Quando la tua mano afferra il mio membro ti sussurro a fior di labbra –Te la farò pagare...-
Forse.
Magari un’altra volta.




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3.

Pensieri di House

Ma quanto sono idiota?
Ti sto baciando e con una mano ti ho afferrato quel serpente che porti accomodato in mezzo alle gambe.
Questo non è assolutamente normale. E mi riferisco anche al serpente.
Eppure... mi piace.
Mi piace la sensazione che sto provando, un’emozione che buca i miei sensi intorpiditi dai medicinali.
Devo aver annusato quella tua stupida pozione.
Deve essere per forza così.
Prima la mia vista era perennemente offuscata, tutto era più attutito dalla nebbia del Vicodin.
Mentre ora...
Niente è mai stato così chiaro, così vivido.
Anche se è quasi buio qua dentro, ogni colore mi acceca, il pallore della tua pelle mi ferisce gli occhi.
Non riesco più a sopportarlo, non ci sono abituato.
Io sono abituato a muovermi in una nebbia perenne, una foschia come quella che vivono i bevitori di vino, creata ad arte da me stesso per impedirmi di pensare alla mia vita.
Qui dentro c’è troppa luce.
Mentre il mio corpo si muove per conto proprio, la mia lingua ti lecca la pelle, le mie orecchie registrano i tuoi gemiti, le mie mani si muovono su di te come animate di vita propria.
Severus.
Mai nome mi parve più bello.
Eppure mi rendo conto che non è normale, insomma, siamo due uomini.
Maledetto mago.
E maledetto Babbo Natale, ho come l’impressione che sia tutta colpa sua.
Quando mi accarezzi i capelli non capisco più niente, torno a baciarti con una foga che non ho mai riservato a nessuno.
Qualcosa nel mio petto si sta scongelando.
E io non voglio.



Severus digrignò i denti, gemendo di piacere mentre Gregory gli riservava tutte quelle attenzioni. Non ci era abituato.
Quando House lo toccava, lui pareva sentirsi meglio. Ad ogni carezza, ad ogni bacio, Severus sembrava riaversi da quello stato catatonico che lo costringeva a letto da giorni.
Che fosse mal d’amore? Lui, proprio lui, che aveva passato la gioventù ad ammazzare persone per Voldemort, lui... aveva forse bisogno d’amore?


Pensieri di Piton

Dottor House.
Da dove sbuchi?
Chi sei tu per farmi smuovere, per suscitare in me sensazioni che non ho mai provato, cose che ho certamente simulato, per quante ragazze siano passate tra le mie gambe.
Eppure ora sei tu quello che vorrei avere fra le gambe... e da come ti stai ossessionando alle mie parti basse la cosa dovrebbe fare piacere anche a te.
Ti vedo sussultare quando una delle macchinette a cui sono legato emette un suono strano. Alzi quei tuoi maledetti occhi di ghiaccio si fissano sul monitor, e non dici niente.
Sorridi appena.
Un ghigno.
Da lì capisco che le mie condizioni migliorano.
Grazie al cavolo, lo sento anch’io.
Non mi sono mai sentito meglio in vita mia.
Però non stiamo andando bene.
Mi guardi male quando mi strappo dal braccio quella dannata flebo e con violenza ti afferro le spalle.
Caro mio, ti ho fregato.
Non ti aspettavi di essere tu quello che sta sotto.
Ma per quanto bastardo tu possa essere allora non mi conosci per niente.
Io ho ucciso.
Io sono un assassino.
Non c’è niente di più bastardo di me.
Esali un mezzo sospiro quando ti levo la camicia di dosso, strappandola addirittura con i denti.
Ti bacio il collo, stuzzicando i tuoi sensi con la punta dei miei lunghi capelli.
Non ti sei neanche accorto che ti ho slacciato i pantaloni.
Quando te ne accorgi mi aiuti persino a toglierteli, rimanendo completamente nudo, come il sottoscritto.
Sei strano, House.
Sei preso da una voglia, così come me, che mi rendo conto non dipendere dalla pozione che ho nelle vene e tu nel tuo naso.
Ti guardo.
Sei eccitatissimo.
Come me.
E i tuoi occhi si fanno enormi quando mi vedi calare la testa in mezzo alle tue cosce.


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4.

-Cristo!-
Quella fu l’unica parola pronunciata da Greg durante tutta l’operazione, che si stava concludendo con un forte orgasmo da parte del medico. Sev scostò appena il viso, quando House diede sfogo al suo piacere, bagnando le lenzuola già umide del loro sudore.
Greg afferrò uno dei molti cuscini e lo strinse fino a farsi diventare le nocche bianche, ancora sconvolto per quello che aveva appena vissuto, un’esperienza che aveva del surreale.
Ma Piton lo richiamò in sé –Hey, Occhi Blu, credo che tu debba fare qualcosa per me...- gli disse indicandosi il famoso “serpente”, che aveva un atteggiamento piuttosto esplicito su cosa pensasse della situazione.
House si alzò su un gomito, passandogli una mano dietro la nuca e attirandolo per un bacio sensuale.
Con l’altra mano si diresse dove gli era stato indicato, stuzzicando il bel professore di Pozioni.
-Cosa vuoi che ti faccia...?- gli sussurrò Greg all’orecchio.
Il mago sorrise, lentamente, con calore. –Fammi quello che vuoi.-


Pensieri di House

Giuro che stavo per morire.
Quando ti ho sentito leccarmi stavo per avere un crollo cardiaco.
Ma ora...
Ora mi hai chiesto di farti ciò che voglio.
Sta per venirmi un ictus, lo sento.
Ci sono tutti i sintomi!
Oppure è solo questo stramaledetto desiderio che ho nei tuoi confronti.
Oh, si, ti farò ciò che voglio.
E tu mi implorerai di continuare a dartelo.
Con un abbraccio ti faccio stendere a pancia in giù, godendo nel vederti esitare.
Ti accarezzo le natiche, pallide ma sode.
Un fremito mi percorre il corpo, alla vista della tua schiena perfetta.
E guardo le tue mani bianche ghermire le lenzuola con tutta la forza che hai, mentre ti penetro con un dito.
Gemi.
Lo faccio anche io.
Continuo ad entrare ed uscire col mio dito e mi eccito sempre di più.
So che dovrei andare avanti, ma cribbio, è la mia prima volta in questo senso!
Poi tutto mi appare più chiaro, meravigliosamente più chiaro.
Senza la nebbia del Vicodin ora so cosa devo fare...
Mi metto sopra di te, appoggiando la punta del mio membro in prossimità della tua apertura e, lentamente, la violo.
Le tue grida di piacere mi stanno facendo impazzire, spingo più a fondo.
Per un istante mi sembra impossibile passare la mia vita senza di te.
E mentre veniamo entrambi, ti sussurro in modo che tu non mi possa sentire.
Ti amo, Severus.



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5.

Pensieri di Piton

Tu pensi che non ti abbia sentito e invece l’ho fatto.
Ho sentito che mi ami.
Ma non avevi bisogno di dirlo...
L’ho sentito nello stesso istante che sei entrato in me.
E per quanto detesti ammetterlo lo stesso vale per me.
Porco Voldemort, quanto odio la pozione che mi hai dato.
So che quando si esaurirà il suo effetto soffriremo come cani, rimpiangendo per ogni singolo istante della nostra fredda vita questi momenti di follia.
E quando te ne andrai, tornando dai tuoi amici dottori in America, il mio cuore morirà un poco.
E quando te ne andrai, patirai un selvaggio rimorso al pensiero di non potermi più toccare.
Non te ne andare House.
Ti prego.
Dio, se esisti, fa che l’effetto di questa pozione non passi mai...
Fa che non debba dimenticare il volto di quest’uomo.
E che lui non debba dimenticare il mio.
Ma finirà, lo so, prima di domani mattina.
E nessuno si ricorderà niente dell’altro.
Mi addormento, profondamente infelice, con te abbracciato alla mia schiena.
Russi mentre dormi.
E mentre dormi mi cerchi, stringendoti a me come un koala.
Meraviglioso, semplicemente meraviglioso.
Se ripenso a tutte le volte che ho fatto sesso con una o quell’altra studentessa nessuna ha mai avuto il mordente di questa volta.
Sarà che siamo entrambi uomini.
Sarà quel che sarà.
But I Love you, Dt. Gregory House.



Il mattino seguente il professore di Pozioni ad Hogwarts Severus Piton, Ordine di Merlino Prima Classe, si risvegliò solo, nel suo letto, a maledirsi della propria esistenza, ma finalmente guarito. Si alzò per andare a lezione, pronto a far fuori qualche studente.
Altrove, su un aereo, Gregory House stava tornando al suo ospedale, dove avrebbe rivisto il volto familiare dei suoi compagni e avrebbe tentato nuovamente qualche esperimento su un nuovo paziente scelto a caso tra i tanti che gli capitavano sottomano.
Ma appoggiato al finestrino, guardò di sotto, mentre una Londra addormentata lo salutava. E non riuscì a fare a meno di dire, con dolcezza –I love you, Severus Piton...-

Ad Hogwarts, finita la lezione dove un gruppo poco felice della sua guarigione lo accolse, si appoggiò al vetro di una delle alte finestre, e mentre la condensa provocata dal suo fiato offuscava il vetro, una lacrima gli colò su una guancia mentre mormorava –I love you, Dt. House...-.


FINE!




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*Selvy*
view post Posted on 29/9/2008, 19:01




o_O è una bellissima fanfic, anche se la coppia è moooolto strana... comque è davvero fantastica! ^-^
 
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*Queen of Ice*
view post Posted on 30/9/2008, 22:42




Si è strana davvero! E poi è la mia prima ficcy yaoi, la adoro! Mi è piaciuto un sacco scrivere le battute di House XD
 
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2 replies since 22/9/2008, 21:34   65 views
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