The Unfogiven, Severus - Lucius

Allora, iniziamo..... questa shottina Sev-Lucius l'ho scritta per lei, la mia musa, la mia amorA, the Evil Mind...... la Chiccaaaaaa!!
Per la signora Asmodai un regalo di compleanno atipico (sono sempre in anticipo io, mancano 11 giorni al 12 ottobre, dettagli U_U), perchè ormai so bene cosa le può piacere o meno.... perchè sono le stesse cose che piacciono a me XDDDDDDD

Buon compleanno Chicca, 100 di questi giorni e sopratutto.... ti voglio un bene dell'animaaaaaaa!!! *___* kissolo!

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The Unforgiven



-Perdono padre, perchè ho molto peccato.-
La voce di Lucius risuona fredda, nella chiesa vuota.
Dall’altra parte del confessionale aperto un uomo vestito di nero piega la testa, facendo ricadere i capelli neri sul suo volto.
-Dimmi, fratello, qual’è il tuo peccato?- domanda Severus.
Lucius sospira, affranto. Il suo dolore è palpabile.
–Ho peccato, padre. Ho fornicato con il mio stesso figlio.-

New blood joins this earth
And quickly he's subdued
Through constant pained disgrace
The young boy learns their rules

L’uomo in nero si passa una mano fra i capelli. Non è stupito. –Si... è un peccato gravissimo, fratello. L’incesto ti porterà all’inferno, lo sai?
Lucius sorride –Non penso che l’inferno sia abbastanza profondo per accogliermi, padre. Ho strappato le ali a mio figlio, gli ho impedito di volare per sempre.-
Severus fissa un punto dritto davanti a sè, un quadro raffigurante Santa Rita, protettrice dei disperati.
-L’hai preso contro la sua volontà, fratello?-
La domanda cade pesante fra loro.
Malfoy guarda il quadro a sua volta. Fa fatica a parlare.
Il suo volto bellissimo e perfetto è adombrato dal peso delle sue colpe. Una ruga solca la fronte liscia, accigliando quei meravigliosi occhi di ghiaccio.
Severus sa che ci si può perdere, dentro quegli occhi.
-No, padre. Lui si è donato a me. Ma questo già lo sai....- mormora dopo un tempo che gli appare infinito.

With time, the child draws in
This whipping boy done wrong
Deprived of all his thoughts
The young man struggles on and on, he's known
A vow unto his own
That never from this day
His will they'll take away

Severus alza lo sguardo verso l’altare, stavolta è la croce di un Cristo morente che gli rimanda lo sguardo.
-Hai peccato di troppo amore, fratello mio... ma questo non alleggerisce la tua pena.- commenta. Ha la bocca tirata in una linea dura.
-Ma ho scopato mio figlio... lui mi ha supplicato... ha voluto che esaudissi il suo sogno più grande...- una lacrima scorre sulla sua guancia sinistra.
Severus allunga una mano e asciuga quella lacrima con un dito, eliminando l’imperfezione da quel volto angelico.
Si lecca il dito, per far sparire ogni traccia. Ha un sapore salato, pieno di sofferenza, è quasi insopportabile.
Insopportabile come la presenza di loro due in quel luogo sacro. Entrambi peccatori, entrambi esseri perversi.

What I've felt
What I've known
Never shined through in what I've shown
Never be
Never see
Won't see what might have been

-Fratello... te l’ho già detto... hai peccato di troppo amore. E tuo figlio con te.-
Lucius china la testa, stringendo convulsamente il bastone a forma di serpente fra le mani. –Lui non ha peccato, padre. Lui mi ama e ha voluto essere solo amato intensamente. Gli ho dato quel che voleva.-
Severus lo guarda di traverso –Gli hai dato ciò che voleva o ciò che volevi tu?-
Lucius si volta di scatto, gli occhi spalancati e la bocca deformata in una smorfia di dolorosa sorpresa.
Per un attimo, un solo singolo istante, Severus ha compassione di lui. –Parlami di ciò che hai nel cuore, fratello.-
-Oh, padre!- Malfoy si passa le mani sul viso, incapace di formulare un pensiero coerente. Non riesce a guardare il crocifisso mentre parla, gli occhi morti di quel Cristo sono troppo penetranti per lui, troppo inquisitori.
-Lui è... lui è così bello... è così simile a me....-
La mano di Severus si alza per toccare il braccio di Lucius, che sobbalza. –Va avanti...-
Malfoy annuisce, mentre con un singhiozzo continua a raccontare. –La sua bocca... è così innocente e peccaminosa al contempo... e geme in modo così sexy....-
Lucius ascolta la sua stessa voce mentre parla, e gli sembra quella di un altro. Sa che quelle sono giustificazioni stupide e sciocche, sta cercando di trovare una scusa per il proprio comportamento immorale.
E’ lui quello che non ha saputo controllarsi, non Draco.
Severus piega appena la testa, accarezzandogli una spalla, risalendo ad intrecciare le dita nei suoi capelli fini e biondi, al limite del ghiaccio.

What I've felt
What I've known
Never shined through in what I've shown
Never free
Never me
So I dub thee “Unforgiven”

They dedicate their lives
To running all of his
He tries to please them all
This bitter man he is

Lucius geme e Piton può riconoscere lui stesso il verso che Draco poteva aver fatto in presenza del padre... perche Severus sa da anni che il modo in cui geme un Malfoy è assolutamente delizioso da ascoltare... sorpreso, eccitato, vizioso... assolutamente perverso.
-Comprendo, fratello... qualcosa di difficile a cui rinunciare....- mormorò, fissando Lucius alzarsi e andando a sedersi a cavalcioni su di lui.
-Padre... come posso espiare i miei peccati? Sono un imperdonabile... sono un misero individuo.... padre... mio figlio mi ha chiesto un amore che non posso dargli...-
Severus gli passa le mani sul viso, attirandolo a sè, in un bacio casto, a fior di labbra.
Malfoy passa le braccia intorno al collo di Piton, stringendolo a sè e baciando più a fondo, desideroso solo di sentire la sua lingua incrociarsi con quella di Severus.
Le mani del moro corrono a slacciare i pantaloni di entrambi, rivelando le loro intense erezioni, che si scontrano, si accarezzano fra loro, scatenando reazioni al limite dell’umano.
-Perdono padre, perchè sto peccando......-


Throughout his life the same
He's battled constantly
This fight he cannot win
A tired man they see no longer cares
The old man then prepares
To die regretfully
That old man here is me

What I've felt
What I've known
Never shined through in what I've shown
Never be
Never see
Won't see what might have been

Si sono spogliati e sono nudi dentro la chiesa vuota. Il silenzio è intenso, sembra costruito ad arte per quella situazione. I santi li guardano con estremo disprezzo, disgustati dal quel comportamento contro natura...
Severus appoggia Lucius a confessionale e lo prepara rapidamente con due dita, allargandolo.
Ma prima... con un incanto tutti quadri e crocifissi vengono coperti da un drappo. E’ già abbastanza bestemmia quello che stanno facendo.
-Prendimi dentro di te, fratello, purifica il tuo corpo... e dimentica quello di tuo figlio...-
Con un singhiozzo soffocato Lucius accoglie in se ogni centimetro dell’amore del suo amante...
-Si, padre.... così deve essere...- ansima Malfoy, con le mani a reggersi sul confessionale. Detesta essere passivo, ma in quel momento si rende conto che se lo merita. Ma quando sente la prostata sollecitata ogni pensiero razionale viene cancellato dalla sua mente. La nebbia del suo cervello si dissolve, lasciando solo immagini e suoni chiari, il piacere travolgendo dell’esperienza che sta provando.
Geme, grida, si dimena... si spinge di più verso Severus, desideroso di averlo ancora più dentro, più in là del possibile umano.
-Dimentica Draco, fratello mio...- gli mormora Severus all’orecchio, chino su di lui, mentre bacia il suo collo e la schiena cosparsa di minuscole gocce di sudore. –Ricordati del tuo primo amore...-
E Lucius obbedisce. Quando la mano di Piton stringe la sua erezione e si muove con delicata esperienza lui capisce quello che Severus vuole dirgli. –Perdono padre, perchè ti ho tradito... perdonami amore mio... perdona se puoi, un imperdonabile essere...-
Le parole sono sconnesse, dette a mezza voce, perchè l’orgasmo lo travolge.
-Io ti amo, fratello... come potrei io non perdonarti?- biascica Piton, sentendo la propria mano bagnata di Lucius. –Come posso io, il primo dei peccatori, non perdonarti?- e lo raggiunge nel piacere, urlando come una bestia ferita.
Lucius si accascia su confessionale –La tua pietà e il tuo amore cancellano il marchio che volgare calunnia mi impresse sulla fronte...-
-Che importa se di me parlano bene o male, se tu sotterri il male e il bene riconosci?- sussurra nel suo orecchio il pozionista, ritirandosi dal corpo di Malfoy e rimanendo piegato su di lui in uno stanco abbraccio.
-Tu sei tutto il mio mondo, e io devo sforzarmi di apprendere da te le mie mancanze e i meriti; non c’è nessun altro per me, né io per nessun altro, che volga al bene o al male la mia anima indurita.- la voce di Lucius non è ormai che un flebile suono.
-Io getto l’interesse per i pareri altrui in un abisso così fondo che il mio udito di vipera non riesce a sentire critiche e lusinghe.- risponde l’altro –Nota come giustifico la mia indifferenza: tu sei tanto fissato nel mio intimo che tutto il mondo fuori mi par morto.-
Tacciono, finalmente il silenzio, prima rotto dai loro gemiti, ora è tornato a regnare. Il suono del silenzio è di nuovo immutato.
Un fruscio li avverte che i drappi sono stati sollevati dalle immagini dei santi.
-Mi hai perdonato padre?- mormora Lucius.
-E come potrei fare altrimenti, mio imperdonabile fratello?- risponde Severus, baciando la sua schiena.



What I've felt
What I've known
Never shined through in what I've shown
Never free
Never me
So I dub thee “Unforgiven”

You labeled me
I'll label you
So I dub thee “Unforgiven”


Sono fuori dalla chiesa ormai, camminano piano, uno di fianco all’altro.
-Padre, ho una domanda.- dice Lucius, fermandosi di botto.
Severus si ferma a sua volta, inarcando curiosamente un sopracciglio. –Dimmi, fratello.-
Lucius si stampa in volto un’espressione maliziosa. –Padre... ma non è peccato fottersi il prete?-
Severus, dapprima serio, scoppia a ridere. –Beh... dipende dal prete!-

*Fine*

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Le ultime battute prima dell'ultima strofa, prima di uscire dalla chiesa, tra Lucius e Severus sono tratte dal sonetto n° 112 di William Shakespeare....

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Commentuzziiiiiiiii!! :wii:

che bella! *-* ho notato che tutto cio che scrivi è favolose e altamente bollenti! complimenti!