| | ♠ Presentazione delle Autrici ♠ | |
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| Asmodai
| Vi farà una certa impressione rivedere questo titolo…Hehehe! Però mi dispiace annunciarvi che Kya in questa ff si è trasformata in un uomo, il mio nuovo protagonista. Angel MacDoneway…Un ragazzo nato per caso nella mia mente, del quale ormai mi sono perdutamente innamorata.
La storia è nata un po’ per voglia e un po’ per gioco. Del resto con Queen è un attimo trasformare uno scherzo in un piccolo tesoro.
Ci siamo affezionate molto ai nostri protagonisti e speriamo che lo stesso sarà per voi, che apprezziate il genere o no.
Ringrazio Dany…la mia “Monster Mind”, che sclerando allegramente con me ha passato serate a ridere e scrivere. Ringrazio fin d’ora anche voi che leggerete.
Un bacio
Chicca | QueenSeptienna
| Ed eccoci finalmente ritornate con una fan fiction! Non la solita one shot, ma... udite udite.... una long fiction rigorosamente yaoi!
Vi ricordate “Don't Touch me” della nostra geniA Chicca? Ebbene... ecco a voi, signori, la Yaoi Version! Un bacio!
Dany
Mi sono divertita molto ad interpretare un Severus decisamente pazzo, giovane e molto OOC. Più piccolo, fisicamente parlando, rispetto ad Angel, è stato uno spasso descrivere ogni suo stato d'animo.
Perchè qui si ride, si piange, ci si commuove... spero ardentemente che vi possa piacere. Aspetto con ansia i vostri commenti! *-* |
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Nine Inch Nails – Survivalism
https://www.youtube.com/watch?v=pUxk5IyGgjQCAPITOLO 1Campo del Quidditch, ore 16.30 Partita Grifondoro vs SerpeverdeAngel MacDoneway, cercatore di Grifondoro da ben due anni, adorava queste partite contro le Serpi. Era una delle partite più attese dell'anno. Due squadre opposte, in tutti i sensi...si poteva definire quasi una guerra tra bene e male.
Erano giorni che comandava ai suoi compagni di non bere prima di giocare, niente sesso...niente di stancante...Una settimana di allenamenti estenuanti, sotto la pioggia, con il freddo...con il fango..sempre ogni sera...
Una settimana infernale!
Ma poi tutta quella fatica veniva ricompensata come nel momento che stava vivendo Angel...quando la sua mano sentì il boccino scuotersi nel palmo...allora la felicità crebbe...all'inverosimile. Era festa!
I Grifondoro avevano vinto la partita e lui con il boccino stretto tra le mani era davanti alla curva dei suoi sostenitori ad elogiare la potenza della sua casa.
Severus Piton aveva la bocca serrata in una linea dura. In venticinque anni di esistenza non aveva mai odiato qualcuno come in quel momento.
Un'altra partita persa... contro quei cani del Grifondoro, poi! E quel MacDoneway... Piton potè giurare che appena prima che prendesse il boccino gli avesse rivolto uno sguardo trionfante.
A lui!
Oh, per l'Oscuro, l'avrebbe cruciato a sangue senza pietà se avesse potuto...
Rimase a fissarlo festeggiare con gli altri grifoni, desiderando intensamente di poter avere il potere di fargli un Evanesco completo...
Angel pensò a quei mesi di punizione ingiuste subite dal capo-casa dei Serpeverde...quel boccino rappresentava il riscatto di ore e ore di umiliazioni. Non poteva resistere...doveva farlo e lo fece...Volò dritto di fronte la curva dei Serpeverde, incurante dei fischi che ricevette...Lo vide...Severus Piton lo stava fulminando. Sprezzante alzò la mano con il boccino verso di lui, mostrandolo chiaramente e con l'altra libera gli fece un bel dito medio, contornato da un sorriso diabolico. Gli sarebbe costato sicuramente l'ennesima punizione...ma in quel momento si sentiva un dio...
Mezza curva Serpeverde spalancò la bocca, così come buona parte del corpo insegnanti.
Ma non lui. Lui se lo aspettava.
Scattò in piedi, furente, lo sguardo che avrebbe ucciso persino un troll delle montagne.
Non poteva certo metterlo in punizione in quel momento, così un ghigno si allargò sulle sue labbra.
Pronunciò le parole ad alta voce, ma non gli importava se MacDoneway potesse sentirlo o meno. Se era così sciocco da sfidarlo, doveva possedere un minimo di granus salis per leggergli il labiale.
-Cinquanta punti in meno al Grifondoro, fottuto ragazzino!-
Angel intuì benissimo le parole del professore, nonostante quei 50 punti gli pesassero come macigni, prese il coraggio a due mani e continuò a fissarlo...Si potò un dito sotto le labbra, indicandole e sussurrò un bellissimo...-Fanculo!- verso il professore che sicuramente avrebbe capito...
Oh, si, che fosse bellissimo non c'era alcun dubbio! Talmente tanto bello che Piton lo avrebbe preso a sberle fino a cancellargli i lineamenti!
Se per un solo istante avesse potuto toccarlo gli avrebbe strappato quei lunghi capelli castani e glieli avrebbe infilati in quel posto.
Si mise le mani sui fianchi, fronteggiando apertamente Angel, lui in piedi e MacDoneway sulla scopa davanti a lui.
Lo indicò con un dito, per dirgli "Tu!" e poi si portò la mano all'inguine in un gesto abbastanza eloquente..........
Angel storse la bocca...quel gesto lo aveva quasi inchiodato...poi pensò che mai avrebbe fatto un lavoretto del genere al professor Piton, nemmeno sotto tortura. Lo guardò e gli rispose solo....-Ti piacerebbe, brutto porco...-
Girò la scopa e andò verso i suoi compagni che lo stavano attendendo. La MacGrannit lo guardava un po’ storto...ma poi gli sorrise. Silente avvisò tutti che quella sera dopo cena, la Sala Grande sarebbe stata concessa solo ai Grifondoro per i festeggiamenti.
E così fu.
Piton si ritirò con le sue serpi nel sotterraneo, ben felice di aver segnato un punto contro l'odioso Angel MacDoneway... Di sicuro lo aveva sconvolto!!
E mentre sopra le loro teste giungeva il casino dei festeggiamenti, Severus fece la paternale ai suoi, promettendo che se non avessero vinto la prossima partita avrebbero raschiato calderoni per un mese.
E finalmente arrivò la notte, e le porte della Sala Grande rilasciarono i Grifondoro verso la Torre.
E con sua somma irritazione, gli toccava pure il giro di ispezione notturna.....
Angel aveva bevuto in maniera sconsiderata...le scale per tornare alla Torre rappresentavano davvero un bel problema. Non riusciva a mettere un piede davanti l'altro e infatti si appoggiava a tutti i muri. I suoi compagni erano ridotti anche peggio. E poi quella sera gli avevano messo una canzone in testa. che grazia all'alcool stava cantando a squarcia gola per i corridoi. -I WANNA FUCK YOU LIKE AN ANIMAL....I WANNA FEEL YOU FROM THE INSIDE- ...Stava per appoggiare il piede sul primo scalino ma cadde rovinosamente indietro, urlando un -Porca troia!- e si ritrovò steso di schiena sul pavimento, con tutti i suoi compagni che continuavano a ridere. Restò lì, continuando a cantare quella deliziosa canzoncina dal contenuto ambiguo, facendo finta di palparsi ovunque sul corpo...per aumentare l'enfasi. Tutti ridevano....
Ma saranno stati pure ubriachi, ma appena videro arrivare il professor Piton, con un'espressione puramente demoniaca in volto, si eclissarono all'istante, lasciando il loro cercatore disteso a terra senza troppi sensi di colpa.
Lo avrebbero ricordato intensamente e gli avrebbero portato dei fiori....
-Signor MacDoneway....- biascicò Piton, la voce così fredda che si insinuava sotto la pelle come la tramontana -Presumo che con tutta la gente che frequenta, l'essere "fottuto come un animale" per lei non rappresenterebbe un problema....-
Gli arrivò vicino, toccandogli una spalla con la punta della scarpa, mentre quello scimunito continuava a fare finta di toccarsi.
-La smetta immediatamente, o potrei pensare che lei possa desiderare una punizione esemplare...- calcò appositamente sul doppio senso, visto che tanto MacDoneway era più bevuto di un cammello e avrebbe capito giusto appena i doppi sensi.
Angel lo guardò, riconoscendolo appena. Era troppo, troppo fuori per reagire...Cercò di mettere a fuoco la figura che lo sovrastava...capì a malapena che si trattava del professor Piton e scoppiò in una risata e nel mentre chiaramente disse: -Ma vada a fanculo..- Tornando a contorcersi per le risate...
Severus strinse le labbra fino a farle diventare bianche.
-In piedi, dannata testa di cazzo!- esclamò rabbioso. Con un gesto felino lo prese per il colletto e lo tirò in piedi, sbattendolo contro il muro.
-Finisci ancora in terra e ti stacco quelle tue belle manine da cercatore....- gli ringhiò addosso.
Angel continuò a ridere, reggendosi a malapena. -Le brucia la vittoria professore? Non siete abituati a perdere la sotto...eh? Vela godete tra i topi vostri simili?- Gli scappò un singhiozzo e ridendo si portò una mano alla bocca. -Ops...mi scusi...sa ero troppo felice di avervi inculato anche questa partita....e ho festeggiato degnamente...-
Il pozionista lo inchiodò al muro facendogli presa sulla gola. -MacDoneway....- sibilò -Te lo posso assicurare... che se non stai attento a ciò che dici o fai presto quello che si ritroverà inculato sarai tu...-
Iniziò a stringere la presa.
-Lo vedo come hai festeggiato degnamente... con quei leccaculo dei tuoi amichetti! Ah, però me la devo togliere una soddisfazione...- ghignò apertamente -Dieci punti in meno al Grifondoro per la condotta sconsiderata del suo cercatore...-
Strinse un po' di più.
-Dieci punti in meno per aver offeso un insegnante... e dieci punti in meno per l'aver tenuto atteggiamenti equivoci nei corridoi della scuola....-
Angel scoppiò nuovamente in una risata. -Va bene professore...passi per i 10 per la mi condotta sconsiderata, lasciamo passare anche gli altri 10 per aver offeso un'insegnante...anche se detto tra me e lei...sa quel professor Piton mi sta proprio sulle balle...ma per i 10 punti riguardo i miei presunti atteggiamenti equivoci devo proprio dissentire. Eravamo tutti maschi...e se l'unico ad eccitarsi è stato lei...beh mi dispiace professore..non rappresenta proprio il mio tipo. Ah! Dimenticavo...i miei compari saranno pure lecca culo...ma lo fanno davvero bene...glielo assicuro. Non so se i suoi prediletti siano così bravi... Ops!- Rise ancora, non riuscendo a trattenersi...
Si passò la lingua sulle labbra, furibondo. -Non permetterti di parlare di cose che non sai, idiota... ma da quello che ho capito ti piace farti mettere sotto dai tuoi amichetti, vero? Sei disgustoso...-
Prima ancora che il pensiero arrivasse al cervello, il braccio scattò da solo e uno schiaffo andrò ad infrangersi sulla guancia candida di Angel.
-Questa è per la personale provocazione nei confronti del sottoscritto.... ed ora...- lo strattonò, spingendolo nel corridoio -Ora cammina... nel mio ufficio!- esclamò -In punizione!-
Angel si portò una mano alla guancia senza dire nulla. -Lei è disgustoso...meglio farsi mettere sotto da qualcuno che non avere nessuno come lei...e vivere come i pipistrelli la sotto...- Si scostò dal muro. -Non mi tocchi mai più, o sarà l'ultima cosa che farà! Schifoso bastardo!-
Piano iniziò a dirigersi verso l'ufficio del professore. -Andiamo a divertirci per l'ennesima punizione. Non ho paura, non sono un codardo...al contrario di qualcun altro...- Sentiva che le gambe stavano per cedergli ma si fece forza e continuò a camminare...
Severus gli afferrò i capelli da dietro, obbligandolo a fermarsi e a reclinare la testa sul suo petto. -Io non sono un codardo, chiaro?- gli esalò all'orecchio -E da solo ci sto benissimo.... parli te che al giro della consegna dei cervelli ti hanno saltato direttamente.-
Poi realizzò che effettivamente di era tirato MacDoneway addosso... con uno strattone lo spinse avanti. -Ora cammina....- ringhiò, aprendo la porta dello studio.
Angel entrò nello studio del professore, chiudendo la porta e appoggiandovisi. Questa volta le gambe davvero non lo avrebbero retto.
Senti le ginocchia scricchiolare e la schiena scivolare sulla porta. Mormorò solo un -Fottiti..- mentre stava svenendo addosso alla porta...
Severus rimase a fissarlo.
Angel era collassato per l'alcol addosso alla porta del suo studio.
-Ben ti sta!- esclamò, tirandogli un leggero calcio in una gamba.
Si accucciò di fronte a lui osservando i lineamenti, di solito contorti in un ghigno strafottente, rilasciarsi in un'espressione da cui capì la provenienza del suo nome.
Era realmente angelico.
Aveva lunghi capelli castani che ricadevano scomposti ben oltre le spalle. Ricordavano il colore del caramello e Severus fu certo che se avesse affondato il naso lì in mezzo ne avrebbe sentito distintamente il profumo. Ciglia nere contornavano i suoi occhi chiusi, che nascondevano due iridi color miele, così belle da perdersi dentro.
Peccato che fosse un'emerita testa di cazzo e l'unica voglia che aveva Severus era quello di frustarlo a sangue.
Ma ora ce l'aveva lì, svenuto... mica poteva portarlo a braccia fino alla Torre del Grifondoro, no!
Un pigro sorriso si fece strada sul suo volto, mentre lentamente si alzava. Passò le braccia sotto il corpo di MacDoneway e se lo caricò, diretto nella sua stanza. Lo getto sul letto, premurandosi di spogliarlo completamente e mettergli addosso un lenzuolo leggero.
Cercò di non rimanere a fissare quel corpo perfetto... ma quando si sedette sulla poltrona davanti al letto ad aspettare il mattino, non poté fare a meno di pensare di come doveva essere splendido baciare quella pelle bianca.
Angel si svegliò di soprassalto. Sbarrò gli occhi cercando di capire dove si trovava, aveva un forte cerchio alla testa. Si tastò e non credette a sè stesso...era nudo...lui non dormiva mai nudo, mai!
Poi un dubbio atroce lo colse...si mise a sedere sul letto e si ritrovò davanti il professor Piton. L'urlo che cacciò, raggiunse la torre più alta della scuola.
-CHE CAZZO CI FACCIO QUI????-
-Secondo te, MacDoneway?- ronzò Piton, dalla poltrona. Si era premurato di indossare una vestaglia di seta nera, per dare più carica alla messinscena.
-Se non avessi bevuto quell'enorme quantità di liquore ieri sera alla tua "festicciola"...- gli mimò le virgolette con le dita -...non mi saresti saltato addosso!-
Ghignò mentalmente e si complimentò con sè stesso. Perchè probabilmente quella era una delle balle più grandi della terra, ma se serviva a sottomettere quel rognoso cercatore... beh, tutto era lecito!
Angel represse un conato di vomito. -C-cosa ho fatto io??-
-Hai allargato le tue chiappe per me, MacDoneway...- ghignò compiaciuto Severus. Se tutto andava come sperava Angel sarebbe morto d'infarto e a lui sarebbe rimasto solo da cerca un posto dove seppellirlo...
-Devo dire che sei proprio una belva... voglioso oltre ogni dire!-
Ogni parola trasudava sarcasmo, ma sconvolto com'era, Angel non lo avrebbe certo notato!
Angel sbiancò.
-Per tutti i maghi...- Si portò una mano alla fronte lasciandosi cadere sule materasso, come un corpo morto. -Ma diamine! Perchè non mi ha fermato? Cazzo! Doveva fermarmi!-
Si portò tutte e due le mani al viso, coprendosi gli occhi. Adesso si sarebbe risvegliato...nel suo letto, nella torre dei Grifondoro...si si era un incubo..
Severus si alzò dalla poltrona, avanzando sinuoso verso di lui. Posò le mani sul bordo del letto. Era leggermente piegato in avanti e lo fissava senza un briciolo di compassione.
-Perchè avrei dovuto? Mi hai supplicato di prenderti....- gli spiegò, falsamente gentile.
Oh, porco Voldemort, ma quante balle poteva raccontare un uomo in una volta sola??
Angel si scostò il più lontano da lui...spostandosi dall'altra parte del letto, sempre coprendosi con il lenzuolo. Lo guardava con un misto tra terrore e incubo. -Io l'ho supplicata????-
Severus si allungò appena sopra di lui, attirato come una calamita da quello sguardo terrorizzato. -Si...- rispose semplicemente.
Ormai era per metà sopra di lui e lo sovrastava.
Ok, Severus, ora fermati, va bene?-Supplichi meravigliosamente bene.....- gli sussurrò, come se gli confidasse un segreto.
Angel fremette di terrore.
-Oh santo cielo...- mormorò spostandosi ancora più in là sul letto e senza accorgersi di essere arrivato al bordo, cadde dall'altro lato, sul pavimento, nudo...
Per un istante era tutto come se fosse gelato.
Quando Severus lo aveva spogliato aveva cercato di non.. insomma si, di non guardarlo troppo!
Si era limitato alla zona superiore del corpo... ma ora ce l'aveva lì, in terra, gambe larghe e respiro mozzato... e ventidue ventitre centimetri di grandiosità.
Cose da fare: frustarsi sulle palle la prossima volta che medito genialate simili.Allungò una mano e lo afferrò per un braccio, trascinandolo nuovamente sul letto.
Angel lo fissò arrossendo.
-La prego...non lo dica a nessuno la prego...farò tutto quello che vorrà...-
Non poteva fare altro in quella situazione. E se era vero che erano stati a letto assieme, allora decise di giocarsi la carta vincente. Nessun uomo poteva resistergli..e anche Severus Piton sarebbe caduto ai suoi piedi. Doveva farlo! O altrimenti quel maledetto avrebbe parlato a tutti dell'accaduto.
-...farò tutto quello che vorrà...- Ribadì il concetto andando a sfiorare leggermente con una mano il petto del professore...
Una scarica di calore si irradiò nel punto in cui i polpastrelli di Angel toccarono la sua pelle del petto.
Oh cazzo! OH CAZZO! la mente di Severus urlava.
E adesso che cazzo faccio???-Tutto quello che voglio, dici?- chiese, leccandosi le labbra riarse.
E adesso cosa vuoi fare, razza di pervertito???Senza pensarci sfiorò leggermente le labbra del ragazzo e si ritirò subito dopo, per osservare reazioni.
Ok, fermati qui, razza di troll senza cervello!!!Angel passò la lingua dove le labbra del professore si erano posate. Continuò la sua carezza al petto, scendendo con la mano verso la cintura che tene va legata la vestaglia.
-Farò tutto...tutto quello che vuole...esaudirò qualunque suo desiderio...-
Non riusciva a capire cosa fosse quella scarica di piacere che gli era passata poco prima per la schiena al contatto con le labbra del professore. Era sicuramente perversione...gusto per il proibito o che qualsiasi altra cazzo di cosa poteva essere...ma non desiderio...no...doveva impedirlo...
Era matematicamente certo di non aver acceso il camino per due mesi. Ora... come si spiegava tutto quel fottuto calore che aveva addosso???
Calore che era avvampato non appena Angel si era leccato le labbra E sempre quel calore aveva fatto gonfiare qualcosa di decisamente più in basso.
Oddio... si era rincoglionito del tutto! Era più rincoglionito di quel vecchio barba bianca di Silente!
E non appena il nodo della vestaglia si sciolse, non potè più nascondere la propria erezione pressante.
Ma è possibile? Ma ti viene duro per così poco??? ululò il suo orgoglio ferito.
Angel gli dette il colpo finale.
Aprì la vestaglia, togliendola del tutto e sfiorando lentamente il suo ventre, lo fissò negli occhi.
-Vieni sopra di me...vieni..- Allargò le gambe per accoglierlo. -Lo sento...e lo vedo come mi vuoi...vieni...-
Decise di passare a toni più confidenziali...la situazione lo richiedeva...
-Si, ti voglio....- le parole gli sfuggirono dalla bocca come se a parlare fosse un altro.
Si portò un dito alla bocca, leccandolo. Quando fu bagnato scese verso l'apertura del ragazzo e lentamente iniziò a stimolarne l'entrata.
E continuava a fissarlo negli occhi, mentre si abbassava e lambiva piano con la lingua la punta del membro di Angel.
Oh, se vuoi fare per cazzi tuoi, prego, vaffanculo! Così la razionalità e la ragione lo salutarono per migrare verso più prosperosi lidi...
E anche Severus Piton alla fine era crollato.
Ma per tutti i maghi! Lo stava succhiando in maniera divina...e quel dito lo stava torturando.
Gli occhi del professore sembravano bracieri ardenti.
Lo voleva...di più...una mano corse verso la testa dell'uomo, spingendola verso il basso, ad accogliere il suo membro interamente.
-Di più...voglio sentire tutta la tua bocca...sì...-
Con un gemito strozzato lo accolse tutto il gola. Era... magnifico, semplicemente magnifico, non c'era altro modo di definirlo.
Grosso, duro e delizioso. Ventidue o ventitre centimetri di grandiosità.
Mentre si abituava al suo sapore, la sua mano scattò, infilando il dito nella sua apertura fino alle nocche.
Con la bocca iniziava a pompare e al suo dito se ne aggiunse un altro. I polpastrelli trovarono quel punto sensibile che era sicuro lo avrebbero fatto impazzire.
Angel sentì la prostata contrarsi...e il piacere fu inimmaginabile, inarcò la schiena, gemendo.
E cazzo! Quella bocca...Merlino quella bocca lo stava succhiando e leccando a meraviglia...voleva guardarlo, incrociare gli occhi con i suoi. Gli tirò piano i capelli, sollevandogli il viso appena per scorgere i suoi occhi.
Non avrebbe resistito a lungo...
-Dio! Mi fai impazzire...voglio venire nella tua bocca...- Iniziò a muovere il bacino contro le sue labbra.
Se il giorno prima gli avessero raccontato tutto quello che stava accadendo, molto probabilmente si sarebbe buttato dal cornicione più alto delle Torre di Astronomia...
-Vieni, Angel.....- lo chiamò per nome, mentre incrociava i suoi occhi e gli dava una lunga leccata lasciva che dalla base arrivava fino alla punta, e le sue dita erano seppellite dentro quel culo da favola.
Beh, visto che il cervello aveva chiesto il time out già da un pezzo...
-Vieni.... perchè dopo ti monterò fino allo sfinimento...- gli promise, accentuando la penetrazione delle sue dita.
-Oh sì...- Quella promessa lo eccitò fino allo spasmo e venne nella bocca del suo odiato quanto eccitante professore di pozioni. Non fu un orgasmo normale...ma esplosivo...da lasciarti senza fiato. Angel non riuscì nemmeno a gridare, solo dei gemiti sconnessi tra loro fecero da eco in quella stanza.
In un piccolo sprazzo di lucidità, tentò di parlare.
-Ti ricordi ieri sera? La canzone...voglio fotterti come un animale,
voglio sentirti dall'interno...aiutami a distruggere la mia ragione,puoi avere il mio isolamento, puoi avere l'odio che esso porta
puoi avere la mia assenza di fede, puoi avere tutto ciò che è mio,la mia intera esistenza è danneggiata...-
Si mosse contro quelle dita con violenza...tanto da farsi del male...
Piton era allibito non tanto dall'avere la bocca e il mento gocciolanti di sperma, ma da quelle parole........ e lui stesso, che si scopava le sue dita fino a distruggersi.
Tolse la mano. Avrebbe avuto di meglio, quel ragazzino!
-Ti fotterò come l'animale che sei, Angel...- si avventò sulla sua bocca, lasciando colare i suoi stessi umori su quella lingua davvero peccaminosa.
Sentiva la propria erezione tendersi dolorosamente, bisognosa di entrare dentro quel culo tanto desiderato.
Quando si staccò da lui gli disse -Ti farò perdere te stesso... e io mi perderò con te, saremo due specchi scheggiati che uniti ne fanno uno perfetto.....-
Gli spalancò le gambe e se le portò sopra alle spalle, dandogli quello che Angel voleva.
Severus Piton duro e pulsante dentro di sè in un unica forte spinta. E senza dargli tempo, iniziò a sbatterlo senza pietà.
Angel dovette mordersi le labbra a sangue per trattenersi ancora...
Lo stava scopando fino in fondo, fino dove era possibile arrivare. No quello non era Piton...quello doveva essere l'angelo della morte che era venuto a prenderlo, perchè sicuramente sarebbe morto a quel ritmo, a quella violenza. Il cuore gli stava pompando nel petto a velocità incontrollata.
Inarcò ancora la schiena per facilitarlo, e ancora delle profonde scosse di piacere più intenso lo percorsero lungo la schiena. Si stava morendo...ne era certo...
-Severus...Severus....- Fu tutto quello che riuscì a dire prima di rimordersi le labbra, questa volta creandosi un profondo taglio che iniziò a sanguinare copiosamente...
Si chinò sulla sua bocca, succhiando via quel sangue. Sapeva di godimento...
Le loro lingue si intrecciarono in una danza orgiastica, un miscuglio di sperma e sangue, un cocktail esplosivo e corrodente.
-Angel...- ansimò, rallentando un po' il ritmo e prendendo l'erezione del ragazzo in una mano.
-Vieni di nuovo...- gli ordinò -Ulula il tuo godimento per me... solo per me....- e iniziò a masturbarlo violentemente, mentre gli dava delle spinte lunghe e profonde.
Doveva controllarsi lui stesso, ma voleva rivedere di nuovo quella magnifica faccia da orgasmo.....
Angel lo guardò...profondamente...di nuovo l'uomo lo stava masturbando...sempre in maniera talmente divina da perdere la testa totalmente. Ma qualcosa in lui premette per essere detto...doveva mostrarsi per quello che era veramente. Gli prese la testa tra le mani poco prima di venire ancora una volta e gli aprì la mente.
Lo guidò nei suoi pensieri.
-Ho la morte negli occhi,tengo i giorni contati...io ti creo un altro mondo lo sa anche il mio analista,la realtà mi spaventa da ogni punto di vista ...io sono zero se mi paragoni al resto,se vuoi insultarmi fallo adesso....-
Venne nelle mani del professore, gemendo come un'animale ferito, distogliendo la sguardo da lui...
Si guardò la mano bagnata dal suo seme e poi lo guardò negli occhi. Era un ragazzo davvero strano.
-Oh Angel....- perchè gli aveva mostrato quei pensieri? -Ti usano tutti, Angel... ti hanno strappato le ali....-
Rallentò di molto il ritmo delle spinte, abbassando le sue gambe e facendosele allacciare in vita gli mormorò a fior di labbra -Hai paura vero? Sei solo... come me...-
Gli passò le mani sotto le scapole tirandolo a sè.
Quello era davvero un angelo caduto da cielo.
E si sentì davvero e profondamente una merda, per averlo maltrattato, picchiato e ingannato... persino violentato, da un certo punto di vista.
-Ti sistemerò le ali, piccolo....-
Angel si sentì soffocare da tutto quelle parole, nessuno si era preoccupato mai per lui o per ciò che provava. Non era abituato...e non voleva abituarsi, perchè non si sarebbe mai fidato di nessuno.
Lo respinse, mettendogli le mani sul petto, cercando di spingerlo distante dal quell'abbraccio troppo intimo.
Lo fissò intensamente negli occhi e disse: -Finisca quello che ha cominciato e mi lasci in pace...-
Di nuovo serrò gli occhi abbandonandosi sul cuscino, voltando la faccia di lato e spingendo con le gambe sui fianchi del professore lo incitò a continuare.
-No.-
Si sentiva morire, ma gli mise le mani sui fianchi e lo fermò. -Non mi hai fatto vedere i tuoi pensieri per niente... Non voglio essere il prossimo sulla lista ad usarti a suo piacimento, non sono un mostro..-
Si chinò per dargli un bacio leggero sulle labbra. -Finirò da me...- e iniziò a sfilarsi lentamente da lui, cercando di non immergersi in quegli occhi che sembravano miele fuso..
Angel si discostò dal professore, voltandosi di spalle e coprendosi il viso con le mani. Poi decise di mettersi seduto e iniziare a vestirsi. Non sarebbe rimasto lì a guardare, non gli interessava...non gli interessava più nulla da molto ormai...Lentamente si stava abbottonando la camicia...con lo sguardo fisso...nel vuoto...
A dispetto di ciò che aveva detto, Severus non si sarebbe mai fatto una sega in quel momento.
Così lasciò che Angel si rivestisse e lo fece a sua volta, coprendo il suo corpo con la vestaglia. Si sedette vicino a lui e lo guardò, preoccupato. La sua mano corse ad accarezzargli i capelli. Si sentiva un mostro.
-Non abbiamo fatto niente stanotte... sei svenuto sulla porta e io ti ho messo a letto, nient'altro.- gli disse con voce piatta.
-Ma quando mi hai toccato non ho potuto resistere... ora vai, torna dai tuoi amici.-
Non si scusò, non era ancora pronto per farlo.
Angel non gli rispose...in fondo anche il professore non si era comportato in modo differente da altri...Finì di rivestirsi, senza mai voltare lo sguardo all'uomo. Non appena fu pronto disse solamente. -Grazie per stanotte...- Detto questo uscì, deciso a buttare definitivamente la sua vita nel cesso..
Rimase a fissargli la schiena. Non riusciva a chiedergli scusa, ma....
-Angel!-
Lo raggiunse che stava aprendo la porta. Non lo fermò, non lo toccò. Ma disse solo -Dove credi di andare?-
Angel si voltò...con sguardo rassegnato, fece un sorriso triste...
-Non si preoccupi per me...Mi lasci andare...-
Tornò con la mano sulla maniglia, e dopo un sospiro, fece scattare la serratura aprendo la porta...
Le mani corsero a cingergli la vita, tirandolo verso di sè, appoggiato al suo petto. -Se vuoi che ti lasci andare... perchè mi hai fatto leggere nella tua mente, mh?-
Con la punta di un piede fece richiudere la porta.
-NON LO SO!!!- Urlò Angel.
-NON SO CHE CAZZO VOGLIO O CHE CAZZO CI FACCIO QUI...-
Stava ansimando, con gli occhi lucidi. Spinse il professore a spostarsi e lasciarlo passare. -NON VOGLIO LA PIETA' DI NESSUNO!!! TANTOMENO LA SUA!!!- Sembrava un folle...
-Allora perchè cazzo mi hai fatto vedere tutti quelli che ti hanno usato? Se ti volevi fare solo una scopata non era un problema!- gli ringhiò addosso, bloccandolo contro la porta, fissandolo negli occhi. I suoi capelli profumavano di caramella al mou... delizioso..... era bellissimo, così arrabbiato, così folle.
-Mi dispiace, ok? Mi dispiace! Sei una fottuta testa di cazzo, ti detesto come mai nessuno nella mia vita, volevo solo metterti un po' di fifa addosso!!-
Rimase lì a guardarlo, ansimando almento tanto quanto lui. L'erezione gli premeva dolorosamente per non essere stata soddisfatta, ma piuttosto avrebbe preso a testate uno spigolo piuttosto che accontentarsi.
-E ora se vuoi andare vai pure, brutto moccioso!-
Ma perchè se ti guardo ho sempre più voglia di baciarti e stringerti a me?-POTEVA FINIRSELA LA SUA SCOPATA DEL CAZZO! IO NON LE HO CHIESTO NIENTE...HA VISTO I MIEI PENSIERI BEH...SE LI DIMENTICHI!-
Imboccò la porta, uscendo e sbattendola fino a far crepare il muro accanto.
Severus appoggiò la fronte al muro crepato, senza pensare a niente. Perchè aveva sbagliato tutto così?
E sopratutto perchè non riusciva a far altro che pensare a quello che aveva visto nella testa di Angel MacDoneway?
Con un lungo sospiro si staccò dal muro, vestendosi per andare a lezione. Era ancora presto, circa le sei del mattino, così decise di fare una passeggiata fuori, nel parco, in mezzo all'aria gelida.
Così fece: una volta vestito uscì nel corridoio, nascondendo il tuffo al cuore nel vedere che MacDoneway non era lì.
Arrivò nel parco, nei pressi del roseto. Delle spendide rose gialle, con sfumature vermiglie, iniziavano sbocciare.
Più tardi Angel ne avrebbe trovata una sul suo cuscino, con un biglietto.
Complimenti al vincitore, signor cercatore.
S.P.
Angel decise di andare verso la Torre di Astronomia, dove credeva finalmente di trovare un pò di ossigeno. Si appoggiò al parapetto guardando in basso. Iniziò a gridare...sfogando tutta la frustrazione che sentiva in corpo...Urlava come se lo stessero uccidendo.
”La fine e' l'unica cosa certa.
Non c'e' nulla che tu possa dire,
nulla che tu possa fare…"Sarebbe stato facile gettarsi da lì, mettere la parole fine alla sua insulsa vita di merda.
Odiava la sua vita, quella che era diventata e quello che sarebbe stata.
Aveva ragione Piton...era solo una grande testa di cazzo. Ed era pure vigliacco, perchè nonostante avesse già scavalcato il parapetto della Torre, non aveva il coraggio di lasciarsi andare.
Sarebbe bastato solo un passo in avanti...uno solo. Il piede sembrava immobile, non rispondeva alla sua mente.
Sconfitto interiormente, riscavalcò il parapetto, tornando a guardare l'altura.
Sperò solo che nessuno l'avesse visto...non avrebbe avuto la forza di rispondere a domande petulanti.
-Perchè non si butta, signor MacDoneway?- chiese una voce alle sue spalle. Piton.
Era accorso quando lo aveva sentito urlare, aveva ancora stretti in mano la rosa e il biglietto.
Gli guardò la schiena. Era realmente bello... peccato che fosse pazzo da legare.
Volgare, sboccato, testardo, indisponente e insofferente alle regole. Eppure angelico.
-Risolverebbe molti problemi... primo fra tutti la sua incapacità di rialzare la testa quando ce ne è bisogno. Invece la sa alzare solo per sputare insulti.-
Severus si appoggiò allo stipite della porta. -Oppure potrebbe decidere di imparare a non farsi usare come uno straccio. Smettere di fingersi quello che non è.-
La voce non era di critica e nemmeno sarcastica. Era semplicemente la voce di una persona che constatava dei fatti.
-Se volevo paternale, sarei andato da quel bastardo di mio padre...invece se volevo una lezione sarei venuto giù nella sua aula...ma siccome io non voglio ne una ne l'altra...allora la prego di tornare da dove è venuto...Grazie!-
Restò di spalle senza guardarlo, osservando il parco sottostante. -Magari se mi buttassi sarebbe un problema in meno anche per lei...non dovrebbe più preoccuparsi di odiare questa grandissima testa di cazzo. Una fatica in meno non trova?-
Si voltò, aiutandosi con le braccia si sollevò sedendosi sul parapetto. -Lo sa cosa le dico...aveva ragione. Non è lei il vigliacco, sono io.- Sorrise, incrociando le braccia. -Eppure perchè qui, sull'orlo dell'abisso non ho paura...basterebbe una leggera spinta e sarei andato. Eppure non provo nessun brivido, nessun terrore...penso che il mio istinto di sopravvivenza stia accettando la mia aspirazione suicida...-
Chinò la schiena indietro provando per un attimo il brivido del vuoto. -Potrebbe anche essere interessante...immagini i titoli dei giornali? Ragazzo benestante si suicida per cause sconosciute...- Scoppiò in una risata sadica...
-Hai ragione, Angel..- si avvicinò a lui, posando la rosa e il biglietto vicino a lui, sul parapetto. -Sei proprio uno zero...-
Dicendo questo lo afferrò per i baveri della camicia e lo tirò verso di sè, al sicuro.
-Sei solo un insulso ragazzino... ti piangi addosso invece che cercare di migliorarti. Uno zero completo. Meglio soli come me che inconcludenti come te. E non faresti neppure scalpore sui titoli dei giornali.- terminò con voce neutra.
Tirò appena di più la sua camicia, ormai i loro volti erano vicinissimi. -Oppure puoi sempre dimostrare che non sei l'essere inutile e la testa di cazzo che penso... in fondo pensaci... tua madre ti ha portato come un peso su una carriola per nove mesi e tu che fai? Butti nel cesso, in questo caso nel vuoto, tutta questa bellezza?-
Posò lieve le labbra su quelle di Angel -Non sono uno psicomago, ma alla fine tu non hai bisogno di aiuto. Sei tu che devi aiutarti da solo... oppure puoi sempre chiedermi di spingerti giù, odioso bambinetto.-
-Sono talmente vigliacco...uno zero completo che le chiedo davvero di buttarmi giù.-
Si levò in piedi davanti a lui sovrastandolo. -Avanti professore! Si levi questa soddisfazione...vuole vedere un angelo volare...non deve fare altro che spingermi.-
Aprì le braccia come se fossero ali, reclino il viso indietro, chiudendo gli occhi.
Severus rimase a fissarlo, sapeva già cosa fare. -Sarai un angelo bellissimo....-
Gli posò le mani sul ventre piatto, coperto dalla camicia. -Vola, Angel!-
E lo spinse di sotto.
I protagonisti
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Nome: Severus
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Cognome: Piton
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Anni: 25
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Altezza: 172 cm
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Capelli: Lunghi e neri
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Occhi: Neri
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Professione: Professore di Pozioni
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Casa: Serpeverde-------------
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Nome: Angel
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Cognome: MacDoneway
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Anni: 17
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Altezza: 190 cm
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Capelli: Lunghi e castani
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Occhi: Miele
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Professione: Studente
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Casa: Grifondoro