.Black Snow. [Sirius~Remus], [NC-17] - ehm, ehm -

Beh, io posto.
Ma voi fate finta di non aver letto niente. U__U
(soprattutto perché è la prima cosa che abbia mai provato a scrivere e - io non so scrivere in prosa ò__ò)

La seguente fanfiction è presente anche su EFP, postata da me, ovviamente, con la nickname "blind_blind".
La versione proposta in questo topic è stata, tuttavia, lievemente modificata.
Nessun motivo in particolare, mi piace di più così.

Black Snow

. . .

(Silenzio).

Hai buoni amici.
Lo sai, loro ci sono sempre.

(Un lungo silenzio).

Hai davvero degli ottimi amici.
James non ti tradirebbe mai. Non potrebbe.
Remus non... mai, non ci riuscirebbe.
Peter... beh, Peter è Peter. Non ci penserebbe neanche.
Cosa offri ai tuoi amici per renderli così premurosi?

(Un lungo silenzio).

Cosa offri ai tuoi amici per renderli così premurosi, Sirius?

(Un lungo silenzio).

Cosa offri loro?

(Silenzio).

. . .

Ti guardi allo specchio e quella superficie lucida non può fare a meno di restituirti lo sguardo.
È obbligato a farlo. (Ci hai mai pensato, Sirius?)
Uno specchio è obbligato a guardarti. Negli occhi. Sempre. Non può non. No.
(Ci hai mai pensato, eh, Sirius?)

Osservi una lunga ciocca corvina piegarsi alla volontà delle tue dita (bianche. lunghe. dita eleganti) per poi ricadere con dolcezza sulla spalla a formare ghirigori scomposti.
Sai di pulito. (sei pulito). Inspiri profondamente. Menta. Sai di menta.
Un'altra ciocca. Ancora ghirigori. (Stai forse sorridendo, ora, Sirius?)
Guardati (Guardati, Sirius!) giochi con i capelli come fossi una ragazzina. (Una ragazzina!)

(Silenzio).
(Tu non sei pulito, Sirius).

« Da dove comincio? »

Contempli ora le tue labbra schiudersi in un tenue sorriso.
Tumide. Rosse. (Sono belle le tue labbra, Sirius).
In un istante, hai voglia di vederti ridere. Ti domandi come sarebbe.
(Pensa a qualcosa di buffo, Sirius).
Allo specchio.
(Qualcosa di buffo, Sirius).
Allo specchio c'è un altro Sirius che ride.
(Snivellus).
Ride. Cielo. (Sei bello, quando ridi, Sirius).
Ride fino a quando non sente le lacrime scivolargli giù per le gote arrossate. (Sei proprio bello, Sirius).

« Grazie »
Dici, stupidamente.

E poi, bruscamente, smetti.
(Smettila di ridere, Sirius).

(Tu non sei pulito).

Una lacrima sta ancora percorrendo la scia lasciata dalla precedente.
Come si può piangere di gioia?
(Era gioia, quella, Sirius?)
Lo trovi buffo. D'improvviso, ti spaventa.
(Lo era davvero?).
Tu odi le lacrime.

Le tue pupille si specchiano in quelle del tuo sosia.
Un lampo d'argento puro.
(Sei folle, Sirius).
Comprensione.

« Io sono vivo. »

Quegli occhi, quegli occhi non sono vivi.
Quello non è il vero Sirius, quello non . . .
Ridi. Ridi ancora.

(Rumore).

Tendi le orecchie con fare canino.
(Ciao Felpato!)
La tua risata (simile ad un latrato) si spezza.

Qualcuno sta entrando.

« Sirius... »

Non ti volti neanche. Hai riconosciuto la sua voce.
Quel tono così - così debole. E gentile.

(Tu non sei pulito, Sirius).

Improvvisamente lo odi. Lo odi con tutte le tue forze.
(Hai paura di lui, vero, Sirius?)
Lui è così diverso da te. Lui è buono.
Mite.
Lui è pulito.

(Tu sei sporco, Sirius).

« Remus, va via. »

Il tono delle tue parole è piatto. Avverti una fitta al cuore.
(Ti dispiace, forse?)
Decidi di voltare le spalle all'altro (amato?) te stesso.
Fissi Remus negli occhi.
O almeno, in uno di essi. Oro.
In contrasto con l'argento dei tuoi.
(Ma l'oro è più prezioso dell'argento, Sirius).
Il suo sguardo vacilla (Paura) le sue labbra gentili sono attraversate da un fremito appena percettibile.
(A te non sfugge mai niente, Sirius).

« Stai bene? »

L'oro ti ha reso cieco.

È un attimo. È solo un attimo.

Ti avvicini e lo spingi via contro la fredda pietra del muro.
(Sei folle, Sirius).
Gli sei addosso. Puoi sentire il suo respiro sul collo.
Veloce. Breve. Paura.
Il suo cuore batte all'impazzata.
Paura. Ma Remus non si fa sfuggire una sola parola.
(Cazzo, Sirius, sei eccitato).
Paura. Il suo Remus ha Paura.
(Cazzo se sei eccitato, Sirius).
Glielo fai sentire. Gli fai sentire tutta la tua eccitazione contro la coscia.
Poi lo guardi in viso.

(Silenzio).

Sta piangendo.
(Femminuccia, Sirius, Remus non è altro che una femminuccia).

In un gesto di assoluta dolcezza arresti la caduta di una lacrima.

« No, Remus. Sai che... sai che lo odio. »

Non riesci a controllarti.
Una parte di te, quella sfuggita alla maledizione dei Black, vorrebbe chiedergli scusa.
Conforto. Vorrebbe essere rassicurata, perché non sa cosa stia accadendo.

« Remus, aiutami. »

Ma la tua parte sporca vuole solo fargli del male.

« Remus, sto impazzendo. »

Vuole scoparlo come un animale.
(Tu sei sporco, Sirius. Lercio).
(Vuoi scoparlo come un animale).

(Nudi, Sirius, gli animali sono nudi).
Gli strappi via le vesti senza forza reale.
Tocchi quel corpo. Caldo. Trema.
Implora.
(Sporchi, Sirius, gli animali sono sporchi).
Tu sei sporco, Sirius.

mordi.graffi.lambisci.
Vittima.Carnefice.Spettatore.
(ferma questa guerra).

Ma.
Per la bestia quello non è che un assaggio.

Tu vuoi scoparlo contro la parete fredda, proprio ora.

In un momento disgraziato in cui non ci sono disgrazie.
(ferma questa guerra, Sirius)

Lo volti, sbrigativo, faccia al muro.
La tua mano finisce sul suo viso, rude, cattiva.
Gli stringe le guance. Un tuo dito scivola nella sua bocca.
Remus mugugna. Tenta di divincolarsi.
Il lupo capisce.
Il lupo è eccitato.
Il lupo è troppo forte anche per Remus.
Anche per l'oro dei suoi occhi.
Il lupo cerca la luna nell'argento degli occhi di Sirius.

Quell'argento così denso e reale che Sirius pensa potrebbe ammazzarlo col solo sguardo.

Lo farebbe, se solo non fosse così terribilmente eccitato.
Un'anima non (può - vuole - deve - desidera).

(Ferma, ferma questa guerra, Sirius!)

Cerchi il suo membro e lo stringi con ferocia.
Non sei sorpreso nel notare che ha tirato su una bella erezione.
Remus piange ancora, forse ti sta pregando di smettere.
Ma il lupo si è eccitato.
Il lupo si muove contro la tua mano.
Il lupo strappa dei singhiozzi lascivi al ragazzo dagli occhi d'oro.
Sirius lo scoperà come un animale.
(fermati, Sirius, fermati!)

Non ti fermerai. Non ora, non . NO.

(Ecco il tuo corpo. Balla sui vetri).

È un attimo. È solo un attimo.
Un brivido. Due, tre, quattro - - -
E quando arriva, quando è così forte da farti perdere i sensi per un istante -

- è allora che lo fai.

Remus urla. Remus piange. Remus tenta ancora di scappare.
Il lupo guaisce. Il lupo geme. Il lupo non potrebbe mai fuggire alla Luna.

(Ti piace, Sirius?)
Ti senti le gambe vuote
Niente da dire
E questo è il ritmo della pazzia.

E quelle mani. Quelle mani brutali.

( . ).

Credevi fosse silenzioso.
Finché non lo è diventato.

( !.).

Ancora ti scagli contro quel corpo.
Ma non è come prima.
(Ora fa male. Ora fa male, Sirius. FA MALE).

Anche il lupo si è assopito. Non risponde più al richiamo della luna.
(Sirius, osserva i tuoi occhi).
Lo specchio. Lo specchio, Sirius.
(Chissà se il tuo sosia è rimasto a guardarti, durante tutto questo tempo).

Ora puoi vedere.
Ora puoi -
- l'argento.
L'argento s'è spento.
Il sosia ride.

(Sirius, ferma questa guerra).


E capisci.

Congelerai all'inferno.
Perché tu l'amavi.

Vergogna
vergogna vergogna vergogna

E ancora. Ancora e ancora.
Vuoi che parli. Vuoi che urli. Vuoi che reagisca.
È il silenzio che ti uccide.
Lo mordi.
Ma Remus non te la darà vinta.
Spingi, la mente tormentata dai lampi
mentre vola via dal tuono che li segue

Una sinfonia per uno strumento solo.
(poi)
LUCE FREDDA

E Niente.
Niente.
Non vedi più Niente.

(Pensa a tua mamma, ora).
Pensa a tua mamma, Sirius.

Cade una neve nera.

. . .

Se la domanda che vi frulla, ora, in testa è quella... allora la risposta sarà:

Sì, Sì, Sì, Sirius si (evviva le allitterazioni *-*) è bevuto completamente il cervello!
Del resto, può capitare che uno ammattisca all'improvviso, no? XD
Poi è la prima volta che provo a scrivere qualcosa, indi...

... vogliate gentilmente perdonarmi se ho letteralmente massacrato quei poveretti di Remus e Sirius! XD (come se non avesse già provveduto abbastanza la Rowling -.- brutta stregaccia!)