Vite Inaspettate, Spero vi piacia per ora ... e che mi farete sapere cosa ne pensate ok

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°Eri°
icon9  view post Posted on 5/4/2009, 17:44




Ciao gente eccomi con una storia vi prego fatemi sapere ok ciao °Eri°

Beta:Leliwen Grazie tesoro senza di te non so cosa avrei fatto.


"Ritorno a casa"

Il sole tramontava colorando di riflessi arancioni e rossi le vie ed i tetti di quella tranquilla e normale periferia che era Priver Drive.

Le case tutte uguali erano vuote,perché i rispettivi proprietari erano in ferie. Ed anche gli abitanti della casa al numero 4 non facevano eccezioni.

Infatti i Dursley erano partiti proprio quella mattina per le Maldive, e ci sarebbero rimasti per un mese.

Ma, miracolosamente, avevano deciso di lasciare il loro unico nipote a casa da solo.

Così Harry, affacciato alla finestra della sua camera al secondo piano, poteva, per una volta, ammirare quel favoloso tramonto in pace.

I suoi zii erano partiti quella mattina per le ferie e lui era libero dalla loro presenza.

Ovviamente gli aveva mentito, affinché lo lasciassero tranquillo: gli aveva detto che il giorno dopo sarebbero venuti a prenderlo i suoi “strambi” amici.

Ma Silente nelle due lettere che gli aveva mandato nelle cinque settimane appena trascorse, diceva tutt'altro.

Nella camera era ormai sceso il buio.

Il ragazzo, anche se di mala voglia, si alzò ed andò ad accendere la luce.

Poi riprese dalla scrivania le due lettere ed iniziò a leggerle, per l’ennesima volta.










Carissimo Harry,

Vorrei poter iniziare questa mia missiva con delle buone notizie, ma, ahimè non posso.

Ti devo informare che solamente ieri è stato possibile aprire il testamento di Sirius. Perdonami se non sono venuto a darti questa notizia di persona, ma non ho potuto fare altrimenti. Nel testamento Sirius t'ha nominato suo unico erede. Ho già preso i dovuti accordi con la Gringott e, quanto prima, ti sarà recapitata la chiave della camera blindata dei Black.




Purtroppo è sopraggiunto un ulteriore problema: Kreacher si rifiuta di servirti in quanto non fai parte della famiglia Black perciò ha innalzato delle barriere che ci impediscono di usare Grimmauld Place come sede. Fortunatamente ho impedito a quell’elfo di rivelare informazioni riguardanti l'Ordine a altre persone.

Proprio per questo , mio caro ragazzo, ho bisogno di chiederti un enorme favore.

Vedi, dopo Grimmauld Place, l’unico posto abbastanza grande da poter usare come sede, sicuro ed insospettabile, è Godric's Hollow.

In effetti, ti sto chiedendo il permesso di ristrutturare e riparare la casa dei tuoi genitori per usarla come sede.

Spero risponderai favorevolmente a questa mia richiesta.




Con molto affetto

Albus Silente




Harry all'inizio era rimasto un po’ turbato da quella richiesta, perciò aveva cercato di ponderare bene la questione prima di rispondere al preside .

Ma poi, l’idea di andare a passare le vacanze nella casa in cui era vissuto felice con i suoi genitori, anche se per pochi mesi incredibilmente l’attirò.

Era molto curioso di vederla, anche se sapeva ci sarebbero stati dei brutti ricordi.

Così il giorno dopo aver ricevuto la lettera rispose all’anziano preside dandogli il consenso.

Quasi tre settimane dopo la prima lettera, cioè tre giorni prima, ne arrivò una seconda .







Caro Harry,

Volevo informarti che la casa è pronta per essere abitata, ma posso venirti a prendere solo il 26 Luglio.

Aspettami alle 21:00pm pronto a partire .

Inizieremo intanto a trasferirvi la famiglia Weasley, la signorina Hermione Granger ed alcuni alleati bisognosi di protezione.

Con affetto

A.S.







Harry era felice alla notizia che anche i suoi amici sarebbero stati con lui. E, sapere che per una volta erano i sui ospiti e non il contrario, l’esaltava anche se l’idea che degli estranei fossero a casa sua un po’ lo infastidì.

Venne trascinato fuori dai suoi pensieri da un svolazzare.

Andò a vedere se era la sua fidata Edvige.

L’aveva spedita il giorno prima dai Weasley per chiedere al padre di Ron se poteva andare alla sua camera blindata alla banca dei maghi gli prelevasse e poi scambiasse dei galeoni in soldi babbani.

La civetta entrando nella camera del suo padroncino e tubò felice di poterlo rivedere.

Legato alla zampa aveva un pacco.

Harry la liberò e, dopo averle fatto due coccole ed averle dato da bere e da magiare, si distese nel letto ed aprì il pacchetto.

Dentro vi trovò due lettere ed un mucchietto di banconote babbane.

Contò i soldi ed scoprì che il signor Weasley gli aveva mandato…

Spalanco i gli occhi per lo stupore.

Gli aveva mandato 1.000£!!! Come mai così tanti, e solo per una settimana?!?

Pensò che probabilmente si fosse sbagliato, prese le lettere ed iniziò a leggerle.

La prima era di Ron che, con la solita esuberanza, gli parlava della novità della casa, del fatto che fosse stupenda, del parco enorme e di molte altre cose.

Poi, col sorriso sulle labbra, lesse la seconda lettera, proveniente dal signor Weasley: gli chiedeva se i soldi andassero bene, che non doveva preoccuparsi di nulla e...

Harry spero che questi galeoni babbani ti bastino fino a che non ti verremo a prendere…ma se avessi bisogno di qualsiasi altra cosa facci sapere. Abbi pazienza che presto sarai con noi...

chiudendo con i saluti di tutta la famiglia.

Mettendosi a ridere Harry prese alcune banconote e le infilò nella tasca dei pantaloni, mentre le restanti le ripose nel libro di pozioni dell’anno precedente, nascosto nel baule.

Spense la luce e scese in cucina per mangiare qualcosa considerato che s'era fatto tardi.

Alla fine delle scale andò al telefono, prese l’elenco e, dopo aver trovato il numero giusto, ordinò una pizza.

"Finalmente posso gustarmi una pizza senza che qualcun altro me la mangi."

Dopodiché, si stese sul divano e accese la televisione per far passare il tempo in attesa dell'arrivo del fattorino.

Il mattino dopo, guardò quello che gli avevano lasciato i suoi zii da mangiare.

Ben magro bottino, del latte cereali dietetici per Duddly, un pacchetto di biscotti, pure essi dietetici, un budino.

Per colazione si arrangiò col latte e cereali, ma per pranzo e cena sarebbe servito qualcosa di più consistente.

Dopo colazione fece la lista di quello che gli serviva e decise di andare a fare spesa. Dopo aver preso diverse banconote andò per negozi ed al supermercato e, per l’ora di pranzo, ritornò a casa stracarico di buste di ogni genere.

Infatti visto che c'era decise di cambiare un po’ il suo guardaroba, stufo di dover mettere i vestiti smessi del cugino.

Si comprò di tutto: pantaloni, camice, magliette, perfino una tuta per casa. Andando al supermercato aveva infatti notato che alcuni negozi proponevano delle svendite, cosicché era riuscito a rifarsi il guardaroba spendendo il giusto.

Dopo pranzo, non sapendo casa fare, iniziò i compiti per le vacanze estive.

E da quel primo giorno di solitudine, anche gli altri passarono serenamente.

Quando finalmente arrivò il 26 luglio, Harry era in trepidante attesa del momento in cui se ne sarebbe andato da lì.

Nonostante fosse bello starsene in tranquillità, iniziava a sentirsi solo senza i suoi amici.

Il pomeriggio passò veloce, indaffarato a preparare i bagagli.

E per le otto e mezza Harry non ce la faceva più.

Si aggirava per la casa come un leone in gabbia.

Accese la televisione ma dopo dieci minuti la spense.

Il tempo sembrava non passare mai ed Harry iniziava ad assomigliare sempre più a un animale in gabbia quando, finalmente, il campanello suonò.

Il ragazzo andò ad aprire, ma con bacchetta in mano.

Aprì solo uno spiraglio per accertarsi che fosse davvero il professor Silente.

“Buona sera Harry, sono felice di vedere che stai bene.” Lo salutò cordiale l’anziano uomo.

“Professore, prego venga.” Lo invitò felice il giovane Potter.

“Come è andata questa settimana? Spero senza problemi.”

“Ma lei lo sa, professore! Le guardie non le hanno fatto rapporto?” disse, riferendosi ai membri dell’Ordine che gli facevano da guardie ventiquattro ore su ventiquattro.

Il vecchio preside, non commentò, ed iniziò a parlare del più e del meno, ma venne interrotto da Harry che voleva parlare di cose più Interessanti degli articoli del Profeta.

“Mi scusi signore ma io vorrei parlare di cosa più importanti: voglio sapere prima di tutto chi c'è a casa mia oltre agli Weasley, chi sono questi alleati che mi ha parlato nella sua lettera. E vorrei inoltre poter partecipare alle riunioni dell'Ordine. Penso di essere abbastanza grande oramai, non dico che devo avere delle missioni però almeno partecipare sì.”

“Non me lo offri un tè mio giovane ragazzo?” chiese invece il preside scioccando non poco il povero Potter.

Anche se indispettito dall’indifferenza del professore andò in cucina ad preparare il tanto desiderato tè.

Una volta tornato con il necessario si sedette aspettando delle risposte.

Dopo un sorso il preside inizio.

“Tu sei l’unico erede di Sirius, Harry. Per questo tutta la fortuna dei Black ed i risparmi di Sirius ora sono tuoi. Quindi le tue finanze sono notevolmente aumentate.” Il ragazzo stava per interromperlo ma Silente, alzando una mano, lo fermò.

“Per questo il tuo patrimonio arriva ad essere paragonabile a quello dei Malfoy, non proprio come loro ma ci sei vicino. Poi appena tu compirai sedici anni entrerai in possesso di tutti i beni dei Potter, ovvero, oltre il conto in banca, avrai possedimenti in Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Australia e anche nelle Americhe, anche se non ricordo precisamente dove. Questo perché tu, come discendente dei Potter, sei anche l’ultimo discendente di Godric Grifondoro, a sua volta discendente di Merlino.

Ed i tesori dei Potter sono vasti, molto più di qualsiasi altra famiglia purosangue, forse paragonabili davvero solo a quelli dei Malfoy, ma probabilmente perfino più vasti.

Perché dirai tu? Perché a sedici anni ed non a diciassette, quando si raggiunge la maggiore età." Riprese fiato e bevve un altro sorso di tè, guardando negli occhi del giovane d'avanti a lui.

“Devi sapere che, nell'antichità, si era considerati adulti nel momento in cui era possibile contrarre matrimonio, e, nel Mondo Magico, questo avveniva a 16anni. La magia che custodisce i beni dei Potter si attiva al compimento dei tuoi sedici anni ed essendo tu l’ultimo Potter riconosciuto magicamente e legalmente, erediterai tutto. So che sei un ragazzo estremamente maturo e sarai in grado di gestire la tua fortuna, ma è comunque mio dovere ricordarti di non esagerare mai. Ed ora prepariamoci, che fra tre minuti Fanny dovrebbe darci il via libera.” Ed alzandosi, con un colpo di bacchetta le tazze volarono in cucina.

Harry corse in camera sua e trascino giù i suoi bagagli e la gabbia vuota di Edvige, dato che la civetta era stata liberata nel pomeriggio così da poter raggiungere Godric's Hollow da sola.

Silente con un colpo di bacchetta fece sparire i suoi bagagli e, proprio in quel momento, suonarono le dieci e mezzo. Uscirono in giardino giusto in tempo per vedere la lingua di fuoco nel cielo notturno, il segnale di Fanny. Il preside offrì il braccio ed insieme si smaterializzo.

Ma invece che ad Godric’s Hollow si ritrovo alla Tana.

Molto stupito Harry lo seguì dentro.

Ad aprirgli fu il signor Weasley.

“Buona sera a tutti e due" disse salutandoli allegramente mentre si dirigevano in cucina.

“Signor Weasley, pensavo fosse a Godric’s Hollow insieme agli altri.” Affermò un Harry sempre più stupito.

“No, Harry, io vi raggiungo tra un paio di giorni: avevo del lavoro da fare per conto dell'Ordine, per questo non sono andato con gli altri." Iniziarono a parlare delle missioni dell’Ordine, aggiornando così Harry.

Il preside ridacchiò: “Rispondendo alla domanda che mi hai fatto a casa dei tuoi zii, sì, Harry, d'ora in poi farai parte dell'Ordine, anche se, per ora, solo passivamente.”

“Professore ma chi c’è a Godric’s Hollow, oltre alle persone che già conosco?” richiese il ragazzo.

Silente si prese un po' di tempo prima di rispondere.

“Vedi, ci saranno ovviamente Tonks, Remus; ogni tanto qualche membro dell’Ordine sarà a cena o a pranzo.”

E sorrise cordiale. Harry aveva però capito che non gli stavano sicuramente dicendo tutto: il luccichio negli occhi di Silente e le orecchie esageratamente rosse del Signor Weasley glielo confermavano in pieno.

Provò ad insistere ma l’uomo più vecchio cambiò abilmente discorso parlando di notizie che sapeva interessavano il giovane Golden Boy.

E tra chiacchiere e notizie il tempo volò.

Vedendo che ormai era passata da troppo la mezzanotte, finalmente Silente si alzò e, dopo aver salutato il padre di Ron, smaterializzò entrambi a Godric’s Hollow.

Lì, in mezzo ad una via buia, tutto sembrava estraneo per Harry. Era la prima volta che veniva lì da quando aveva un anno.

Imboccarono una via, sulla quale si aprivano diverse ville, e la percorsero fino in fondo.

Per i babbani c'era solo l’inizio di un enorme bosco.

Per i maghi invece, oltre il bosco, si poteva notare anche un enorme cancello in ferro battuto e palesemente fatto a mano.

Era pieno di rampicanti, segno indelebile dello scorrere implacabile del tempo e, da un lato del cancello, c’erano delle scritte, dei messaggi, dei segni per lui e per i suoi genitori e perfino dei fiori incantati in modo che non si sciupassero mai.

Quella vista gli fece venire una fitta al cuore.

Erano lì per la morte dei suoi genitori.

E il pensiero di quello che avrebbe potuto avere se loro fossero ancora vivi gli diede una fitta al cuore.

Entrarono e si incamminarono per una piccolo sentiero che portava alla splendida villa a quattro piani che già s'intravedeva dal cancello.

La facciata d’ingresso era completamente coperta da rose selvatiche che davano quell’aria antica e fatata. Si avvicinarono alla porta e bussarono.

Alla richiesta sussurrata della parola d'ordine l'anziano preside rispose: “Giuro sul sacrificio di una madre è sull’amore di un figlio.”

La porta fu aperta e la signora Weasley li fece entrare felice.

Appena la porta si chiuse stritolò il povero ragazzo in un abbraccio spacca-costole.

“Harry caro! Benvenuto! Ero così in pensiero per voi Albus… perché ci avete messo tanto?” finì la frase rivolgendosi all’uomo più anziano.

Harry si liberò dalla stretta un po’ indispettito ed un po’ ammaccato.

Indispettito perché essere trattato come ospite a casa sua era un po’ disturbante e anche se c'erano brutti ricordi, quella casa era la sua.

Ma lasciò correre preferendo guardarsi intorno e, anche se al buio si vedeva ben poco, poteva intravedere alcuni quadri… era in un corridoio: da una parte c'erano due porte, la scala ed un altro corridoio che portava chissà dove, mentre dall’altra una porta socchiusa ed un'altra, molto più lontana dalla prima, che era chiusa e si vedeva appena. Si spostarono nella porta socchiusa che pensò fosse la cucina.

Non poté verificare poiché appena entrato nella stanza, si ritrovò colpito da una specie di bolide che lo stese per terra, facendogli battere la testa.

“Padroncino! Padroncino che bello finalmente e tornato a casa da Medy! Che bello Padroncino! Finalmente!” Ed il bolide si mise ad singhiozzare sul petto del povero ragazzo.

Poi alzando due tondi occhi blu vide che Harry si massaggiava il nuovo bernoccolo appena ricevuto in dono dal pavimento.

“Hooo mi dispiace padrone! Mi dispiace! Medy va ha punirsi per aver fatto del male al padrone che generoso e buono è tornato a casa da Medy!” E disperata stava per andare a punirsi, ma Harry, con riflessi pronti, fermò quello che oramai aveva capito era un elfo domestico.

“No, aspetta, non temere sto bene, non c'è bisogno di punirsi .” la vide singhiozzare disperatamente.

“Dai non fare così, non ti preoccupare sto bene.”

Il disgraziato non sapeva più come farla smettere quando una voce 'leggermente' arrogante ma melodiosa gli disse.

“Ed ordinagli di smetterla... è insopportabile questa lagna.”

“Ha! S-sì! Smettila è ... te lo ordino...?” Ed incredibilmente il pianto disperato si spense piano. Harry alzo lo sguardo pronto a ringraziare la persona che lo aveva tolto dall'impaccio ma quello che vide lo pietrificò.


Continua.....
 
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°Eri°
view post Posted on 7/4/2009, 17:08




dai Ragazze/i me lo lasciate un commentooo vi pregoooo io sn disperata :uheee: :uheee: :uheee: :uheee: :uheee: :uheee: image
 
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oOcassandraOo
view post Posted on 19/4/2009, 18:07




bella però continua... ki ha visto ,malfoy? Devo saperlo! (me si sta x ammazzare e te sei la unica responsabile)
 
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2 replies since 5/4/2009, 17:44   176 views
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