| Questa ff l'ho trovata girellano, è scandalosa ma.....
Pairing: Fred/George (Pov George)
Raiting: Angst, incesto, PWP, Romantico NC-17
………
"Dannazione, Fred… tu *sai* che non possiamo farlo qui," sussurro, il suo fiato aleggia sul mio viso.
"Ti voglio…contento? Contento," Fred entra nel mio letto, la luce dell'alba ingrigisce, appena, la stanza. Si mette a cavalcioni sui miei fianchi , cercando una risposta, nonostante le mie obbiezioni. "Ti ho pensato per ore, coricato qui così vicino…" Fred geme, strusciandosi su di me. E io sto vedendo le stelle.
"Ti voglio anch'io, stupido idiota. Ritieni che non ti senta quando mi pensi?" tiro giù Fred per un bacio mozzafiato. "Doccia?"
la risposta di Fred consiste nel tirarmi piuttosto violentemente fuori dal letto e di portarmi dalla hall alle ( grazie a dio) docce deserte. Sorrido segretamente; lui è vicino alla mia schiena. Fred vuole fare il gioco pesante. Io *adoro* quando Fred gioca pesante.
Fred mi spinge in una cabina, uno sguardo ai suoi occhi, mi fa capire che non è per nulla allegro. "Vestiti… via… ora."
Tremo e osservo, spogliandomi del mio pigiama e liberando la mia già eccitata verga. Fred si spoglia in un attimo, butta via dalla cabina pile di vestiti mentre apre l'acqua calda. La doccia è quasi troppo calda contro la nostra pelle sensibile, ma dio… è niente rispetto al calore dell'eccitazione di Fred che preme sul mio fianco.
Ora mi bacia, bocca dura e esigente e invadente e perfetta. Perfetta contro la mia. *Cazzo* mio fratello sa baciare. Ha una bocca che dovrebbe essere vietata per legge. Aspetta… questo *è* contro la legge. Bene, *'fanculo*. Lui è mio, e voi potete tutti andare a fottervi se pensate che sia sbagliato.
Sento le mie labbra gonfie - tutti quelli che mi vedranno, sapranno cosa ho fatto. Dio… sono così eccitato… che il pensiero mi fa gemere e sfregarmi più duramente contro di lui. Voglio usare la mia bocca… usarla così tanto che 'tutti' potrebbero *iniziare* a indovinare. Le mie dita cercano una presa nei suoi ricciuti capelli rossi e io lo osservo. I suoi occhi chiusi, la sua bocca umida e impertinente, e quella piccola lingua rosa è ancora spinta, riflessivamente, contro il palato della sua bocca. Oh, è bellissimo. Voglio trascinarlo in ginocchio e mettere quella lingua operosa a lavoro sulla mia eccitazione bagnata.
Ma no… proprio ora *sto* scivolando in ginocchio, le dure piastrelle si imprimono sulla mia carne. Ora sua erezione è davanti al mio viso, la punta rossa così gonfia e lucida per il pre-coito. Oh, si, alito contro la sua pelle, prendendo la base delle sua verga nel mio pugno comincio *sfregando* la punta sulla mia faccia, la lingua gli lavora attorno dopo ogni goccia di seme. Mio fratello mi guarda coprendomi con il suo sperma, il suo viso una deliziosa miscela di meraviglia, amore, e genuino, crudo *bisogno*. Blocco i suoi occhi con i miei mentre lo prendo in gola, in un attimo, è lì, posizionato profondamente in me. Ingoio attorno alla sua lunghezza, e lui si puntella alla parete sdrucciolevole prima che le sue ginocchia cedano.
Amo guardarlo in queste situazioni. Così fottutamente disperato per ME. Lui non è così con nessun altro. Lo so, noi fottiamo *un sacco* di gente. È la nostra vocazione. È la mia *lingua*, il mio *corpo* che lo scortica vivo.
Succhio la sua erezione, facendo correre la mia lingua attorno alla base, al di sopra di ogni piccola vena increspa e avanza ricordando a memoria quando eravamo dei *bambini*. Quando ervamo ancora innocenti. Prima che il mondo chi dicesse che eravamo *sbagliati*. E non sbagliati come 'scorretti'… sbagliati come 'cattivi'. Sbagliati come abbaimo bisogno di *aiuto* per *non* essere 'in questo modo' mai più. Credo di aver già detto *'fanculo*.
Un pianto strozzato esplode dalle labbra di Fred, e mi spinge via. Lo lascio andare con un udibile pop, succhiando affinché non mi scappi l'ultimissima goccia. L'ansimare di Fred, la sua bocca aperta, spinge le sue mani sulle mie spalle e mi corica per terra. Il mio viso incontra il bagnato, il pavimento caldo un *poco* troppo duro, divarica le mie gambe appena un *poco* troppo violentemente. Sto per venire senza essere stato toccato.
Poco dopo lui è alle mie spalle, e posso sentire l'arricciarsi di un ghigno ferino contro la mia spalla. Oh, dio, ha progettato *qualcosa* per me. Che… oh… promette molto… bene. Il suo dito segue la linea del collo, trascinandolo, poi, attorno alla bocca. Non ho bisogno di alcun cenno - apro la bocca e lo succhio dentro, e lui prende un grosso respiro. So cosa gli faccio succhiandolo. So cosa, generalmente, significa per me. Dio, si.
Poi quel dito serpeggia lungo la mia schiena, poi più piano, si ferma alla sommità del mio fondoschiena. "Vuoi?" sussurra stuzzicante, spingendo la sua erezione tra le mie gambe così che la cima della sua asta schiaccia la basa della mia.
"Vaffanculo, fallo o ti prendo a calci," forzo le parole tra i denti serrati. Mi concede solo una risatina cattiva. Potreste pensare che lui non stia per perdere il controllo. Ma io so che lui lo ha perso.
Il suo dito resta dentro la mia entrata, strusciando stuzzicante in piccoli circoli finché ringhio, dietro al di sopra delle mie spalle, alla sua faccia ghignante. Lui lo fa scivolare dentro, e, oh, anche questa piccola parte di mio fratello dentro di me mi fa sentire… ubriaco dentro. Primitivo… ricercato… necessario… e poi lo fa. Qualcosa che lui mi ha fatto solo due volte prima, perché mi fa…impazzire. La punta del suo dito si piega e viene per restare *lì*, in quel punto magico dentro di me. Ma non accarezza, non spinge, e *cazzo* lui non si muove proprio. Lui preme appena contro quel punto dolce.
E dio, è come se lui rompesse per aprirmi… tutte le parole del mondo che io conosco… mi abbandonano per la chiara, dura foga, cose che potrebbero imbarazzare l'inferno fuori di me. "Dio, ti amo. Tu sai *tutto*, tu *sei* tutto. Oh, ti prego, vienimi dentro, ora… ti voglio così tanto… ti amo… per favore. Ora…"
La piccola parte del mio cervello ancora dedita alle alte prestazioni non sa decidere se sono spregevole, o ardente. Fred non si preoccupa, tuttavia, perché lo sento, anche… lui sente. Il mio fottuto fratello gemello. Dio, lo amo.
E il bastardo *ancora* non si muove.
Non posso stare ancora contro il pavimento.mi contorco indietro sul suo dito, cercando *qualcosa* per ottenere di PIÙ. E poi, più veloce del pensiero, il dito è via lui è *lì*. Nessuna preparazione, nessuna lubrificazione, niente se non la sua carne - dura, calda, e dolce. E colpisce, ma è brutale, potente e… io ne *ho bisogno*. Come le pulsazioni, come il cibo, come l'aria.
L'acqua è diventata fredda, ma sento caldo e bagnato sulle spalle. Sta *piangendo* il grande idiota…e dannazione! Anch'io. Sta martellando duramente in me, l'acqua ristagna ai nostri piedi tingendoli di rosa. Ma io non mi preoccupo, oh, non mi interesso di niente. È mio fratello… se vuole un colpo nella mia carne, può averlo.
Morde le mie spalle e io vengo, spruzzando il mio seme sopra i muri bagnati, poi lui è anche qui, brutale e crudele e infinitamente dolce.
Scivoliamo sul pavimento freddo, deboli imbrattati aggrovigliati e sporchi e *felici*. Se noi siamo sbagliati (cattivi, peccatori, pervertiti… le parole vorticano nella mia testa) è così.
Fine
Insomma fate un po voi, però io sbaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaavo
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Posted on 23/8/2005, 19:10
