What I deserve, Harry / Sev ... NC-17

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Jenny_Malfoy
view post Posted on 28/8/2005, 23:15




La mia prima Harry/Severus... un po' cattiva, ma Severus troppo sdolcinato non ce lo vedo.... happy.gif
Spero sia di vostro gradimento, si accettano volentieri sia commenti che critiche!!
Alla prox...baci!!
JM


~WHAT I DESERVE~

-Ora basta ragazzo! Fa stare zitto quell'uccellaccio!- sbraitò zio Vernon salendo le scale.
-Non posso farci nulla! Non vuole stare in gabbia.- rispose irritato Harry senza staccare gli occhi dalla finestra.
La porta della stanza si aprì sbattendo violentemente contro la parete e zio Vernon si avvicinò determinato alla gabbia.
-Ora me ne occupo io!- esclamò esasperato.
-Che vuoi fare?- domandò allarmato Potter.
-Me ne libero!- informò fiero l'uomo.
-Cos...NO!- insorse Harry brandendo la bacchetta.
-Non puoi usare quella cosa, e lo sai!- ribatté trionfante zio Vernon.
-Lascia stare Edvige...- soffiò minaccioso Harry.
-Non mi fai paura marmocchio, e neanche questo ridicolo pennuto!- rispose l'uomo prendendo la gabbia e avviandosi di sotto.
Furioso e incredulo Harry lo seguì e si fermò dietro di lui in salotto.
-Lasciala!- esclamò furibondo.
-Mai!- ripeté lo zio.
-Vernon, ma che succede?- intervenne Petunia arrivando dalla cucina. Era quasi ora di cena e indossava un nauseante grembiule rosa confetto adornato di roselline ricamate.
Approfittando della distrazione Harry rubò la gabbia a zio Vernon, risalendo di corsa in camera.
-Vieni subito qui!- tuonò l'uomo.
Potter lo ignorò e chiuse a chiave la porta, iniziando a riempire il baule con la propria roba. Avrebbe raggiunto Grimmauld Place da solo, era stufo di aspettare.
Dieci minuti più tardi scese le scale trascinando il baule, su cui la gabbia di Edvige era fissata con una corda.
-Dove credi di andare?- domandò Vernon posizionandosi davanti alla porta.
-Me ne vado.- rispose secco Harry.
-Io non credo proprio.- sibilò Potter brandendo una piccola boccetta piena di liquido celeste. -Sai cos'è questa?-
-Cos...cos'è?- chiese titubante ma minaccioso l'uomo.
-E' una pozione.- scandì Harry, osservando compiaciuto lo sguardo terrorizzato del parente. -E queste non sono proibite durante l'estate...- aggiunse ghignando.
Zio Vernon scattò indietro, rifugiandosi in cucina.
Senza ulteriori indugi Harry uscì dalla porta, sbattendosela dietro.
Gettò la piccola boccetta in un cassonetto lì accanto. Incredibile quanto fosse stupido zio Vernon; aveva mentito spudoratamente, quello non era che il nuovo costosissimo profumo di zia Petunia, ma Vernon non poteva saperlo.


Si fermò solo diversi metri dopo la casa, deciso a chiamare il Nottetempo. Ma qualcosa lo bloccò, un rumore. Si voltò per vedere se qualcuno lo stesse seguendo. Effettivamente non era saggio quello che stava facendo, non dopo gli sviluppi del suo quinto anno ad Hogwarts. Ma non gliene importava nulla, non sarebbe rimasto un solo minuto a Privet Drive.
Qualcosa si mosse nella siepe lì vicino. Con il cuore in gola Harry cercò di metter a fuoco la piccola figura che avanzava verso di lui.
Un gatto. Solo uno stramaledetto gatto nero.
Si voltò lasciando andare il respiro. Alzò la bacchetta per chiamare il Nottetempo ma qualcosa gli afferrò le spalle, strattonandolo all'indietro. Cadde di schiena sull'erba, sentendo subito dopo uno strano stordimento; dopo pochi istanti si abbandonò sul terreno, privo di sensi.


Una debole luce illuminava a malapena la stanza, un'asse della persiana era scardinata e lasciava filtrare un debole raggio di sole.
Harry aprì gli occhi lentamente, sbattendo le palpebre più volte per abituarsi alla scarsa luminosità. Gli tornò alla mente l'accaduto e iniziò ad agitarsi.
Cercò di muoversi, ma con suo profondo orrore notò che le mani erano saldamente imprigionate da forti catene, fissate alla spalliera del letto dove era stato adagiato.
Cercò di muovere le gambe e scoprì con sollievo di non avere anche le caviglie incatenate.
Di nuovo strattonò le braccia, questa volta con maggiore forza, ma le catene sembrarono stringersi sempre di più.
-Non si agiti.- lo intimò una voce dal buio.
-Chi...chi c'è?- chiese titubante. Indossava solo un paio di vecchi jeans e una t-shit e in quel posto faceva stranamente freddo.
Una serie di candele si accesero illuminando la stanza, mentre un piccolo elfo domestico dall'ria altezzosa rimise a posto l'asse della persiana.
Potter si guardò intorno, studiando il luogo in cui si trovava. Era una stanza grande quanto il salotto di casa Dursley, con le pareti coperte da una trasandata tappezzeria scura, il cui colore agli occhi stanchi di Harry appariva tendente al verde. La stanza era illuminata da una serie di candelabri fissati al muro, ma solamente due erano accesi; la mobilia era costituita, oltre al letto sul quale Harry si trovava, da un comò in mogano sovrastato da una grande specchiera dai bordi in legno finemente intagliati e da un grosso guardaroba.
-Dove sono?- domandò Potter incerto.
L'elfo gli scoccò un'occhiataccia e poi uscì borbottando un -Faccia silenzio Potter!- con un tono molto irritato.
L'agitazione di Harry si trasformò in un terribile presentimento di dove si trovasse. Ma non osava formulare coerentemente il pensiero per paura di dover realizzare che si trattava dell'effettiva realtà.
Di nuovo si agitò nel tentativo di districarsi dalle catene e ancora queste si strinsero.
Non sapendo che altro fare fece un profondo respiro e urlò con tutto il fiato che aveva. L'unico risultato fu di rimanere con il fiatone mentre l'elfo domestico entrava di nuovo, più seccato che mai e spegneva le candele, lasciando il moretto nel buio più totale.


Non si era reso conto di essersi addormentato, ma quando aprì gli occhi la stanza era di nuovo illuminata, questa volta da due soli candelabri e dal caminetto che mandava un piacevole calore.
Cercò di mettersi seduto ma le catene non gli lasciarono alcuna libertà di movimento, stringendosi ancora. Mancava poco, poi avrebbero fermato il flusso di sangue alle mani.
-Più ti agiti, peggio sarà per te.- commentò una voce lievemente divertita.
Solo in quel momento Harry si accorse di non essere solo nella stanza. Una figura era seduta su una poltrona accanto al fuoco, e nel riconoscerne le fattezze gli si gelò il sangue nelle vene.
-Lei?- domandò scioccato e spaventato.
-Esattamente. Chi ti aspettavi, Black?- lo stuzzicò l'uomo bevendo dal bicchiere semivuoto che teneva in mano. -Ah, già, che sbadato...è morto.- aggiunse con un ghigno perfido. -Un vero peccato, non trovi?- lo schernì poi.
-Non dovresti nemmeno osare parlare di lui! Lurido bastardo!- esplose Potter al colmo della sopportazione, tirando inavvertitamente le catene, che si strinserò ancora di più.
-Non dovresti parlare così ad un tuo professore!- lo rimproverò ridendo malignamente.
-Tu non meriti rispetto!- replicò deciso Harry, calcando sul cambio di tono, non gli stava più dando del lei.
-Io non merito rispetto?- ripeté incredulo l'uomo. -Severus Piton non merita rispetto! Già, credo che lo ripetesse in continuazione anche tuo padre...- aggiunse duramente.
-Cos'è, una vendetta personale? Non hai saputo ribellarti a mio padre e te la prendi con me?- sputò fuori Potter senza neppure pensare a controllare i movimenti; le catene strinsero ancora, già sentiva un formicolio alla punta delle dita.
-La vendetta è per gli inetti, Potter. Porta solamente alla perdizione e alla distruzione.- sentenziò Piton alzandosi e avvicinandosi lentamente al letto. -Il mio è puramente un capriccio.- aggiunse chianandosi verso il moretto legato e sfiorando le sue labbra con la bacchetta.
Harry seguì i movimenti del piccolo pezzo di legno, cercando di nascondere quanto inquietato fosse della situazione. Approfittando delle vicinanza Potter alzò di scatto la testa, colpendo sul mento il professore. Piton si ritrasse irritato e mosse lentamente la bacchetta; le catene ai polsi si allentarono, tornando alla misura di partenza, ma ne comparve un'altra, che circondò il collo del ragazzo.
-Vediamo se così ti verrà ancora voglia di ribellarti...- commentò avviandosi alla porta. -Cerca di non strangolarti per quando tornerò.- aggiunse chiudendosi la massiccia porta alle spalle.


Doveva essere passata tutta la giornata quando Severus tornò, trovandolo addormentato.
Rimase a guardarlo per qualche istante, sedendosi sulla poltrona. Vederlo così, imprigionato, senza difese, completamente in sua balia, risvegliava una parte di lui che quasi non riconosceva, la pietà. Lo inteneriva la figura del ragazzo davanti a sé; aveva appena compiuto sedici anni, era ancora un adolescente, ma si comportava da uomo. Era terribilmente seccante, ma, dovette ammeterlo, anche terribilmente eccitante.
Doveva consegnarlo, era suo dovere...ma prima si sarebbe divertito, avrebbe insegnato a quell'insolente come ci si comporta.
Harry si mosse leggermente e si svegliò, ricordando immediatamente la situazione in cui si trovava. Questa volta individuò immediatamente la figura dell'uomo seduto che lo osservava e gli rivolse uno sguardo indecifrabile.
Severus si alzò e lo raggiunse lentamente, sedendosi sul bordo del letto.
-Hai intenzione di consegnarmi?- chiese freddo Potter.
-Ti prendi la libertà di darmi del tu senza neppure chiedermelo?- chiese pacato l'uomo.
-E tu ti prend la libertà di incatenarmi al letto senza neppure chiedermelo?- ribatté stizzito il moretto.
-Abbassa il tono!- soffiò minaccioso Severus.
-Altrimenti?- lo sfidò Harry.
Un violento schiaffo lo colpì, cogliendolo alla sprovvista; si era morso l'interno della guancia e ora un piccolo rivoletto di sangue gli fuoriusciva dalle labbra. Quando si girò di nuovo verso Severus notò che lo sguardo dell'uomo era determinato al punto da far venire i brividi. Lo vide scendere verso di sé e sentì la sua lingua percorrergli le labbra, ripulendole dal sangue.
Harry era impietrito, non avrebbe mai osato immaginare che una cosa simile sarebbe potuta accadere proprio con Piton. Con Voldemort forse, era un pazzo maniaco, da lui ci si poteva aspettare di tutto, ma Piton...
In quel momento si rese conto che infondo al cuore nutriva davvero del rispetto per quell'uomo, nonostante tutto.
-Fai il bravo...- gli mormorò sulle labbra.
Ripresosi Harry cercò di morderlo, sporgendosi in avanti. Piton si ritrasse e lasciò che le catene si stringessero, costringendo il moretto a tornare alla posizione originale.
-Bastardo...- soffiò furente.
-Ma come siamo ostili...dovremo incanalare tutta questa rabbia in uno sfogo migliore che le semplici e deboli parole, non trovi?- domandò con un ghigno.
Senza aggiungere altro si alzò e si slacciò il mantello, lasciandolo cadere sulla poltrona.
-Ti consegnerò.- decretò mentre lentamente slacciava i bottoni della camicia. Harry notò che era a piedi nudi. -Ma prima intendo levarmi il capriccio di cui mi sembra di averti parlato...-
-Che...che vuoi fare?- domandò Potter senza riuscire a controllare la voce.
-Lo vedrai...- rispose l'uomo con un ghigno, sfilandosi la camicia.
Harry lo fissava incapace di reagire. Indossava solo una paio di pantaloni scuri e il suo addome era libero da ogni indumento; notò che non era affatto magro e smilzo come aveva sempre pensato, non erano gli abiti a farlo sembrare più robusto, era davvero lui. Le spalle erano dritte e il torace era segnato dagli addominali non troppo pronunciati, ma sufficientemente allenati per essere visibili. Involontariamente seguì un'immaginaria linea con lo sguardo, partendo dal petto e arrivando alla linea delle anche, che si perdeva nei pantaloni.
Lentamente l'uomo si avvicinò e il movimento fece riscuotere Harry. Lo osservò sospettoso e intimorito, finchè non si sedette di nuovo accanto a lui.
La mano di Severus iniziò a vagare tra i capelli arruffati di Potter, con un dito ripassò la cicatrice scendendo poi verso il mento, con un gesto delicato che si concluse solo quando intrappolò il mento del ragazzo con l'indice e il pollice, tenendolo fermo. Dal canto suo Harry nn sapeva cosa fare, ribellarsi era pressoché impossibile, sarebbe finito strangolato, ma permettere a Severus di continuare era ancora peggio. Un attimo, ma lo aveva appena chiamato Severus?
L'uomo si abbassò verso di lui, posando delicatamente le labbra su quelle del giovane, per poi penetrarle con la lingua senza aspettare nessun segnale. Il bacio divenne immediatamente frenetico, carico di impazienza e per nulla dolce, ma nonostante i suoi tentativi, Harry lo ricambiò. Nello stesso momento qualcosa dentro di li si spezzò. Si sentiva tradito. Avrebbe voluto non aver mai riscoperto quella piccola traccia di rispetto per Severus che aveva nel fondo del cuore. Ora ricordava perchè l'aveva sotterrata.
Si rese conto che si fidava, che nonostante le parole dette a Silente e agli altri qualcosa dentro di lui era legato a quell'uomo, e quel qualcosa lo aveva spinto a fidarsi inconsciamente. Poteva giurare che fosse tutta colpa del ricordo visto nel pensatoio.
E ora questo.
Cercò si separarsi da lui, girando la testa di lato, ma l'uomo gli teneva stretto il mento, e per evitare che si potesse muovere gli salì a cavalcioni, senza staccarsi dalle sue labbra.
In un disperato tentativo di ottenere aria Harry morse la lingua di Piton che si ritrasse con un ghigno.
-Non ti consiglio di provocarmi...- gli mormorò con voce roca all'orecchio. Quel tono minaccioso ed eccitato gli fece scorrere suo maldrado dei piacevoli brividi lungo la spina dorsale. Chiuse gli occhi per non far trapelare i suoi sentimenti in quel momento, ma un paio di lacrime scesero comunque.
L'uomo si ritrasse e le notò; con un ghigno le raccolse con un dito, portandoselo poi alle labbra. -Continua pure, adoro il sapore delle lacrime...più di quello del sangue...- gli sussurrò eccitato all'orecchio ondeggiando sul suo bacino.
-Sei un pazzo pervertito...- mormorò cercando di ignorare le chiare rispose fisiche a quello che Severus stava facendo.
Non poteva crederci. Si stava eccitando, cazzo! Immobilizzato, in balia di un uomo che aveva promesso di condannarlo a morte affidandolo al boia in persona. Ed eccitato. Dannazione, più pensava alla situazione più il sangue gli affluiva all'inguine, e la sua volontà doveva impegnarsi al massimo per evitare che il suo bacino andasse incontro a quello dell'uomo.
-Non sembri disprezzare molto questo trattamento signor Potter...ho forse scoperto il tuo punto debole?- gli domandò leccando il profilo dell'orecchio e muovendo nuovamente il bacino. -Direi di sì...- proseguì scendendo con la lingua lungo la linea della mascella, giungendo fino al collo.
-Lasciami...lasciami andare...- supplicò Harry mentre altre lacrime gli scendevano dagli occhi.
Perchè? Perchè doveva sentirsi così? Perchè doveva godere tutte quelle piccole mosse, i morsetti e le torture psicologiche di Severus? Perchè tutto ciò doveva piacergli?
In risposta Severus gli morse violentemente il collo, facendolo sussultare, leccando poi la parte arrossata per assaggiare il sapore della sua pelle.
Lentamente si sollevò ed estraendo la bacchetta dalla tasca fece scomparire la t-shirt del moretto.
Appoggiando la bacchetta sul comodino lì accanto si voltò di nuovo verso il ragazzo, sorridendo compiaciuto. Ondeggiando lentamente sul suo bacino e facendo scontrare le loro erezioni si avvicinò al suo volto, raccogliendo le lacrime con le labbra, gustandosele come se fossero buon vino.
-Adoro vederti piangere...- mormorò mordendogli il loro dell'orecchio quasi a sangue.
Di nuovo la sua lingua saettò lungo il collo del Grifone, mordendo e leccando, lasciando degli evidenti segni rossi durante il suo percorso. Giunse ad uno dei capezzoli già turgidi e vi soffiò, facendo rabbrividire ulteriormente il ragazzo.
-Basta...- supplicò nuovamente Potter, senza aprire gli occhi.
L'uomo iniziò a succhiare avidamente il capezzolo e si dedicò a torturare l'altro con le unghie, provocando dei deliziosi gemiti sommessi da parte di Harry. Ed era convinto che non erano di solo piacere.
Mordendo la pelle lievemente abbronzata del ragazzo scese fino all'ombelico, torturandolo con la lingua senza smettere di mordere qua e là.
Lentamente fece scendere i pantaloni del moretto, gettandoli sul pavimento seguiti subito dai boxer. Un ghigno gli sorse sulle labbra nel notare l'eccitazione del ragazzo. Si abbassò su di lui facendo aderire i loro corpi e gli morse l'orecchio.
-Sei piuttosto duro per uno che non vuole scopare...- sussurrò lascivo.
Avendo ormai rinunciato a controllarsi Harry si inarcò, cercando il maggior contatto possibile contro il corpo dell'uomo.
-Fottiti.- mormorò contemporaneamente.
-Neanche adesso rinunci a lottare?- rispose spingendo violentemente il bacino contro quello di Potter, che si lasciò sfuggire un gemito molto simile ad urlo soffocato.
Lentamente Severus scese dal letto, sfilandosi lentamente gli indumenti. Intuendo cosa stesse accadendo Harry non riuscì ad evitare di aprire gli occhi. Osservò l'uomo spogliarsi in modo deliberatamente lento, sotto i suoi occhi che ormai erano ridotti a due pupille dilatate, mentre il respiro usciva affannoso dalle labbra arrossate.
Una volta senza indumenti Piton si avvicinò di nuovo, allargando le gambe di Harry in modo tutt'altro che gentile.
-No...fermati...- supplicò debolmente Potter, richiudendo gli occhi.
Inaspettatamente l'uomo si fermò e raggiunse il suo volto. Le iridi smeraldo del moretto tornaron a farsi vedere, ma solo per incontrare il ghigno di Severus.
-Non convinci neppure te stesso...- commentò perfido leccandogli le labbra.
Senza realtmente concepire le sue azioni, Harry alzò il capo per andare incontro alle labbra dell'uomo, facendo incontrare le loro lingue.
Sorridendo maligno nel bacio Severus recuperò la bacchetta dal comodino, e fece scomparire silenziosamente la catena che stava letteralmente soffocando Potter.
Subito dopo si staccò da quelle labbra arrossate e tracciò con il dito il percordo lungo il corpo del giovane, fermandosi poco prima dell'inguine.
Harry si inarcò alla disperata ricerca di contatto, che arrivò poco dopo quando Piton afferrò la sua erezione e iniziò a pompare velocemente, sorprendendo il ragazzo che si lasciò sfuggire un grido.
La mano smise all'improvviso, così come aveva iniziato ed Harry intuì distintamente i movimenti dell'uomo. Aveva fatto comparire un tubetto di lubrificante e lo stava passando sulla propria erezione, senza staccare gli occhi da Potter.
Harry aprì gli occhi e lo vide. Non si stava semplicemente applicando il lubrificante. No, Severus si stava masturbando guardando lui. Lo voleva, lo desiderava, e lo avrebbe ottenuto. Si chiese per quanto tempo ad Hogwarts il professore avesse immaginato di fargli tutto ciò, di averlo in suo completo potere.
Vide l'uomo smettere il suo lavoro e con il respiro affannato passare a lubrificare l'entrata del giovane.
Penetrò il moretto direttamente con due dita. L'urlo di Harry gli riempì le orecchie e le lacrime scesero violentemente dagli smeraldi fermamente serrati.
Quella reazione non fece che eccitare maggiormente Severus, che con decisione estrasse le due dita e le sostituì con il proprio membro. Senza la minima delicatezza spinse dentro al moretto, che urlò di nuovo.
Piton rimase per un attimo fermo all'interno del giovane, scendendo a leccare e bere le lacrime che inondavano il suo viso.
-Rilassati...o ti farà ancora più male...- gli mormorò iniziando a muoversi deciso.
Nuove lacrime scesero dagli occhi di Potter, subito raccolte dalle labbra di Piton.
-Ti prego...per favore, fermati...- supplicò il moretto tra le lacrime. -Per favore...Severus...-
Nel sentire il suo nome pronunciato con tanta disperazione l'uomo si fermò di botto. Prese tra le mani il viso di Harry e lo coinvolse in un bacio mozzafiato, mentre il ragazzo veniva scosso da tremiti e singhiozzi.
-Shh, ora passa...- gli mormorò sulle labbra quando si separarono.
Iniziò a muoversi molto più lentamente, finchè i gemiti soddisfatti del ragazzo non riempirono l'aria. Sentiva che qualcosa all'altezza del torace era andato in pezzi. Inaspettatamente sentirsi supplicare da quel moccioso impertinente, sentirsi scongiurare di fermarsi, lo avevno colpito. Forsegli aveva fatto più male di quello che avrebbe voluto. Ma che importava, doveva consegnarlo a Voldemort, questo sarebbe apparso come un massaggio rilassante.
Scacciando tutti i pensieri si concentrò sul ragazzo sotto di sé, e spinse sempre più violentemente dentro di lui, arrivando a toccare la sua prostata e facendogli così raggiungere l'apice. Il moretto venne riversandosi sui loro stomaci, e nel sentire le contrazioni violente e i gemiti del giovane, Severus venne dentro di lui, conficcando le unghie nei suoi fianchi.


Lo aveva pulito e rivestito, dopodichè lo aveva osservato addormentarsi, ancora dolorante e con le lacrime ancora fresche sul viso.
Decisamente qualcosa si era spezzato nel suo petto.
Ma ora era tempo di andare, o si sarebbero allarmati, Potter aveva dormito abbastanza.
Fece un incantesimo per nascondere i succhiotti visibili, e fece sparire le catene che lo imprigionavano.
Prese un piccolo candelabro e lo trasformò velocemente in una passaporta.
Era ora di andare.
-Sveglia Potter.- lo chiamò freddo.
Il moretto si svegliò di colpo, guardando l'uomo con l'aria di un cucciolo spaventato.
Dio, perchè doveva fare così male tutto questo?
Severus cercò di ignorare la colpa e il rimorso e indicò la passaporta al moretto.
Rassegnato Harry allungò la mano.
-Ti ho mentito.- mormorò prima di toccarla. -Tu meriti rispetto...o almeno così credevo.- aggiunse.
Interdetto da quelle parole e dalla triste sincerità con cui le stava pronunciando, Severus riuscì a reagire solo all'ultimo secondo. Bloccò la mano del moretto e disincantò la passaporta.
Senza dire altro incantò la lampada lì accanto e la indicò a Harry.
Entrambi la toccarono e in breve la stanza fu deserta.


EPILOGO


-Harry! Eravamo preoccupati!- esclamò Remus non appena entrarono a Grimmaul Place.
-Cos...Remus?- domandò esterefatto Potter.
Si voltò per interrogare Piton ma questi evitò il suo sguardo. Senza dire una parola salì in una delle camere.
-Che è successo? Perchè sei fuggito?-
Remus lo tempestava di domande, ma non aveva nessuna voglia di raccontare, anche perchè non sapeva cosa raccontare.
Capì che non avrebbe detto la verità, non voleva mettere nei guai Severus.
-Vorrei andare di sopra per un po'...poi spiegherò tutto, promesso.- mentì con un piccolo, falso sorriso.
Salì velocemente senza attendere risposta e bussò alla porta dove sapeva esserci Piton.
-Va' via!- lo esortò calmo l'uomo.
-No, aprimi!- rispose deciso Potter.
L'uscio si schiuse lentamente ed Harry entrò richiudendo immediatamente la porta.
-Che devo raccontare a Remus?- chiese atono, osservando Severus in piedi di fronte a sé.
-La verità.- rispose semplicemente.
-Non essere stupido, finiresti nei guai!- esclamò esasperato Potter.
Piton lo guardò stupito, sedendosi sulla poltrona lì accanto.
-Perchè lo fai?- chiese con un filo di voce.
-E' un motivo troppo stupido perchè te lo dica...- rispose con un sorrisetto Harry.
-Ma dopo quello che ti ho fatto...- obbiettò Severus.
-Ti ho provocato, non hai fatto tutto da solo...- replicò determinato il moretto.
Senza aggiungere altro si avvicinò fino a giungere di fronte all'uomo.
-Tu meriti rispetto.- mormorò Harry.
-Non merito il tuo perdono.- ribatté l'uomo irritandosi.
-Lo desideri? Vuoi che io perdoni quello che mi hai fatto?- domandò calmo Potter guardandolo negli occhi.
Severus si limitò ad annuire, senza abbassare lo sguardo. Un sorriso si allargò sulle labbra di Harry, illuminando il suo sguardo.
Lentamente si sporse verso Piton che lo osservava ammutolito.
-Allora puoi averlo.- gli mormorò prima di baciarlo con dolcezza.
Incredulo l'uomo ricambiò, e quando si separarono poco dopo lo guardò stupito.
-Perchè non mi hai consegnato?- domandò semplicemente Harry, senza perdere il sorriso.
-Stavo per farlo...ma non ho potuto.- rispose sincero Severus.
-Perchè?- domandò Potter.
-E' un motivo troppo stupido perchè te lo dica...- replicò con un piccolo sorriso Piton, prima di attirarlo di nuovo a sé.


~THE END~
 
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eternally
view post Posted on 29/8/2005, 00:57




*ç*
COMPLIMENTIIIIIIIIIIII!!!!!!!!
E' bellissimaaaaaaaaaaaaaaa!!!
A me non dispiace questa come coppia...
 
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Ran Malfoy
view post Posted on 5/3/2006, 20:21




Caspita,è molto carina!!
Non so perchè c'è un commento solo,ma ti assicuro che è proprio bella^^
Brava,complimenti^^
Ran^^
 
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~°Leotorda°~
view post Posted on 5/3/2006, 20:24




io nn l'avevo proprio vista...O__O



bè...ora mi metto a leggere...
 
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Michelle Malfoy
view post Posted on 5/3/2006, 20:29




O.O non l'avevo vista!
ora leggo!^^
 
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~°Leotorda°~
view post Posted on 5/3/2006, 20:47




ah!!!!!!!



ma l'avevo già letta!!!!!


è bellissima!!!!!!


non so perchè nn ho commentato prima...bo...


davvero molto bella...sempre un piacere rileggerla happy.gif
 
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§renny§
view post Posted on 7/3/2006, 22:08




allora.....la coppia non è fra le mie preferite ma la storia me piace 1sacco!!

complimenti!

 
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moony90
view post Posted on 9/3/2006, 19:48




me legge in ritardo...............

uao, bellina!!!!

insomma la copia...........pero e davvero bella!

brava!
 
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~°Leotorda°~
view post Posted on 9/3/2006, 20:15




la coppia è bella tanto quanto la storia!!!!ù.ù
 
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§renny§
view post Posted on 9/3/2006, 23:02




nuuuuuuuu la coppia nun me piase,piton pedofiloooooooo se la fa con un suo alunnooooooooo

scandaloooooooooooooo

*me ovviamente skerza*

la ficcy mi è piaciuta 1 sacco!
 
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~°Leotorda°~
view post Posted on 9/3/2006, 23:07




XDDD


guarda...


io l'ho già detto + volte...


se harry è ankora piuttosto piccolo...

non riesco a leggerle...

anke perchè mi sa un po di pedofilia..


però..insomma...qnd harry è abbastanza maturo...

allora lì.... shifty.gif
 
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§renny§
view post Posted on 9/3/2006, 23:21




........harry maturo? quando mai? dove?

nu nu skerzo,ho capito il senso! si ma piton potrebbe essere suo padreeeeeeeeeeee
 
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~°Leotorda°~
view post Posted on 9/3/2006, 23:25




XDD


si..


io non intendevo maturo mentalmente cmq!



shifty.gif


se no ci sarebbe da aspettare un'eternità!!

e non so se sai quant'è lunga l'eternità....

vabbè lasciam perdereXD



cmq...a me piasa happy.gif
 
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§renny§
view post Posted on 9/3/2006, 23:34




si si,l'avevo capito cosa intendevi! *io dico si ke sono ottusa,ma fino ad un certo punto*

^^
 
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~°Leotorda°~
view post Posted on 10/3/2006, 17:33




cmq me spera che l'eternità sia lunga quanto il battito d'ali di una farfalla**


uff...mi manca sta ff...*how long is eternity*... cry.gif


T^T
 
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25 replies since 28/8/2005, 23:15   1779 views
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