Non sono mai contenta., Ovvero "un'insoddisfatta cronica"

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Iulie
view post Posted on 30/7/2011, 18:44




Premetto che scrivo questo topic-sfogo a fini puramente terapeutici dato che ormai siamo in 4 gatti :soso:

Come da titolo, non sono mai contenta. Vivo in un perenne stato di insoddisfazione e nulla è mai abbastanza o sufficiente. Mi sembra sempre di restare indietro, di arrancare e una volta che raggiungo un traguardo che mi sono preposta, mi volto a guardarlo e mi sembra una sciocchezza, tutta la fatica che ho fatto non conta più nulla e mi sento un'incapace.
Non so perché non riesco ad essere felice. Ad esempio, io amo disegnare. Ma forse "amare" non è più il verbo corretto, è quasi come se io lo volessi e basta, perché ho deciso che devo farlo, non perché farlo mi piace. Ormai questa attività non mi procura alcun piacere, non so quante volte mi hanno chiesto "Ma non sei felice almeno quando diegni?" e la risposta è sempre "No, non direi felice. Frustrata, ecco.". Non so nemmeno perché lo voglio così tanto dato che mi rende infelice. Mi fa ribollire di rabbia quando vedo me stessa e rodere d'invidia quando vedo chi è più bravo di me.
Una volta disegnare era uno sfogo per me, portare fuori cose che non riuscivo a esprimere o a dire a qualcuno. Riempivo dei quaderni di pensieri che poi, tanto, non avrei mostrato a nessuno.
Ero cosciente che se avessi cercato di far diventare il disegno una professione avrebbe perso la sua funzione di valvola di sfogo e sarebbe diventata una possibile fonte di stress... ma pensavo che una volta che i primi risultati avessero inziati ad arrivare le cose sarebbero migliorate. Non è stato così. Ormai nulla è più abbastanza e le parole degli altri non servono a nulla. Nè quelle di amiche, di familiare e nemmeno quelle dei professori. Credo che mentano per pietà, o che non siano obbiettivi, o che non abbiano i mezzi per giudicare correttamente. E se anche dicessero il vero non potrei fare a meno di pensare che "Nel paese dei ciechi il guercio è un Re". Ma sempre guercio rimane.
Così, anche se vengo scelta per un lavoro, lo stesso mi sento come la meno insufficiente in un gruppo di insufficienti. Il fatto che altri siano peggiori di me non fa di me una persona di talento.

Ma non è solo il disegno. Penso sempre che potrei fare meglio, di più. Che potrei essere più bella, più magra, più simpatica, avere più talento, prendere voti migliori, essere più socievole. Mi sento come un Re Mida al contrario, tutto quello che tocco diventa cacca! :soso:

Se esco fuori a cena e mi chiedono com'era il ristorante io rispondo "adeguato", un film? "Accettabile", una serata fuori? "Normale". Sono una tortura per me e per chi mi sta attorno. Ma non vedo perché dovrei mentire e fingere entusiasmo quando non lo provo (se non per amore di chi mi sta attorno e temo di non amare chi mi sta attorno così tanto).

Sfortunatamente non posso nemmeno imputare questo attacco di emosità alla sindrome premestruale perché non è periodo. Non so davvero cosa fare... Spero che la mia vita non duri troppo se deve essere tutta così. -__-

P.s. Prendetevela con mia moglie per lo sfogo, se lei fosse stata su MSN se lo sarebbe dovuta sorbire solo lei. ù_ù
 
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zell dincht
view post Posted on 27/8/2011, 12:02




dio, quanto ti capisco anche se sono ancora più pesante di te in questo senso XD
 
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† Ran's Revenge †
view post Posted on 21/12/2011, 11:58




Hai fatto bene a sfogarti... Io sento le tue stesse identiche cose per la scrittura.

La parola che non riesco a scrollarmi di dosso è 'inadeguata'. Mi sento inadeguata per i miei sogni, inadeguata a stare con la gente, inadeguata fisicamente. E questo mi porta anche a rovinare tante cose col mio ragazzo, perchè l'insicurezza non rende certo i rapporti equilibrati...
Il guaio è che siamo una generazione cresciuta con i cartoni disney, dove con l'amore tutto si risolve, il che è una gran cazzata.

Ma proprio perchè il problema è dentro di te, lo è anche la soluzione. Il che, anche se non sembra, è il vero lato positivo.

Mi sono sfogata qualche tempo fa col mio ragazzo su questa mia insoddisfazione interiore e lo amo ancora di più per quello che mi ha detto che, sostanzialmente, è di smetterla di piangermi addosso, di agire e poi pensare.

è anche per 'darmi una mossa' che ho preso in casa un cane che aveva bisogno di cure e devo dire in parte è servito. Non mi ha certo fatto sentire una scrittrice migliore, ma prendermi un po' di responsabilità, avere qualcuno che dipende da te, da difendere e che ti vuole bene così incondizionatamente mi ha tirato su.
Non sto dicendo che sia la tua soluzione, piuttosto questa è quella che si è adattata a me, in parte.
La tua puoi conoscerla solo tu.

Ma non sottovalutare le persone che ti stanno intorno perchè chi ti vuol bene davvero parla sinceramente e sa quando hai bisogno di una strigliata o dei complimenti...
E fai bene ad essere sempre sincera, ma prima devi esserlo con te stessa su cosa vuoi fare davvero. Forse non dovresti disegnare per un poco e vedere se ne senti la mancanza. Potrebbe aiutarti, ma sta attenta a non farti scappare delle opportunità che poi potresti rimpiangere.


Comunque giulia, tutto passa. Anche se le cose durano anni, anche se a volte è l'unica cosa che si vorrebbe, passa tutto.
 
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2 replies since 30/7/2011, 18:42   24 views
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