era già stata aperta una discussione a riguardo ma ho preferito aprirla anche qui...
cioè
stupendoooooooooooooooooo
chi non lo ha vistos e lo procuri al più presto!
Link rotto, immagine non visualizzabileLink rotto, immagine non visualizzabileecco la trama:
Velvet Goldmine
2h 03'
Regia: Todd Haynes
C'è una scena chiave in Velvet Goldmine. Il giornalista Arthur Stuart (Chistian Bale) ricorda i suoi vent'anni, quando seminascosto scovava una copertina di un disco in vinile e, nonostante lo sfottò degli amici, la portava a casa. Nella sua stanza la copertina è aperta lentamente, la grande foto della rockstar seminuda campeggia in primo piano. Poi il disco scivola fuori della custodia, finisce sul giradischi, che lentamente si aziona. La puntina del braccio cade con violenza sul disco, quel suono gracchiante è il segnale d'inizio della musica. Dietro questo semplice gesto, l'amore, la passione maniacale per quell'oggetto di culto che è stato il disco di vinile da quando è comparso per la prima volta, si nasconde buona parte dell'ultimo film di Todd Haynes, trentotto anni, americano, al suo terzo lungometraggio (Poison e Safe). Nostalgia per quegli anni, la prima metà dei settanta, per la nascita di un fenomeno musicale particolarissimo: il glam rock, cioè il rock affascinante, seduttivo poiché glam è il diminutivo di glamour (affascinante appunto).
Il rock era alla fine dei sessanta una cosa per pezzenti e i figli dei fiori non è che andassero ai concerti, vestiti con paillettes, o truccati pesantemente con chili di rimmel. I Roxy Music, col dandysmo estremo di Brian Eno e Brian Ferry, cambiarono completamente i canoni estetici di molti gruppi musicali e dei loro fan di tutto il mondo. Mettersi il trucco per l'esibizione sul palco significava anche manifestare chiaramente la propria ambiguità sessuale. Arthur (Christian Bale) è incaricato di scrivere un articolo sulla popstar inglese Brian Slade (Jonathan Rhys Meyers), mito musicale dei Seventies autore di una colossale truffa pubblicitaria, il suo falso omicidio durante un concerto, chiaro riferimento a Ziggy Stardust, alter-ego di David Bowie. Mentre la popstar americana Curt Wild (Ewan McGregor) fa il verso a Iggy Pop e un po' a Kurt Cobain. Sommerso da fiumi di eroina e cocaina, diventa l'amante di Brian, ma anche del giornalista Arthur. Ognuno di loro pensava, proprio come Brian Ferry, che un giorno avrebbe fatto qualcosa di eroico: "Pensavamo di cambiare il mondo ed invece abbiamo cambiato soltanto noi stessi".
Gli ideali, i sogni giovanili sono sempre i medesimi. Ricerca della verità, della propria identità attraverso la liberazione da ogni convenzione e vincolo sociale. In pochi anni, nel giro di un solo decennio tutti questi ideali sono, com'era prevedibile, svaniti, il mondo è cambiato ma in una direzione che non avevano previsto. Arthur, Brian e Curt hanno capito la lezione della vita, hanno compreso che gli eccessi dell'arte non durano per sempre, ma non rinnegano niente della loro gioventù, poiché i sogni spesso sono più belli della realtà. E così Arthur ha lasciato l'Inghilterra per l'America ed è diventato giornalista mentre Slade s'è riciclato nella nuova identità di un cantante alla moda.
Todd Haynes riesce benissimo a ricreare sullo schermo il fascino di quel periodo, affidandosi soprattutto al frastornamento cromatico, simile a quello di molti video-clip, mentre il kitsch spinto di costumi e make-up e le scenografie londinesi fanno il resto e rendono perfettamente l'appariscente contrasto con i grigi anni ottanta. E una parte importante ha la pietra verde smeraldo, almeno come suggestione, che passa di mano in mano ed appartenuta ad Oscar Wilde, che appare nelle prime scene da piccolo, tra i banchi di scuola. Ogni bambino rivela cosa vuole fare da grande. Oscar Wilde vuole diventare un idolo pop. È lui il profeta dell'estetismo e della diversità sessuale. Non potevano poi mancare i riferimenti alla factory walhoriana. Andy insieme a Marilyn Monroe appaiono seduti all'interno di un locale durante un concerto. La musica è affidata a Lou Reed con il suo "Satellites of love" e va davvero ascoltata a tutto volume com'è suggerito vivamente dopo i titoli di testa.
ewan mcgregor in questo film è stupefacente... aspettate, ma c'è qualkceh film in cui non è stupefacente?
solo che quando guardi ObiWan e Curt Wild ti viene naturae chiederti: MA SONO LA STESSA PERSONA? XD
è un attore superbo, un cantante fantastico e il mio nuovo mitoXD
cioè, guardatelo!:
Edited by ~°Leotorda°~ - 2/7/2008, 21:08