| Per la serie "Non ho un ca**o di meglio da fare che inventarmi 'ste storie strappapalleXD" vi presento questa... roba XD ke dovrei anche far leggere alla mia prof d italianoXD ma vabbhe^^
è cortissimaXD ve lo dicoXD
*La luce che ora mi manca*
Ehi tu! Sì, proprio tu che stai leggendo… Tu, sciocco umano, che veneri un Dio di cui non sai nulla. Che professi la sua esistenza e la sua onnipotenza, la sua figura senza corpo e senza tempo: apri i tuoi occhi ignoranti e guarda con me ciò che accadde in un’era che il tuo corpo mortale non può nemmeno sognarsi di figurare, in cui io ,Lucifero , ero davvero felice. Quando avevo in me tutta la luce che ora mi manca. Ma non era solo mia, no… Veniva anche da qualcun altro… da qualcos’altro… da un sentimento. Il sentimento. Quello più puro, il più bello. Esatto, stolto umano, è precisamente quello che stai pensando, quello che magari hai provato, quello che mi è stato rubato per essere donato a te, ai tuoi simili.
Quell’amore così bello… verso l’angelo più bello.
Apri gli occhi, umano, perché questa è la storia che le tue orecchie si rifiuteranno di sentire.
“Tu ed io… gli angeli più belli del Paradiso…”
Così mi disse. Belsat. Colui che ho sempre amato e colui che non smetterò mai di amare… La bellezza e la purezza raccolta in un corpo longilineo. La pelle chiara, del tipico colore di quella che ora gli umani chiamano… luna… I capelli… fili d’oro senza peso… Il viso, ciò che la tua mente limitata, umano, impossibilitata a vedere ciò che è davvero bello, non può neanche lontanamente figurarsi…
Un giorno mi disse con uno di quei sorrisi che mi illuminavano le giornate:
“ ‘Notte’! Questo dovrebbe essere il tuo nome!”
Io risi “Notte?”
“Sai… un anziano mi ha raccontato ciò che c’era prima che noi nascessimo… e ha detto che era tutto… Come il colore dei tuoi bei capelli… Nero… Buio… così lo ha chiamato… E quando siamo nati… è stata luce, come ora. E gli anziani distinsero i periodi chiamandoli “Giorno” e “Notte” … per cui io dovrei essere Giorno!” Disse entusiasta…
“E perché?” chiesi divertito.
“Perché non ci sarebbe stato se prima non fosse stata notte…”
Rimasi a fissarlo qualche attimo e poi mi sporsi e lo baciai… assaporai le sue labbra ancora una volta sorprendendomi per quanto il suo sapore cambiasse ad ogni bacio… Ci accarezzammo continuando a baciarci e facemmo l’amore… tante volte…
Tutto questo eravamo noi. Noi eravamo sogni, parole, sospiri, baci, carezze, luce, ombra, verità, intesa e tanto, tantissimo amore…
E’ straordinario quanto spesso l’origine di tutti i nostri dolori in realtà sia la cosa che ci manca di più quando non possiamo più averla.
Perché fu dal nostro amore che si creò tutto ciò che tu conosci. La potenza di tutto ciò che ci univa diede vita alla terra, ai pianeti, all’universo intero… E… alla tua infame stirpe, uomo.
Perché glielo donai, gli donai quell’universo, compreso il suo gioiello più bello, il mondo… Gli dissi che volevo che fosse lui a goderne, a godere dell’onore che quei piccoli umani gli avrebbero donato, dell’amore ulteriore che lo avrebbe ricoperto… Ma che non sarebbe mai stato pari al mio…
Ricordo che Belsat si voltò con le lacrime agli occhi di fronte alla bellezza che dal mio amore avevo creato, e mi abbracciò…. Sentivo il suo lieve respiro sul mio collo e lo strinsi, senza sapere che quello era solo l’inizio…
Ma il mio amore lentamente cambiava, stretto nel mio abbraccio… Dall’essere un dio, per voi umani divenne IL dio. Vi vezzeggiava, si divertiva a giocare coi vostri destini, ad osservarvi… E voi cominciaste a chiamarlo con questo nome… “Dio”… Ed egli cambiò… Trasferì il potere che aveva sul mondo anche in paradiso, cominciando a spadroneggiare secondo la sua volontà, sostenuto da coloro che con lui, poveri stolti, stringevano alleanze. Tutti volevano essere visti, su quel mondo perfetto, tutti volevano essere onorati almeno in parte come “angeli” , messaggeri del “Dio Creatore”…
Tanto che presero a chiamarlo Dio anche lì in paradiso, solo io continuavo a chiamarlo col suo nome, Belsat.
Egli cominciò a considerarsi veramente superiore agli altri… perché lui poteva esercitare il potere.
Ed io rimasi a guardare, in disparte. Sicuro che ogni volta, stufo di giocare, Belsat sarebbe tornato dal suo Lucifero… E tornò sempre… ma sempre più di rado… finchè…
“Hai portato un’umana. Qui.” Dissi stranamente calmo… Devo averla esaurita ora, tutta quella calma.
“E’ morta giovane, Lucifero. E bella. Sarei stato senza cuore se…”
“Non m’importa. Lei non dovrebbe essere qui. Questa cosa ti sta prendendo troppo, Belsat. Questo mondo… Devi essere più distaccato. Sono solo umani… e ti stanno facendo scordare quello che li ha creati”
“Cosa? Tu?” Fece con un’espressione scettica e superiore che non gli avevo mai visto…
“Non io. L’amore!” Mi scaldai appena… Ricordo… il suo volto…
“Poco importa allora. Perchè io amo quell’umana! E avrò un figlio da lei!”
…
Mai si era udito silenzio più assordante di quello che seguì.
…
“Belsat…”
“Non mi chiamo più a quel modo! Quello non è il mio nome! Belsat è finito!”
“Tu sarai PER SEMPRE Belsat! Il mio Belsat! Dio deve sparire! Dio non fa altro che peccare, di presunzione, di vanità. Ma non è ancora troppo tardi. Lascia, abbandona il potere di cui ti sei investito. Torna da me!”
I suoi occhi… fiamme incandescenti… “ Tu vuoi rubarmi il mio mondo! TU vuoi avere il potere! Tu vuoi sottrarmi ciò che amo! Vuoi vedermi infelice! “
“Sei accecato dalla rabbia e dalla paura! Il mondo che dici tanto di amare crollerà se verrà a mancare l’amore! Se mi odi tutto finirà. Senza ciò che l’ha creato-”
“Tu menti! Vattene! Io amo il mio mondo! Non crollerà mai! Tu vuoi rubarmelo! Vuoi uccidermi! Vattene!”
E gli altri angeli, vennero, e mi spedirono lontano dal paradiso… da lui…fino al luogo che più odiavo ed odio… la terra. Imprigionato sotto i piedi di voi uomini, che non capite quanto siete fortunati ad essere amati da lui…
E furono inventate storie, su serpenti, umani stolti e peccatori e Dio misericordioso. E voi le assimilaste, tutte, una ad una, dado le interpretazioni che può vi parevano… corrette. Ma in tutto questo di corretto c’è poco e niente.
E mi chiedi perché me la prendo con te, uomo? Perché ti odio tanto? Perché lotto ogni momento per progettare la tua fine?
Io non odio Belsat… Non posso. Io lo amo di tutto l’amore che mi ha sottratto per donarlo a te… E non potrei mai odiarlo…
E non si è accorto, il mio amore,che non mi ha privato di tutto, che con me ho portato un pezzo di lui, il pezzo che più lui ha odiato, dopo di me, ovviamente…
Il suo nome.
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Posted on 27/2/2006, 22:55
