Capitolo 1, Ritorno ad Hogwarts

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kyu black
view post Posted on 28/4/2006, 14:14




Capitolo 1 - Ritorno ad Hogwarts


Non aveva dormito molto quella notte...e la mattina si era dovuto svegliare presto per fare i bagagli, finalmente.
Per prima cosa fece una doccia, la sera prima si era buttato a letto così com’era perché non aveva proprio la forza per fare niente... o meglio nient’altro...
Incrociò suo cugino per le scale, sogghignò vedendo la sua reazione impaurita " Già, avrei dovuto minacciarlo prima!".
Scese informando gli zii che qualcuno sarebbe venuto a prenderlo quella mattina stessa, loro ne erano ben felici!
Mentre mangiava svogliatamente una fetta tostata fin troppo tostata, tornò con la mente alla sera prima, non riusciva ancora a crederci...gli veniva la pelle d’oca solo al pensiero di cos’era successo... in effetti non era stato niente male, a parte il fatto che all’inizio non era del tutto consenziente... insomma era colpa di Malfoy! Quei modi provocanti e raffinati e quel suo sguardo magnetico condizionavano chiunque...
-Oh! Harry!- esclamò stupita la zia - Cosa ti sei fatto lì!-
Il ragazzo buttò distrattamente l’occhio ai polsi " Eh, cavolo... e adesso che le dico?..." - Una... pianta... tossica!- tentò, beccandosi un’occhiataccia dall’arcigna donna
-Non mi risulta che le piante provochino effetti del genere!- insistette avvicinandosi sospettosa
-Petunia! Le piante normali no! Naturalmente!- ruggì zio Vernon.

Alle dieci e un quarto suonarono alla porta; gli zii erano in salotto, uno guardava la tv, l’altra faceva qualche fesseria all’uncinetto, Harry era di sopra a sistemare le ultime cose...
-Si?- chiese malamente il grasso Dudley aprendo e trovandosi di fronte una bella ragazzina con lunghi boccoli castani raccolti in una coda di cavallo, abbronzata, in top e minigonna arancioni, che si levò gli occhiali da sole sorridendo - Ciao! C’è Harry?-
Dudley deglutì - A.arriva...- rispose rimanendo lì come un fesso.
Dall’auto babbana parcheggiata nel viale scesero il padre di Hermione e un’altra ragazzina in pantaloncini di jeans e canotta azzurra, dai capelli rossi e dal viso costellato di lentiggini -‘Mione! Ginny! Ciao!-
-Ciao Harry! Come va?-
B-bene... wow come siete carine...- scherzò
Gli si avvicinò un uomo sulla quarantina dall’aspetto gentile -Ciao Harry, ci siamo già visti...-
-Buongiorno!- rispose affabile
-Vuoi una mano col baule?- chiese sorridendo mentre i Dursley osservavano di nascosto dalla finestra, dietro le piante di gerani.

Ben presto lasciarono quell’asfissiante casa, Harry ammirava le due ragazze che erano felici di trovarlo di buon umore, dopo quanto successo ... dopo Sirius...
Non accennarono all’accaduto; in breve si ritrovarono fuori città
-Allora Harry- attaccò Ginny -Non vedevi l’ora di lasciare quel posto vero?-
-Già, non mi ci trovo bene e non succede mai niente di interessante...- rispose con una perfetta aria annoiata
Hermione, dall'altro lato dell'auto, fece una faccia furba -Si si... Edwige è dalla tua poco interessante ragazza adesso?- chiese beffarda; lui sgranò gli occhi mentre Ginny si allungava verso di loro per vedere cos’avesse divertito tanto la grifondoro.
Harry divenne paonazzo quando con un gridolino la rossa gli saltò sulle gambe -Wow Harry!!! Chi te l’ha fatto questo?!- Non sapeva più dove guardare poverino, perfino il padre di Hermione sghignazzava dopo aver buttato l’occhio allo specchietto retrovisore, notando il succhiotto alla base del collo.
-Hem...s-si...Edwige è...- tentò invano di cambiare argomento
-Chi è? Come si chiama? Ha la nostra età? Strega o babbana? Viene a Hogwarts? Da quanto state insieme? Perché gli auror non si sono accorti di niente? DICCELOOO!-
-Calma Ginny... magari Harry ce lo racconterà più tardi...- intervenne l’amica a salvarlo da quell’asfissiante Weasley
-Hey! Guardate che sono stato giovane anch’io! E ho più esperienza di voi... a parte la magia...- intervenne il padre, credendo che non volessero parlare a causa sua
Hermione arrossì -Papà!!-
-Che hai da scandalizzarti cara? Come credi che ti abbiamo fatto io e la mamma? Non penserai che ti ha portato la cicogna...- i tre si misero a ridere mentre Hermione era sempre più imbarazzata.

Giunsero presto alla Tana dove l’intera famiglia Weasley li aspettava: Ron gli corse incontro ma fu sbattuto a terra dai gemelli che si fiondarono dal moretto infilandogli in tasca una lista con tutti i nuovi scherzi che avevano progettato
-Distribuisci!- disse Fred -Pubblicizza!- fece George schizzando via subito dopo -HARRY HA UN SUCCHIOTTO!!!- urlò tanto forte da far dileguare gli gnomi dall’ingresso, il ragazzo venne trascinato di peso in casa dove una miriade di teste rosse gli fu addosso
-Lasciatelo! Lasciatelo respirare!! Come stai Harry caro?... vieni, prendi una tazza di tè... e raccontami tutto-
Potter si girò indietro a guardare i compagni, i gemelli stavano facendo delle facce compassionevoli mentre gli altri tre salutavano ironicamente con la mano.
Ovviamente nessuno gli cavò fuori niente e si arresero alla frase -Ho già passato dei brutti momenti, sono sempre sorvegliato da qualcuno, lasciatemi un po’ di privacy...-

Il resto dell’estate passò in un lampo, tornata la sua civetta non faceva altro che azzuffarsi scherzosamente con Leo, ovviamente ci furono momenti tristi in cui la depressione per la perdita di Sirius si faceva sentire; lui non avrebbe voluto vederli trovandosi in quello stato, gli mancava ma doveva pensare anche a continuare per la sua strada.
Fu davvero penoso rivedere Remus, ma dopo aver pianto assieme la scomparsa dell’amico i due presero forza l’uno dall’altro.

Il giorno prima di partire per Hogwarts, Harry, Ginny, ‘Mione e Ron andarono assieme a Molly e Tonks a Diagon Alley per prendere il materiale scolastico.
La goffa auror accompagnò Harry alla Gringott, e nei sotterranei incontrarono nientemeno che Malfoy, impegnato a guardare il vuoto sotto di lui mentre la sua camera blindata era aperta e un paio di piccoli guardiani stavano dritti ai lati della porta.
Harry inserì la propria chiave entrando nel momento in cui il biondino alzò la testa; Tonks rimase a guardarlo tesa, mano alla bacchetta.
Un minuto e Harry uscì richiudendosi la porta alle spalle; la giovane auror stava parlando con...
"La signora Malfoy?"pensò; fece un passo verso di loro e poté udire la voce aggraziata ma tagliente della bellissima donna
- E così Ninfadora fai la guardia a Potter, sei auror da poco tempo... devono fidarsi un sacco vista la tua scarsa esperienza e la tua... sbadataggine - sorrise malevola sfilandole una leggera sciarpina dal collo.
Tonks non si scompose rispondendo quasi remissiva -Si, zia-.
Narcissa gliela rinfilò con calma guardando eloquentemente il dirupo al loro fianco e sussurrandole sottilmente minacciosa - Anche tu ti fidi in fretta...-
In un batter d'occhio i due Malfoy scivolarono via, silenziosi come il vento, senza aggiungere altro.

La mattina seguente Harry maledisse quella dannata sveglietta magica di Ron che non la piantava di romperti l’anima finchè non ti vedeva in piedi.
Naturalmente tra una cosa e l’altra arrivarono a King’s Cross in ritardo, pochi minuti prima della partenza del treno e, di corsa, caricarono i bagagl; non fecero in tempo a salire che si ritrovarono di fronte i due gorilla di Malfoy
- Di qui non passate stupidi!- gracchiò Goyle
- Ma guarda: una frase di oltre tre parole, e nessuna comprendeva ‘ok capo’! Togliti!- sbuffò Harry avendo udito già il primo fischio dell’Espresso.
Quegli scimmioni non accennavano a spostarsi così, mentre Ron inveiva contro di loro, il moretto agguantò Hermione per un braccio tirandola davanti a sé -Attenti ai germi della mezzosangue!- quelle teste vuote si scansarono di colpo e loro, come fulmini, s’infilarono nel vagone giusto prima che le porte venissero chiuse
-Che diavolo succede?- Sbottò il rosso aprendo per caso lo scompartimento di fianco e trovandoci Luna con la bacchetta in mano, Neville seduto appiccicato al sedile e Draco in piedi di fronte alla ragazza con un ghigno storico
-Che cazzo ci fai qui Malfoy!? Fuori subito! - ruggì
-Non prendo ordini da te Weasley e cavati dalle scatole! Cercati uno scompartimento ad...-
-Questo E’ il loro scompartimento Malfoy! Fuori!- soffiò Luna incredibilmente determinata e aggressiva, Draco le prese la bacchetta tirandola verso di sé...troppo verso di sé... i loro visi si sfiorarono...ma una mano da dietro il gruppetto afferrò il serpeverde per la veste trascinandolo via con furia; Ginny si voltò appena in tempo per vederli sparire nell’altro vagone.
Spingendo da parte Tiger e Goyle, i grifondoro gli andarono dietro ma il corridoio era già deserto -Oh cavolo...si saranno infilati da qualche parte...e adesso?-
-Calma ‘Mione! Harry è meglio di Malfoy con la magia! E’ un asso in difesa e quello stronzetto viziato non combina nulla senza i suoi leccapiedi!- sentenziò soddisfatto Ron tornando velocemente da Neville e Luna, che era particolarmente su di giri.

Intanto...
-Cosa stavi facendo eh? Perché Luna era così arrabbiata? Cos’hai fatto a Neville?-
Draco non lo degnò di uno sguardo sedendosi e puntando ostinatamente il paesaggio che scorreva oltre il vetro
-Mi ascolti?!- Harry si avvicinò sbuffando, lo stava considerando zero!
Prese posto di fronte a lui, cercando di calmarsi -Cos’è successo?- chiese gentile beccandosi uno sguardo gelido
-Che cazzo di domande fai? Ti ha dato di volta il cervello Potter? Li stavo infastidendo! Come al solito! E la Lunatica è parecchio lunatica se si parla di te!-
Harry strabuzzò gli occhi -Di me? Cos...-
-Era lì sola soletta con quel cretino di Paciok e io ho detto ‘ Potty dove lo metti? Gli fai le corna che neanche siete insieme?’ cose così...e poi perché diavolo devo darti spiegazioni!?- saltò in piedi come una molla -Faccio quello che mi pare Potter ficcatelo in quella testa liquefatta! E azzardati a mettermi ancora le mani addosso e vedrai!-
A quel punto anche Harry scattò in piedi - Tu lascia stare i miei amici! Non ne possiamo più delle tue spacconate da semidio!-
Draco lo afferrò per la gola sbattendolo contro il finestrino -Occhio al tono Potter...- gli sibilò a fior di labbra; senza pensarci Harry si protese in avanti ma il serpeverde mantenne una distanza di pochi millimetri tra le loro bocche, arretrando lentamente..
Il moretto lo guardò storto soffermandosi sulle labbra rosate del ragazzo, morbide, appena schiuse... il cuore cominciò a martellargli nel petto e, quando un ghigno perfido vi si disegnò, tornò alle sue iridi gelide
-Ecco perché mi hai trascinato qui...- sussurrò malizioso il biondino leccandogli un orecchio, Harry chiuse gli occhi sospirando e appoggiando le mani sui suoi fianchi -Sei incredibile Potter... maiale!- il grifondoro ci rimase di stucco appena la mano del serpeverde s’infranse sulla sua guancia in un sonoro schiaffone.
Draco sembrava davvero arrabbiato - Non riprovarci Potter o te ne farò pentire! E adesso fuori di qui se non vuoi che ti ci cacci a calci nel culo! ESCI!-
Harry, per metà incazzato e per metà incredulo, se la svignò tornando dai suoi amici.
-Ha-Harry...cosa ti ha fatto?- chiese Neville titubante
-Niente!- sbuffò
-Come niente? Guarda lì che guancia rossa...vi siete picchiati eh?... attento Harry, è un Prefetto...- lo ammonì Hermione accarezzandogli il viso
-Ed è un Malfoy! Non dimenticartelo!- aggiunse Ron in tono saccente.


Una volta a Hogwarts assistettero a una curiosa canzoncina del Cappello Parlante; durante lo smistamento il moretto si girò verso il tavolo serpeverde e si accorse che Draco lo stava osservando da un pò ma, appena l’aveva visto voltarsi, aveva ripreso a parlare coi suoi compagni di casa; per tutta la serata i loro sguardi non s’incrociarono più.
Harry era sempre molto confuso "Eh certo, cosa c’era da aspettarsi poi? Lo sapevo che l’aveva fatto solo per... che stronzo!...Pezzo di merda... lo sapevo, lo sapevo... e poi cosa m’importa? Dannazione quello è Malfoy! Ok ci sono stato, ma era inevitabile...l’avrebbe fatto comunque... quanto lo odio! Ma porca miseria, se devo star qui a farmi dei problemi per lui... che vada al diavolo!"
-HARRY!!!- urlò Ron richiamando l’attenzione di tutta la sala grande, il ragazzo quasi balzò in piedi rispondendo agitato -Cosa! Cosa c’è?-
-Stai bene? Era come se non fossi presente!...Harry non hai una bella cera, forse è meglio se vai in infermeria...- continuò l’amico
"Ma che cavolo...sono stanco di essere trattato come un moribondo!" -Che diavolo urli? Vuoi farmi venire un infarto? Vacci tu in infermeria!- buttò il tovagliolo sul tavolo alzandosi di scatto e filando fuori rabbioso...ormai era al sicuro, sarebbe bastato chiudere la porta e avrebbe lasciato quella Sala piena di ficcanaso...ma una voce lo richiamò indietro
-Signor Potter...mi segua nel mio ufficio per favore-
Silente si alzò congedandosi educatamente dal resto dei commensali mentre Harry fu costretto a ripercorrere la Sala per arrivare a una porticina sul lato opposto, aveva gli occhi di tutti addosso, e specie uno sguardo si sentiva piantato nella schiena, quello di Piton! Entrati il preside lo fece accomodare -Allora Harry, va tutto bene?- domandò cortesemente
-No! Mi butterei dalla torre di astronomia!- soffiò il ragazzo in risposta, per poi abbassare lo sguardo -M-mi scusi... è che chiunque mi chiede come sto come se...-
-Hai passato momenti difficili Harry, e ne stai passando, se ne rendono conto tutti di questo... la cicatrice come va?-
Harry tornò a guardarlo scocciato -Non è per quello che ho risposto male a Ron! Lui ha fatto troppa scena, ero solo soprappensiero e ha urlato come un matto, e poi se sono di cattivo umore non è sempre e solo colpa di Voldemort!-
Silente sorrise -In effetti sei così speciale Harry che spesso dimentichiamo che sei un comune ragazzino di sedici anni...-
Harry era stanco di parlare di sé, si parlava sempre e solo di lui!
- Chi sarà il professore di Difesa? Non ce l’ha presentato...-
-Si, lo so, è che non è ancora arrivata... l'insegnante è stata mandata dal Ministero e, come solitamente accade, è in ritardo... credo che sarà qui per la fine della cena. Speravo che la vedessi, perciò non puoi rintanarti nel tuo dormitorio...-
-Oh noo, un’altra inviata dal Ministero... non sarà mica come la Umbridge vero?- chiese disperato, notando il sorrisetto incognita del mago
-La vedrai Harry, nel frattempo torniamo a mangiare...come dessert mi hanno detto che sono state preparate panna e fragole... e voglio assicurarmi che Severus le assaggi...potrebbe ‘addolcire’ il suo carattere...- concluse ridendosela sotto i baffi.

Quando Harry riprese posto si scusò coi suoi compagni -Mi spiace... Ron sono solo un po’ stanco e oggi...-
-Si Harry ho capito, trovarsi di fronte Malfoy è un trauma anche per noi!- lo liquidò lanciandosi sul il dolce, il ragazzo sorrise nel vedere la sua faccia sbafata di panna mentre Hermione lo osservava come se si trattasse di un marziano con la peste.
Neanche dieci minuti dopo qualcuno bussò alla grande porta di legno, Silente si alzò in piedi richiamando l’attenzione degli alunni -Ragazzi, è arrivata dal Ministero della Magia la vostra nuova insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, desidero che diate un caloroso benvenuto alla signorina Adelaide Crispin!-.
Il tavolo dei serpeverde era in fermento, per loro un’altra inviata dal Ministero era una manna dal cielo, mentre in quello grifondoro spuntarono musi lunghi da un attimo all’altro
-Beh, ‘signorina’... magari è una bella ragazza!- disse Seamus incoraggiante
-Si, magari!- ribattè Colin sarcastico.
Le porte si aprirono e sulla soglia apparve una donna stupenda; avanzò leggiadra sotto gli sguardi basiti di tutti, era alta, giovane, dai lunghi e fluenti boccoli dorati, lunghe ciglia, occhi colore del mare, fisico mozzafiato in un aderente veste nera lunga fino a metà coscia nella parte anteriore e fino ai piedi dietro.
L’intera sala trattenne il respiro al suo passaggio e la magnifica strega si fermò a pochi passi dal tavolo degli insegnanti, dove i professori la guardavano sbalorditi e Silente sorrideva compiaciuto tentando inutilmente di nasconderlo; la donna stava guardando, da quando era entrata e in maniera piuttosto insistente, l’avevano notato tutti, il professor Piton dritto negli occhi, il quale era a dir poco sconcertato...
-Beh? Non mi dai un bacio Severus?- squillò lei appena ebbe raggiunto il tavolo, allungandosi in avanti.
Piton era raggelato; Neville fu costretto a sedersi...
Silente si schiarì la voce -Adelaide non mi sembra il caso...-
La donna strizzò l’occhio al tetro professore, che stava stringendo i denti reprimendo la rabbia ed era sbiancato ancor più del solito; in genere solo Potter gli faceva quell’effetto...
-Allora... vedo tanti bei maschietti... ci dev’essere stata una contro tendenza gravitazionale qui nell’ultimo minuto...-
la Mc Granitt sibilò -Adelaide! Per favore!-
-Si Minerva? Stavo solo dimostrando quanto possono essere efficaci le più antiche arti oscure conosciute e non... vero Severus?-
Piton strinse spasmodicamente la forchetta trattenendosi dal lanciargliela contro.
-Dovreste stare più attenti in futuro ragazzi: l’apparenza sempre illude...e spesso uccide!- affermò.
Con un gesto raffinato della bacchetta una nuvola di fumo nero l’avvolse completamente, quando la densa foschia si diradò di fronte agli alunni si trovava una vecchia, tappa sul metro e venti, brutta e tonda...non che fosse troppo grassa ma ¾ della ciccia molle della Umbridge c’erano! Così come gli occhiali spessi da talpa e strani pendenti attaccati ad ancor più inverosimili collane.
-...ora facciamo... un applauso di benvenuto alla nuova professoressa...-
-Lasciali stare Albus, non vedi che sono traumatizzati?- sorrise la vecchia prendendo posto
-Non so se li hai traumatizzati prima o dopo che hanno visto come sei davvero!- sibilò Piton
-E tu perché sei qui invece di essere fuggito in Islanda?- lo punzecchiò la strega
-...speravo in una tua tipica entrata devastante con fulmini e saette... peccato...- replicò lui
La strega gli diede una leggera gomitata - Ma va là Severus! ‘Peccato’, tsk!-
Non che gli studenti non avessero più fame...ma lo stomaco si era chiuso praticamente a tutti dopo quel trambusto...


Edited by kyu black - 10/8/2007, 22:11
 
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