Capitolo 127, 'Malandrini' 2)

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kyu black
view post Posted on 30/4/2006, 09:27




Capitolo 127 - 'Malandrini' 2)

Un ragazzo dai capelli rossi, scompigliati, che gli coprivano la fronte, farfugliò nel sonno scalciando leggermente con un piede le fastidiose coperte che gli si erano aggrovigliate attorno alle caviglie…
Strofinò stancamente la guancia su di una superficie morbida e confortevole, sospirando appena mentre due occhi scuri lo osservavano in un misto di antipatia e divertimento..
Ecco! come al solito lei era l’unica ad essere rimasta sveglia e adesso guardava i due furbacchioni farsi una bella dormita!
Con l’indice della mano sinistra attorcigliò una ciocca corvina attorno al polpastrello, giocherellandoci maliziosamente…
Ciò che aveva fatto era riprovevole oltre ogni limite! Ma segretamente la vipera sogghignava al pensiero di come avrebbe potuto sfruttare quella pericolosa situazione contro di loro.
Li avrebbe avuti in pugno entrambi! Forse il più difficile da controllare sarebbe stato Seamus, ma Lenticchia di certo non desiderava che in giro si raccontasse di come e dove avesse baciato il compagno mentre era sotto l’effetto ‘magico’ di bottiglie di burrobirra tracannate durante la festa.
Era pur vero però che anche i due grifondoro avrebbero potuto metterla nei guai se avessero voluto, ma come si poteva credere alla parola di uno scemo che tentava da mesi di farle una corte spudorata? Nemmeno Weasley era molto credibile, ma di lui non c’era minimamente da preoccuparsi, come già detto si sarebbe tagliato un braccio piuttosto che ammettere di aver passato la serata assieme a lei: Pansy Parkinson, la serpeverde più odiata del castello!
Indifferente privò entrambi delle misere coperte che avevano appoggiate addosso, li lasciò nudi come vermi mentre lei, perfida, si copriva per bene raggomitolandosi tra tanti, soffici guanciali!



Cos’aveva fatto per meritarsi quello?
Perché Piton doveva starsene appostato come un pipistrello fuori dal ritratto della Signora Grassa ad aspettare lui? Perché di domenica mattina?
E perché doveva afferrarlo e trascinarslo via dopo aver tolto dieci punti a lui e a Chris solo perché avevano parlato a voce alta sul pianerottolo delle scale?
Il professore lo portò nel proprio studio, chiuse la porta e lo fece indietreggiare finchè Harry non si ritovò con un piede nel camino.
-Ora, che lei lo voglia o no, andremo a casa del suo adorato Black! Sono stufo di sentire il fiato del preside sul collo!- sbottò lanciandogli contro una manciata di polvere che lo fece starnutire.

Scrollandosi di dosso la fuliggine, Harry fece appena in tempo ad uscire dal focolare spento prima che vi apparisse Piton, tossicchiando nervosamente.
Guardandosi attorno con una crescente nostalgia Potter avvertì la mancanza di qualcosa…
Quel qualcosa era la voce…o la confusione… o la presenza stessa di Sirius…
Rabbrividì quando un fruscio accanto a lui gli ricordò che il suo odiato professore di pozioni era anch’egli in quella stanza.
Non vi erano altri rumori… erano soli.. e questa consapevolezza lo mise in allarme…
Avvertì una furtiva occhiata alle sue spalle ma quando si voltò l’uomo era girato nella direzione opposta.
-Cominci Potter!- ordinò Severus, che ne aveva già abbastanza di quella casa!
L’abitazione non era neanche tanto male.. ma l’odore risultava insopportabile!
Odore di vecchio misto a quello irritante di Black! Lui aveva uno schifoso, orripilante profumo che, anche se si sentiva appena, ogni volta era capace di dargli la nausea!
Innervosito estrasse la bacchetta e fece qualche passo verso le scale che conducevano ai piani superiori –Si vuol dare una mossa?- soffiò notando con fastidio che il ragazzo lo fissava immobile.
-Dobbiamo.. cercare di sopra?- chiese un po’ maldestro il giovane, distratto da un soprabito appeso nell’ingresso.
La voce untuosa dell’insegnante fu l’equivalente delle unghie che grattano sulla lavagna –Secondo lei, se lo sapessi, saremmo qui a perder tempo signor Potter?!-
Sospirando il grifondoro lo seguì..ci misero diverso tempo a perlustrare ogni camera; Harry aveva intuito che l’unico modo per scovare un incantesimo in serpentese era continuare a parlare quella lingua mentre si spostava qui e la.
Una sinistra sensazione gli veniva costantemente trasmessa dall’uomo che, strisciando dietro di lui come uno spettro, sembrava studiarlo…
Acoltava avido le sue parole e seguiva con gli occhi le sue labbra mettendolo in una situazione di palese disagio.
Il moretto si fermò davanti alla porta della stanza da letto di Sirius…non era sicuro di voler entrare..non voleva dare a Piton l’occasione di sottolineare quanto fosse patetico, se avesse lasciato cadere quelle lacrime che gli appannavano la vista…
Severus attese incrociando le braccia seccato.
Perché diavolo doveva fare tanti sentimentalismi? Per un idiota come Black poi!
Osservò la schiena immobile del giovane finchè, spazientito non vi si accostò allungando un braccio aoltre il suo e stringendo le dita attorno alla maniglia, abbassandola.
Dovette dargli una leggera spinta d’incoraggiamento per farlo entrare…
Harry trattenne il fiato nel vedere come quella camera non sembrasse abbandonata…
Appariva viva e la sensazione che Sirius l’avesse lasciata da pochi minuti gonfiò il suo cuore di una falsa, velenosa felicità…
Avrebbe fatto in fretta, sarebbe uscito subito di li! Per il suo bene!
Invece perse tempo e, camminando avanti e indietro, sussurrò in quella strana lingua parole dirette al suo padrino…come se lui potesse sentirlo..come se potesse ascoltare le sue scuse…
Le dita del ragazzo tracciavano i contorni di ogni cosa…voleva memorizzare ogni forma finchè ancora rimaneva traccia di lui nell’aria…
Sapeva che non sarebbe durato per sempre…
A quel punto Severus avvertì come la sensazione di essere di troppo!
Si girò furioso verso Potter che toccava ed esplorava… e bisbigliava sibili sinistri con una delicatezza che avrebbe fatto rivoltare lo stomaco a chiunque!
“Piantala maledetto ragazzino!” –Lei e le sue turbe mentali!- soffiò senza volere
-Come?- si riscosse il moro, che aveva solamente capito che il professore si era rivolto a lui, tanto era distratto.
S guardarono di traverso per un po’, poi il mago gli voltò le spalle indispettito, affermando –Sono stanco di questa stupida scena!-
Uscendo sbattè la porta alle sue spalle, la voce dal corridoio arrivò leggermente soffocata –Veda di sbrigarsi!!!-

Tornando di sotto disgustato Piton occhieggiò il salotto..
Sulle pareti c’erano i segni recenti di incantesimi scagliati per asportare diversi quadri… solo il grande arazzo dei Black era ancora intatto…
Una pesante cornice intagliata sottolineava il prestigio che un tempo quella famiglia aveva posseduto.
Un’espressione sdegnata si disegnò sul suo volto alla vista di alcuni tra quei nomi…
Sollevando una mano tracciò coi polpastrelli un fragile ricciolo dorato che univa una donna e un uomo.. la loro data di decesso era la stessa e risaliva a più di settant’anni prima…
Con la fronte aggrottata e lo sguardo per un momento perso nel contrasto di colori tra il metallo e lo scuro velluto, l’uomo si fermò di respirare ascoltando un rumore alle sue spalle…
-Ha già terminato di omaggiare il defunto Black con le sue stupidaggini?- lo attaccò
Harry strinse i pugni, brontolando in serpentese, in modo che non lo capisse…
Sobbalzò quando, con un lieve cigolio, un tassello della parete scattò in fuori.
Il grifondoro andò in ginocchio sul divano e si allungò per afferrarlo.. lo tirò e non successe niente…
-Ma perché non vuole…- stava dicendo, quando una mano più grande e fredda della sua vi si posò sopra spingendolo all’interno.
Il mattoncino rivelò una specie di pozzanghera d’acqua che affiorò dal pavimento..sotto di essa c’era come un pozzo nero ed entrambi si avvicinarono a guardare.
-Prima lei!- soffiò Severus, agguantando il ragazzo e piazzandoglielo sopra.
Per Harry fu come cadere all’interno del pensatoio… solo che qui non riusciva a vedere niente..non capiva in che tipo di luogo si trovasse…e la cosa peggiore era che il mutismo che lo circondava lo faceva sentire pericolosamente inghiottito nel nulla.
Sentì una specie di fischio quando l’uomo piombò accanto a lui
–Lumos- Piton si guardò intorno…la luce veniva come assorbita nello spazio circostante…
Tese un braccio e non arrivò a toccare la parete…
Guardandolo il moretto fece un passo nel buio ma l’altro lo trattenne –Non si allontani- sibilò serio.
-Come facciamo a trovare qualcosa che è stata nascosta qui giù allora?- sbuffò il giovane, impaziente di arrivare finalmente a capo di quel piccolo enigma.
Rimasero in silenzio per un po’ finchè, entrambi concentrati su ciò che dovevano trovare, un rumore di pergamena srotolata indicò un punto preciso dietro le spalle di Severus.
Il mago si voltò per afferrarlo ma la mano di Harry fu più rapida e passando sotto la sua glielo sottrasse.
-Torniamo su- affermò con decisione il grifondoro guardandolo in modo insolito.

Piton non si preoccupò del suo atteggiamento, indifferente attese che l’altro gli desse un’occhiata per primo e non fece fatica ad immaginare perché Potter avesse una tale, inebetita espressione sul viso.
Quel documento era di suo padre.
Miliadi di pensieri affollarono la mente del bambino sopravvissuto…perchè qualcuno aveva voluto occultare quell’oggetto’ Cosa poteva esserci scritto di così importante?
In maniera frettolosa strinse il sigillo che lo chiudeva con l’intento di spezzarlo…

Non ci mise molto a leggerla… erano si e no una decina di righe…
Accasciato sul divano prese la testa tra le mani sospirando in modo stanco
Ora era Piton a leggere il rapporto..non riuscì a trattenere un ghigno nell’apprendere che James aveva formalmente denunciato Remus, sul quale aveva ottenuto prove sufficienti per affermare che non fosse dalla loro parte…
Remus J Lupin era un traditore…


L’abito nero della donna frusciò contro i gradini di pietra mentre lei, silenziosa, saliva verso la scuola.
Il cappuccio del mantello da viaggio era elegantemente drappeggiato sulle spalle e un’acconciatura, per niente severa come quella della professoressa Mc Granitt, le appuntava i capelli dietro la nuca lasciando però molte ciocche libere attorno al viso e dietro al collo.
Varcando la soglia della Sala Grande dovette richiamare Gazza, il custode, per avere un po’ di considerazione… questi era rimasto imbambolato a fissarla in un modo stupido che la irritò da subito.
Le sue labbra si strinsero e le palpebre si assottigliarono vistosamente contribuendo a rendere il suo sguardo ancora più truce di quanto già, naturalmente, non fosse.
Molti studenti ridacchiarono ma non osarono farlo troppo forte..quell’aria da regina che la strega ostentava con tanta sfacciataggine imponeva una certa cautela…
Era pur sempre la consorte di Lucius Malfoy, uno degli uomini più subdolamente legati alla politica di tutto il Regno Unito…e, non dimentichiamoci, mangiamorte a tempo perso…
Perciò scontrarsi con le ire della donna, parente della sua più famosa sorella pazza: Bellatrix Lestrange, non era da considerarsi una scelta molto intelligente…
Per prima cosa Narcissa Malfoy chiese di Severus Piton
Si indispettì quando la informarono che l’uomo non si trovava all’interno di Hogwarts.
Invece di tenere d’occhio suo figlio, lui se ne andava, con tutta probabilità, a spasso per Hogsmade riservandosi il diritto di passare a trovare la sua cara amichetta Rosmerta, che oltretutto lei non poteva sopportare!
Una donna rozza e volgare come lei! Cosa ci trovava Severus in quella!?
Che diamine poteva avere di tanto interessante una sciocca barista chiacchierona? Non era nemmeno bella a suo avviso! Non era per niente femminile, la sua pelle era rovinata e i suoi capelli.. oddio, meglio non pensarci! Possedeva un’insopportabile voce da gallina e non faceva altro che creare confusione e scompiglio ovunque mettesse piede!
Non la sopportava! E mai l’avrebbe sopportata! E si vergognava per l’amico del fatto che lui la frequentasse da anni ormai…beh, comunque non c’era verso di riuscire ad ammogliare quel mago! Piton era impossibile e nessuno all’infuori di Lucius, ovviamente, era capace di stargli accanto per tre giorni di fila!
Già…quel traditore di suo marito! Che si trascinava un’infatuazione per il compagno più piccolo dai tempi della scuola!
Regalando un’occhiata carica di veleno alla porta dello studio del professore, nei sotterranei, raggiunse speditamente la Sala Comune dei serpeverde, alla quale bussò con composta impazienza.
Draco stava uscendo dal dormitorio in quel momento.. s’irrigidì nel vederla li, ma come se niente fosse continuò a scendere le scale salutandola con un leggero tono distaccato.
Il ragazzo evitò di spostare intorno lo sguardo, anche se sentiva gli occhi di tutti addosso; era insolito che un genitore andasse a trovare il figlio in una maniera così informale a meno che non si trattasse di qualcosa di importante.. lui comunque decise che li avrebbe ignorati; i suoi amici potevano spettegolare quanto volevano e continuare a fissarli come stavano facendo, tanto, da perfetti purosangue altolocati quali erano, i due Malfoy lasciavano che le curiose occhiate scivolassero loro addosso senza minimamente scomporsi.
-Possiamo parlare Draco?- domandò la strega puntando l’entrata per i dormitori.
-Certo madre, usciamo- propose invece il serpeverde, invitandola a seguirlo.
Non dovevano andare nella sua stanza! Non aveva avuto il tempo di mettere via tutti quegli oggetti che non gli appartenevano e che erano invece di un certo grifondoro…
Anche senza contare il fatto che Narcissa era sempre stata gelosa delle presunte fidanzatine dell’erede, bisognava ricordare che si era schierata dalla parte di Voldemort e già solo il sospetto si una possibile relazione tra il figlio e Poter poteva renderla perfida…
La donna non disse nulla e seguì il ragazzo.. probabilmente aveva tutte le sue cose in disordine…
Alle volte si meravigliava che Draco si presentasse in maniera tanto impeccabile.. forse aveva preso da suo padre…
Lei, non faceva fatica ad ammetterlo, era molto più confusionaria.

L’aria tiepida del giardino era piacevole..
Meno piacevole, per Malfoy, fu l’incontro con l’odiato tassorosso che stava raccogliendo alcuni muschi cresciuti tra le pietre dei gradini.
Chris era chinato ai piedi delle scale e si spostò gentilmente quando, alzando gli occhi, si accorse della donna che lo guardava dall’alto in basso con aria arcigna
–Salve! Mi scusi- disse con eccessiva familiarità, inserendo alcuni peletti verdi all’interno del vasetto in cui li stava raccogliendo.
Il biondino, che quel suo modo di fare non lo reggeva per niente, soffiò –Non rivolgerti a mia madre con quel tono, mezzosangue!-
Che aveva fatto adesso? L’aveva solo salutata.. e si era scusato oltretutto!
-…pensa al tuo di modo; i purosangue dovrebbeo essere un esempio di educazione invece- borbottò il tassorosso abbassando lo sguardo su ciò che stava facendo.
Narcissa arricciò le labbra, stizzita, non accettava lezioni di comportamento da nessuno! Men che meno da un individuo insignificante come quello!
Con la punta della scarpa, che scivolò dispettosa oltre il bordo della veste, fece rotolare via il vasetto che disperse il suo contenuto in mezzo all’erba…
Alzando gli occhi in quelli della donna il ragazzino non vi vide nessuna intenzione di negare ciò che aveva appena fatto…
Anzi…
-Vedi di imparare qual è il tuo posto piccolo sfrontato, e fallo in fretta! O farò in modo di rimediare io stessa al problema!- sibilò soave, stirando un sorrisetto cattivo –Chiaro tesoro?-
Con un’ultima occhiata malefica Narcissa lo oltrepassò impettita, ignorando il brontolio del figlio, che infierì sull’altro calciando lontano il vaso e gettando all’aria ciò che rimaneva sul fondo.
Per Chris fu tremendamente ingiosto tutto ciò… con il viso paonazzo ricominciò a recuperare il proprio lavoro cercando al suolo i fragili filamenti che aveva raccolto con cura…tentò inutilmente di scacciare pensieri negativi su quei due…

-Draco..sai per caso dov’è Severus?- domandò la strega con indifferenza, passeggiando verso il lago.
-No…perché, è successo qualcosa?- rispose il biondino con una ounta d’apprensione.
-Non preoccuparti, non è accaduto nulla…- disse Narcissa facendo una piccola smorfia nel pensare a quella villana di Rosmerta!
-Volevo solo portargli le bambine per un po’… mi fido più a lasciarle con lui piuttosto che a casa con Lucius, come ora- spiegò notando nell’epressione del figlio un’ombra di gelosia.
-Tuo padre si fa abbindolare più facilmente di quanto credi Draco…anche da te- affermò sorniona, non riuscendo ad impedire ai suoi occhi di brillare un momento mentre ricordava suo marito scendere a spiare il neonato di nascosto, quando gli elfi domestici si ammazzavano per addormentarlo..
La cosa più inquietante, per il ragazzo, non era il fatto che sua madre, ogni tanto, gli raccontasse certe cose riguardanti Lucius…come la sua particolare relazione con Severus, quanto vederla quasi… innamorata…
Erano talmente distaccati in pubblico che quasi pareva non si conoscessero…molti affermavano che quello era stato a suo tempo il matrimonio più pianificato del secolo, una vera e propria unione di convenienza tra la casata dei Black e quella dei ricchi Malfoy.
-A cosa pensi?- lo interruppe la donna, vedendolo distratto.
-A niente- si difese subito il serpeverde, infilando le mani in tasca
Ci fu un momento di silenzio che sottolineò la calma piatta del vento, poi Narcissa cominciò seria –Allora, cosa mi racconti?...le risposte alle mie lettere non sono state molto soddisfacenti sai?-
Malfoy aggrottò la fronte, sapeva benissimo dove voleva andare a parare ma lui non voleva minimamente discutere di ‘quello’!
-Il professor Vitius mi ha messo in punizione due giorni fa..- sibilò rancoroso, deciso a parlare di scuola.
Lei però inarcò un sopracciglio, arrabbiata, la stava prendendo in giro?!
-L’altra cosa Draco!- sbottò non più tollerante
Il biondino ci rimase male… dov’era finita la donna dolce che aveva avuto di fronte fino a un attimo prima? Perché adesso lo attaccava così?
Allo sguardo perplesso del figlio la strega soffiò –E’ una questione molto seria Draco, forse tu non ti rendi nemmeno conto di quento lo sia!..Tuo padre ne verrà al corrente prima o poi! E, per nostra sfortuna, anche il resto del mondo magico lo saprà!...Non o se hai notato che la stampa rincorre sempre ogni notizia riguardante ‘il bambino sopravvissuto’! Basta un niente! Basta anche solo un sospetto per farti finire male!- lo sgridò nascondendo la preoccupazione dietro una maschera di rigida severità.
Suonava quasi come una minaccia..
Il cuore del ragazzo mancò un battito e il suo viso sbiancò…forse Narcissa aveva qualcosa in mente? Di sicuro non era andata li a chiacchierare riguardo certi particolari di quella relazione clandestina…allora che c’era venuta a fare? Probabilmente voleva proporgli un piano..forse intendeva stroncare personalmente questa cosa… in ogni caso non credeva affatto che fosse li per offrirgli il suo aiuto!
Irrequieto le sedette accanto, tenne gli occhi puntati verso la foresta oscura con l’aria di chi ha tutto sotto controllo..
Uno dei peggiori errori da fare in presenza di sua madre era dimostrarsi insicuri e deboli!
Ma perché? Perché doveva minacciarlo così se non aveva detto niente?
Non lo ascoltava mai!...non he lui, prima di ora, avesse avuto molto da dire, però non potevano, lei e il marito, considerare ogni sua frase, ogni suo gesto, come un atto sovversivo!
Trattenne la rabbia voltandosi dall’altra parte..lui desiderava partecipare alle loro discussioni come un adulto, voleva essere considerato più che la copia incompleta di Lucius..e voleva che sua madre la smettesse di interessarsi in maniera così meschina dei fatti suoi!!
All’improvviso sentì la voglia di alzarsi e mettersi a correre… era come se si fosse appena accorto di essere stato chiuso in gabbia fino a quel momento…
Cos’era questa voglia di fuggire che lo assaliva? Perché proprio adesso?
Narcissa sospirò vedendo per un attimo nel figlio se stessa.. giovane, viziata, contestatrice eppure sempre legata all’ambiente perverso in cui era nata…
Al mondo magico appariva un’impeccabile, ricca, rispettabile purosangue…entro le mura di casa invece era sempre stata una specie di tarantola…punzecchiava tutti quanti..era persino riuscita a prenderle dal padre, che non aveva nemmeno mai toccato quella traditrice di sua sorella Andromeda quando aveva sposato il babbano Tonks.
Non aveva idea di come si comportasse Lucius in casa propria… però sperava vivamente che suo figlio somigliasse molto più a lui…
Se Draco era come lei…questo non era nemmeno l’inizio…
Altri rimproveri sarebbero venuti e, molto probabilmente, avrebbe dovuto sfoderare tutta la sua rigidità con il ragazzo…
-Madre non voglio darti pensieri- sussurrò conciliante il serpeverde, sfiorandole una mano per attirare la sua attenzione.
Narcissa quel gesto non se lo aspettava e rimase interdetta…sorrise poi, suo figlio era proprio un eccellente diplomatico…
Il sorriso divenne una leggera risata…
Malfoy non capì se quello fosse un buon segno oppure no..
In ogni caso vennero interrotti dall’arrivo di due persone… le ultime due persone che avrebbero dovuto farsi vive in quel momento!
Piton stava sgridando sottovoce il moretto e si accorse troppo tardi della presenza della donna, che gli dava le spalle ma l’aveva sentito perfettamente.
Harry intanto, accanto a lui, si fermò di colpo, il viso rosso come se avesse pianto, arrabbiato…
-Ciao Severus, è questa l’ora di arrivare?- domandò fintamente cordiale la donna, alzandosi in piedi e guardando il mago dritto negli occhi.
Rimase a fissarlo finchè Piton non spiegò perché lui e Potter fossero rientrati solo a orario di cena dalla foresta oscura…
-Ho il compito di infliggere punizioni Narissa, dovresti saperlo. E’ un mio dovere…e un mio diritto!- rispose, per niente turbato dal tentativo della strega di leggergli la mente.
-Visto che sei qui..- ricominciò lei -..puoi dire tu a Draco che non ci si rivolge sgarbatamente alla propria madre?-
Il suo piano di distrarre entrambi funzionò alla perfezione..
Severus inchiodò gli occhi del biondo ai suoi il tempo necessario.. stava per aprir bocca e prendere le difese della donna quando si voltò di scatto…
Narcissa si era avvicinata a Potter, che se ne stava immobile a pugni serrati, lo sguardo rivolto altrove.
-La punizione è stata piacevole?- lo interpellò tagliente, lui non le rispose.
Facendo un lento giro del ragazzo gli si mise di fronte..il volto del grifondoro denotava che stesse stoicamente soffrendo per qualcosa…
La consapevolezza di avere davanti un adolescente in difficoltà la mise di buon umore…soltanto che appena si azzardò a fare anche il minimo, malvagio pensiero su di lui l’immagine di un Draco di appena sette anni, che si scioglieva in lacrime e singhiozzi disperati, le balzò alla mente e il suo sorrisetto di scherno svanì.
-Ti ha fatto qualcosa?- chiese gelida come il ghiaccio, allungando una mano sottile a scostargli i capelli dalla guancia.
Piton strinse la bacchetta nella tasca, Malfoy provò di nuovo un’inspiegabile gelosia, più che una logica inquietudine…
-No!- fu la dura affermazione del moretto; fece un piccolo scatto con il capo, non voleva che lei lo toccasse! Con un solo sguardo le trasmise tutto il suo odio e il suo disprezzo…
Narcissa quasi s’infiammò di fronte ad una tale sfida, ma qualcosa nell’occhiata del ragazzo le aveva trasmesso un piccolo barlume di desiderio..il desiderio di un po’ di tenero contatto fisico…
Per Harry quella restava comunque una madre…e lui sentiva, come aveva sempre fatto, una gran mancanza della sua…
In ogni caso restò rigido e gli occhi blu della donna, dello stesso maledetto colore di quelli di Sirius, si socchiusero spostandosi sull’insegnante come se al momento lei non ritenesse Potter una minaccia sufficiente…
 
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°LauraDumb°
view post Posted on 30/4/2006, 16:24





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Edited by kyu black - 2/5/2006, 22:15
 
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