Capitolo 128, 'Malandrini' 3)

« Older   Newer »
  Share  
kyu black
view post Posted on 2/5/2006, 21:09




Capitolo 128 - 'Malandrini' 3)

-Può vederlo da sé Potter!- ribadì il professore, cercando altezzosamente con lo sguardo il consenso del preside, che appariva indeciso sul da farsi e restava in un angolo a riflettere.
Fu Harry a richiamarlo tra loro –Lei non crede che Remus possa essere stato dalla Sua parte, vero?- la nota decisa della sua domanda faceva intendere la stessa più come un’affermazione...
Gli occhi azzurrini di Silente lo scrutarono con attenzione
-Dobbiamo andarci cauti..ciò che vogliamo credere molto spesso ci appanna la vista su ciò che realmente accade…-
Il silenzio si espanse…
Piton aveva una tremenda aria soddisfatta che non mostrava al vecchio, rimanendo voltato di spalle rispetto a lui.. ma il ragazzo aveva una piena e nitida visuale del suo ghigno
-Io non penso che Lupin abbia agito contro i nostri interessi e, specialmente, contro i suoi amici..- sottolineò fissando la schiena di Severus, come se in realtà anch’egli potesse scorgere il suo sadico divertimento -..ma vedi, proprio perché sono portato a credere questo… ho bisogno di soffermarmi maggiormente su alcuni particolari…- spiegò.
Il grifondoro la prese male e tornò a guardare ostinato i vasetti colorati che affollavano le mensole dello studio…
Albus capì subito che il giovane ce l’aveva con lui..ma non potè far altro che sospirare silenzioso.
-Non crede- s’intromise Piton, con un tono di voce assolutamente cospiratorio e vellutato –Che sarebbe il caso di fare qualche indagine a riguardo?-
I due maghi si osservarono per diversi istanti…all’alunno venne una morsa al petto quando udì Silente convenire con il mangiamorte.
Abbassando gli occhi sulla pergamena che teneva tra le mani, il ragazzo non potè non notare come le parole scritte da suo padre risultassero amare…
La ragione lo induceva ad essere d’accordo con i professori…il cuore no.
Per questo, una volta fuori dall’ufficio del professore, finalmente soli, Harry fece una richiesta che, sapeva, l’anziano mago non gli avrebbe rifiutato.
-Parlare con Remus?- ripetè Silente, un tantino addolorato.
Potter annuì –Si, sento che lo devo fare…può capirmi…- disse solo

Narcissa aveva lasciato il castello quella sera stessa senza essere eccessivamente notata.. ogni mormorio echeggiante nella scuola era rivolto alla festa di compleanno di Finnigan e ad una presunta relazione del ragazzo con la Parkinson.
Erano stati visti uscire insieme dalla Stanza delle Necessità e tutto ciò, legato al fatto che quei due si punzecchiassero di continuo come marito e moglie, alimentava i commenti su di loro.
Per sua fortuna Ronald era scappato via subito dopo essersi vestito…per lui era stato uno shock.

-Povero Ron..- disse Seamus ammirando il proprio riflesso in una coppa d’argento
-Non pensavo avessi certe tendenze Finnigan- sibilò Pansy acida, spolverando il minimo indispensabile mentre Gazza li teneva strettamente sotto controllo..
Si erano presi una punizione quando avevano dato spettacolo litigando animatamente proprio davanti all’ufficio della professoressa Mc Granitt.
-Nemmeno io!- rispose sincero il grifondoro, avvicinandosi di più a lei con aria furbetta –Ma ‘tendo’ verso tutte le cose che mi piacciono!- e le scoccò un bacio sulla guancia fuggendo immediatamente e prendendosi lo straccio sul coppino.


-Ciao Harry!- si affrettò a corrergli dietro l’amica
-Ciao Hermione- esalò l’altro cupamente
-Che t’è successo?- la ragazza si fermò a guardarlo, aveva un’aria strana… lo rincorse su per le scale del dormitorio..entrare ora non era una grande idea.. c’era Ron in crisi!
Persino Neville si era rifugiato in Sala Comune perché non riusciva a convivere con l’ingiustificata isteria del compagno…
-Aspetta!- lo bloccò mettendosi davanti a lui; si passò nervosa una ciocca di capeli dietro l’orecchio –Non è il caso che vai di sopra…Ronald..è in una condizione orribile…no Harry, davvero, sembra matto…- lo sconsigliò poggiandogli una mano sul petto.
Arrossì furiosamente quando, per scansarla, Potter l’abbracciò teneramente rigirandola di lato con la schiena contro il corrimano
-Non fa niente- le sussurrò –Vado lo stesso-
Sinceramente le cose stavano così: dopo aver sentito certe frasi su Remus ed aver constatato che Silente non difendeva la sua innocenza a spada tratta come invece, assurdamente, faceva per Piton, aveva il morale sotto i piedi… essersi preso quella piccola coccola non lo aveva certo fatto sentire peggio…
Entrò in camera venendo accolto da acuti borbottii..la stanza non era più incasinata del solito ma Ron aveva certamente tirato fuori le proprie cose dal baule perché il suo letto era interamente coperto di vestiti e cianfrusaglie…
Il rosso faceva avanti e indietro dal bagno parlottando da solo.
Non avendo molta voglia di attaccar discorso e impicciarsi degli affari dell’amico, Harry si distese sul materasso ignorando la sua presenza.
Quando finalmente, dopo più di dieci minuti, Weasley si accorse di non essere solo avvicinò il moretto con aria abbattuta.
-Ciao- mormorò funereo
-Ciao…che hai fatto?- s’interessò Potter, osservando l’altro assumere una colorazione verdognola..
Ron doveva dirglielo..tanto Harry sarebbe venuto a saperlo comunque da quel chiacchierone di Sam!
Forse era megli oconfidarsi a questo punto…dopotutto l’amico aveva confidato su di lui per la storia di Malfoy…
-Hem…ieri… non mi ricordo com’è successo ma…- cominciò diventando giallastro
-Beh, che hai combinato? Sembra una cosa grave- lo incalzò il moro, quasi divertito dalle sue escursioni cromatiche
-Oh..lo è Harry..lo è..si…- stava letteralmente piagnucolando -…sono…andato a letto con…Seamus…e la Parkinson…- disse estremamente piano, cominciando a provare un senso di ansia viscerale che gli ribaltò lo stomaco diverse volte…a questo punto la sua pelle sfumò in grigio..
Da parte sua Potter aveva gli occhi sbarrati ed era saltato a sedere come una molla –TU CHE COSA??!- gli afferrò una spalla obbligandolo a guardarlo in faccia –Dimmi che non è vero!...DIMMELO!...LA PARKINSON!?!?!-
Il ragazzo annuì un po’ perplesso..secondo lui il problema era Seamus…ma…Harry aveva capito cos’aveva detto?
Si fissarono a lungo, il moro incredulo, Weasley disorientato
..che invece fosse stato lui a non capire veramente la situazione?
Ad un certo punto la consapevolezza lo colse e una tinta scarlatta gli pervase viso e orecchie, i portò le mani tra i capelli e le strinse a pugno in un gesto disperato –ODDIO..LA PARKINSON!!-
Harry aveva solamente peggiorato la situazione.
Per consolarlo gli picchiettò una mano sulla schiena –Su dai, la Parkinson non è poi così male-
Assottigliando lo sguardo Weasley lo interrogò con aria sospettosa –Perché dici così? Tu che ne sai?-
L’aria da angioletto di Harry non lo convinse neanche un po’!
Comunque nei successivi minuti Ron si fece rassicurare sul fatto che c’erano cose ben peggiori che essersi divertito per una notte con un paio di ragazzi.
In seguito fu il turno del rosso di sostenere il grifondoro…
Parlarono a lungo di Lupin e per Ron non c’era nessuno più innocente di lui!
Non credeva possibile che fosse coinvolto in qualcosa!
-E poi…erano solo sospetti quelli di tuo padre, no?- borbottò, cercando di dare poca importanza alla cosa.
-Forse hai ragione, ma mi dispiace che mio padre abbia sospettato così di lui.. cioè lo accusava…diceva di avere delle prove in quel documento..-
-Magari si è sbagliato..senti Harry a me è tornata fame..andiamo a fare uno spuntino? Pensarci troppo su non porta a niente e..- si alzò stiracchiandosi -…ho saltato la cena…-
-Nemmeno io ho mangiato, andiamo- rispose il moretto seguendolo fuori dal dormitorio; Ron aveva ragione, meglio lasciar perdere per adesso…

La mattina seguente, dopo le lezioni, Potter ottenne il permesso di incontrare Remus; Silente organizzò l’appuntamento entro i confini della scuola, dove in ogni caso il ragazzo sarebbe stato al sicuro.
Pur essendo tentato di farlo, il preside non utilizzò il mentello dell’invisibilità, decise invece di lasciarli da soli in modo che potessero avere una conversazione realmente privata…
In una delle aule in disuso ai piedi della torre di divinazione, Potter e Lupin si erano appena salutati.
Dall’espressione dell’uomo Harry sospettò che sapesse perfettamente di cosa voleva parlargli…
Tutto ciò era angosciante…
Per cominciare il giovane gli mise in mano il documento originale che lui e Piton avevano recuperato a Grimmauld Place…
Nonostante la sua caratteristica compostezza Remus apparve molto addolorato dalle parole di James impresse su quel foglio di pergamena…
Terminata la lettura si coprì gli occhi con una mano e cedette al proprio peso accasciandosi contro un banco…
Harry continuò a fissarlo rimanendo immobile; doveva prima sapere…capire…
Ma un lieve singhiozzo scosse l’aria…il moretto non resistette oltre e si fiondò ad abbracciarlo.
-Harry..io..mi dispiace, è colpa mia..- gemette sottovoce baciandogli la fronte mentre una mano passava tra i suoi capelli, forse troppo arruffati, ai quali sembrava volesse aggrapparsi.
-Se..se avessi saputo prima dei quoi sospetti avremmo potuto chiarirci.. io ero sempre fuori Harry, ci vedevamo molto poco, la colpa non è sua! Non pensare male di tuo padre…io ero molto vicino ad un gruppo di licantropi come me e.. è vero, potevano esserci molte prove a mio sfavore…ma non..ti assicuro che…-
Potter lo strinse più forte sussurrando –Scusami- trascorsero alcuni attimi di silenzio come se ciascuno durasse per delle ore.
-Harry…Harry ma..hai detto di averlo trovato tramite una formula in serpentese.. James non sapeva il serpentese…- disse dopo averci pensato, sciogliendo delicatamente il contatto.
-Sei sicuro?- domandò l’alunno
-Si…noi ci dicevamo tutto, abbiamo condiviso segreti peggiori del saper parlare il serpentese- per un attimo l’mbra di un sorriso affiorò sulle sue labbra.
-Però..Remus tutti mi hanno detto che mio padre disprezzava le arti oscure-
-Si, è così- confermò Lupin
-E allora non avrebbe potuto tenersi quel particolare per sé? Proprio per quel motivo?- il suo viso era visibilmente preoccupato, quante cose ancora non sapeva dei suoi genitori?
Su James non aveva scoperto solo cose positive e questo gli faceva temere il peggio…
-Harry..- la voce dolce dell’uomo lo richiamò coi piedi per terra –Ascoltami.. tu consideri il saper parlare quella lingua una cosa di per sé malvagia?-
-Hem..no- disse il ragazzo con sincerità
-Nemmeno tuo padre l’avrebbe pensato, sta tranquillo, lui non era in cattiva fede…tutte quelle cose che tu dici..- indicò le sue labbra
-Sha hess- sibilò il giovane per mostrargliene un esempio
-Si, ecco..shac se..vabbeh, sono solo parole…ma, cosa ridi?- si accigliò stranito
Potter aveva iniziato a sghignazzare, lui aveva detto letteralmente ‘Tipo questo’ e Remus aveva ripetuto qualcosa che assomigliava molto ad una parolaccia…
-Niente- sorrise il moretto –Ho capito quello che intendi, non sto accusando mio padre, è solo che… io con te ne avrei parlato subito…-
Lupin scosse la testa comprensivo –Erano tempi diversi Harry, i mangiamorte non rappresentavano gli unici nemici… potevano essercene anche dentro la tua stessa casa se eri sfortunato, guarda Sirius, oppure c’era chi, avendo paura di un eventuale periodo d’oscurantismo, voleva fare carriera in fretta per accumulare capitali e queste persone erano disposte a tutto per raggiungere il loro scopo.
Purtroppo…anche tra gli auror era così…Per questo è stato fondato l’Ordine della Fenice- concluse con una leggera espressione rassegnata.
In pratica Lupin stava scagionando suo padre che, quindici anni prima, aveva bollato uno dei suoi amici più stretti come traditore.
Si sentiva male per l’uomo…gli voleva bene; come si poteva non voler bene a uno come Remus?
Effettivamente, come aveva detto lui, se si fossero parlati magari i dubbi sarebbero stati risolti in pochi minuti…se James avesse consegnato quella relazione Lupin di certo l’avrebbe letta…
Già, era una cosa che non aveva considerato… era davvero stato un bene occultare quella pergamena?
Il pensiero di chi potesse aver nascosto il documento gli passò dalla mente nel momento in cui, spostandogli le braccia dal petto, Potter tornò a stringersi contro di lui –Eri innamorato di Sirius?- chiese inaspettatamente, spiazzando l’amico.
Lupin si trovò disorientato e il cuore iniziò a battere più forte.
-Chi te l’ha detto?- rispose incredulo
-Piton ha fatto un commento con Silente prima… ha detto che forte era stato Sirius a nasconderlo..perchè eravate amanti e non voleva metterti nei guai- spiegò con naturalezza; in verità lui era sempre stato convinto che tra i due ci fosse stato, almeno nel passato, qualcosa di veramente grosso…
Accarezzandogli la testa Lupin sospirò –Severus cerca sempre di seminare sospetto e veleno, è tipico di lui fare certe cose.. se può parlare male alle tue spalle puoi star certo che lo farà.-
-Non c’è problema allora, a me lo dice direttamente in faccia!- sbottò il ragazzo affondando il viso nella felpa profumata del mannaro
-Mh..non mi hai risposto..- mormorò; Remus ridacchiò
-Te ne sei accorto eh? Beh, adesso devo andare Harry..non guardarmi così, ora non ho il tempo per spiegarti tutto ma un giorno ti racconterò come stavano le cose…- gli assicurò con un’espressione troppo tenera e accondiscendente per essere naturale…
Il moro lo fissò sospettoso, seguendolo in corridoio dove per poco non incrociarono un paio di studenti ce facevano un giretto li attorno..Lupin non doveva essere visto a scuola!

Dopo averlo accompagnato fino ai cancelli esterni di Hogwarts, Harry tornò indietro camminando piano, stava riflettendo…
Quella situazione a lui quadrava proprio poco!
Alzando gli occhi, giunto quasi nei pressi delle serre, trovò Malfoy con la schiena appoggiata ad un vecchio muro di cinta che divideva gli orti dal giardino
-Stai andando dal tuo amico?- soffiò la serpe appena potter gli fu abbastanza vicino da non doverlo urlare.
Il grifondoro dece un’espressione talmente ebete che Draco si spazientì immediatamente ringhiando –Non fare il finto tonto!! Quel mezzosangue tassorosso!!-
Non ricevendo risposta, Harry si era rifiutato di replicare ad un’accusa tanto idiota, il ragazzo lo mandò al diavolo esclamando –Per tua informazione si trova nella serra quattro!!-
Facendo spallucce Potter lo seguì lungo un piccolo pendi coperto da fitta erbetta verde…
-Con tua madre?- chiese Harry, stanco di quell’ostinato silenzio.
-Che vuoi?- si voltò astioso Malfoy, girandogli subito le spalle e sedendosi con il viso puntato verso le montagne..stava cominciando a fare buio, il sole era quasi oltre l’orizzonte.
-Voglio sapere se ha detto qualcosa- specificò seccato
-Certo che ha detto qualcosa Sfregiato! Ma a te non importa un bel niente perciò non rompere!- ribattè nella maniera più scontrosa possibile.
-No, infatti..- commentò Potter prendendolo per le spalle e inginocchiandosi dietro di lui mentre le mani scendevano ad accarezzargli il petto al di sopra del maglioncino leggero -..non m’importa..- sussurrò al suo orecchio, avvertendolo fremere appena -…facciamo pace…- chiese accovacciandosi conto la sua schiena.
Draco si appoggiò indietro nonostante continuasse a tenergli il broncio.
Da quando quella serpe travestita da grifondoro aveva imparato a ruffianarlo così bene?!
Perché non si poteva semplicemente rimanere arrabbiati?
.. e perché doveva essere così piacevole girarsi e strofinare la guancia sulla sua?...
Ma che diamine stava facendo!?!
-E levati dannazione!- esplose scattando in piedi all’improvviso.
Il moretto ricadde con le braccia avanti e lo fissò arrabbiato.
Malfoy invece stava li come se non credesse ai propri occhi…
Punto uno: avrebbe potuto vederli chiunque!
Punto due: erano abbastanza incasinati entrambi per cercarsi altri guai!
Punto tre: ciò che avevano accennato a fare era ridicolo, inutile e imbarazzante!
Punto quattro: Potter poteva evitare di guardarlo così! Ogni tanto gli saltavano in testa cose da matti!
Punto cinque: lui non aveva proprio voglia di lasciar correre dopo che Potter era andato in giro a baciare tutti!!
-Facciamo pace!- sibilò Harry minaccioso, questa volta con tono di comando.
-No!- rispose Draco marciando verso il castello.
-Invece si!!- il grifondoro si rialzò e lo rincorse litigando con lui per tutto il tragitto.

-Smettila di stressarmi!- si rivoltò il biondino cercando di raggiungere l’affollata Sala Grande il prima possibile…
Riuscì a sfuggire alla sua presa per un soffio.
Mentre gli studenti stavano prendendo posto per la cena il serpeverde si sedette affianco a Blaise, sbuffando sonoramente.
Alle sue spalle sentì Goyle ruggire contro qualcuno..
Voltando leggermente il cap ointravide con la coda dell’occhio quel deficiente fermo, con le mani sui fianchi, appostato dietro di lui puntandogli il suo stupido sguardo dritto nella schiena!
Alla sua sinistra Zabini, senza farsi notare troppo, gli diede una piccola gomitata e Malfoy, esasperato, schizzò in piedi intenzionato a finirla!
Lo affrontò, lo spinse fuori e per fortuna il rumore della porta che si richiudeva attutì il tonfo provocato dal corpo del grifondoro sbattuto contro la parete.
-Finiscila!- sibilò Malfoy piantando le mani ai lati del suo viso
Con voce sottile ma determinata l’altro replicò -..finiscila tu.. – si sporse leggermente e sfiorò le sue labbra ad occhi socchiusi…
Ritirandosi avvertì il nervosismo di Draco aumentare.. non ebbe il tempo di fare nient’altro che assecondare la sua brusca e prepotente reazione che portò la lingua della serpe a premere per farsi spazio nella sua bocca.
Il purosangue lo baciò furiosamente per alcuni attimi, togliendogli il fiato e abbandonandolo subito dopo a se stesso…
Col respiro affannoso Potter lo vide rientrare in Sala…
Fu con estrema spavalderia che lo seguì…
A tavola si comportò da stronzetto con chiunque solo per far innervosire di più il biondino!
E dopo sarebbe andato a litigare di nuovo!
Nella sua stanza!!


Precedente

Successivo


Edited by kyu black - 23/5/2006, 01:31
 
Top
0 replies since 2/5/2006, 20:58   151 views
  Share