Capitolo 129, 'Malandrini' 4)

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kyu black
view post Posted on 22/5/2006, 20:38




Capitolo 129 _ 'Malandrini' 4)


-Ti diverti!- lo accusò irritato lanciando via la borsa dalla poltrona.
-Si!!- rispose altezzoso il grifondoro; la sua espressione avrebbe fatto saltare i nervi a chiunque e il tono di voce non lo si poteva tollerare!
Percorrendo la stanza a passo svelto Malfoy si rifugiò in bagno.
Poco prima di chiudere la porta ruotò su se stesso e si affacciò sulla stanza rabbioso, diverse ciocche scivolarono in avanti accarezzandogli le guance –Ti piace!- soffiò tagliente a qualche centimetro dal volto del moro che aveva cercato di seguirlo.
Gli occhi di Harry si abbassarono sulle sue labbra quando parlò –Si- confermò con un sibilo
La porta gli venne sbattuta in faccia e l’ultima cosa che sentì fu il profumo del bagnoschiuma di Draco.
-E’ ora che ti tagli i capelli!- gli urlò stizzito il moro levandosi la maglia e gettandola disordinatamente sulla poltrona.
-Senti chi parla!- replicò Malfoy sputando con rabbia il dentifricio nel lavandino.
Appena la serpe uscì Potter soffiò –Assomigli a tuo padre!- e si chiuse in bagno a sua volta senza dargli tempo di replicare.
-Meglio!- brontolò il ragazzo indossando pantaloni neri e camicia bianca non appartenenti alla divisa scolastica.
Tornando in camera, pronto per andare a letto, Harry trovò Draco in procinto di uscire…
-Dove vai?- domandò avanzando con addosso solamente i pantaloni del pigiama.
Draco gli dedicò una lunga occhiata di sufficienza –Io e alcuni amici stiamo un po’ in Sala Comune…bere, fumare..parlare male di voi grifondoro…hai presente?- sogghignò –Vuoi venire anche tu?-
Con la fronte corrugata e l’aria indagatrice il ragazzo rispose –Posso farne a meno!.. e tu, per stare con animali come Tigher e Goyle ti metti in ghingheri?-
Quell’atteggiamento seccato non potè che far sorridere di più il biondino
-Hai qualche problema Sfregiato?-
Il grifondoro tenne il muso continuando a guardarlo finchè la sua espressione beffarda divenne insostenibile.
Non lo mandò neppure al diavolo…
Si voltò scivolò sotto le coperte e chiuse gli occhi, intenzionato a dormire.
Vittorioso Malfoy lasciò la stanza.
Erano quasi le tre di mattina quando, dopo circa quattro ore, rientrò in camera incurante di fare silenzio.
Anzi, si può dire che provocasse rumore apposta nel tentativo di svegliarlo.
Le tende del letto erano parzialmente tirate ma Potter doeva essersi comunque accorto della sua presenza!
-Sai, abbiamo discusso di quell’articolo che è uscito sta mattina sul Profeta; sembra che Silente stia facendo scelte un po’ azzardate al Ministero…- disse svestendosi mentre gironzolava tra il letto e l’armadio –La notizia più succulenta però, escludendo i pettegolezzi su Pansy e Finnigan, è quella di un altro attacco ai danni dei gabbani.. adesso prendono di mira anche le loro istituzioni…hanno dovuto lavorare parecchio per nascondere il nostro mondo e far passare quell’esplosione per un banale tentativo di furto…-
A quel punto Draco si ritrovò ormai solamente in biancheria intima, la sua voce cambiò facendosi più vellutata..un languido sussurro nell’ombra…
-Hai dormito…oppure…- si chinò spostando la tenda e cercando di guardare nel buio, il primo ginocchio si posò sul materasso e, felino, gattonò lentamente verso di lui -..mi hai aspettato sveglio?- un ghignetto gli arricciò le labbra.
Il sorriso però si congelò quando, facendo scorrere una mano sulle coperte, il serpeverde sentì il materasso vuoto…
Le lenzuola erano spostate come se ci avesse dormito qualcuno, ma erano frede.. il cuscino era stato girato, ma di Potter nessuna traccia…
Uno sguardo alla porta del bagno gli confermò che non v’era nessuno all’interno…
Sulla poltrona le sue cose erano sparite…
Per alcuni secondi Draco non seppe come reagire… non riusciva ad arrabbiarsi, eppure provava un sentimento molto simile alla rabbia in quel momento…
Dopo aver spento di nuovo la luce rimase seduto ad osservare il buio, senza pensare, ascoltando solamente il proprio respiro.
Non aveva sonno e non voleva scendere dal letto, di leggere nemmeno pensarci, mangiare o bere qualcosa era escluso… si accorse che l’unica cosa che voleva fare era parlare…
Tenne però la bocca chiusa mentre una spiacevole sensazione annidata all’interno del suo stomaco si risvegliò pian piano…

Il mattino seguente Harry si svegliò inspiegabilmente tranquillo e pieno di energie.
Non aveva, come li chiamava Ron, residui di sonno e provava anche un certo appetito…
Non aspettò che i suoi compagni passassero dallo stadio ‘sonno’ allo stadio ‘mummie’ e scese per la colazione unendosi a Ginny e ad Hermione, felici di non essere sempre le uniche del gruppetto a svegliarsi presto.
Che hai fatto Harry?- chiese gentilmente la sorella del suo migliore amico con l’aria un po’ sorniona.
Lo sguardo interrogativo di Potter la indusse a spiegarsi meglio
-Sembri…non so…rilassato, contento!-
-Oh davvero? Beh si, lo sono- affermò convinto, sorridendole di rimando mentre si versava del latte nella tazza.
Quella giornata passò via liscia come se avesse bevuto qualche intruglio della fortuna; probabilmente era merito del suo stato d’animo, ma in sostanza gli andò tutto per il meglio e riuscì a rimediare un eccezionale in incantesimi!
Dopo l’ora di pozioni, in cui anche Piton si meravigliò della strana, buona riuscita del suo compito, il ragazzo si trattenne in classe domandando all’insegnante di poter scambiare due parole.
L’uomo scoccò un’occhiata pungente a Ron, che faceva cenno all’amico di scagliare contro il mago qualche fattura.
Spingendo la pesante porta con una mano Severus ne accarezzò segretamente la superficie.. non doveva saperlo nessuno ma a lui piaceva toccare le cose, tutte le cose, sentirle lisce o ruvide sotto le dita…
Ruotò su se stesso chiuse l’entrata del tutto appoggiandovi la schiena.
Si guardarono…
Harry sedette su un banco mentre a capo chino rovistava nella propria borsa per cercare una pergamena ripiegata in sei.
-Le ho riportato il documento, Silente ha detto che dovevo consegnarlo a lei- spiegò mostrandoglielo.
-Bene!- sibilò il professore marciando verso di lui e strappandoglielo di mano.
Era molto irritato da quella situazione.. Potter aveva l’aria di star progettando qualcosa e il fatto di avergli chiesto di poter parlare a quattr’occhi lo faceva stare dannatamente sulle spine!
-Allora.. quale assurda e commovente storiella le ha propinato Lupin per intenerirle i cuore?- lo punzecchiò, ottenendo però scarsi risultati.
-Nessuna storiella signore, abbiamo parlato...però…a me è venuta un’idea…- rispose il moro catturando in un lampo tutta l’attenzione del mangiamorte.
Gli occhi scuri di Piton erano fissi su di lui, intransigenti e freddi, ma concentrati.
-Sentiamo!- disse l’uomo, in attesa che continuasse.
-Remus è innocente e chiunque abbia nascosto questo foglio l’ha fatto per alimentare il dubbio che non lo fosse!- affermò diretto, accigliandosi all’espressione scettica dell’altro.
-Cosa c’era nel succo di zucca che ha bevuto a pranzo Potter?- lo schernì Severus, incrociando le braccia spazientito Occultare prove di colpevolezza non mi sembra una mossa intelligente per accusare qualcuno…-
Harry lo guardò storto, impossibile che proprio lui non capisse!!
-In condizioni normali è così. Ma non vale se è un amico ad accusarti! Mio padre ha scritto quel rapporto con l’intento di spingere Remus a parlargli. Sennò perché denunciarlo e poi non provvedere almeno a farlo controllare, come ha detto lei? Quello era un messaggio, un avvertimento del tipo ‘sospetto di te, dimmi che non è così’. Lupin era troppo amico dei miei genitori!- cominciò a scaldarsi –Leggendolo avrebbe capito che mio padre sospettava di lui come tutti gli altri, e avrebbe preferito scontrarsi e chiarire subito invece di lasciarlo nel dubbio!-
-Questo gliel’ha detto lui?- soffiò il docente, quasi schifato nell’udir parlare degli ex compagni di scuola.
-Si! Ma non importa!- rispose il moro –E’ ciò che avrei fatto io con i miei amici! Chiunque abbia fatto sparire questo..- diede una manata sopra la pergamena –L’ha fatto per dividerli! Perché non si fidassero più l’uno dell’altro! Ha..-
-Si calmi!- lo rimproverò autoritario, alzando la voce –Lei forse non è al corrente che il suo caro Lupin avesse una relazione con Black! E’ altamente probabile che, idiota com’era, l’abbia fatta sparire perché non si avventassero sul poveroLupin…- sussurrò maligno, con una sgradevole soddisfazione nella voce.
Harry lo fulminò, aggiungendo a denti stretti – Già..ma c’è un’altra cosa… a parte me nessuno di loro sapeva parlare il serpentese!-
Piton sbuffò stizzito facendo il giro della cattedra per mettere la sicuro il documento – Non si esalti troppo, lei non è l’unico! Il suo non è un potere eccezionale perciò eviti di montarsi inutilmente la testa! Altri lo possiedono e l’hanno posseduto in passato-
-Infatti! Silente ha detto che sono un’altra persona risalente a quel periodo, che si sappia, era in grado di parlarlo! Voldemort!-
-E con questo?- lo interrogò il mago –Dove vorrebbe arrivare?-
Lo sguardo infastidito che gli lanciò non servì a scoraggiare il grifondoro.
-Beh..chi ha messo in scena tutto questo doveva conoscere bene sia Remus, che mio padre, e magari anche Sirius per poterlo incastrare!- cominciò arrabbiato –Doveva essere già stato a Grimmauld Place, doveva sapere di quella pergamena e doveva essere abbastanza ‘in alto’ nell’Ordine per poterci mettere le mani sopra senza destare sospetti..inoltre…doveva per forza avere contatti con l’unica persona che parlava il serpentese!...forse qualcuno si è dimenticato che non serve sapere una lingua per poter ripetere una parola!- affermò, riferendosi a lui e alla versione dettagliata che aveva fornito a Silente per incolpare Lupin.
Piton era rimasto calmo ma il suo colorito tradiva che stesse covando una certa rabbia nei confronti del moretto.
-E così Potter..- cominciò suadente, avvicinandosi con calcolata lentezza al ragazzo -..abbiamo fatto lavorare la fantasia..Lupin è stato davvero abile nel manipolare uno sciocco come lei..-
-Non mi ha manipolato!- ribattè il giovane con determinazione.
-Ed è stato lui a darle inconsapevolmente tutti questi indizi per arrivare a me, vero?- continuò con un tono quasi ipnotico; stirò le labbra in uno strano sorriso che si fece d’un tratto una smorfia irata –Dimentica che quel mezzosangue è una creatura oscura!! E chissà quali poteri nasconde! Lei è uno stupido e si fa abbindolare da altrettanto stupide moine! Crede di essere più furbo del preside? Si ritiene persino migliore di lui!?- si avvicinò nuovamente -Crede che non ci abbia pensato? O forse spera di sfruttare la sua posizione privilegiata di ‘cocco del preside’ per puntarmi ancora una volta il dito contro!?- si abbassò come un serpente posando le mani sul banco mentre Harry si tirava indietro nel vedere il suo viso avvicinarsi implacabile…
Il suo sussurro velenoso gli sfiorò il volto -…pensa davvero che io non sia al corrente di tutte le volte che lei ha tentato di accusarmi?-
-E’ stato lei!- insistette il grifondoro –Solo lei poteva fare una cosa del genere! Solo lei aveva interesse a separarli! Già sospettavano di Lupin, perché non fare in modo che lo credessero colpevole anche gli unici amici che aveva? Con una mossa ne ha colpiti tre! Remus si è trovato solo, Sirius l’ha allontanato, e mio padre non gli ha più rivolto la parola!!- gridò furente, ritrovandosi intrappolato contro il banco.
Gli ribollì il sangue quando lo vide gongolare…
-Dimentica qualcuno Potter…alla fine anche quella ‘santa’ mezzosangue di sua madre gli ha voltato le spalle…-
Quella voce melliflua gli diede alla testa! In un attimo si ritrovò con le dita strette al vestito dell’uomo e la bacchetta del mangiamorte piantata nel collo.
Il suo sguardo buio fece appena in tempo ad insinuarsi in quello del moretto che una voce pacata mormorò –Non turbare il ragazzo Severus…-
Nonostante la carezza prodotta dal suono di quelle parole il volto del preside appariva rigido..i due maghi si fissarono mentre il grifondoro vedeva Piton indietreggiare di qualche passo.
Senza fiatare afferrò la propria borsa, attento al modo in cui quegli uomini si stavano studiando…
Provò a dire qualcosa, quel silenzio era pensante e pareva che da un momento all’altro dovessero partire maledizioni…
Invece il volto di Silente, che Potter stava osservando, si fece strano quando Piton, voltategli le spalle, uscì sbattendo la porta, voltandosi solo un attimo indietro, verso di loro.


Da un lato poteva ritenersi soddisfatto, aveva ottenuto proprio ciò che voleva! Ma cos’era allora quella sensazione di disagio che sentiva?
Forse lo sguardo spento del preside mentre vedeva il docente lanciargli quell’occhiata nell’uscire…
Quella di Piton era un’espressione rancorosa… ma c’era qualcos’altro che al momento non riusciva a cogliere…
Alzò le spalle; in ogni caso quegli occhi avevano fatto male a Silente e Harry si sentiva un po’ in colpa per questo.
Con l’umore un po’ confuso il grifondoro gironzolò per i lunghi corridoi dei sotterranei, non se la sentiva di andare a lezione quando l’ora era già iniziata!
Non aveva voglia di dare troppe spiegazioni alla direttrice della sua Casa…e non era nemmeno il momento adatto per inventare qualche scusa… aveva troppi pensieri per la testa…
-Vai nella direzione opposta Potter!- lo sorprese una voce dura alle sue spalle
Si fermò, appoggiando la schiena contro il muro, sospirando appena –Mh..si…- fissò il pavimento aspettando che il serpeverde lo raggiungesse.
-La Mc Granitt mi ha mandato a cercarti- disse Malfoy muovendo un paio di passi verso di lui.
Era strano.. perché non aveva mandato Ron a vedere dove fosse?
-Perché tu?- domandò, palesando un’espressione stupita quando alzò gli occhi sul biondino.
-Perché non mi sopporta.. e ho litigato con Lenticchia entrando, così ha mandato me per farmi fare un. Cosa c’è?!- sibilò accigliandosi, non gli garbava per nulla la faccia da cretino del grifondoro! Cos’erano quegli occhi sgranati? Aveva qualcosa che non andava per caso?!
-Hem…- Harry scosse la testa –No no, non è niente…ho solo.. niente- raccolse la tracolla da terra e fece per superarlo ma la serpe lo trattenne per le spalle
-Ho qualcosa di strano?- lo interpellò arrabbiato; perché non la piantava e non gli diceva chiaro e tondo cosa c’era?! Non era normale che lo guardasse e reprimesse un sussulto.
-Dai..niente..- cercò di divincolarsi l’altro, per la verità senza troppa convinzione.
Dato che l’amante non lo mollava si guardò intorno per controllare che fossero soli.. si alzò sulle punte dei piedi e raggiunse il suo orecchio -…non qui.. - sussurrò dolcemente imbarazzato, scivolando via dalle sue mani.
-Ma..- Draco aveva afferrato perfettamente il messaggio -..non stavo facendo niente!!- ringhiò andandogli dietro –Che diavolo dici!?! Perché ridi?!.. cosa credi che…- cominciò ad agitarsi
-Scherzavo, sta calmo- lo ammonì il moro sghignazzando.
Malfoy gli si piazzò davanti sbattendo una mano contro la parete; appariva molto, troppo serio…
-Non fare il cretino! Non ho pensato a niente di disdicevole Potter! Chiaro!?!-
Anche Harry si fece un pò più serio…sfiorandogli il petto con una mano bisbigliò -..io si..- lasciandolo per la seconda volta di stucco.
Ricorrendolo appena fuori dalla classe di trasfigurazione, la serpe soffiò –Ma che hai?!-
-Niente, ricordati però che a me non piace essere rifiutato così come non piace a te- rispose Potter
-Ma di che..-
-Ieri sera!- sbottò
Si fissarono, Draco aprì la bocca per dire qualcosa…
-Eccovi qui! Dov’eri Sfregiato? Ti sei perso?- cinguettò Pansy tornando dall’infermeria mentre si sistemava i capelli vezzosamente.
Mafoy, entrando, colse uno brillio indagatore negli occhi della compagna, ma tranquillamente passò oltre varcando la soglia dell’aula.


Dopo pranzo Harry aveva fatto un salto in bagno mentre i suoi amici, approfittando della bella giornata e del pomeriggio libero, lo avrebbero aspettato all’aperto.
Stava giusto uscendo dalla porta quando questa venne spalancata e Malfoy gli piombò addosso spingendolo dentro un cubicolo in cui si rinchiuse prima di tappargli la bocca con una mano –Allora..cos’è che volevi prima?- sussurrò giocosamente, dandogli una leggera sculacciata per rimproverare il suo debole divincolarsi.
-E tu?- si liberò il moro – Che vuoi adesso?- replicò il grifondoro senza aspettarsi una risposta.
La serpe continuò a guardarlo con un sorrisetto divertito…
Potter gli passò lentamente le braccia attorno alla vita…
-Non fai più l’antipatico?- mormorò al biondino
-No, mi sono stufato- si sentì rispondere; ebbe appena il tempo di inarcare le sopracciglia compiaciuto che Draco si chinò su di lui con l’intenzione di non lasciarlo parlare.
Harry schiuse le labbra prima ancora che quelle dell’altro toccassero le sue…
Sobbalzarono quando un gruppo di ragazzi entrò in bagno all’improvviso.
Ridendo sommessamente cercarono di zittirsi a vicenda arrivando ad inscenare una piccola lotta; si fermarono quando qualcuno chiese si compagni se avevano sentito dei rumori…
Malfoy tentò di baciarlo, Potter sgusciò via finendo poi di nuovo tra le sue braccia mentre l’amante sussurrava, coperto dalle voci degli alunni –Sssh..non eccitarti troppo…-
Fortunatamente gli altri non si accorsero di nulla, presi com’erano a discutere la strategia di Quiddiche di Corvonero
-C’era il tuo amichetto- soffiò il moro appena li sentirono uscire
-Il mio amichetto Potter? E che mi dici del tuo!?- replicò spingendogli via le braccia dalle proprie spalle per poi tirarlo nuovamente verso di sé, mordicchiandogli il collo.
-Nh..dobbiamo…parlare di questo?...adesso?- domandò a stento il grifondoro, respirando lievemente affannato, slacciandogli i pantaloni senza tante storie.
-Oh, come vuoi tu Potter- sogghignò Malfoy lasciandolo fare finchè non si ritrovò con le sue mani all’interno della biancheria..
-Sbrigati- soffiò impaziente contro le sue labbra, spingendolo verso il basso
-Hey!- ribattè li ragazzo, afferrandolo dietro la nuca e invadendo la sua bocca con la propria lingua, soffocando al contempo i piccoli mugolii di Draco, torturato dai suoi gesti rapidi.
-Zitto!- ringhiò osservando per un attimo le labbra dell’amante farsi più scure, così come i suoi occhi, mentre si chinava a baciargli il ventre…





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Edited by °LauraDumb° - 5/6/2006, 14:17
 
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