Capitolo 130, Lacrime dolci

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kyu black
view post Posted on 22/5/2006, 21:12




Capitolo 130 – Lacrime dolci


-Cosa stai facendo?- la sorprese Lucius, fermandosi sulla soglia con ancora indosso la pallida maschera da mangiamorte.
Narcissa lasciò andare il gufo col messaggio e si voltò senza temere il suo tono secco e autoritario.
-Sto scrivendo a Draco- rispose con semplicità, rimanendo vicina al bordo della torre mentre il vento le solleticava la nuca scoperta dai capelli, raccolti morbidamente di lato.
-Alle due di mattina?- insistette il marito, inflessibile.
Lei non esitò – Lo sai che non dormo veramente quando sei fuori…- disse
Malfoy non rispose e fece qualche passo avanti calando all’indietro il cappuccio –Ultimamente scrivi molto spesso a Draco.- sibilò scoprendosi anche il viso, arrivandole accanto e guardando nella direzione in cui era sparito l’animale
-Non posso tenere i contatti con nostro figlio?- ribattè la donna con aria un po’ altezzosa, tipica della sua estrazione sociale; non accettava che Lucius le desse della bugiarda!
-Allora Black…- sogghignò malignamente il mago, irritandola nell’usare il suo cognome come ai tempi della scuola , quando si prendeva gioco di lei perché era più piccola.
-Non ti dispiacerà se richiamo indietro quel gufo e aggiungo due parole alla lettera..-
-Peccato che sia già partito!- soffiò lei, quel modo beffardo di rivolgerle la parola non lo sopportava!
Il mago puntò la bacchetta verso il cielo e un lampo rosso partì alto colpendo il rapace al buio.
Lei fissò il marito arrabbiata –Ora se vuoi puoi anche recuperare quella lettera! Ma io avrò bisogno di un altro messaggero! Domani vado a Diagon Alley!-
Girò i tacchi e scese dalla torre.
Mentalmente elencò tutte le ragioni per cui aveva sposato quell’uomo.. e poi tutte quelle per cui non aveva ancora chiesto il divorzio!
Quando Malfoy scese la trovò seduta sul divano con una delle espressioni più irritate che le avesse mai visto.. poteva quasi fare concorrenza alla sua stessa faccia il giorno del loro matrimonio.
Assottigliò lo sguardo nel ricordare che l’aveva morso alla cerimonia, anziché baciarlo…
“Piccola vipera!” pensò facendo cadere un po’ di cenere sul tavolino di legno li accanto.
-Cosa sarebbe?- sibilò la strega, ben sapendo di cosa si trattasse.
-Sarebbe la tua lettera…appena ho tentato di aprirla si è carbonizzata- rispose stizzito.
Si sedette di fronte a Narcissa facendole una silenziosa compagnia..si studiarono per un po’ e poi il mago sbottò –A chi stai scrivendo da un mese a questa parte!?!-
Lei lo sapeva che sarebbero arrivati a quel punto…
-A Draco, Lucius! A chi credi che invii quelle lettere?-
-Non ho mai visto una sua risposta arrivare qui a casa- la rimbeccò l’uomo
Narcissa si alzò arrabbiata –E’ perché non le manda al maniero! Le invia direttamente a me-
Il mangiamorte reclinò il capo di lato e con un sorriso cattivo sussurrò –Avete dei segreti voi due?-
-Chiedilo a Severus! L’hai messo a guardia di nostro figlio se non sbaglio…vado a farmi un bagno!...Lasciami- soffiò immobile, irritata dalla presa del marito sul suo polso.
Malfoy la fissò smettendo di tamburellare con le dita sul bracciolo.
Gli occhi scuri della strega erano messi in ombra dal gioco di luci provocato dal camino in cui era stato acceso un fuoco verde che non produceva alcun calore.
La donna non si divincolò, era come giocare con un esemplare di Tranello del Diavolo…
Continuarono a scrutarsi come se stessero combattendo una lotta silenziosa.
Un piccolo elfo domestico che stava spolverando nel salone adiacente indietreggiò nel vedere la scena..
Lucius, ghignando internamente per la caparbietà della moglie che gli avevano appioppato, impedì alla proprie labbra di arricciarsi in un sorrisetto…
Sfiorò il suo polso con le dita accarezzandolo in maniera delicata e sensuale…
Il viso della donna si colorì in un lampo e ritirando il braccio in modo offeso guadagnò l’uscita.
-Tra un po’ vengo anch’io..- la avvisò maligno il biondo.
La voce della strega rimbombò nel corridoio –Abbiamo trentotto bagni, sceglitene un altro!-
Il mago passò la lingua sui denti concedendosi a quel punto la libertà di sogghignare…gli piaceva quella serpe..gli piaceva terribilmente...


La sveglia non aveva ancora suonato le sette quando Draco, riemergendo dal sonno, schiuse gli occhi avvertendo un leggero solletico sulla schiena.
-Mmh..da quant’è che sei sveglio?- mormorò accarezzando le mani del grifondoro, strette al suo pigiama.
-Da poco- rispose il moretto sospirando rilassato sul suo collo
Malfoy, guardandosi intorno distrattamente, aggrottò la fronte chiedendo –Cosa ci fai qua?-
Lui era in bilico sul ciglio del letto e Potter gli stava beatamente appiccicato addosso lasciando più della metà del materasso libera.
-Hai avuto il sonno un po’ agitato- spiegò Harry, lasciandolo quando il compagno si alzò a sedere stiracchiandosi.
Non rispose, non ricordava che sogno aveva fatto ma non voleva andare sull’argomento –Ho fame- disse invece, osservandolo interrogativo.
-Si, anch’io- borbottò l’amante rotolando tra le coperte e stringendo a sé tutti i cuscini.
Il serpeverde scrisse qualcosa su un foglietto e lo gettò nel camino spedendo l’ordine alla cucine.
-Hai voglia di dolce o salato?- domandò gattonando ai piedi del letto, tra le gambe divaricate del moro che se ne stava comodamente sdraiato con il viso affondato nei guanciali.
-Tutti e due- mormorò l’altro volutamente sensuale, girandosi indietro a guardare che stesse facendo la serpe.
Draco sorrise sornione, ci provava gusto quando Potter lo provocava di proposito…lo faceva sentire desiderato, non in modo ossessivo o sdolcinato ma in una maniera intrigante…
Le sue mani sottili percorsero le gambe del ragazzo risalendo lungo le cosce, facendogli un piccolo massaggio.
-Vuoi qualcos’altro?- sussurrò vellutato il biondino, serpeggiandogli addosso.
Era piacevole quella situazione, nonostante le ordinarie litigate i due avevano raggiunto una specie di accordo.. per lo meno ora, a differenza degli altri anni, intendevano appianare le cose e non portarle all’esasperazione.
Si stuzzicavano, quello accadeva quasi quotidianamente, ma i loro battibecchi avevano gradevoli risvolti.. con l’esperienza i due avevano imparato che sfogarsi con baci e morsetti era più conveniente che coprirsi d’insulti tutto il giorno.
Dall’altro lato c’era però il rovescio della medaglia; mentre, prima di quell’anno, quando si arrabbiavano dopo un po’ non ci pensavano più, almeno finchè non si incontravano di nuovo ricominciando a pizzicarsi, adesso una lite vera e propria, qualche parola azzardata o un atteggiamento brusco bastavano a renderli permanentemente di cattivo umore.
Accarezzandosi, sfiorandosi, producendo lievi sospiri sulle loro pelli, i due ragazzi giocarono delicatamente finchè non fu l’ora di prepararsi per andare a lezione..

-Harry ma dove sei stato?- lo interpellò Hermione quando lui le si affiancò entrando in classe –No, non lo voglio sapere!- aggiunse subito, vedendo la sua faccia da furbetto.
-Un’altra volta avvisaci che dormi fuori!- lo sgridò per finta l’irlandese infilandosi nell’aula di Difesa per primo con l’intento di accaparrarsi il posto più vicino alla cattedra.
Quel giorno alla Granger venne assegnato Malfoy come compagno di studio; la Crispin aveva deciso che era ora di rimescolare gli studenti.
Giunsero proteste da entrambi i ragazzi ma Adelaide non volle sentire ragioni.
Se non avessero imparato a collaborare li avrebbe bocciati su due piedi!
Ad Harry venne data la possibilità di scegliere..c’erano rimasti Goyle e Chris…ovviamente il grifondoro scelse Chris.
-Hem.. grazie..di avermi scelto- mormorò il ragazzo cambiando posto per sedersi con lui -..di solito resto sempre per ultimo- gli sorrise riconoscente e sistemò ordinatamente i libri sotto al banco inumidendo la punta della propria piuma con la lingua prima di scrivere.
Potter era contento, almeno stava con qualcuno che non gli avrebbe dato noie…
Sentì un leggero fastidio dietro la nuca ma quando si voltò Draco stava litigando sottovoce con Hermione.
Potter ebbe una strana sensazione tutto il giorno, non aveva perso occasione di parlottare con il tassorosso per accordarsi sul lavoro da svolgere.. ogni occasione sembrava quella buona per scambiare qualche chiacchiera.
Durante il pranzo Malfoy, che lanciava occhiate acide proprio verso il tavolo grifondoro, ricevette un gufo.
L’orario era abbastanza strano quindi pensò potesse essere una cosa urgente…
Aprì la busta ignorando il fatto che Tigher di fosse sporto per sbirciare.
Aggrottò la fronte quando si accorse dell’ennesima missiva della madre…
Questo però conteneva qualcosa di nuovo.. suo padre gli avrebbe fatto una visita a sorpresa durante la settimana per controllare che stesse combinando …
Poco oltre la metà c’era un piccolo nome che però saltò subito agli occhi dello stolto amico.
-Potter?- esclamò facendo voltare tutto il tavolo serpeverde.
Draco sobbalzò nascondendo la lettera in grembo –Zitto!- soffiò -..a mia madre non va giù che lui sia stato ammesso al corso di pozioni e io invece sia stato escluso da quello di artimanzia avanzata! E adesso fatti gli affari tuoi!-
Il suo sibilo era stato udito da pochi ma in breve si sparse un fastidioso mormorio; Harry fu di nuovo al centro di battutacce da parte dei suo compagno verde argentati.

-Adesso che non c’è Silente fai il lecchino con la Mc Granitt?- lo infastidì un ragazzo in biblioteca.
Il grifondoro ebbe appena il tempo di guardarlo male… Chris sorridendo dolce gli sfiorò la mano scuotendo la testa –Lasciali stare…- sussurrò in un tono tanto simile a quello di Hermione che lo fece sogghignare.
-E tu invece mezzosangue?- ricominciarono gli altri subito dopo – Segui Potter come un cagnolino per sperare di migliorare i tuoi voti?-
Fu il turno del tassorosso di accigliarsi…
La situazione si tranquillizzò finchè passando, uno degli idioti non spinse con violenza la sedia di Chris contro il tavolo togliendogli l’aria per un attimo; Harry era già saltato in piedi…
Si scontrarono verbalmente approfittando della temporanea assenza di Madama Pince e ci mancò poco che gli incantesimi che sussurrarono andassero ad incendiare i volumi della stanza.
Due prefetti entrarono appena in tempo..
Hermione smise di rispondere alle frecciatine di Draco, che si limitò ad osservare la situazione, andando a dividere i litiganti; tolse punti a tutti.
Harry non replicò, notando che l’amico si teneva una mano sul petto respirando con difficoltà lo prese per le spalle suggerendogli di farsi controllare da Madama Chips.
Al loro passaggio Malfoy fece un commento a bassa voce e Harry tornò indietro sibilandogli rabbioso –Se ti da tanto fastidio che lo accompagni in infermeria tieni a bada quegli stupidi!-

Erano le sei e venti del pomeriggio quando il grifondoro sbucò nella camera di Draco.
Ci aveva impiegato oltre mezz’ora a decidere se fosse il caso di incontrarlo e magari litigare ancora, cosa di cui era stufo, o starsene per i fatti propri a giocare con Ron a sparaschiocco.
Alla fine aveva scelto di rischiare…
Si tennero il muso per pochi attimi, la serpe era rientrata in quel momento e non si aspettava di trovarselo di fronte..
Mentre Harry appoggiava la borsa con i compiti sul letto e si sfilava la cravatta solamente appoggiata sulle spalle, il biondino gli insinuò il viso nell’incavo del collo emettendo un leggero brontolio.
-Devi studiare?- domandò cupo notando i libri.
-Si, un paio di pagine..- mormorò l’amante rigirandosi e baciandogli le labbra.
Fu un gesto tenero che sciolse il nervosismo di Draco…
Ronfando il purosangue lo sospinse indietro facendolo cadere steso sul letto, gli salì addosso e si accoccolò dandogli un morsetto sulla gola –Non esagerare con i compiti- borbottò.
Potter aveva capito perfettamente a cosa si riferiva…
-Beh adesso almeno ti sei liberato di me, come volevi!- gli fece presente
-Mmh..- l’altro non rispose ma aggrottò la fronte spingendo la borsa a terra con un piede in modo dispettoso.
-..sei il solito!- sbuffò il moro, Draco se ne compiacque.
-Il solito cosa?- lo interrogò assottigliando lo sguardo
-Il solito stronzo!- continuò Harry scacciandolo quando Malfoy cercò maliziosamente di intrufolare la sua lingua nella bocca del ragazzo.
Tra giocosi scherzi, battutine e piccole rivincite, in poco tempo i due si ritrovarono stretti sul letto, sudati e mormoranti lascivi sussurri…
Il grifondoro, i polsi stretti nelle mani dell’altro e il viso schiacciato sulle coperte, si contorse debolmente lamentandosi appena -…mh..p.più..anf..-
-C.cosa?- soffiò Draco, forte del fatto di tenerlo bloccato, affondando ancora una volta in modo lento con un leggero dondolio.
Era insoddisfatto quanto il moro eppure in grado di controllarsi perfettamente..
Forse ‘perfettamente’ era un po’ ottimistica come considerazione, ma certo non aveva i problemi del suo amante che, sotto di lui, di tanto in tanto si ribellava…cosa che metteva in crisi la sua determinazione nel restare calmo.
Ad un ennesimo tentativo Malfoy lo ammonì severo –No..anf..ti ho detto..che se non a.avessi smesso…nh…di fare lo stupido..- prese fiato -..ti avrei..anf..- si abbassò sfiorandogli sensualmente l’orecchio col respiro -…scopato molto..anf..molto lentamente…
Scosso da un fremito Harry gemette come un cucciolo, facendolo sorridere.
Draco venne nel suo corpo reclinando il capo all’indietro, lasciandolo insoddisfatto…
Gli liberò i polsi e Potter non si mosse cercando di regolarizzare i sottili sospiri mentre sentiva il biondo accarezzargli la schiena, invitandolo a girarsi.
La dolorosa eccitazione del ragazzo fu toccata in modo delicato dalla serpe che baciò il proprio amante lungo la mascella, lasciandogli la possibilità di incamerare ossigeno.
-Poverino..- lo prese in giro scivolando verso il basso e tracciando il suo percorso con piccoli morsetti.
Arrivato al ventre Harry sobbalzò sopprimendo un gemito di apprezzamento.
-Oh no..fammi sentire..- si lagnò Draco succhiando la punta del suo sesso con espressione sorniona.
Quindici minuti dopo l’insegnante di pozioni varcò il muro occhieggiandoli seccato mentre uscivano dal bagno con addosso solo un paio di asciugamani.
Il moretto si spaventò, Draco rallentò solamente la sua marcia evitando di guardare l’uomo negli occhi.
Harry venne attraversato dalla spiacevole sensazione che Piton sapesse esattamente tutto ciò che avevano fatto nei dettagli..
Anche lui deviò il suo sguardo da quello del mago, ma troppo tardi..
-La colpa non è mia Potter! Esiste una cosa chiamata discrezione! E nei letti le tende dovrebbero servire a qualcosa!- lo rimbeccò, Draco rise silenzioso… forse l’insegnante aveva provato ad entrare mentre stavano…
Harry si ritrovò ad arrossire, Severus si rivolse al biondo –Tuo padre..-
-So di mio padre- lo precedette il serpeverde -..Potter ti tocca traslocare di nuovo!- avvisò il ragazzo.
Rimase perplesso dalla notizia, Malfoy l’aveva informato in fretta senza avergliene accennato in precedenza
-Perché non me l’hai detto prima?- lo accusò aggrottando la fronte
L’espressione maligna del serpeverde lo mise in soggezione…
-Prima eri impegnato in qualcos’altro- gli ricordò scivolandogli accanto per arrivare all’armadio e recuperare dei vestiti.
-Comunque..- riprese Potter –non posso traslocare tutte le volte! Se deve arrivare tuo padre non farlo venire qui!-
-E’ per controllarmi che viene..ma se il professore mi…- lasciò la frase in sospeso vedendo che, con un gesto della mano, Piton se ne tirava fuori
I giovani dibatterono ancora per un po’ prima che il mago, sedutosi sulla poltrona dopo aver fatto cadere i pantaloni di Harry, affermasse –La prossima volta mi auguro che vi sarete preparati-
Gli alunni lo fissarono senza capire…
Il docente aveva voluto metterli alla prova e aveva avuto la conferma che non erano organizzati, discutevano per le cose più schiocche che ci potessero essere invece di mettersi d’accordo per cercare una soluzione, e si facevano addirittura sorprendere mezzi nudi dopo aver palesemente fatto sesso in camera! Non poteva andare!
Qualsiasi imprevisto li avrebbe colti impreparati..
Ma Severus non pensava certo a salvare la reputazione di quello stupido di Potter! Gli interessava più che altro di Draco… e di se stesso!
Con un Lucius veramente arrabbiato aveva avuto a che fare solo una volta in vita sua e non avrebbe gradito ripetere l’esperienza.
-L’unico modo.. – si alzò in piedi l’uomo –L’unica soluzione è far sloggiare Potter, che peraltro non dovrebbe nemmeno trovarsi qui!- brontolò.
Harry aveva la faccia di uno che si sentiva cacciato da casa propria! Incrociando le braccia se ne tornò in bagno…era un po’ arrabbiato e soffiò stizzito quando il biondo, sulla soglia, sibilò –Vuoi per caso protestare?-
-Mi scoccia va bene?!- rispose scortese
-..e allora?- sbottò Malfoy; lo infastidiva il suo atteggiamento perciò gli accarezzò le spalle sussurrando –Posso venire io…- Harry lo guardò dallo specchio e l’altro aggiunse subito, per non smentirsi - ..sempre che in quel porcile di dormitorio ci sia abbastanza spazio!-
Sogghignarono osservandosi..la mano del grifondoro gli aveva sfiorato una gamba…
-Piantatela!- ruggì Severus, orripilato dal loro atteggiamento.

Per non dover salire fino alla propria torre con tutte le sue cose, il moretto s’infilò nel più vicino bagno delle ragazze scendendo nella camera dei segreti.
Draco aveva una faccia da ‘io non vengo’ ma pian piano riuscì a convincerlo a seguirlo giù nella gola di Salazar…
-Possiamo venire qui al massimo..- propose Harry –Nessuno può venirci, nemmeno tuo padre-
-Ma che bella idea!-brontolò l’amante contrariato; però dal punto di vista strategico sembrava una buona alternativa!
-Devi solo imparare a dire qualche parola…ti insegno- si offrì il grifondoro saltando sul divano verde bottiglia
-Vuoi che parli come te quando ti rivolgi a quella bestiaccia che tieni sotto vetro?! Scordatelo!- si oppose sedendosi al suo fianco e fissando le pareti nere e spoglie della camera.
Imbronciato Potter gli diede un colpetto sul ginocchio, stizzito dal fatto che non prendesse la sua idea con la dovuta considerazione.
Malfoy assottigliò lo sguardo appoggiando il capo allo schienale –Più su..- bisbigliò inflessibile, scoccandogli un’occhiata fredda.
Inizialmente harry non capì, ma la sua mano sostava ancora sul ginocchio del ragazzo…. Era una sfida quella di Draco?
Pian piano la spostò verso l’alto –Devi ripetere solo qualche parola.. lo farai?-
-Nh.. di più- brontolò osservando come la sua mano continuasse a spostarsi verso l’alto.
-Draco deciditi!- soffiò l’amante sfiorandogli l’inguine.
-Mmh..non ancora…contin.hey!- sobbalzò; Potter, irritato, si era accucciato a terra allargandogli le gambe con un gesto secco, il suo sguardo pungente fece sorridere il biondino.
I bottoni vennero slacciati rapidamente, Harry risoluto gli diede un ultimatum –Accetti o non accetti?-
Ormai sulle spine Malfoy si mordicchiò le labbra –Mh.s.si- sporse il bacino verso di lui aspettandosi che lo accontentasse, il moretto però si rialzò in piedi
-Devo sistemare le mie cose prima di riportarle di sopra- si giustificò beffardo
Il serpeverde ringhiò –Hai altro da sistemare al momento!!-
-Se ti ecciti così facilmente… io che colpa ho?- rispose l’altro con un sorrisetto innocente
Come si permetteva lo Sfregiato di fare lo sbruffone in un momento del genere?! Era stato lui a metterlo in quella situazione! E adesso doveva come minimo portarla a termine!!
Sollevandosi agguantò il ragazzo all’altezza del torace, trascinandolo su di sé.
-Non puoi tirarti indietro- sussurrò chinandosi a baciargli il collo –Per favore..-
-Oh, hai imparato a dirlo!- disse divertito ricambiato il bacio in modo soffice -..sta sera allora vieni da me?- domandò accarezzandogli la pancia da sotto la camicia.
-Perché?-
-Mh..perchè si…non posso venire io da te…e poi rientro tardi e senza il mantello rischio di..- cercò di spiegare
-Dove vai?- soffiò il biondo leccandogli le labbra come se vi fosse rimasto sopra dello zucchero
-C.con Ron, Sam e Neville.. s.stiamo un po’ tra noi..- rispose scostandosi e posandogli le dita sulla bocca perché la smettesse di baciarlo.
Il serpeverde non si diede per vinto e sbaciucchiò uno per uno i suoi polpastrelli…


Aveva percorso il proprio ufficio ormai troppe volte..la professoressa Mc Granitt non era di grande aiuto eppure finiva per essere l’unica persona con cui potesse parlare.
-Albus.. non darti troppa pena..lo sappiamo tutti e due che fin da giovane Severus è sempre stato un po’...- non trovava le parole, ma dalla sua faccia si capiva esattamente cos’avrebbe voluto dire.
La smorfia dell’insegnante non svanì
-Cosa c’è Minerva?- chiese gentilmente l’anziano mago
-C’è che non puoi controllare quel ragazzo Albus!Non come vorresti!-
-Mi fido di lui-
-Te l’ho sentito ripetere ormai un sacco di volte..-
-E, spiacente, ma lo sentirai ancora- tagliò corto lisciandosi la barba


La scorreria nelle cucine che Finnigan aveva organizzato per le undici di quella sera si era conclusa alla perfezione.
Ron aveva deciso di non partecipare alla bevuta di idromele per non rischiare di ripetere l’esperienza di pochi giorni prima; in compenso si diede ai cracker gracidanti e alla burrobirra.
Harry e Sam, sotto l’effetto della bevanda alcolica, si erano immersi in una profonda discussione filosofica e confabulavano da mezz’ora in un angolo lanciando occhiate poco rassicuranti a Neville.
Tornando indietro continuarono a sussurrare qualcosa di sconnesso suscitando l’insoddisfatta curiosità dei compagni...
-Aah..se fossi in te io glielo direi, si si..si..- confermò Finnigan scuotendo il capo in modo sapiente; Potter arricciò un angolo della bocca, incerto, e Weasley li affiancò –Di cosa state parlando?- chiese rimanendo perplesso quando Seamus gli spifferò che si trattava di cose segretissime.
I quattro incontrarono Hermione lungo i corridoi, mentre rientravano in Sala Comune, e nascosero malamente la refurtiva sotto le magliette.
-Ciao Granger- la salutò Harry
-Ciao Potter- ricambiò lei –Su, sbrigatevi che Gazza è appena passato-
Ron, al contrario degli altri, si attardò squadrandola sospettoso –Non ci togli punti?- domandò sulla difensiva
Lei sbuffò –No Ronald! Siete miei amici, qualcuna posso farvela passare no? Vai!- replicò sconfitta; perché la prendevano sempre per la bacchettona di turno?
Si, forse lo era, ma non fino a questo punto.
Ci si poteva divertire ogni tanto, bastava non danneggiare nessuno o fare danni all’interno del castello..per quanto possibile..
-Grazie- la sorprese il rosso, gentile, che si sporse a baciarle una guancia.
La ragazza si sentì arrossire come una stupida e per questo brontolò qualcosa quando Weasley se ne fu andato.. non poteva negare però che le avesse fatto piacere…
Forse c’era qualche speranza di recuperare il rapporto con lui, se non altro di amicizia…

-Hey hey… cosa ci fa qui?- rallentò Neville indicando Draco arrampicato su un armadio che puntava la bacchetta contro Neiji, alzatosi sulle spire per soffiare tutta la sua indignazione all’arrivo del biondino.
-Ciao- lo salutò Harry richiamando il serpente per accarezzarlo –Ci fa da guardia hai visto? Dai scendi!- ridacchiò
-No! Prima mettigli una museruola! Li ho visti bene i suoi denti!- rispose determinato l’amante.
-Fifone!- sbottò Ronald stendendosi a guardare la scena dalla propria ‘postazione’, munito di Ali al Formaggio e Succo di Carocedro.
-Dai Neiji, attaccalo!- incitò per gioco l’animale, che voltò inquietante la testa verso di lui.. i suoi occhi dalle pupille verticali lo fissarono con calcolata attenzione ma, tra loro, solo Malfoy parve notarlo…
-Scendi forza- ripeté Potter aprendo una finestra per consentire al rettile di strisciare fuori, sui tetti, a cercarsi qualcosa da mangiare.
Draco svolazzò giù mutando in animagus per alcuni istanti
-Non potevi farlo prima?- chiese il moro sorridendo spropositamente
-L’ho fatto! E ha tentato di mangiarmi! E’ diventato troppo grosso!- soffiò
-Non è mai troppo!!- gli fece l’occhiolino Finnigan sogghignando mentre si spogliava per mettersi in pigiama.
Harry posò una mano sul volto del biondo e lo rigirò nella propria direzione baciandolo con l’intento di cancellare quell’espressione truce che aveva rivolto all’amico.
-..Sei venuto qui per me..non guardare lui..- gli bisbigliò sulle labbra sospingendolo a sedersi sul bordo del letto; Malfoy provò qualcosa al livello del petto…si trattava di una sorta di ansia emersa in seguito a quella frase..
Si, effettivamente era li per lui..ma sentirselo dire cambiava tutta la questione. Non voleva che Potter pensasse di esserne il proprietario..un conto era dirselo mentre lo facevano.. un altro era affermarlo in qualsiasi momento in cui non v’era un legame fisico…
Però..in fondo… quella sorta di piccola punta di gelosia che aveva sentito nella voce non era tanto male…Harry stava manifestando tutte le reazioni di qualcuno che vuole essere ricambiato…
Gli aveva portato le braccia attorno alla propria vita e fatto in modo che il serpeverde riuscisse ad addentarlo lungo il collo…
Draco sorrise senza accontentarlo e il moretto si fece più insistente…
Riuscì a sdraiarlo a letto, non gli piaceva quando Malfoy era così poco collaborativo!
Gli salì a cavallo dell’addome e abbaiò d’un tratto –Che diavolo c’è? Non mi vuoi?!-
Gli amici sussultarono e, attirati dal suo schiamazzare, osservarono la scena mettendo in imbarazzo il serpeverde che si sentì come vittima di un processo…
-Non urlare- sibilò minaccioso aggrottando la fronte, con un gesto della mano le tende si chiusero attorno a loro e il ragazzo potè spiegarsi con più calma.
-Se tu non fossi così impaz..- cominciò, subito interrotto dal grifondoro
-Impaziente?! Ma che cavolo dici? Non pretendo che tu faccia chissà cosa ma potresti anche dimostrare che ti piaccio qualche volta invece di limitarti a tenermi come un gioco o saltarmi addosso per..-
-Parla PIANO!- ringhiò l’amante, consapevole del fatto che anche se si erano nascosti alla vista i suoi compagni potevano sentire tutto.
Trattenendosi dal ridere Seamus diede una leggera gomitata a Ron, che non pareva altrettanto felice..
La relazione di quei due, sebbene ci avesse fatto l’abitudine, non poteva dire di condividerla; non aveva mai cercato di strappare Harry alle grinfie di suo cugino ma solo perché almeno adesso il suo migliore amico aveva vicino qualcuno che sapeva renderlo tranquillo…
Si era accorto infatti, e non era l’unico, che Potter stando solo continuava ad avere incubi di notte..
Lui, Sam e Neville avevano provato a sistemargli accanto una vecchia bambola di Ginny, una scarpa, Oscar, la sua Firebolt, gli avevano trascinato il letto a ridosso della stufa… niente…
Dall’altra parte della tenda Draco rimaneva immobile, sconcertato nel vedere che il compagno stava piangendo silenzioso…
All’inizio non aveva osato muoversi, Potter era imprevedibile in quello stato, oltretutto non si spiegava perché mai avesse avuto quella reazione…si, aveva bevuto un po’, ma non tanto da avere sbalzi umorali così pronunciati.
Con cautela, lentamente, allungò un braccio sulla sua spalla…il grifondoro non si scostò lasciandosi accompagnare nel suo abbraccio e si strinse sul suo petto quasi con rabbia…una rabbia muta che non dava spiegazioni e non si sfogava alimentando la preoccupazione del biondino.
-…qual è il problema?- sussurrò al suo orecchio mentre Harry nascondeva il viso contro la sua gola –sono io?...-
Il grifondoro miagolò qualcosa ma non riuscì a sentirlo…Malfoy non capiva come mai gli facesse tanto effetto…anche quell’estate, la loro prima volta, le sue lacrime gli avevano provocato qualcosa di strano.. tutte le volte che piangeva non riusciva a guardarlo senza fare niente…
-..pensi di non piacermi?..no che non lo pensi..- cercò di farlo ragionare, Potter invece annuì
Per la verità gli aveva dimostrato poche volte di essere attratto da lui, e il ragazzo magari l’aveva presa come una cosa fisica…però lui non doveva fare più di quanto fatto! Insomma, se guardavano come si erano evolute le cose…lui si trovava nei guai con i genitori, addirittura Lucius aveva subodorato qualcosa…e poi gli amici, a cui non aveva detto niente… lo sapeva solo Blaise ma da quando aveva intrapreso questa specie di ‘relazione’ non poteva contare molto sulla sua presenza mentre Harry aveva attorno amici che se anche non lo avevano accettato almeno sapevano, e gli erano vicini…
Accarezzandogli la testa si rese conto di quanto gli mancasse la sua vita di prima…Potter era determinato, allegro, non s’inchiodava nei problemi come faceva lui..ma nemmeno si era allontanato dai suoi compagni, non era tenuto in ostaggio dalla madre o sott’occhio da praticamente tutti i purosangue del mondo magico.. i Malfoy erano un modello e se fosse uscita quella storia lui non si sarebbe ritrovato morto…peggio!
Era diventato pian piano un supporto psicologico per il moro, doveva stare attento a ciò che diceva, a ciò che faceva…come si era cacciato in un pasticcio del genere non lo sapeva nemmeno lui!
Chiudendo gli occhi si pose l’unica domanda che avrebbe risolto parzialmente la questione: voleva o non voleva continuare così?
Con una carezza gli alzò il mento, il suo viso era umido e per questo il desiderio di baciarlo era ancora più forte…
-Si che mi piaci..- mormorò leggero, quasi a non voler farsi sentire, schiudendogli la bocca con un bacio
Bene, ora, assieme ad una calda sensazione che saliva dall’interno, provava anche una specie di peso a livello dello stomaco.. e non era il ragazzo che si allungava su di lui per non fermare quel contatto, era la consapevolezza che ciò che aveva fatto quella sera era un ulteriore passo che lo allontanava dalla sua famiglia..come se il loro percorso fosse fatto a tappe..ogni tanto capitava di infrangere una barriera e di andare avanti…
Sentì con soddisfazione che le sue guance smisero di bagnarsi ma il dubbio di commettere qualcosa di sbagliato non fece che insinuarsi più in profondità, radicarsi con maggiore tenacia e li continuare ad avvelenarlo senza che lui potesse opporvisi…
Si accorse di come Potter lo guardava…non poteva aver capito qualcosa ma la sua espressione era cambiata solo per un attimo..
Il grifondoro si distese al suo fianco sussurrando un tenero –..spogliami..- che lui non potè travisare.
Scivolarono sotto le coperte e a quel punto quei tre compagni di stanza sgattaiolarono di nuovo nei loro letti dopo aver origliato da vicino tutta la conversazione, con i suoi mormorii e le sue significative pause..
Neville era serio, a Sam dolevano i muscoli facciali dal gran sorridere e Ron…la sua rassegnazione gli conferì una faccia da funerale…non ci si poteva proprio fare niente: Malfoy si comportava troppo bene nei confronti di Harry, era più comprensivo, protettivo e dolce di quanto non credesse.. e questo poteva solo essere un problema…
-Non è che ti stai intenerendo troppo?- bisbigliò al suo orecchio abbassandosi a dargli un bacio sul petto –Domani mi occupo di te- spifferò
-Con chi stai parlando?- chiese Draco
-..col tuo orgoglio...- si risollevò accarezzandogli le labbra con la lingua -…lo tratti male..ma ci penso io..gli darò tutto ciò che vuole, se lo merita..- sorrise complice
-Mmh..era tutto un piano strategico per farti dire questo sai?…ora non puoi rimangiarti la parola..- stette al gioco il serpeverde, accettando la sua mano che scendeva ad intrecciare le loro dita in un gesto piacevole e delicatamente eccitante
-Un piano eh?..allora smettila di raggirarmi…- lo sgridò pianissimo il moro -..mi piace..-





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Edited by °LauraDumb° - 11/6/2006, 11:27
 
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