| By Natto, cioè me. Scritta ieri notte, io spero che vi piaccia. Rating G, Drammatica, ovviamente Draco/Ron.
GOMEN NASAI for everything by Natto
Scendesti le scale in fretta, pestando i piedi. Io ti stavo seguendo, cercavo di spiegarti, avevamo di nuovo litigato. “Finiscila, Weasley!” ecco, ogni volta che litigavamo mi chiamavi per cognome. “Nessuno ucciderà mia madre, glielo impedirò!” “Ma te l’ha predetto la Cooman!” “Quella pazza non avrà mai ragione. Il mio domani lo posso decidere solo io!” “Ma…” “Niente ma!!” mi urlasti “Weasley, mi hai rotto veramente le palle! Finiscila, non capisci nulla, sei uno stupido!” Odiavo vederti arrabbiato con me. Scappai via. Dopo un po’ mi seguisti, io ero già arrivato nel giardino del Manor. Era una giornata molto brutta, coperta, sembrava che dovesse scoppiare un temporale da un momento all’altro. “Ron! Aspetta!” mi gridasti. Ma io ero restio a perdonarti. . “Avanti, Ron, non fare così!” dicesti quando arrivasti dietro di me. Io mi girai verso di te, ma qualcosa mi bloccò, e mi sbattè verso la parete esterna della villa. Erano dei fili, tanti fili sottili. Mossi un braccio e sentì un dolore acuto, poi del sangue scorrere su di esso. “Non muoverti” disse una voce “Se fai il minimo movimento quei fili ti strapperanno la carne” lo riconobbi. Era Harry. Ma perché? “Potter! Lascia andare Ron, adesso!” sibilasti tirando fuori la bacchetta. “Guadagniamocelo” ringhiò Harry posizionandosi per il duello. “Ron non è un trofeo” sibilasti ancora “Stà zitto!!!” urlò Harry lanciando un immobilus. Tu ti scansasti e provasti a lanciare un expelliarmus che però non lo colpì. “Non sono più il ragazzino sprovveduto del secondo anno, Malfoy” vidi ghignare Harry. C’era qualcosa nei suoi occhi che era completamente diverso dagli occhi dell’Harry che ho sempre conosciuto. Intanto aveva iniziato a tuonare. “Adesso mi diverto” continuò, lanciando un crucio senza preavviso che ti colpì in pieno. Ti vedevo contorcerti a terra dal dolore. “NO!! Smettila!” urlai ad Harry, provai a muovermi ma ad ogni mossa mi usciva del sangue dalle gambe e dalle braccia, non ce la facevo più, volevo urlare, liberarmi… mi sentivo terribilmente debole. Harry mi fissò “Non costringermi ad immobilizzarti” mi sibilò, poi ghignò “Non preoccuparti, Ronnie, appena avrò finito con questo potremo andarcene via” Non capivo di cosa stesse parlando, non volevo capire, solo quando vidi quel guizzo assassino nei suoi occhi compresi cosa stesse per accadere. Tu eri ancora a terra dolorante, guardasti verso Harry, poi verso me, cercasti di sorridere, di farmi capire che andava bene. Ma non andava tutto bene. “Avada Kedavra!” gli sentì urlare. A quel punto ricordo come se qualcosa dentro di me si fosse rotto, o messo in moto. Ricordo di essermi mosso, di aver corso anche dopo aver sentito quel colore atroce per tutto il corpo per aver strappato quei fili, ma poi più nulla. Il buio assoluto.
Ora ho aperto gli occhi e sei davanti a me. Ti chiamo, perché non mi guardi? Perché stai piangendo? Perché te ne stai qua da solo? Non eravamo al Manor? Questa è… Hogwarts… Ti prego, guardami! Provo a toccarti, non ti sento. Sento solo freddo… non riesco nemmeno a sfiorarti, perché? Ascolto dei rumori. Qualcuno si avvicina correndo. “Malfoy! Dove eri finito?? Mezza scuola ti sta cercando!” La riconosco questa voce. E’ Zabini. Perché ti strattona? Da quanto tempo sei qui? Finalmente alzi il viso. E’ pieno di lacrime, cosa è successo? “Lasciami! Lasciami! Lasciamiii!!” urli a Zabini graffiandogli una mano. “D…Draco” fa lui sbigottito. Tu sei ancora in lacrime “Devo andare a cercare Ron! Mi ha detto che mi sarebbe sempre stato vicino!!” Ma cosa dici? Io sono qui! Girati! Guardami! Cosa dici… “Ron non mi ha mai detto bugie…” continui con un sorriso forzato, quasi isterico “Si nasconde da qualche parte, sono sicuro che vuole farmi uno scherzo!” Ma io sono qui! Perché ti ostini a non vedermi? Mi sento male… mi sento… svuotato… “Tra poco sbucherà fuori…” riprendi sorridendo, tra le lacrime “Con il suo solito sorriso… e mi dirà ‘Bu! Eccomi qua, Draco!’…” Blaise ti prende per le spalle e comincia a scuoterti “Draco!! Smettila! Ron non c’è più! Ron è morto!!” Io e te facciamo la stessa espressione. Io non sono vivo… non mi vedi… io non sono qui… Tu cominci a piangere sempre di più, scuoti la testa stringendo gli occhi “No.. non ci credo! Sei un bugiardo!” rimetti la testa sulle ginocchia e cominci ad urlare. Mi sento male, non voglio vederti piangere… se…se solo potessi vedermi, Draco…. Ti prego alza la testa… forse… adesso mi puoi vedere… Blaise si è arreso, non sa più che fare, indietreggia per andare via. “Non… ti ho nemmeno chiesto scusa….” Sussurri… ma rivolto a chi? Zabini si gira verso di te “Ti ha perdonato, ne sono sicuro…” “NO!” scatti tu “Io mi ero ripromesso di sostenerlo e difenderlo sempre, invece… il mio orgoglio… mi ha portato ad essere… così idiota…” singhiozzi “E’ per questo che il cielo mi ha punito…” No! Non è vero! Io ti ho perdonato! Le tue scuse le leggevo sul tuo viso, non servivano a voce! Io non ero arrabbiato… Blaise abbassa la testa e va via. Nessuna parola di conforto, niente… ti lascia là, da solo… come abbandonato. Io mi piego davanti a te e provo a stringerti una mano, ma non ci riesco. Non posso toccarti. No.. non voglio! Io voglio stare con te! Piango, piango ma non sento le lacrime scorrere sul mio viso. Sento solo freddo, come prima. Ti passi una mano tra i capelli, continui a piangere. No ti prego… non piangere per me, nemmeno lo merito. Sono io che non ho accettato subito il tuo perdono, quando mi hai seguito… è colpa mia, io sono stato punito dal cielo… “Perdonami… Ron…” sussurri, piangendo ancora. Allora sento il mio cuore avvolto nel freddo, vedo la tua luce allontanarsi, la mia vista si offusca, mi sento cadere, precipitosamente, come se qualcosa mi stesse tirando via. Sento dei sussurri, la tua voce “…Ti amo…” poi più nulla.
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