Allora, per chi già mi conosceva come Bill, conosce già più o meno la mia situazione...
In ogni caso ho postato
QUI un "coming out completo" per spiegare esattamente la mia situazione, come mi sento e cosa ho capito in questi anni di realizzazione e riflessione.
Si, è un papiro, lo so, ma se non volete sprecare fatica a leggerlo io non sprecherò certo fatica qui a giustificarmi e/o a spiegare le mie ragioni più di tanto. Il mio tempo non è meno prezioso del vostro o di quello di chiunque altro
Per chi comunque non vuole leggerlo perché gli costa troppa fatica e/o per chi già mi conosce, sintetizzo in modo estremamente conciso dicendo che io sono
transgender FtM e pansessuale.
Cosa c'è di nuovo sul fronte <s>occidentale<s>?
Rispetto al rapporto coi miei, non molto è cambiato.
Mia madre è ancora convinta che "sia tutta una fase" (compresa la bi/pansessualità) e che in pratica "non mi sento donna perché nessun uomo mi ha mai scopata" (non sono state le sue esatte parole, ma in pratica quello voleva dire).
Sinceramente da quel che ho visto e sentito qui, penso che le donne presenti sul forum si sentano abbastanza donne anche se non sono mai state a letto con un uomo.
E le suore allora!?! Tutte affette da gravi turbe e crisi di indentità sessuale per la mancanza di scopate?
Perché poi ovviamente quello rende una donna tale è la sua attrazione verso gli uomini...uomini che apprezzano anche e solo altri uomini non esistono eh...non sia mai...sono dei malati mentali
Preoccupazioni legittime a parte (quelle le posso capire), questo discorso del cavolo mi sta sulle balle.
Mio padre è difficile da capire come sempre, certe volte specie in privato mi si rivolge al maschile e generalmente non corregge gli estranei che usano pronomi maschili, ma con mia madre non lo fa né cerca di allearmi con me o quant'altro nelle discussioni, anche se è stato lui a suggerirmi di parlarne con gli psicologi che vedo da dopo il tentato suicidio per "trovare un qualche tipo di percorso". (in realtà sono uno psicologo e una psichiatra)
Con la psichiatra non ho risolto nulla perché da quel che ho capito categorizza i generi sessuali in base agli stereotipi, mentre secondo me non è saper o meno cucinare e giocare a palla o con le bambole che rende uomini e donne tali, ma ognuno ha le sue idee...
Lo psicologo ha notato che io sono molto "nel mezzo" in molte cose e che è un tema ricorrente anche nei miei argomenti libri e film preferiti, ma non sapeva praticamente niente del problema.
Dunque mi sono andato a ricercare il foglio che una mia compagna mi aveva dato tramite fonti che non sono autorizzato a specificare, dove c'era indirizzo e numero di telefono del
MIT.
Dopo molta riflessione ho informato i miei che avevo intenzione di andare a Bologna per andare in questo centro, dove fanno appunto un colloquio per decidere se far iniziare un percorso lì; gli ho spiegato che iniziare un percorso non vuol dire per forza transizionare in quanto c'è prima tutto un lungo processo psicologico e quant'altro e ci vogliono autorizzazioni per qualunque cosa, dall'assunzione di ormoni alle operazioni al cambio di nome.
Mi hanno dato l'ok per il treno (l'avrei preso comunque, ma è piacevole sapere che non devo già iniziare a lottare contro di loro a certi livelli) e per andare (credo si siano rassicurati per il fatto che non è che vado lì un giorno e torno quello dopo con la barba XD a parte che non è proprio fattibile pure volendo).
Dunque ho chiamato, e mi han fatto sapere che mi hanno messo in attesa, ma che riaprono a settembre dunque mi richiamano appena possibile e dopo che inizia il mese.
Insomma, finalmente posso fare qualcosa di pratico per la mia situazione, apparte perfezionare il crossdressing! (e trovare un barbiere da cui andare per tagliarmi i capelli, perché la parrucchiera dove andavo e che mi conosceva come William ha recentemente incontrato mia madre
preferisco evitare terzi gradi la prossima volta che vado a tagliarmi i capelli, grazie tante).
Vi farò sapere appena possibile poi com'è andata! (tutti: MA ANCHE NO
me: grazie tante eh
XD)